Dove eravamo rimasti...
{ E fu tra brevi corse, rischi di caduta, insulti e parole uscite a
vanvera che i nostri fantastici eroi si
ritrovarono davanti agli scivoli che, fortuna volle, erano tre. I ragazzi si
guardarono un attimo tra di loro, prima di posizionarsi davanti a quello del
colore che preferivano: Near aveva scelto il blu, Mello il rosso e Matt il
verde.* Tutti e tre in quel
momento stavano pensando una sola cosa: quella situazione ricordava
terribilmente quanto successo prima di incontrare le bagnine nel loro regno.
- Pronti?- chiese il biondo fissandoli mentre loro annuivano
piano, anche se l'albino lo fece con una certa ansia nello sguardo, ansia che
purtroppo Mello non percepì. - Al mio tre: uno, due e... TRE!- esclamò
lasciandosi cadere lungo quel sentiero tortuoso seguito poco dopo dai suoi
amici, leggermente timorosi che si potesse ripetere la sfortuna che li aveva
portati a vedere di nuovo Sary e Roxy.
...}
CAPITOLO 8
- Benvenuti a Gommolandia! -
Near uscì fuori dall'acqua sputacchiando leggermente. Dio, odiava
quello scivolo. Sperò solo che Mello non lo obbligasse a tornarci, altrimenti
questa volta si sarebbe sicuramente dileguato con maestria, dopotutto era o no
il genio indiscusso della Wammy's House?
Intanto, accanto a lui, erano riemersi dei Matt e Mello
raggianti.
- è stato...- iniziò il biondo cercando di esprimere a parole
com'era stata quell'esperienza.
- Wow.- completò per lui Matt, prima
che i due si scambiassero uno sguardo felice ripensando a quell'attrazione.
Già, perché questa volta, sebbene la strada fosse tortuosa, essa era in
discesa, quindi i ragazzi non avevano fatto nessuno sforzo per percorrerla,
anzi, si erano divertiti da matti.
Near li fissò per un attimo senza parole. A loro era piaciuta
davvero tanto, forse troppo per i gusti dell'albino che iniziò a temere per la
propria incolumità sia fisica sia mentale quando i due ragazzi iniziarono a
discutere per decidere se risalire oppure cambiare piscina. Però Near non fece
in tempo ad approfittare di quel momento di temporanea distrazione che il cioccolatomane riportò la sua attenzione su di lui.
- Quindi è deciso.-affermò per renderlo partecipe di come il
destino si faceva beffe di lui, dandogli ben poche possibilità di scegliere di
che morte morire. -Visto che oltre alla piscina per vecchi, ossia quella senza
nessun tipo di attrazione e che quindi non proveremo, ne rimane solo un'altra,
adesso andremo lì e poi magari torneremo qui.- esclamò con un sorrisone a
trentadue denti prima di riprendere a trascinare l'albino da una parte
all'altra del parco acquatico.
Mentre i tre ragazzi si dirigevano verso l'infinito e anche oltre
seguiti come sempre a distanza ravvicinata da dei cestini, nella "piscina
per vecchi" sopracitata vi era qualcuno, una figura losca, che tramava
nell'ombra, o meglio sotto il sole, circondato da alcuni adorabili turisti.
Quella persona prese sottobraccio due signore, a sua detta molto belle, e con
esse uscì dall'acqua tramando vendetta. Oh sì... Quello scherzo che gli avevano
fatto sarebbe costato caro a quei marmocchi!
Intanto Matt, Mello e Near erano arrivati davanti ad una strana
attrazione: questa volta per salire erano costretti a prendere dei gommoni, il
che si preannunciava piuttosto interessante, ma questa non era l'unica cosa che
faceva preannunciare una nuova divertente avventura. Infatti la struttura di
questi scivoli era piuttosto bizzarra: innanzitutto bisognava andare in alto,
dove vi era una piscina in cui bisognava entrare e posizionarsi comodamente sui
gommoni; da essa partivano due scivoli, uno tortuoso e uno ripido, che
conducevano alla medesima vasca che si ritrovava poco sotto per poi prendere
una delle due strade, una scoperta che procedeva tortuosamente in modo ripido e
una coperta che faceva scendere lentamente, quasi come se si stesse facendo una
passeggiata e il panorama lì sotto aiutava di certo quell'impressione, anche se
ancora i tre ragazzi non ne erano a conoscenza; tutto questo si concludeva in
una piscina piuttosto grande, anche se stretta e lunga, ai cui lati v'erano
delle enormi rappresentazioni delle sfingi. Evidentemente i costruttori di quel
pezzo del parco avevano voluto ricreare un'atmosfera antica, quasi che mettesse
soggezione, perché anche tutti gli scivoli erano costruiti in modo da
coincidere con la struttura piramidale che vi era dietro e dentro la quale
entrava quello lento.
Senza bisogno di consultarsi verbalmente, i ragazzi si diressero
al luogo in cui poter prendere i gommoni e Mello ne scelse per se stesso e per
l'albino uno a due posti, in modo da poterlo tenere costantemente d'occhio e da
fargli provare le cose più spericolate, mentre, a pochi passi da loro, le
bagnine continuavano a spiarli sena sosta, riuscendo a controllare a fatica le
risatine che sfuggivano dalle loro labbra, incuranti dei passanti che
continuavano a fissarle sconvolte, mentre qualcuno addirittura scattava delle
foto ricordo perché non era possibile trovare in piena estate e in un parco acquatico
delle persone conciate in quel modo; non morivano di caldo? La verità era che
sì, stavano soffocando sotto quella roba, ma, come Silente avrebbe detto nel
pieno della sua giovinezza, era per il "bene superiore". Per loro era
infatti vitale camuffarsi in quel modo per poter passare inosservate e pedinare
i ragazzi, anche se non sapevano di essere totalmente lontane dal loro
obiettivo. Erano talmente poco omologate alle altre persone che persino Matt,
Mello e Near, che in teoria dovevano essere i pedinati, si erano accorti della
loro presenza, tant'è che ne se stavano parlando proprio in quel momento,
mentre salivano per arrivare alla prima piscina.
- Secondo voi ci lasceranno mai in pace? - stava chiedendo in
quel momento Matt.
- Ne dubito.- rispose Near. - Sono troppo pazze e troppo strane
per lasciar perdere l'idea di divertirsi alle nostre spalle, o meglio alle
mie.- continuò logicamente scoccando un'occhiata seccata a Mello.
- Per una volta sono d'accordo con te, candeggina.- approvò il
biondo facendo finta di non aver visto lo sguardo appena rivoltogli
dall'albino. - Ma finché non mi danno fastidio, lasciamole pure divertire un
po', infondo anche noi lo stiamo facendo... Perché negare a loro tale
spettacolo?- domandò retoricamente ignorando ormai palesemente il sopracciglio
inarcato del suo nemico proseguendo nel suo cammino. - Dai, entriamo!- esclamò
poi buttando il gommone nell'acqua seguendolo a ruota. - Forza, venite!-
proseguì vedendo che gli altri due erano rimasti fermi a bordo piscina.
Matt e Near si lanciarono un attimo un'occhiata perplessa prima
che il primo si tuffasse con il gommone per imitare l'esempio fornito dal
biondo.
- Muoviti, tappo!- lo richiamò poi quest'ultimo avvicinandosi a
lui per potergli permettere di accomodarsi nella parte vuota. Con un sospiro
l'albino lasciò finalmente la ciocca di capelli che era solito tormentare e si
apprestò a fare come i due ragazzi, tuttavia Near non era così atletico come
gli altri, perciò l'unica cosa che ottenne fu fare una figuraccia colossale.
Infatti egli cadde con un tonfo in acqua aggrappandosi per quanto possibile al
gommone, riuscendo solo a farlo cappottare, facendo cascare anche Mello.
Mentre tutti intorno a loro ridevano, Matt compreso, il biondo
riemerse fulminando con lo sguardo l'albino.
- TU...- iniziò cercando le parole più adatte per definirlo. -
SEI TALMENTE IDIOTA, DEFICENTE E STUPIDO CHE IO, COLUI CHE DOVREBBE ESSERE
L'INDISCUTIBILE NUMERO UNO, NON SAPREI NEANCHE CHE VOCABOLO USARE PER
INSULTARTI!- urlò facendo ridere ancora più forte Matt. - E TU SMETTILA DI RIDERE!- aggiunse voltandosi a fissarlo in cagnesco
prima di rivolgersi di nuovo al suo rivale, giurandogli tacitamente che si
sarebbe vendicato. - E ora sali prima tu!- esclamò incrociando le braccia e
guardandolo attentamente. Lui di certo non avrebbe mosso un muscolo per
aiutarlo, questo Near lo sapeva bene, ma non per questo si sarebbe voluto
perdere la goffaggine dell'albino che tentava inutilmente di fare qualcosa che
per natura non era portato ad eseguire, soprattutto se questo non coinvolgeva
più egli stesso.
Nell'osservarlo mentre cercava invano di salire sul gommone,
Mello rimpianse veramente tanto di non aver portato una telecamera per poterlo
riprendere. Se solo l'avesse avuta avrebbe potuto ricattare il rivale a vita,
costringerlo a rivelargli come facesse ad essere sempre un passo avanti a lui.
Oh, sarebbe stato fantastico. Già s'immaginava la sua vita da numero uno,
perché senza trucchetti Near non era niente, elogiato
da tutti e soprattutto da Elle con l'albino a fargli da schiavo e da fornitore
di cioccolata. L'avrebbe obbligato a portargli talmente tante tavolette
fondenti che presto l'albino avrebbe odiato qualsiasi cosa marrone e allora lui
si sarebbe divertito a farlo vestire solo di quel colore e si sarebbe vendicato
psicologicamente di tutti quegli affronti subiti! Vedeva il suo eterno rivale
implorarlo in ginocchio di, se proprio non voleva distruggere quei nastri,
fargli fare qualsiasi altra cosa pur di indossare nuovamente i suoi soliti abiti
e di non portargli più il nettare degli Dei...
Mello era talmente perso nel suo filmino mentale che a momenti
nemmeno si accorse che Matt, impietositosi, aveva smesso di ridere per dare una
mano a Near. Il biondo passò velocemente dallo stupore alla rabbia: quel giorno
gliene stava combinando talmente tante che iniziò a valutare l'idea di
licenziarlo dal ruolo di migliore amico.
- Che cazzo stai facendo?- domandò rivolgendosi a Matt.
- Lo aiuto. - rispose ovvio quest'ultimo.
- E perché?-
- Dai Mel, se non lo faccio lui ci mette una vita, noi sprechiamo
tempo e quindi tutto questo va anche a nostro svantaggio!-
- Farò finta di crederti...- disse il biondo fissando male
l'albino che, grazie a Matt, riuscì finalmente a posizionarsi, seguito a ruota
da Mello.
- Perfetto! Iniziamo?- chiese Matt una volta sistemati tutti.
- Okay. Ci dividiamo?- propose il biondo fissando ancora male il
suo amico.
- Va bene! Io vado a destra, ok?-
- Come vuoi!- esclamò Mello sposandosi insieme a Near verso lo
scivolo di sinistra. I due ragazzi si posizionarono davanti ad esso e poi, con
una leggera spinta si lasciarono scivolare giù, verso la successiva vasca.
Mello cacciò fuori dalle labbra un urletto eccitato
accorgendosi che erano capitati su quello ripido, senza rendersi conto che
l'albino dietro di lui era sbiancato ancora di più, per quanto possibile data
la sua carnagione chiara. Near dentro di sé stava ringraziando tutti i santi
che conosceva perché quella discesa era fortunatamente breve rispetto a quelle
che era stato obbligato a fare in precedenza: era durata talmente poco che a
malapena si accorse dell'altezza e della velocità e, in un attimo, si ritrovò
già l'acqua in faccia, derivata dagli schizzi che avevano sollevato nella
caduta. Accanto a lui, Mello rideva come un pazzo continuando a dire frasi che
l'albino non riuscì a capire a causa dell'acqua entratagli nelle orecchie ma le
cui parole risultavano inquietantemente simili a: "Bellissimo" e
"dobbiamo rifarlo".
- Ehi ragazzi!- esclamò Matt urlando nella loro direzione. Mello
lo guardò e ghignò, ormai del tutto dimentico della questione per la quale
aveva tenuto il muso poco prima. - Com'è andata a voi?- chiese sorridendo.
- Alla grande!- rispose il biondo. - E a te?-
- Idem! Sono finito sullo scivolo tortuoso e.. Wow, ragazzi! è
stato una figata allucinante! Non ci sono parole per
descriverlo, l'unica è provarlo!-
- Io ci sto! Che dici, Near? Dopo facciamo quello?- chiese
ghignando senza nemmeno voltarsi per guardarlo e, senza degnarsi si attendere
una sua risposta, iniziò a trascinarlo verso uno scivolo a caso, facendo ridere
Matt.
TO BE CONTINUED...
SPAZIO AUTRICI:
Gente, come mai nessuna
recensione nello scorso capitolo? ç.ç Non vi è piaciuto?
Speriamo che questo sia
stato di vostro gradimento e recensite, please! Anche
solo per dirci che fa schifo e che era meglio non continuare questa storia...
Alla prossima con l’ultimo
capitolo!
Tschüß!
Kisses
-Roxy & Sary
Campagna di
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milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al
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