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Autore: Fallen_    30/07/2011    3 recensioni
Mi perdo nei tuoi occhi, grazie a te ho scoperto una nuova me, grazie a te ho cambiato vita!
Questa è la prima storia che pubblico qui, spero che vi piaccia, se il primo capitolo non sarà gradito cercherò di migliorare gli altri buona lettura!
Ps recensite in tanti, ho bisogno di sapere cosa ne pensate!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I'm desperate!


- Ci conosciamo?
Chiedo con un pizzico di sarcasmo e acidità nella mia voce, cavolo, lui neanche si ricorderà di me!
- Mmm… Diciamo di no… Ma ieri ti ho salvata da una brutta caduta!
Oh cavolo si ricorda! No non ci credo. Cioè è un sogno! Non è possibile!
- Guarda che se non ricordi puoi dirmelo eh!
- Eh? Nono! Mi ricordo! Si! Perdonami se non mi sono fermata, ma ero un po’ nervosa!
- Si! Me n’ero reso conto… Problemi col tuo ragazzo?
- Non ho un ragazzo. È il mio migliore amico… Praticamente non ha più tempo per me.
- Capisco… Comunque ancora non ci siamo presentati… Piacere Caleb!
- Piacere Kimberly!
- Ti andrebbe di fare un giro al parco?
- Certo! Andiamo!
Presi la mia borsa e ci incamminammo.
Io sono a corto di argomenti. Speriamo che lui spiccichi parola altrimenti staremo in silenzio tutto il tempo.
- Parlami un po’ di te!
- Da dove dovrei iniziare?
- Mmm… Dai tuoi hobbies??
- Allora… Faccio danza, ma mi piace anche suonare, ascoltare musica, e per rilassarmi vengo qui al parco e mi siedo vicino ai giochi per bambini a volte solo per ascoltare la loro felicità, altre volte con un bel libro! A te cosa piace?
- Leggere e suonare!
- Cosa suoni?
- Chitarra!
- Suoni in una band?
- Oh nono!! Lo faccio per un piacere personale e per rilassarmi!
- Oh ok!! Ehm scusa un attimo mi suona il cellulare!
- Certo vai!
- Pronto?!
- Kim? Dove sei?
- Al parco mamma che c’è?
- Puoi tornare a casa?
- Mamma che è successo mi stai facendo preoccupare!!
- Nulla nulla! Mi devi solo dare una mano! Puoi? Altrimenti sia faccio da sola!
- No! Aspettami! Sto venendo!
- Tutto bene?
- Si! Era mia mamma! Devo tornare a casa. Ha bisogno di me!
- Ah… Ci rivediamo?
- Lo spero!
- Arrivederci allora!
- Ciao!
Non mi ero resa conto di quanta strada avessimo fatto. Uff. mia mamma proprio ora doveva chiamare? Certo non è stata una conversazione fantastica, ma almeno stavamo chiacchierando tranquilli. Un’altra vibrazione. Questa volta un messaggio.
‘Stavo venendo da te. Poi ti ho vista con quello. Chi era? Perché non mi hai detto che ti stai frequentando con qualcuno?  Ora capisco perché ieri mi hai risposto con acidità!’
Oddio. Adesso è lui che si mette a fare il geloso?! Ma non li rispondo neanche. Da quando è con lei si lo vedo ridere, essere felice, ma con me le cose sono cambiate. E pensare che sono andata in clinica tutti i giorni a trovarlo. Ma lei non c’era mai! Non c’è stata quando è stato male. No! Ma se a lui va bene così io non mi posso intromettere. Alla fine la vita è sua.
Sono appena arrivata a casa.
- Kiim!! Ma ci vuole tanto ad arrivare??
- Mamma c’era traffico!
- Vabbé vieni qui ora!
- Cosa stai cucinando? C’è un profumino!
- Ecco infatti! Vieni qui! Aiutami! Metti tutti i piatti nella lavastoviglie poi fammi la torta alla frutta che sai fare benissimo!
- Va bene! Ma perché oggi hai cucinato tanto?
- Perché tuo papà ha invitato dei colleghi a cena con le loro famiglie! Quindi raddoppia la dose degli ingredienti!
- Ok! Mi metto subito al lavoro!
In effetti mia mamma ha ragione. La mia torta alla frutta è una bontà!
 
 
 
 
Nick
 
- Il fratellino qui è depresso. Cos’è Delta ti ha lasciato per qualche modello di Vogue?
- Si si molto spiritoso tu!
- Beh? Allora che hai?
- Nulla. Vado in camera mia…
Uno non può essere un po’ giù di morale in questa casa…
In effetti non mi sento tanto triste da un po’… Ma da quando mi ha fatto capire di non volermi vedere sto malissimo. Neanche la rottura con Delta pochi giorni mi ha fatto stare male.
Non so perché sia arrabbiata con me. Vorrei poterlo capire. Ma non vuole vedermi si capisce. Perché dovrei impormi? Sarebbe inutile, peggiorerebbe solo le cose. Dal giorno del mio compleanno sono cambiate un bel po’ di cose. È cambiato soprattutto il nostro rapporto. E questo mi fa stare malissimo. Ho bisogno di parlarle. Di sentirla vicina come solo lei ha fatto nel mio momento peggiore. Lei mi ha sempre fatto tornare il sorriso. Ho bisogno di lei!
È il mio raggio di sole durante una tempesta.
- Nick?
- Hey Demi! Entra!
- Come stai?
- Bene…
- Non è vero!
- Ti dico di si!
- Non stai bene! Sai come Joe ti capisca subito! Non stai bene! È preoccupato perché non li vuoi parlare. Casa c’è che non va? Ti manca Delta? Stai male per la rottura del vostro rapporto?
- No! Come sai l’ho lasciata io… Non è per lei…
- E allora per cosa? O per chi?
- Non ho voglia di parlarne.
Mi dirigo verso il letto e mi stendo con le spalle rivolte a Demi. È una delle mie più care amiche, ma l’unica persona con cui voglio parlare ora non mi vuole vedere. E questo mi distrugge.
- Non vuoi parlarne con me? Bene. Ma almeno muovi quel sedere e va a parlare con chi devi! Ora!
- Non mi vuole vedere! Cosa andrei a fare?
- Sono sicura che ti vorrà parlare! Va subito!
- No! Scusa ma proprio ora no!
- Ecco vedi? ti butti giù al primo ostacolo! Dov’è il Nicholas forte che non si ferma davanti a nulla? Tiralo fuori e fa quello che devi fare! A dopo. E quando tornerò domani non voglio trovarti ancora qui con il morale a terra capito?
- Si.
- Non è abbastanza convincente ma va bene! Ciao Nick!
- Ciao!
Demi ha ragione. Questo non sono io. Non mi sono fermato davanti a nulla. Eppure ora una ragazzina qualsiasi mi blocca qui.
Vado a fare una doccia. Dopo andrò da lei. Anche se non vorrà vedermi farò di tutto per parlarle!
 
 
Kim
 
- Benissimo Kim! Ora vai sistemarti qui ci penso io!
- Ok! Vado! Quanto tempo ho?
- Un’oretta!
- Così poco??  Ahy! Dovrò essere un  fulmine!
- Già! Sbrigati su! Vai vai!
- Vado vado!
Ed ecco perché odio le cene! Mi avvisano all’ultimo momento e devo essere sempre perfetta, perché se no farò una brutta impressione ai colleghi di mio padre, questi poi sono pure nuovi. Ed è ancora peggio.
Durante la doccia ovviamente c’è la mia playlist che scorre. Poi arriva una canzone, la sua, quella che ha scritto per tutti, ma che parla soprattutto di lui. quella canzone che mi ha sempre fatto piangere. Mi accascio nella doccia e poggio la testa sulle ginocchia. E piango. Piango perché mi manca. Piango perché so che non avrà mai tempo per me, piango perché li servo solo quando se ne va lei. E questo mi fa sentire uno straccio. La canzone finisce, ma le lacrime no, inizia On my mind, quella canzone che credevo mi ricordasse gli occhi di Caleb, no mi ricorda solo Lui. così le lacrime continuano, anche mentre mi asciugo, mentre mi vesto e mi stiro i capelli. Ma con per il trucco la devo smettere, come dice Marilyn Monroe: ‘Il mio mascara vale più di un inutile uomo’.
Scendo le scale con tutta la calma del mondo, e quando arrivo nella sala da pranzo ci sono già alcune famiglie.
- Buonasera!
- Buonasera!
Rispondo tutti in coro,
- Kimberly!
Ecco un altro motivo per cui odio le cene, il mio nome pronunciato per intero.
- Signori lei è mia figlia Kimberly!
- Piacere di conoscerti Kimberly!
- Piacere mio! Papà suonano alla porta, vado ad aprire!
- Si vai!
Un modo per evadere, anche se so che è qualche altro collega accompagnato dalla sua allera famiglia!
Apro la porta. Ma quello che mi ritrovo davanti non è ciò che mi aspettavo!
- Caleb?!
- Kim?
- Che ci fai qui!?
- È la stessa domanda che stavo per farti!
- Beh è casa mia!
- Casa tua? Non mi dire che il signor Adams è tuo padre!
- Così sembra! Comunque vieni entra!
Sto per chiudere la porta quando qualcosa la blocca. Mi volto e la riapro. Perfetto serata rovinata al 100%!!
- Che vuoi?
- Parlarti! Ora!
- No! Sparisci!
- No!!
- Nicholas c’è una cena in corso, non voglio morire per colpa tua!
- Kimberly ti prego! Parliamo! Pochi minuti! Ti chiedo solo questo!
- Non ora!
Richiudo la porta ma lui la blocca di nuovo. Esasperata la lascio così e mi volto.
- Ehy Kim che hai?
- Io? Niente perché?
- Stai piangendo!
Per il nervoso non me n’ero neanche resa conto. Mi guardo nello specchio che abbiamo nell’ingresso e vedo due lunghe strisce nere solcare il mio volto. No. Non è possibile. Non di nuovo.
- Quello è il tuo migliore amico?
- Si. Cioè no. Vabbè. È ancora lì?
- Si! Vai parlali!
- No!
- Perché? Cosa ti ha fatto?
- Mi ha usata come rifugio quando la sua ragazza partiva e lui rimaneva solo, non ha avuto il tempo di venire al bar a prendere un caffè l’altro giorno mentre io per una settimana ho passato tutti i miei pomeriggi in clinica per lui.
- È questo che pensi? Che io ti abbia solo usata e che non abbia avuto tempo per te? Che non mi rendo conto di quanto ci tieni a me tanto da passare tutti i pomeriggi in ospedale per me? Beh ti sbagli. Ma se è questo che pensi a quanto pare non abbiamo più niente da dirci. Addio.
Non faccio in tempo a voltarmi che lui è già uscito sbattendo la porta e tutti di conseguenza si sono materializzati qui. Corro verso la porta e mi catapulto fuori.
- Nick!! Niick ti prego ascoltami!!
Ma è troppo lontano. Lo vedo correre e poi sparire dietro l’angolo.
Mi ritrovo stesa a terra con il volto coperto di  lacrime.
- Kim! Tesoro che hai?
- Mamma!!
Mi metto seduta e l’abbraccio forte.
- Mamma perché? Perché questo a me?
- Non è successo niente.
- Mamma ho perso il mio migliore amico. Ho perso il ragazzo che amo!!
- No mamma.
Mi allontano per guardarla bene negli occhi anche se ho la vista annebbiata dalle lacrime.
- Mamma voglio tornare a New York!


Ragazzi... Ma... Perchè non recensite MAI? Che c'è vi fa tanto schifo la mia storia? Allora ditemelo. Vi prego. Ho bisogno di sapere cosa ne pensate!!
  
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