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Autore: Gi4    31/07/2011    0 recensioni
Una sola serata può cambiare la vita ad una persona? Con l'incontro giusto, e quel pizzico di sfortuna che non manca mai, una serata tranquilla tra amici può diventare la sera che ti sconvolge l'esistenza.
"Non è vero!" Le risposi con disappunto."Non ho detto che sei una stronza. Ho detto che sei una stronza falsa...E anche un pò Mignotta!"
Ed è solo l'inizio...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Se tu sei l'Elena di cui mi sono innamorato a prima vista e che mi ha spezzato il cuore girati!"

- -

....

"Leo dici ai ragazzi che è pronto!"

"Ok, giovini andiamo!" Faccio per alzarmi dalla sedia ma Giorgio e gli altri mi bloccano.

"Zio e poi? Era "Elena"?" Vedi i loro occhi pieni di curiosità, sorrido e mi risiedo. Mi prendo un po' di tempo per parlare nel parlare e senza pietà mi anticipa Sara :"Giò ma non hai capito?Questa è al storia di Zio Leo e la Zia! Poi questa "Elena" si girò e fecero pace...e stanno insieme da 9 anni!"

"Si ma allora questa Elena chi è?" "Oddio ma siete scemi? E' al Zia con un nome di fantasia! Scusate ma "Carola" e "Sasà" non avete capito chi sono? Sono Andrea e Roberta, i vicini di casa dello Zio. "

Giorgio e Francesco iniziarono a ragionare per qualche secondo, poi come se fossero stati punti da un ago sobbalzano da terra. "E' verooo! Zio ma perchè non l'hai detto subito che eravate tu e la zia! Pensavamo quale donna nascosta fosse!" I bambini ridono, sono felici, mi hanno scoperto. I ragazzi si alzano e vanno di là, tutti tranne Giorgio, che si avvicina a me e dice:"Pensavo che la Zia Paola fosse "Ornella" sai?" "Nono ha ragione Sara, "Ornella" non esiste" Gli confessai io.

"Sarà, tu sei strano zio, hai fatto un casino per parlare della zia!"

"Dovevo far pur qualcosa prima di mangiare!"

"Si e comunque la Vespa lo so che la tieni tu a casa dei nonni! Quale Fabio!" Io fischietto, cercando di sembrare vago. Giorgio sorride e se ne va di là.

Finalmente solo. Riesco perfino a fumarmi quel sigaro che mi aveva offerto il presidente. Cazzo è il mio compleanno e non ero ancora riuscito a farmi un regalo, fino ad ora. Lo fumo, faccio tre tiri e lo butto. Troppo forte per me, non sono abituato. Ho sempre vissuto con le sigarette di cioccolata ora a 33 anni voglio fare il signore? Evito.

Mi metto fuori alla veranda a pensare e a vedere la pioggia che leggera si posa sul vetro. Apro un po' la porta per far passare l'odore. Fin da quando sono piccolo amo l'odore della pioggia in città; è acre, dà anche fastidio al naso ma a me piace. Penso a Paola, ci sto insieme dal primo anno di univerità alla facolta d'arte, 7 anni fantastici. E' la donna che sposerò. E poi penso ad Elena,il mio primo vero amore, per lei ho lasciato architettura, quel progetto, quella vita. La vedo sempre insieme a Daniele, un bambino bellissimo. Molte volte in quel parco avrei voglia di parlarle, ma come spiegarle che una volta a settimana faccio 60 kilometri per vederla sorridere? Meglio che lo tengo per me. Era la donna della mia vita.

Amo Paola.

  
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