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Autore: Klaineinlove    31/07/2011    7 recensioni
Kurt ha lasciato Lima ed ora va all'università. La sua relazione con Blaine è finita ma il caso vuole che i due si incontrano di nuovo
[Cit-capitolo 1]Quello era Blaine..ma non il suo Blaine.
Il suo Blaine non aveva quella barba, non teneva tutti i ricci scompigliati e non portava gli occhiali da vista. E soprattutto il suo Blaine non andava in giro a braccetto con una ragazza
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Domenica mattina Blaine era già in piedi preparando la moka per il caffè. In realtà non aveva dormito per niente, dopo essere tornato alle cinque del mattino a casa e aver visto il volto preoccupato di Kurt, questo lo aveva rattristito parecchio. Si malediceva in ogni lingua per aver cantato quella canzone nel suo locale, ma lui sentiva il bisogno di farlo. Era lì per Kurt. Non era stata una pura coincidenza ritrovarsi nella stessa università, ma questo ovviamente non glielo aveva riferito a Kurt. Lui non doveva saperlo! Aveva contattato Finn a lungo tempo per sapere dove il suo fratellastro fosse andato poco dopo il diploma e il ragazzo nonostante il suo tentennare sulle indicazioni non si lasciò sfuggire abbastanza informazioni per aiutare Blaine a trovare Kurt. Così una mattina Blaine decise di lasciare la sua università poco più lontana da Westerville dove aveva frequentato le superiori, e decise di andare a Lima per parlare con Burt. Il padre di Kurt non apprezzò la visita nonostante volesse un gran bene a Blaine e lo aveva accettato e ben voluto nella sua casa tra la sua famiglia. Ma quando Blaine gli raccontò nei minimi dettagli che era stato Kurt a lasciare lui e che non sapeva più che pesci prendere per capire cosa gli fosse successo, allora Burt si fece convincere e gli disse l’università che frequentava. Per una volta la fortuna fu dalla sua parte visto che sua cugina frequentava quell’università e così decise di partire. Voleva Kurt lo voleva con tutto se stesso. Gli mancava tutto di lui: i suoi tocchi, i suoi occhi dolci, il sapore delle sue labbra….
“Il caffè così brucia”
La voce impastata dal sonno di Daniel fece risvegliare Blaine dai suoi ricordi e spense subito il fuoco per poi portare la moka a tavola con le tazze. Versò del caffè in una tazza e la passò a Daniel che cominciò ad aggiungere lo zucchero per poi fare un rumore fastidioso con il cucchiaino che volteggiava nello scuro caffè.
“Sai che lo hai fatto preoccupare?” disse Daniel senza alzare lo sguardo dalla sua tazza
“Lo so, mi sono già scusato” si affrettò a precisare Blaine
“Come se bastasse” disse sbruffando Daniel
“Sono affari nostri”
“Kurt è anche affare mio!” il tono di Daniel era adirato
“Non mi pare che tu sia il tuo ragazzo” Blaine aveva il suo stesso tono, nessuno dei due si guardava in faccia i loro volti erano fissi sulle loro tazze
“Nemmeno tu lo sei!” fece un sorriso divertito Daniel
“Io non sono il suo ragazzo ma gli sono stato vicino in un momento in cui aveva davvero bisogno di qualcuno accanto a lui”
“Tu non sai come stanno realmente le cose!” lo interruppe Blaine sbottando e alzando la testa
“Quindi ti pregherei gentilmente di farti da parte!” Daniel stava per replicare ma Kurt aprì la porta della sua stanza raggiungendoli a tavola sedendosi accanto a Daniel
“Buongiorno” la voce non era impastata dal sonno ma il suo volto fece credere che non aveva ascoltato la loro conversazione.  Daniel gli diede un leggero bacio fraterno sulla tempia e Kurt chiuse gli occhi sorridendo “Sei allegro oggi Hatwood?” il ragazzo si morse un labbro sorridendo e fissando Blaine “Abbastanza…senti oggi pomeriggio ci riuniamo a studiare Monica hai già rimandato ieri quindi…”
“No tranquillo non mancherò anche perché se non studiamo insieme da solo non arriverei a concludere molto!” Daniel versò del succo d’arancia nel bicchiere di Kurt
“Bene allora le confermo che oggi andiamo da lei, solo che noi due arriviamo separati passo prima in ufficio da mio padre…vuole parlarmi” Kurt fece un sorso abbondante del suo succo
“Qualche problema?” Daniel scosse la testa con assoluta tranquillità
“No almeno credo…sentirà la mia mancanza probabilmente” rise di gusto mentre Kurt gli diede una gomitata nello stomaco
“Lo sai che è così!”
“Se lo dici tu. Honey allora mi butto sotto la doccia e poi vado”
Kurt annuì ma poi si ricordò di qualcosa “Daniel!Le vitamine prendile sono nel mobiletto in alto a destra accanto allo specchio”
“Si sergente”  Daniel si mise in riga ridendo per poi infilarsi in bagno mentre Kurt prese da un cassetto un foglio ed una penna
“Che scrivi?” chiese Blaine che era stato tutto il tempo ad assistere alla scena
“Devo ricordarmi di comprare un pacchetto di liquirizie, Daniel soffre di pressione bassa e ogni tanto ha giramenti di testa quindi gli prendo sempre bevande e liquirizie che gli facciano alzare la pressione.” Blaine smorzò un labbro
“E’ strano il modo in cui vi prendete cura l’un l’altro” Kurt alzò un sopracciglio
“Che intendi dire?”
“Lui…non è come Finn…” Kurt abbassò di nuovo lo sguardo sul foglio ricordandosi altre cose da comprare al supermercato
“Invece lo è! Il punto e che Finn non sa dimostrare il suo bene mentre Daniel anche con atteggiamenti bruschi lo fa capire”
“Atteggiamenti bruschi?” Blaine sembrava sorpreso, in sua presenza Daniel si era sempre comportato stile angelo protettore. Kurt abbassò il tono della voce ma restando calmo
“Ogni tanto gli saltano le coronarie, sarà a causa dell’unico neurone che ha…comunque fatto sta che sbotta di brutto e ci vuole un po’ per calmarlo.” Blaine era ancora più sorpreso di prima
“Ma se la prende anche con te?” il tono del bruno era preoccupato
“Mah…ogni tanto quando è incavolato cerca di offendermi…ma dopo corre a chiedermi scusa. Capisco i suoi problemi”
“Non può prendersela con te Kurt…non può assolutamente” Blaine si stava agitando e Kurt gli prese una mano
“Blaine tranquillo, conosco Daniel e non mi offendo so che mi vuole bene e quello che dice non lo pensa d’avvero.” Kurt abbassò ancora di più il tono di voce
“Tempo fa, prima che ci conoscessimo fece un incidente stradale mentre era in auto con il suo migliore amico. Daniel ne uscì quasi illeso, almeno fisicamente. L’amico morì” Kurt prese una pausa e controllò che la porta del bagno dove si trovava Daniel fosse chiusa.
“Daniel era alla guida e non si è mai perdonato per quello che ha fatto. Fu un colpo di sonno non era nemmeno ubriaco è stavano tornando da una serata passata con altri amici. E’ stato dallo psicologo e ci va tutt’ora quindi i suoi sbalzi d’umore sono assolutamente comprensibili” Kurt sembrava volesse chiudere il discorso. Non avrebbe dovuto dire quelle cose a Blaine ma si fidava di lui. Blaine deglutì restando senza parole “io…” Kurt annuì lasciando la sua mano
“Ecco perché si comporta così con me. Forse vuole dimostrare a tutti il suo bene per non dover pentirsene un giorno” Blaine capì che tutto questo era troppo per lui così cercò di cambiare discorso
“Kurt riguardo a ieri sera…non abbiamo più parlato” Kurt sorrise, Blaine amava quel sorriso.
“Grazie Blaine è stato fantastico risentire quella canzone e non ti nascondo anche il dolore che ho provato. Ma perché oggi non proviamo a goderci la domenica senza discutere?” Blaine deluso annuì facendo comunque un bel sorriso per Kurt che cercò di finire la sua colazione.
**
“Che piano è?” Chiese Blaine mentre entravano in una palazzina.
“Settimo. Ma c’è l’ascensore” Kurt premette il pulsante per far scendere l’ascensore che arrivò in pochi istanti per poi premere il numero del piano della sua amica che li stava aspettando. Ma qualcosa fece impaurire Kurt all’istante
“Che è successo?”
“Siamo bloccati” disse Blaine cercando di guardare fuori dalla porta dell’ascensore, poi si voltò verso Kurt che premeva in continuazione il numero del piano e poi il tasto giallo con il disegno di una campana che indicava l’allarme nel caso d’emergenza.
“Kurt calmati è inutile premerli sempre” Kurt cominciò a battere il piede a terra frettolosamente
“Che idioti. Sta piovendo perché diamine abbiamo preso l’ascensore?Ci sarà stato un corto circuito e si è bloccata” Blaine tentennò un attimo poi si avvicinò a Kurt mettendogli entrambe le mani sulle spalle
“Kurt adesso calma okay? Fai un respiro profondo”
“Non ci riesco”
“Siediti a terra”
“Sono troppo in ansia Blaine!” Kurt tornò a premere il pulsante d’emergenza
“Kurt fermati…Kurt” il ragazzo si voltò e nonostante il viso di Blaine non fosse molto visibile con la poca luce riuscì ad intravedere la sua preoccupazione ma non per la situazione ma per lui. Così cercò di rilassarsi
“Bene. Siediti a terra…Ti fidi di me?”
“Senza dubbio” fu la risposta che arrivò troppo in fretta ma che riempì il cuore a Blaine. Quest’ultimo fece sedere Kurt e gli fece togliere la giacca poggiandola accuratamente sulle sue gambe così da non sporcarla in caso toccasse il pavimento.
“Bene ora chiacchieriamo” Blaine gli prese la mano, Kurt stava per allontanarla ma poi si rifiutò e la strinse forte. Quelle mani unite di nuovo in quel modo potevano sconfiggere qualsiasi paura pensò Kurt. “E’ troppo buio”
“Ma tu non hai paura del buio” gli ricordò Blaine
“Si, ma l’oscurità mi fa mancare l’aria”
“Te ne procurerei dell’altra” disse pacifico Blaine sorridendo e poggiando la testa contro la parete dell’ascensore.
“Compri ancora Vogue?” il bruno cercò un argomento per intrattenere Kurt
“Ci puoi scommettere ho visto dei vestiti carinissimi ma costano quanto il mio appartamento, forse anche di più” Blaine rise
“Magari potrei regalarti qualcosa io”
“Non ci provare Blaine” lo minacciò Kurt
“Okay però vorrei andare a fare compere, ho voglia di comprarmi qualche vestito carino magari per i primi giorni nella mia nuova università”
“Così da sembrare carino davanti a quelle ragazzine attizzate e gay repressi che si fingono etero. Non capisco che problema hanno, eppure qui trattano tutti l’omosessualità…come….come”
“Come una cosa normale come giusto che sia” proseguì Blaine avendo l’appoggio da parte di Kurt
“Posso farti una domanda Blaine?” il tono di curiosità di Kurt si accese
“tutto quello che vuoi”
“dopo…dopo di me c’è stato qualcun altro?” involontariamente Kurt strinse di più la mano di Blaine per paura della sua risposta.
“No…assolutamente nessuno. Kurt sono troppo innamorato di te per pensare a qualcun altro. Non mi sono chiare le tue ragioni è vero abbiamo litigato spesso senza un senso parecchie volte…ma stavamo così male insieme?”
“No!” si affrettò a dire Kurt “solo che…”
“è difficile da spiegare” canzonò Blaine “me lo hai già detto…ma io da quando ti ho rivisto non ho smesso un attimo di pensare alla voglia che ho di baciarti e di… toccarti”
Kurt avvampò sentendo l’ultima parola e per un attimo ringraziò il corto circuito.
Blaine lasciò la mano di Kurt per posizionarsi davanti a lui e sbottonargli i primi due bottoni della camicia mentre Kurt trasalì. Blaine rise “Tranquillo…voglio solo farti avere più aria.” Sbottonati i primi due bottoni Kurt si sentì leggermente meglio mentre Blaine tornava a sedersi e a stringere la sua mano.
“Mi manchi Kurt…non voglio essere tu ed io mi manca essere…noi. “
Blaine girò la testa in direzione di Kurt che anch’essa era poggiata sulla parete dell’ascensore.  Gli passò una mano tra i capelli lisci per poi con l’indice togliere la gocciolina di sudore che si era formata sulla fronte di Kurt. Si avvicinò sempre di più, i loro respiri si potevano sentire l’uno sulle labbra dell’altro. Kurt voleva che Blaine si fermasse ma allo stesso tempo non riusciva non permettergli di muoversi. Sentì appena il tocco leggero delle labbra di Blaine sulle sue poi una luce accecò i loro occhi. Le porte dell’ascensore si erano aperte portandoli a destinazione. Blaine per la seconda volta deluso in quella giornata si alzò aiutando anche Kurt a rialzarsi che si ripulì i pantaloni per essersi seduto a terra e senza aggiungere parola entrò in casa dell’amica.
Quando entrarono il gruppo di studio era già tutto accerchiato intorno al tavolo sommerso dai libri
“Honey  che fine hai fatto?Il tuo amico ti faceva il servizietto prima di venirci a trovare?” Kurt guardò sott’occhi Daniel ma non proferì parola sedendosi tra la massa di ragazzi intenti a studiare. Prese i suoi libri dalla borsa e li poggiò sul tavolo per poi iniziare a ripassare una lezione che aveva registrato qualche giorno prima.
“Ci troviamo ad un punto morto, questo passaggio proprio non lo capisco”
“Se avessi seguito la lezione idiota ci avresti capito qualcosa, ma forse eri troppo concentrato a guardare il seno di Monica” Daniel prendeva in giro Cameron che non riusciva a concentrarsi mentre l’amica nominata arrossiva violentemente
“Oggi sei più stronzo delle altre volte lo sai Daniel?”
“Sarà che tua madre non è passata a trovarmi”
“Daniel” lo rimproverò sottovoce Kurt poi proseguì con tono più calmo
“tutto bene con tuo padre?” Daniel lo fissò per un attimo “assolutamente. Monica ma non hai nient’altro da bere?Con un po’ di thè non concludo nulla. Dammi una birra qualsiasi cosa”
“Stiamo studiando non ti conviene bere Hatwood” Daniel roteò gli occhi sbruffando
“Okay prima finiamo prima ce ne andiamo. Chi ha capito il capitolo quattro?”
“Posso provare a spiegarvelo io?” una voce che non faceva parte del gruppo di studio si intromise. Blaine teneva il libro di Kurt tra le mani sfogliandolo “Ho letto un libro su quest’autore e tempo fa feci una ricerca ricordo tutto piuttosto limpidamente” Kurt lo guardò con occhi sognanti e squittì facendo un piccolo applauso “Perfetto Blaine ci aiuterà”
“Kurt diamine ma ti sei visto come squittisci?Sei atroce”
“Piantala Daniel” gli rispose Blaine
“Ehm…Blaine perché non provi a tenere la bocca occupata in un altro modo? Secondo me Kurt te ne sa suggerire uno molto piacevole e si offrirebbe molto volentieri”
Kurt roteò gli occhi “Daniel…per favore” gli altri ragazzi rimasero tutti a fissarli finche Jasmine non spezzò il discorso “Hey…Blaine giusto?Siediti accanto a me e aiutaci” i due ragazzi si guardarono con un’aria di sfida poi Blaine si sedette è spiegò l’argomento mentre tutti pendevano dalle sue labbra.
**
Tornarono a casa tutti e tre insieme Daniel si chiuse nella sua camera sbattendo con violenza la porta. Kurt si infilò in bagno e si cambiò velocemente dandosi una rinfrescata sotto la doccia poi lasciò il bagno a Blaine “Vado da Daniel mi sa che abbiamo qualcosa di cui parlare” non aspettò la risposta di Blaine e si precipitò nella stanza dell’altro ragazzo.
“Che è successo con tuo padre?” Kurt si avvicinò a Daniel prendendogli la sigaretta tra le mani e spegnendola nel posacenere, poi aprì in cassettino e prese un fazzoletto per ripulirsi. Intanto Daniel gli aveva fatto spazio nel letto e Kurt si distese accanto a lui poggiandosi sul suo petto
“Ti voglio bene Kurt” il ragazzo sorrise sapeva che era il suo modo di scusarsi
“Lo so!” Daniel iniziò a giocare con i suoi capelli “Mio padre dice che vuole aumentare le visite dalla psicologa visto che secondo lui…non faccio progressi”
“Tuo padre si sbaglia. Tu hai fatto molti progressi…non mi chiami più femminuccia” entrambi risero
“Diamine sono un vero stronzo!”
“Hai ragione! Ma non fa niente….Tutti noi abbiamo dei problemi e dobbiamo risolverli insieme.”
“Immagino che Blaine si sia incavolato”
“Gli passerà. Blaine è il ragazzo più gentile che esista al mondo”
“Diamine quanto lo ami Kurt” Ma Kurt non rispose il suo respiro divenne più pesante e Daniel capì che si era addormentato. Sorrise stringendolo di più a se e allungando la coperta su di loro poggiò la testa tra  i capelli di Kurt e si lasciò andare ad un sonno profondo. E dalla piccola porta socchiusa Blaine stava osservando tutta la scena.
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Note: Non odiate Daniel, lui vuole seriamente bene a Kurt! A parte questo...Wow ho visto quante persone seguono la storia e sono davvero sorpresa siete in tanti!!! Anche se non recensite vi ringrazio tantissimo! Ovviamente un ringraziamento speciale a queste meravigliose ragazze che sprecano un attimino del loro tempo per recensirmi...grazie davvero ragazze!

   
 
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