Sai benissimo che l’unico modo in cui ti chiamano, da diversi anni a questa parte, è assassino. Che abbiano paura di te o che semplicemente ti disprezzino, chi non ha voluto seguirti si è schierato in un gruppo compatto contro l’assassino. Contro colui che ha le mani sporche di sangue. Le uniche macchie rosse che hai avuto sulle mani erano i suoi capelli. Riccioli ramati che amavi veder scivolare tra le dita. Scuoti la testa, più irato che nostalgico. Lui appartiene a un passato che ti sforzi di rinnegare. Ma quel rosso sulle mani conta ancora più di quanto credi.
Che metafora idiota per uno che di certo non si abbassa ad uccidere, ma lo lascia fare ai suoi sottoposti e se proprio deve agire in prima persona non si mette di certo ad utilizzare metodi che comprendano spargimenti di sangue.