Capitolo 14:
La verità più dolorosa

“Finalmente,quella lezione era di una noia mortale!”disse Kerin stiracchiandosi

“Dai non era così male! Era interessante” rispose Shuri riponendo i libri nella borsa

“Per te tutte le lezioni sono interessanti… SECCHIONA!!” 

“Non sono una secchiona! E’ solo che non dormo durante le lezioni come te e Zero!"

“A proposito di Zero…non si vede da un po’, sarà meglio che vada a cercarlo ” Concluse la guardian avviandosi verso l’uscita


Zero era straiato sulla paglia della stalla di Lucy e ogni tanto dava una rapida occhiata alla porta. L’immagine di Yuuki attraversava la sua mente, ma non gli suscitava più l’affetto e la nostagia di una volta, ma solo una profonda gratitudine per essergli stavo vicino nei momenti in cui nessuno poteva aiutarlo, non poteva odiarla, ma neanche amarla.
“Sapevo che eri qui” disse una voce alle sue spalle, si girò e vide Lucy mangiucchiare una massa di capelli biondi
“Ma che!... Lucy ferma! Così mi tiri tutti i capelli!” ma il cavallo imperterrito continuava a masticare tranquillamente, fino a quando Zero, trattenendo le risate per non far infuriare la ragazza, la convinse a lasciarla andare tentandola con una mela
“La prossima volta aspetto fuori…” disse Kerin massaggiandosi la testa, poi si sedette sulla paglia accanto a Zero
“Perché sei venuta?” disse d’improvviso il ragazzo
“Non ti ho visto il classe e sono venuta a cercarti” rispose l’altra “Ho visto Yuuki…” disse all’improvviso sentendo subito lo sguardo di Zero che l’attraversava
“Ah…. Ti ha detto qualcosa?”
“Lei niente è stato Kaito...”tagliò corto lei intuendo i pensieri del compagno

Zero riprese la sua posizione iniziale e continuò a guardare il soffitto.

“Fa niente tanto prima o poi l’avresti saputo comunque”
“E’ la seconda volta che mi nascondi qualcosa…forse per questo non siamo rimasti compagni”
“ Scusami se non sono abituato a parlare di qualcosa che voglio dimenticare, soprattutto con te”
“Che vuoi dire?” 
“Mi sono già affezionato già una volta ad una ragazza e l’unica cosa che sono stato in grado di fare è stato farla soffrire e allontanarla da me, non voglio rifare lo stesso errore”
La ragazza si alzò di scatto irritata “Possibile che tu non te ne renda conto? Tu non puoi cambiare il passato,ma ciò non significa che deve condizionare il tuo presente! Perché non vuoi capirlo Zero?Tu non hai colpe!”

“Possibile che tu non capisca che non voglio farti del male?!” 

“Lo stai già facendo…” rispose la ragazza guardandolo mentre due lacrime le rigavano il volto
Zero rimase immobile a guardarla, aveva gli occhi lucidi e stringeva il bordo della gonna della divisa, voleva chiederle scusa e abbracciarla ma lei non gliene diede il tempo, schizzo fuori dalla stalla coprendosi il viso con un braccio “L’ho fatto di nuovo” pensò mettendo la testa fra le mani “…Ho fatto di nuovo soffrire la persona che amo…” Si… Ora sapeva perché non poteva amare Yuuki, perché ormai era Kerin la persona che amava, e non l’avrebbe mai lasciata andare via.


“Qual è la missione di oggi cowboy?”disse scherzosa Electra

“Niente di speciale, dobbiamo farci solo un giro nel quartiere Nord per vedere se c’è qualche vampiro da uccidere”

“Perfetto!Allora andiamo”
Si addentrarono nel quartiere guardandosi intorno circospetti, sembrava tutto tranquillo ma non c’era mai da fidarsi… i Livello E anche se erano folli e quando combattevano si affidavano solamente all’istinto e non alla tecnica, erano comunque molto pericolosi.
“Sembra tutto tranquillo” disse Electra rompendo il silenzio, ma appena finita la frase si sentì una pallottola sfiorargli il viso e un lamento, girandosi poi vide un mucchietto di cenere a pochi centimetri da lei
“Forse ho parlato troppo presto…” 
Infatti un gruppo di vampiri attirati dal rumore dello sparo cominciarono ad uscire dai loro nascondigli e ad attaccarli
“Ecco perché preferisco le missioni con effetto sorpresa!” disse Electra trapassando un vampiro con la sua spada
“Dici? Io preferisco l’azione e poi non sono un tipo silenzioso” rispose Yagari sparando all’ultimo vampiro
“Oh! Ammetti che hai la grazia di un elefante!”
“Da che pulpito viene la predica!”
“Comunque secondo ce ne sono ancora altri?” chiese Electra tornando seria
“Non credo, ma facciamo comunque un giro per sicurezza”
“Agli ordini Capo!” Scherzò la ragazza, ora era diventato più divertente parlare con Yagari, finalmente le rispondeva oppure le faceva un sorriso e ogni volta sentiva i sentimenti che provava per lui farsi sempre più forti, le piaceva moltissimo e sapeva che quei sentimenti sarebbero continuati a crescere giorno per giorno…
“Attenta!” disse Yagari spingendola e facendola cadere, chiuse gli occhi, sentì uno sparo, e quando li riaprì l’hunter era sopra di lei
“Tutto bene?” chiese lui con il viso ad un centimetro dal suo

“M-ma perché mi sei addosso?!?” disse la ragazza arrossendo violentemente

“Sono caduto, e poi è una bella posizione”

“C-che vuoi fare?!?”

“E se volessi darti un bacio??” rispose l’hunter con tono pacato, Electra non sapeva cosa fare vide l’hunter avvicinare il viso al suo, sentiva il suo respiro, chiuse gli occhi, ma all’improvviso si senti qualcosa in faccia

“Muoviti ad alzarti” disse l’hunter mettendole il cappello in faccia

“Bastardo! Ti diverti così tanto a prendermi in giro?!?” disse rimettendogli il cappello in testa, ma quando lo guardò in faccia si rese conto che anche lui era visibilmente arrossito, preferì non stuzzicarlo, ma dentro di sé urlò di gioia.


“Non preoccuparti vado da sola a fare rapporto all’associazione hunter, tu devi fare lezione con i vampiri no?” disse Electra una volta arrivati davanti al palazzo dell’associazione

“Sicura?” domandò l’hunter perplesso

“Certo vai! E mi raccomando non farti mordere!” concluse correndo verso l’ingresso mentre l’hunter la guardava dolcemente

“Dove sarà l’ufficio rapporti” pensò la ragazza mentre si avventurava tra le mura del palazzo

“Electra Black!” disse una voce alle sue spalle

“Oh!... vicepresisende Akagi!” rispose la ragazza facendo un inchino 

“Vedo che tu e il tuo compagno avete portato a termine la missione con successo!”

“Sissignore! Stavo giusto andando a fare rapporto”

“E dimmi come va col tuo compagno?”

“Ah! Yagari, nessun problema siamo una buona squadra”

“Ti conviene scavare di più sul suo passato potresti sapere cose che non ti aspetti…”

“Che vuoi dire?!” domandò irrigidendosi

“Leggi questo e capirai…” rispose, e poi se ne andò lasciandole una busta, sopra c’era scritto “Cinnamon Black: Rapporto”. Electra corse via da quella struttura lugubre e una volta fuori si inginocchiò sull’asfalto e sfogliò freneticamente la cartella: le scritte si confondevano e la vista incominciava ad annebbiarsi tra le lacrime, un foglio con un nome le saltò all’occhio lo prese e lo lesse: “Toga Yagari (apprendista)”. L’immagine di quel bambino, dei suoi occhi le tornarono in mente, il foglio le scivolò tra le mani, e lei sapeva che non era l’unica cosa: anche il suo cuore era caduto, frantumandosi in un milione di pezzi.