- Sono in ritardo – come quasi ogni giorno ormai la guardavo andare a scuola, - la maggior parte delle volte in ritardo -, mentre Miki, la scoraggia, con cose del tipo “Sei davvero un’imbranata, non ti svegli nemmeno con le cannonate”, Ran faceva i suoi balletti secondo lei incoraggiativi, Suu faceva la premurosa e Dia sorrideva, e anch’io sorridevo a quella scena che vedo ogni mattina.
- Andiamo Ikuto devi andare a scuola – mi diceva Yoru, e non ostante volevo rimare lì a guardarla, non potevo, dovevo andare a scuola.
 
Oramai la mia vita era diventata molto monotona, sempre la stessa cosa, ero totalmente fuori dal mondo, non ascoltavo ciò che mi dicevano, non prestavo attenzione alle lezioni, non riuscivo nemmeno a riconoscermi ma non potevo farci nulla oramai.
Dopotutto la mia vita è lei...
E senza di lei come posso vivere.
Semplicemente sembro un corpo senza un’anima.
Ho dimenticato cosa significa vivere.
Ma principalmente ho dimenticato ad amare.
Lei è la mia luce.
- Ikuto che ci fai qui? – era la sua voce, e mi accorsi che ero vicino a casa sua, lei mi guardava sbalordita.
- Niente, ... anzi ero qui per spiarti, perché? – come al solito le risposi nel unico modo in cui era abituata a sentirmi parlare
- La smetti di fare il presuntuoso? – la guardai, la sua faccia era un misto di rabbia, sorpresa e imbarazzo – le guance più rosse di un pomodoro – mi fece ridere.
- Che ci trovi da ridere? – forse era la sua faccia o forse il fatto che sembrava una bambina quando faceva cosi.
- La vuoi smettere? – continuavo a ridere mentre lei si avvicinava a me quando inciampò e si aggrappò a me per non cadere, ritrovandola tra le mie braccie.
La strinsi a me, per sentirmi meglio o forse soltanto perché ne avevo bisogno, avevo bisogno di lei, del suo calore, del suo profumo, semplicemente lei.
La vidi ricambiare l’abbraccio, chiuse gli occhi, io le accarezzai i capelli, ma mi allontanai, non potevo e lo sapevo, da ormai troppo tempo.
Mi sarei distrutto se fossi rimasto ancora un po’.
Anche se ormai non importa, devo andare avanti, dimenticarla, smettere di amarla.
Perché? Perché lei non può amarmi, ed io non posso starle vicina.
Forse sarebbe meglio tornare indietro, prima di tutto questo...
 
 
Scusate, scusate, scusate * chiedo perdono in ginocchio ai lettori *  scusate ma ero senza internet e non potevo aggiornare, in questo capitolo (cortissimo purtroppo) si è scoperto chi parlava, me probabilmente (spero) resta il dubbio del cosa è successo, e forse altre domande, ma il punto è spero che vi piaccia.
Grazie, grazie, grazie a tutti quelli che hanno commentato!!! Per il prossimo cap c’è una sorpresa fatta specialmente da me!!!Per voi lettori e per la ff