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Autore: MissHarvelle    02/08/2011    4 recensioni
Questa FF é ambientata dopo la prima stagione ed é sulla ship Elena/Claudio. Che cosa succederebbe se una madre creduta morta per lungo tempo improvvisamente si facesse viva? Questa situazione é quella che si ritrova ad affrontare Claudio e solo con l' aiuto di Elena riuscirà a uscirne fuori..VIVO.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6. Let Love In;



 

Il debole luccichio della luna creava strani giochi di luce sul volto di Claudio, il quale era fermo davanti all' imponente cancello di villa Rizzo, indeciso se varcare o meno la soglia di casa. Solo pochi passi separavano lui da sua madre, o per meglio dire da chissà quale segreto che doveva essere svelato guarda caso nell' unica sera in cui si era preso una vacanza dai problemi.
Il ragazzo accese una sigaretta nel vano tentativo di smorzare la tensione che gli attanagliava lo stomaco, la mascella contratta in una smorfia di disprezzo. “Da quanti anni é che non vedeva quella donna? Forse dieci - pensò rabbiosamente – e ora tutto d' un tratto ricompare dal nulla pretendendo chissà che cosa!”
Claudio avrebbe fatto volentieri a meno di lei perché non rappresentava altro che una inutile seccatura. Quando era più piccolo gli era mancato molto non averla a fianco ma ben presto si era abituato al carattere rigido e autoritario del padre, che solo in rari momenti si apprestava a ricoprire anche il ruolo di madre.
Gli insegnamenti dell' ingegnere gli erano serviti a capire che l' amore rende solo deboli e patetici però..però quella sera dentro di sé gli si era accesa una debole speranza: magari Ginevra era veramente ritornata per ricucire i rapporti con la sua famiglia! La morte del figlio minore poteva averle fatto capire i suoi errori e... scacciò dalla mente questi pensieri illusori e si diresse a passo deciso verso l' entrata della villa.
Non appena sbatté la porta, si ritrovò davanti sua madre,la quale lo fissava con uno sguardo fin troppo appagato.

Finalmente sei arrivato. Io e tuo padre eravamo ansiosi di vederti...come ben sai io adoro le riunioni di famiglia!”

Se non fosse stata una donna l' avrebbe presa volentieri a calci per la sua insolenza, ma alla fine decise che la cosa migliore era ignorare le sue provocazioni, perciò le chiese dove fosse suo padre.

é di la in sala e non vede l' ora di vederti, perciò sarà meglio che lo raggiungiamo!”

L' aria misteriosa della donna non lo incuriosì nemmeno per un attimo, perciò la seguì riluttante.

Una volta nella stanza vide suo padre seduto alla sua scrivania. Le mani appoggiate sul viso impedivano al giovane di valutare l' umore dell' ingegnere,il quale di sicuro non era dei migliori.
Non appena madre e figlio entrarono nella stanza, Vittorio sollevò lo sguardo. La sua espressione, un misto di irritazione e inquietudine, tradiva una indicibile stanchezza, sottolineata dallo stato dei capelli, scomposti e spettinati.
Claudio non aveva mai visto il padre ridotto in quello stato. Si chiese che cosa potesse averlo sconvolto così tanto...
Ginevra ruppe l' atmosfera gelida che regnava nella casa con un sospiro falsamente esagerato.

Avrei voluto che le cose fossero andate in un altro modo- cominciò- l' avrei voluto davvero Claudio! Ma tu non mi hai dato l' opportunità di avvicinarmi a te , quindi sono costretta a usare le maniere forti.. Vedi, io ho proprio bisogno di soldi, ma tuo padre non vuole proprio aiutarmi!- nel dire questo guardò l' ex marito con un sorriso maligno- perciò l' unica cosa che posso fare é .. beh diciamo proporvi una specie di affare!”

Era successo per davvero. L' ultima speranza che quella donna potesse imparare a diventare una buona madre si era sciolta, come neve al sole; o meglio, era esplosa in mille pezzi lasciando nell' animo di Claudio solo un grande senso di vuoto. Non sapeva neanche se fosse più deluso per il fatto che il padre se ne stava li senza dire niente oppure più schifato per il comportamento di Ginevra.
Non ebbe nemmeno la forza di replicare. Ginevra notò il disappunto del figlio, ma proseguì imperterrita.

Devi sapere che molti anni fa tuo padre ha fatto una grande sciocchezza, una cosa davvero stupida, ma poverino, in fondo l' ha fatto solo per amore... bene, io ho delle prove che potrebbero farlo finire in prigione, ma non le consegnerò alla polizia, a meno che tuo padre non mi dia i soldi che mi servono.”

La sua mente era annebbiata, come se essa si rifiutasse di credere che tutto quello che stava succedendo in quella stanza potesse essere vero. In un attimo quella donna aveva distrutto tutte le sue certezze sul padre, tratteggiandolo come un criminale, un farabutto di secondo ordine. Che cosa diavolo era poi quella storia sull' amore? Che diamine aveva fatto per amore che potesse risultare così tanto grave? Ma soprattutto ci poteva essere una persona più spregevole di sua madre?

Che cosa vuoi insinuare? Mio padre é una persona per bene! Sono certo che quelle ridicole prove che ti sei portata dietro sono solo dei falsi!!”

Claudio... é tutto vero, purtroppo.” Suo padre gli disse semplicemente questo.

Per la prima volta dopo tanto tempo sembrò guardarlo sul serio, gli occhi inumiditi da un sottile velo di vergogna. Ma tutto ciò non era sufficiente, non poteva bastare quello sguardo per cancellare tutti i silenzi e questo nuovo, desolante senso di disorientamento.
Il ragazzo si sentì mancare l' aria, talmente era oppresso da pesi più grandi di lui e che mai avrebbe sognato di dover sopportare.

dieci anni fa io ho dovuto...”

No. Non mi interessa niente! Mi fate una pena enorme tutti e due e sapete cosa vi dico? Vi odio...Dio se vi odio... ne ho fin sopra i capelli di queste scene da soap opera argentina quindi...me ne vado!!”

La rabbia l' aveva fatto parlare in quel modo così avventato, ma non se ne pentì neanche un singolo istante. Dopo tanto tempo si sentiva libero e nonostante il dolore e le nuove avversità, aveva la netta impressione che in seguito a quella discussione le cose non potevano che migliorare. In fondo, non era forse vero che dopo la tempesta c' è sempre l' arcobaleno?

 

You wait, wanting this world to let you in

And you stand there
A frozen light
In dark and empty streets

 

Vagava per la strada senza una meta precisa. Il senso di libertà che lo aveva pervaso pochi minuti prima era stato rimpiazzato da una grande confusione e tristezza. Tutte le sue certezze si erano sgretolate in quella notte, nulla ormai aveva più importanza.Aveva sempre pensato che suo padre fosse almeno un uomo onesto. E invece...una lacrima solitaria attraversò la pelle del suo viso perfetto e per un attimo sembrò volersi fondere con essa.
Claudio si sfregò la guancia per cancellare ogni traccia della sua improvvisa debolezza, ma questo non bastò. Non si sentiva affatto meglio.
Avrebbe tanto voluto parlare con qualcuno, ma chi? Valerio era ancora alla festa con Lucia e siccome qualche ora prima gli aveva detto una bugia, aveva paura che nel rivelargli tutto lui si sarebbe arrabbiato da morire.
C' era solo un' altra persona con cui poteva parlare.
Lei, la più inaspettata e piacevole sorpresa di quel settembre che oramai stava per finire.

Elena Cicerino.

 

You smile hiding behind
A God-given face
But I know you're so much more
Everything they ignore
Is all that I need to see

 

Elena entrò in casa sbattendo la porta. Laerte la salutò scodinzolandole attorno, ma questo non ebbe alcun effetto sul malumore della ragazza.
Quella serata era stata un completo disastro. Per prima cosa il tentativo di Cesare di baciarla, poi Cook che non l' aveva calcolata per tutta la serata, salvo poi farle il terzo grado nel momento in cui l' aveva vista parlare con Rizzo.
Già...Rizzo. Elena dimenticò senza alcuna fatica la lite con il suo ragazzo per concentrarsi su di lui. Ricordava con precisione ogni dettaglio di quello che era accaduto poche ore prima. Un senso di calore la pervase al ricordo di quegli occhi stupendi e di quel corpo perfetto.
Non riusciva ancora a credere che lui le avesse chiesto scusa per come l' aveva trattata quella notte... lei non era riuscita a rispondergli perché non il suo comportamento l' aveva spiazzata al punto tale da ammutirla.
In lui coesisteva due lati diametralmente opposti che non facevano altro che attirarla e respingerla, in un vortice sensuale e pericoloso. Lei era sicura però che dietro quell' aria da cattivo ragazzo dal cuore di pietra si celasse un essere sensibile e generoso. L' unica cosa di cui era certa su di lui era che Claudio Rizzo era molto di più di un bel ragazzo dal sorriso sensuale.
Si accucciò sul divano vicino a Laerte e guardò con una punta di tristezza la stanza vuota. Quella serata l' avrebbe dovuta passare con Cook invece all' ultimo minuto quel cretino si era scoperto geloso e l' aveva portata sull' orlo della disperazione e dell' arrabbiatura quando l' aveva accusata di farsela con Claudio, quindi il weekend romantico era andato a farsi benedire.
Elena si ritrovò a pensare al motivo per cui Claudio era corso via così di fretta dalla festa..forse era successo qualcosa di grave al padre, o peggio ancora, Ginevra ne aveva combinata un' altra delle sue...
Il suono inaspettato del campanello la fece trasalire. Chi diavolo poteva essere a quest' ora?
Si alzò dal divano e si diresse in cucina per prendere un' arma di difesa. L' unica cosa che trovò fu un mattarello, non era un granchè ma meglio di niente.
Aprì la porta e stava per usare la sua arma di difesa quando riconobbe il suo ospite.

Era Claudio.

Che diavolo ci fai qui a quest' ora?”- esclamò la ragazza, improvvisamente sollevata.

Prima di rispondere il ragazzo le sorrise divertito. Doveva avere notato il mattarello che lei stava cercando di nascondere con scarso successo.

Non sapevo che ti piacesse cucinare a quest' ora della notte- disse con un ciglio sollevato – ma di certo non sono venuto qui per questo. Avevo bisogno di un po' di compagnia...”

Lasciò la frase lì, sospesa ,in attesa che lei replicasse.

Elena notò che il ragazzo sembrava molto triste perciò lo invitò ad entrare.

Che cosa é successo ? Sembri sconvolto...”

 

The end of fear is where we begin

 

Il silenzio regnò per qualche minuto, interrotto di tanto in tanto dall' atteggiamento festoso di Laerte nei confronti del giovane. Poi, tutto d' un tratto, lui cominciò a raccontarle tutto quello che era successo alla villa.
Elena lo ascoltò in silenzio senza porgli alcuna domanda. Al termine del racconto, Claudio si lasciò andare sul divano, esausto dall' intensità delle emozioni che stava provando in quel momento.
Dentro di se sentiva che il senso di delusione e la tristezza si stavano affievolendo per lasciare spazio a una grande calma interiore. Gli era bastato parlare con Elena per riuscire a calmarsi. Che diamine di potere poteva avere quella ragazza su di lui?

Mi dispiace Claudio, davvero! Non credevo che Ginevra potesse essere così stronza.. non riesco ad immaginare che una madre si possa comportare in questo modo con il proprio figlio.. è davvero una donna terribile! Piuttosto tuo padre, cosa farà lui adesso?”

penso che piuttosto che creare uno scandalo in famiglia pagherà Ginevra.. purtroppo ha le mani legate!”

Ma che cosa ha commesso di tanto grave da essere ricattato?”

Claudio si accorse di non saper rispondere alla domanda. Nel momento in cui il padre aveva tentato di spiegargli il suo comportamento, lui era fuggito via come un codardo. Nell' unica occasione in cui il padre gli aveva dato la possibilità di dialogare veramente, lui si era tirato indietro.

Non lo so Elena... non gli ho dato neanche il tempo di spiegarmi le cose..me ne sono andato e basta!”

La ragazza notò nel suo tono una sorta di disappunto contro se stesso.

Ehi,Cla! Guarda che non è colpa tua..eri scioccato, é normale che te ne sei andato via in quel modo!”

Lui la guardò annuendo, grato per quelle semplici parole.

piuttosto, cosa ci fai qui da sola?”

mio padre é via con la Sabatini!”

e come mai non ne hai approfittato per stare un po' da sola con quella sottospecie di ragazzo che ti ritrovi?” disse lui nella veste dello stronzo di sempre.

Possibile che non sai pronunciare il suo nome? Si chiama D a n i e l e! E comunque se proprio ti interessa saperlo abbiamo litigato!”

oh quanto mi dispiace!”.

L' avrebbe volentieri preso a pugni. Quanto si trattava di parlare di Cook diventava insopportabile quel ragazzo.

che cosa ne dici di parlare invece di quella biondina slavata che ti sei fatto davanti a tutti prima?” esclamò Elena con eccessiva enfasi.

Chi? Ah parli di Giorgia! Guarda che non é proprio il mio tipo..io preferisco le more!” e nel dire questo le gettò un' occhiata di sincero interesse.

Elena si sentì arrossire fino alla punta dei capelli, ma non voleva dargliela vinta perciò fece finta di non avere raccolto la frecciatina.Si massaggiò il polso per diminuire la tensione ma l' unica effetto che ricevette fu una smorfia di dolore.
Claudio notò l' espressione dell' amica e con fare preoccupato le domandò se le facesse ancora male il polso.

Non ti preoccupare! Sto bene!”

non mi hai ancora dato la risposta alla domanda che ti ho fatto prima.”

Claudio la guardava seriamente. I suoi occhi erano incollati a quelli di Elena, ansiosi di sapere se lei poteva perdonarlo o meno.Elena non si sentiva pronta a rispondere a quella domanda. Non era ancora certa di potersi fidare di quel ragazzo, sebbene fosse la seconda volta che lui si confidava con lei.

Non posso ancora risponderti, mi dispiace!”

Claudio cercò di mascherare la sua delusione con una scrollata di spalle.

Elena..io sento che possiamo essere davvero amici! Sei l' unica persona a cui ho raccontato queste cose, varrà pur qualcosa tutto questo, giusto?”

Elena si alzò dal divano con una espressione confusa, dandogli le spalle.

Claudio..io non sono pronta!”

Il ragazzo si alzò e le prese le spalle dolcemente.

Girati, Ele..per favore..”

Elena obbedì alla sua richiesta e si trovò a pochi centimetri dal suo mento.
Claudio le prese delicatamente il viso tra le mani dicendole “Guardami!”
Lei non ebbe la forza di guardarlo negli occhi, perciò distolse lo sguardo. Sapeva che non avrebbe potuto resistere a quel ragazzo, specialmente a causa della complice vicinanza.
Il suo cuore prese a batterle a mille quando lui spostò il suo viso contro il proprio, in modo da obbligare la ragazza a guardarlo negli occhi.

Dimmi se c' è qualcosa in questi occhi che ti fa sentire in pericolo, dimmi se non saresti in grado di fidarti di questi occhi... dimmelo Elena.. e prometto che ti lascerò in pace, non ti verrò più a tormentare con i miei innumerevoli problemi..avanti dimmelo!”

Elena non poteva farlo. In quello sguardo magnetico lei vedeva solo un grande vuoto e bisogno di amore. Niente sotterfugi e pasticche di droga.
Quello sguardo la spinse ad avvicinare le sue labbra a quelle di lui e ad assaporare il profumo delicato della sua bocca. Il bacio a stampo fu leggero e quasi impercettibile, ma per Claudio fu come l' accensione di una micca esplosiva .

La guardò intensamente per alcuni secondi – a lei sembrarono secoli- e poi si avventò sulla sua bocca in preda a un gioco sensuale e appassionante in cui gli unici protagonisti erano lui e lei.

Lui e Lei. Lei e Lui.

In quel momento non esisteva nient' altro.

 

The only way to feel again

is let love in

 

 

 

Note dell' autrice: mi scuso con tutte le mie lettrici per il ritardo ma ho avuto molto da fare in questi giorni. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, devo dire che non mi sembra malaccio anche se di sicuro avrei potuto fare di meglio -.-' la canzone da cui ho preso spunto é dei Goo Goo Dolls, gruppo che personalmente adoro <3 Se vi va di ascoltare la canzone lo potete fare con questo link http://www.youtube.com/watch?v=1_SiEYStPuY

In questo capitolo sono successe un po' di cose, alcune inaspettate.. che cosa ne pensate? Ho fatto male a fare baciare subito i nostri piccioncini? Fatemi sapere mi raccomando.. ci tengo moltissimo!^^ purtroppo le recensioni sono ancora diminuite.. sto cominciando a pensare che forse la mia storia non é così interessante o forse sono io che scrivo male.. non so cosa dirvi! Mi sto un po' demoralizzando, sinceramente! É solo per le poche persone che mi seguono che sto continuando a scrivere sinceramente! Scusate lo sfogo, non volevo fare la vittima, però é davvero brutto quando ci metti tutto il tuo impegno a scrivere una storia e poi noti che non viene calcolata quasi da nessuno ^^ Ringrazio comunque le persone che mi dedicano sempre un pò del loro tempo prezioso per recensirmi (Sara e Giuls in particolare **)   a presto, spero! Fabi <3

 

  
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