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Autore: Marti_PenguinOwl    02/08/2011    3 recensioni
Mi prende una mano e mi porta dentro. Si fa dare la chiave dalla reception e mi porta in ascensore.
Comincia a baciarmi il collo, passando le mani sotto la maglietta. Puzza terribilmente d'alcool.
Una parte di me mi urla di fermarmi, l'altra lo desidera. L'ascensore si apre e afferra una mano, frettoloso, apre la porta e mi getta sul letto.
(sequel di "Don't jump" =D=D)
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene si, sono tornata! :D Ciao ragazze! Godetevi il capitolo! ;) 
 

…Capitolo 28…

 
 
Salgo in camera e mi guardo intorno. Meglio ripulire l’intera stanza, che stare con quei due che mi credono pazza. Non hanno tutti i torti, ma mi aspettavo che mi credessero!
Sbuffo e comincio a raccogliere i vestiti sparsi sul pavimento, mettendoli nella cesta della roba sporca. Sento la porta della stanza chiudersi e mi volto.
-Mel…- sussurro, per non farmi sentire dagli altri. Melanie svolazza per stanza, poi si appoggia al bordo del letto, sospira.
-Mi dispiace aver creato tutto quel casino,- con la testa indica il piano di sotto. –insomma, credono che tu sia super mega extra stressata…- la interrompo agitando una mano.
-Lascia stare, sei qui per aiutarmi, no? Poco importa che mi credono matta.- lei annuisce, poco convinta. –Perché hai deciso di aiutarmi?-
-Perché me l’hanno chiesto i tuoi, e loro.. beh, da quando sono morta… loro, mi hanno trattata come un figlia. Ecco.-
-Come… come sei morta?-
-Ho fatto overdose di droga, e sono morta.- lo dice come se non fosse lei la diretta interessata, con tono troppo freddo. Decido di non fare altre domande.
-Oh, mi dispiace.- scrolla le spalle.
-A me non dispiace, “vivo” molto meglio da morta.-
-E’ bello?- chiedo. 
-Essere morti?- annuisco.
-Dipende da che vita hai avuto. Se avessi avuto una vita come la tua non mi sarebbe piaciuto affatto morire. Insomma, hai così tante persone che ti amano, io non avevo nessuno. Non avevo un ragazzo, i miei genitori mi odiavano, i miei… uhm…- fa una smorfia. –“Amici” erano tali solo quando avevano bisogno che gli passassi la roba. Poi non si facevano sentire mai.- scrolla le spalle. Io non so che dire, cosa si dice a una persona morta che ti racconta la sua triste vita?
Melanie sembra notare il mio imbarazzo, si alza e percorre volando la stanza.
-Urca che caos! Ti aiuto a ripulire, dai.- sorride e raccoglie alcuni boxer di Tom. –Pulito il ragazzo, eh?- scoppio a ridere.
-In realtà è colpa mia, sono io che creo tutto questo casino. Tom è molto pulito, a differenza mia.-
-Non potrebbe essere lui?- chiede poi, la guardo incuriosita. –Dico, non potrebbe essere Tom a volerti fare del male?- la fisso, quando comprendo il significato delle sue parole mi affretto a rispondere.
-No, no, no, no. Cioè, non credo! Non ha mai provato a farmi del male, non vedo perché dovrebbe farlo adesso…- scrollo le spalle. –Però, beh una cosa ci sarebbe…- le raccontò tutta la storia di Daniel e del sogno, lei mi ascolta attentamente con un’espressione buffa sul volto. Quando finisco di parlare cala il silenzio. Ha l’aria corrucciata, come se stesse cercando di collegare più cose.
-Beh, potrebbe essere.- esorta alla fine. –Insomma, l’apparenza inganna, no? Che ne sappiamo noi se è un doppiogiochista?- annuisco pensierosa.
-Amore?- Tom entra nella stanza, sembra preoccupato.
-Si?-
-Con… con chi stai parlando?- si appoggia allo stipite della porta e mi guarda con aria preoccupata.
-Con Melanie.- rispondo, lui sospira e si avvicina.
-Amore, ascolta. I fantasmi non esistono, ok?- dice prendendomi le mani e guardandomi negli occhi.
-Si che esistono!- ribatto. –Non ti ricordi quando sentivo i miei? E’ la stessa cosa con Melanie, solo che lei posso anche vederla.-
-Una cosa è percepirli, una è parlarci.-
-Senti Tom,- mi alzo dal letto e mi allontano da lui. –Se vuoi credermi bene, altrimenti non m’importa. So cos’ho visto, so con chi parlo.- lui sospira. –Io mi offenderei se fossi in lei…- borbotto. Tom alza lo sguardo, confuso.
-Cosa…?-
-Se fossi Melanie!- sbotto. -Insomma, hai appena detto che non esiste!- esclamo, lui si schiatta una mano in faccia e si butta sul letto.
-Oh mio Dio, ma che devo fare?!- borbotta tra sé e sé.
-Melanie, non starlo ad ascoltare. E’ un cretino.- Melanie mi sorride e scoppia a ridere, contagiando anche me.
-Però è simpatico, dai.- annuisce sedendosi accanto a lui.
-Dice che sei simpatico.- riferisco al mio ragazzo.
-Mmh… grazie.- fa una smorfia poco convinta.
-Mel, non puoi mostrarti anche a lui? Così la smette di prendermi per scema?- le chiedo.
-Non so se posso farlo… però posso provare a manifestarmi.- si alza e gironzola per la stanza. Tom mi guarda scioccato.
-Fatti dare il cellulare!- esclama Melanie.
-Tom, dammi il cellulare!- allungo una mano verso di lui.
-Ch…? Perché?- chiede, sempre più confuso.
-Me l’ha detto Mel! Che ne so!- lui me lo da, un po’ indeciso sul da farsi. Mel si avvicina e lo prende dalle mie mani.
-Oddio!- esclama Tom, cadendo dal letto.
-Che c’è?-
-Il… il… il… cellulare, è… è…- lo indica. Stavolta sono io a guardarlo scioccata. Io vedo solo Mel che armeggia col cellulare. –E’ sospeso a mezz’aria!- esclama, terrorizzato.
-Oooh! Giusto! Tu non puoi vedere Mel!- esclamo, schiaffandomi una mano in fronte. Melanie si avvicina a Tom e gli lascia cadere il cellulare sulle gambe. Lui lo prende con le mani tremanti, mi avvicino per leggere.
 

Pezzo di idiota io esisto davvero! v.v… Piacere Melanie! :D Adesso credi alla mia esistenza, o no? Avrei preferito farmi vedere, ma non so come si fa! D: E coooomunque. Al posto di prendere per scema la tua ragazza, renditi utile! Se ti dico che qualcuno vuole farle del male, ti viene in mente qualcuno?
 

Scoppio a ridere, seguita da Tom. Melanie ci guarda ridacchiando, con le mani sui fianchi.
-Mi credi adesso?- gli chiedo circondandogli la vita con le braccia e poggiando la testa sulla sua spalla.
-Ho scelta? Mi fa un po’ rabbrividire, però ok. Dov’è adesso?- gli indico il suo comodino.
-Si è seduta lì.-
-Mmh… peccato che non posso vederla.- fa una smorfia risentita. –Non è una cosa che capita tutti i giorni avere un fantasma che gironzola per casa.- rido. –Però non capisco una cosa… Perché non sono venuti direttamente i tuoi?- guardo Mel.
-Non lo so, ma non tutti diventano fantasmi. Molti restano solo anime, quindi non hanno un corpo da mostrare.- spiega lei.
-Oh.- faccio e ripeto tutto a Tom, che annuisce.
-E quindi chi è che vuole farti del male?- chiede.
-Ci stiamo lavorando. Però non so chi potrebbe essere… insomma, avevo pensato a Daniel. Però non so se…- Tom si irrigidisce.
-Lo stronzo? Allora è stronzo sul serio!- esclama, alterato.
-Ma è solo una supposizione! Non ne sono sicura… ecco.-
-Ehy, qualunque cosa succederà, io sono con te.- mi sussurra, sorrido e ci baciamo.
-Ehm ehm!- fa Mel. –Ehm ehm!- mi stacco dal bacio e la guardo in cagnesco.
-Mel, sta zitta!- Tom ride poi riprende a baciarmi.
-Umani!- esclama stizzita. Finisco sotto il corpo bollente di Tom. –Dovete farlo davanti a me?!- esclama Mel storcendo il naso. Allontano si qualche centimetro Tom e dico:-Beh, se te ne vai ci fai un favore!-
-E se volessi restare a guardare come ve la cavate?- ribatte, divento bordeux ed esclamo balbettando:-Non è necessario! Ce la caviamo benissimo da soli!-
-Potrei darti qualche consiglio!- Tom è lì che mi guarda cercando di capire cosa stiamo blaterando io e Mel.
-Non ne ho bisogno, andiamo Mel!- la imploro con lo sguardo.
-Va bene, d’accordo me ne vado!- mi sorride e scompare.
-Possiamo continuare?- mi chiede Tom con voce roca riprendendo a baciarmi il collo.
-Si…- sussurro. Poi è tutto un vortice di emozioni.
 
Scendiamo in salotto e troviamo Georg e Doris che amoreggiano e Bill e Gustav che giocano alla Play.
-Fantasmi?! Comincio a dubitare della sanità mentale di mia cognata…- ridacchia Bill, mi avvicino silenziosamente e lo colpisco sulla nuca. Lui si volta indignato.
-Ma sei scema?!-
-Scema, pazza, che differenza fa?- rido.
-Ahi!- si massaggia la nuca e mi guarda truce. –Io non vedo fantasmi!- fa il finto offeso.
-Ragazzi, Mel-il-fantasma esiste davvero.- mi viene in aiuto Tom.
-Oddio, è matto anche lui!- esclama Bill, gli do un altro coppino.
-No, ragazzi. C’è davvero, io non posso vederla ma prima il mio cellulare volava e Mel mi ha scritto un messaggio.- ci guardano tutti con gli occhi spalancati.
-Dici davvero?!- esclama Bill, Tom annuisce. –Ah beh, scusa Marty… Comunque io lo dicevo per scherzare, sei sempre stata una tipa strana…- mi avvicino a Bill e mi siedo sulle sue gambe abbracciandolo.
-Sta’ tranquillo!- gli do un bacio sul collo e lui mi accarezza la schiena.
-Beh.- esordisce Doris, ci voltiamo tutti verso di lei. –Beh, ecco…- arrossisce. –Noi ci sposiamo fra due mesi… il 21 settembre 2015, diventeremo marito e moglie.- sorride imbarazzata e abbraccia Georg.
-Oddio che cosa stupenda!- sussurra Mel, comparsa all’improvviso dietro di me. –Mi sarebbe piaciuto sposarmi, indossare il vestito bianco, vivere i miei giorni con l’uomo che amavo…- sembra malinconica, così resto in silenzio ad ascoltarla, mentre gli altri discutono allegramente dell’evento. –Peccato che non succederà mai…- una lacrima trasparente fa capolino dal suo occhio sinistro.
-Oh Mel!- sussurro con aria afflitta. Bill, sul quale sono ancora seduta ed attaccata come un mollusco, mi accarezza un fianco e mi guarda corrugando la fronte. -Lascia stare Bill..- lo stringo di più per reprimere le lacrime. Pensare a Mel, morta così giovane per una sciocchezza, che non vivrà mai il giorno del suo matrimonio, non avrà mai dei figli, mi fa stare male.
-Ehy!- Mel mi alza il mento. –Posso chiederti un favore?- annuisco sulla spalla di Bill. –Loro ti credono, no? Sanno che esisto…- annuisco di nuovo. –Potrei aiutarvi ad organizzare il matrimonio?- mi sorride sincera, e non posso dirle di no. Ricambio il sorriso e mi volto verso gli altri.
-Doris, ti fidi di me? Posso chiederti un favore?- chiedo.
-Certo! Dimmi tutto!-
-Mel può aiutarci con i preparativi? Me l’ha chiesto lei.- Doris si apre in un sorriso radioso.
-Certo!- esclama con enfasi. Vedo Mel sorridere ed asciugarsi la lacrima, poi raggiunge Doris e le volo attorno, accarezzandole i capelli. Doris si guarda intorno incuriosita.
-Credo sia il suo modo di ringraziarti.- sorrido e con me anche tutti gli altri.

 
…Continua…
 

Ehilà! Come va, ragazze? ;D Questo capitolo non è nulla di che, ma finalmente conosciamo la data del matrimonio! *-* Spero vi sia piaciuto, e grazie a tutte! (Cinque minuti e rispondo alle recensioni singolarmente! xD)
Alla prossima! <3
 

 
  
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