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Autore: Klaineinlove    03/08/2011    8 recensioni
Kurt ha lasciato Lima ed ora va all'università. La sua relazione con Blaine è finita ma il caso vuole che i due si incontrano di nuovo
[Cit-capitolo 1]Quello era Blaine..ma non il suo Blaine.
Il suo Blaine non aveva quella barba, non teneva tutti i ricci scompigliati e non portava gli occhiali da vista. E soprattutto il suo Blaine non andava in giro a braccetto con una ragazza
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Avvertenza: in questo capitolo il rating è tra il giallo-arancione. Non è molto ma qualcosa in più c'è! Sicuramente qualcuno mi odierà, avete tutto il diritto di ammazzarmi a fine capitolo ma a mia difesa mi serviva per "svegliare" Kurt!

Dopo aver seguito quattro ore di corsi universitari, Kurt si avviò a casa. Era solo; Blaine era andato da sua cugina per restituirgli la macchina e Daniel era andato a lavoro. Arrivato nel suo piccolo appartamento ne approfittò per ripulirlo. Si mise una fascia nei capelli per evitare di impregnarli di polvere, un paio di guanti, una spugna e uno strofinaccio e si mise a lavoro canticchiando tutto il tempo. Gli mancava cantare come faceva nel suo Glee Club, gli mancava esibirsi davanti a tutta quella gente durante gli spettacoli. Ricordava ancora il duetto che aveva cantato dopo il suo primo bacio con Blaine così per tenere a mente quei ricordi tra il pulire il mobiletto della televisione e il divano, la fischiettava. Venne interrotto dal suono del suo cellulare così lasciò tutto com’era e andò a rispondere con gioia dopo aver letto il nome sul display.
“Papà”
“Hey figliolo che fai?”
“Oddio papà non immagini quanto mi faccia piacere sentirti!” Kurt iniziò a saltellare per tutta casa
“Anche a me piccolo mio. Come stai?”
“Io benissimo ma tu? Carole, Finn state tutti bene? Carole ti cucina sempre il tofu?E Finn ti accompagna a fare i controlli?” Kurt sentì il padre ridacchiare mentre con lui altre voci parlavano sovrastandosi tra di loro
“Una domanda alla volta Kurt. Comunque hai il computer con te?” Kurt guardò il pc sul tavolino di fronte al divano
“Certo perché?” chiese incuriosito
“Su dai accendilo che ci vediamo tutti in web chat o webcam…si dice così Finn?” Kurt rise fiondandosi sul computer e accenderlo in pochi istanti eccolo là Burt Hummel in bella mostra nello schermo del computer di suo figlio.
“Oddio papà” Gli occhi di Kurt si riempirono di lacrime e si portò le mani alla bocca sorridendo
“Finn ma che devo fare non capisco”
“Burt guarda qui in avanti vedi?Ecco Kurt apparirà in questa finestra tra un istante”  Il computer di Finn aveva sempre dato dei problemi e Kurt lo sapeva bene soprattutto dopo aver spiato la cronologia del fratellastro prima del party a casa di Rachel Berry
“Sono..sono vestito bene? Lo sapete che si arrabbia…Carole?” Kurt continuò a ridere tra le lacrime
“Guarda papà che io già ti vedo” Burt spalancò gli occhi e guardò lo schermo e vide finalmente suo figlio
“Oddio Kurt” Carole corse subito a posizionarsi dietro la sedia di Burt poggiando le mani sulle sue spalle per poi urlare “Kurt sei fantastico come stai?”
Kurt deglutì “Sto bene e voi? Carole sei stupenda hai seguito qualche dieta?Ti trovo in forma e i capelli?Scommetto che sei andata dalla parrucchiera vicino al nostro salumiere di fiducia!” Dall’altra parte dello schermo tutti risero ma Kurt sentiva altre voci di persone che non apparivano nello schermo “Hai indovinato tutto!E tu mangi Kurt? Ti vedo dimagrito”
“No Carole stai tranquilla che mangio non farti problemi forse sono un po’ stressato per gli esami”
“Hai problemi con gli esami?” si intromise preoccupato Burt
“No papà stai tranquillo sono cose da università” le voci dietro allo schermo del computer si fecero più forti
“Possiamo uscire?Dai ci sta sicuramente sentendo ragazzi è una webcam”
“Hem..scusate ma che sta succedendo?” chiese confuso Kurt. All’improvviso nello schermo saltellando apparvero Quinn, Rachel, Puck e Mercedes. Kurt saltò dal divano spaventato per le urla che i ragazzi stavano facendo. “Oddio siete meravigliosi” ormai il volto del piccolo Kurt era bagnato di lacrime che erano arrivate fino giù al collo. Era felice ma vederli li tutti insieme gli faceva capire quanto gli mancasse la sua casa e in quel preciso istante avrebbe mollato tutto per correre da loro. Dopo aver fatto una lunga chiacchierata si salutarono
“Stammi bene amico” gli urlò Noah
“Ti vogliamo bene Kurt” Mercedes gli mandò un bacio attraverso lo schermo
“Ci manchi Kurt!” Rachel era in visita a casa Hummel/Hudson, lei si che era riuscita ad incoronare il suo sogno e vivere a New York.
“Figliolo prenditi cura di te, sei un ragazzo forte e sono fiero di avere un figlio così!Non dimenticarlo mai”
“Oh papà…” Kurt stava per ricominciare a piangere
“Ora lasciatemi andare o divento un fiume in piena” si salutarono un’ultima volte e Burt e Kurt portarono le loro mani sullo schermo come se si toccassero e poi chiusero la conversazione. Spento il computer Kurt si avviò sotto la doccia infilandosi il pigiama nonostante fossero solo le sei di sera. Avrebbe dovuto attaccare il turno alle 22.00 quindi preferiva stare comodo per casa. Tornò a stendersi sul divano portandosi le mani al volto e lasciandosi in un pianto liberatorio. Dalla porta di casa entrò Daniel
“Honey ci sei?”  raggomitolato sul divano Daniel non riusciva a vederlo. Kurt si asciugò velocemente le lacrime e tirò su con il naso “Si sono qui”
Daniel si avvicinò al frigo aprendolo per poi bere un’intera bottiglia da mezzo litro di succo d’arancia “Sono stato dalla psicologa dopo il lavoro. Hai visto sto diventando un bravo ragazzo? Anche lei dice che ho fatto qualche progresso. Però sai aveva la foto della figlia sul suo tavolo. Cavoli quant’era carina!” buttò nel cassonetto della carta il cartone del succo di frutta e poi prese un paio di fazzoletti per pulirsi le labbra
“Ho chiamato anche mio….Kurt che hai?” nel parlare Daniel si era avvicinato al divano e aveva trovato Kurt in lacrime
“Scusa…non ti ascoltavo che dicevi sulla tua psicologa?” Kurt parlava tra le lacrime
“Honey ma che è successo?” Daniel si sedette accanto a lui facendogli stendere le gambe, poggiò i fazzoletti in più che non aveva usato sul tavolino e gli passò una mano tra i capelli.
“Non è niente veramente! E’ solo che ho visto la mia famiglia in webcam e mi mancano tanto. Sono sciocco piango per ogni cosa!” Daniel scosse la testa
“Non dire stronzate è normale piangere ti mancano! Scommetto soprattutto tuo padre”
“Infatti…poi c’erano anche gli altri amici miei quelli del mio Glee Club ed erano tutti così felici insieme” Daniel si abbassò su Kurt per lasciargli un bacio leggero sulla fronte
“Se può farti consolare qui hai me….ma ti consola di più il fatto che hai Blaine” Kurt allungò il braccio sul tavolino restando comunque disteso e prese uno dei fazzolettini portati da Daniel e si soffiò il naso poi lo rimise dov’era.
“Nonostante Blaine sia qui anche lui mi manca terribilmente. Ma gli ho spiegato che non sono pronto per ricominciare una storia con lui, non dopo quello che abbiamo passato. Mi sento ancora un po’ debole”
“Blaine sa aspettare lui ti ama quindi non crearti problemi per questo” Finalmente sul volto di Kurt comparve un sorriso
“E’ vero…”
“Scommetto però che ti manca anche il sesso di la verità?” Daniel cercò di portare un sorriso più soddisfacente sul volto di Kurt ma ottenne soltanto uno schiaffo sul braccio
“Piantala…” ma poi Kurt capì che Daniel aveva ragione
“Beh…si dai hai ragione lo devo ammettere, non mi manca tanto il sesso ma il contatto che avevo,” Daniel annuì “Lo so è normale non vergognarti di dirlo perché siamo fatti di carne e dopo aver assaggiato il primo pezzo non vogliamo smettere facilmente”  Kurt si mise ad accarezzare il punto sul braccio di Daniel dove pochi istanti prima gli aveva tirato uno schiaffo
“Sei fortunato ad avere ragazze che soddisfano la tua sete di passione” nonostante ridesse nel dire questa frase il sottofondo di tristezza era evidente. Daniel corrugò la fronte come per riflettere poi si alzò facendo alzare un po’ le gambe a Kurt per poi inginocchiarsi davanti a lui. Kurt tranquillamente non curandosi di cosa stesse facendo Daniel si passò le mani sugli occhi per eliminare quelle ultime lacrime che gli avevano invaso il viso
“Kurt” la voce di Daniel sembrava tremante infatti Kurt lo guardò con un’aria un po’ preoccupata
“Sai la mia psicologa mi ha detto che nel fare del bene agli altri può farmi sentire in pace con me stesso. Certo non mi perdonerò mai quello che ho fatto ma potrebbe alleviare il dolore” il ragazzo non riusciva a capire il senso di quel discorso improvviso
“Quindi per favore fidati di me e non fermarmi” Kurt stava per replicare ma quando vide ciò che stava facendo Daniel gli si bloccarono le parole in gola.
Le mani di Daniel si posizionarono sui fianchi di Kurt precisamente sui bordi del suo pigiama che lentamente fece scivolare a metà gambe, poi con una mano titubante iniziò a massaggiare lentamente il membro di Kurt da sopra ai boxer rigorosamente grigi. Kurt deglutì sconvolto di quello che stava succedendo avrebbe voluto fermarlo ma poi si ricordò il piccolo discorso di pochi minuti prima: lui era carne e aveva bisogno di carne. Alzò per un attimo la testa dal bracciolo del divano ma Daniel non lo guardava era concentrato a muovere la mano per dargli piacere. Kurt si arrese si lasciò cadere la testa sul divano e chiuse gli occhi mordendosi le labbra per evitare di gemere violentemente, perché si avrebbe voluto urlare in quell’istante avrebbe voluto urlare il piacere che stava ricevendo. Non gli piaceva Daniel almeno non in quel senso, non si era mai preso una cotta per lui come era successo con Finn o con Sam e non avrebbe mai pensato di lasciarsi toccare da qualcuno che non provava sentimenti d’amore per lui. La mente di Kurt tornò a quello che stava succedendo in quella stanza. Daniel continuava a massaggiare quella che ora era un’evidente erezione di Kurt. Quest’ultimo si portò una mano sul volto per coprirsi dalla vergogna ma Daniel non se ne preoccupò. Il respiro di Kurt si bloccò per qualche istante quando la mano di Daniel si infilò nei suoi boxer per continuare il suo lavoro. L’erezione pulsava desiderosa sotto la mano esperta di Daniel che iniziò ad udire i gemiti soffocati di Kurt che continuava a mordersi le labbra tentando inutilmente di soffocarli dentro di se. Daniel capì che stava procedendo nel verso giusto così aumentò la velocità con la mano così da costringere Kurt a liberare quei gemiti lasciandosi in piccoli gridolini di piacere che diventarono sempre più irregolari. Involontariamente, almeno per la mente ma non per il corpo, Kurt iniziò a muoversi a ritmo dei movimenti della mano di Daniel che prima rallentavano e poi aumentavano rigorosamente. La mano di Kurt lentamente scese verso il suo bacino per poi avvolgere la mano di Daniel per aiutarlo nel movimento che ora era diventato più regolare con il suo corpo. Kurt capì di non poter più resistere e cercò di bloccare la mano di Daniel che però non volle fermarsi facendosi avvolgere dall’orgasmo di Kurt che strizzò gli occhi e si lasciò andare in un ultimo liberatorio urlo. Daniel si voltò verso il tavolo ricordandosi dei fazzolettini e ne prese uno pulito e lo passò a Kurt
“Io vado in bagno per…” indicò la mano e Kurt arrossì più di quanto non lo fosse già. Mentre si puliva in quell’istante fece mente locale di tutto quello che era successo. Daniel gli aveva concesso un attimo di passione pure solo per lui perché lo voleva bene e voleva sentirsi bene con gli altri. Nel volto di Daniel non aveva trovato malizia o desiderio quindi capii che lo aveva fatto realmente per lo scopo di sentirsi bene con gli altri. Ma Kurt si vergognava. Si vergognava perché in quell’istante era stato bene. Era passato troppo tempo e quel momento di passione gli aveva fatto capire quanto fosse importante ricevere un certo tipo di attenzioni. Ma ora come si sarebbe dovuto comportare con Daniel?
Si sistemò i pantaloni controllando che non si fossero macchiati e poi diede velocemente uno sguardo al divano sotto di se. Daniel uscì dal bagno e Kurt lo fissò non sapendo cosa dire
“Allora come ti senti?” il ragazzo gli parlava come se gli avesse somministrato una medicina
“non lo so…” ammise Kurt
“Ho…ho sbagliato qualcosa?” gli chiese confuso Daniel mentre si grattava la testa
“No…assolutamente no…hem..Grazie?” Kurt corrugò le sopracciglia preoccupato per la risposta al suo stupido Grazie ma Daniel scoppiò in una risata tornando accanto a lui e prendendogli i fazzoletti sporchi dalle mani “Non tenerteli in giro questi” li alzò per evidenziarli per poi gettarli nel water e tirare lo sciacquone.
Improvvisamente la porta di casa si aprì e sapendo che l’unico assente in quell’istante era Blaine Kurt portò uno sguardo veloce alle sue parti basse per controllare che tutto fosse tornato alla normalità
“Blaine ma che è successo?” gli disse non appena rincasò il riccioluto bagnato completamente dalla pioggia
“Fuori piove di brutto e sono tornato a casa a piedi visto che ho dato l’auto a mia cugina” quelle parole vennero accompagnate da uno starnuto
“Entra presto ti do qualcosa di asciutto” Kurt si alzò dal divano guardandosi un’ultima volta negli occhi scuri di Daniel segno che quello che era successo pochi istanti prima era una cosa che riguardasse soltanto loro due.

   
 
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