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Autore: Ilakey    23/02/2004    2 recensioni
Tre anni dopo le finali russe, strani fatti accadono.....
Genere: Avventura, Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il capitolo dodicesimo! Leggete e commentate ^_^
Era ora vero? ^^''
Ed ora buona lettura!




"Come mai non siete al monastero?" chiese stupito il giovane americano.
Dopo il temibile spavento preso da entrambe le parti, i quattro bladers si erano riuniti nella stanza dei due nuovi arrivati, tentando di chiarire alcuni contrattempi.
"Indovina." esclamò acido il russo dai capelli violetti "Pensi che stare laggiù sia una specie di villeggiatura?"
Yuriy sospirò, sapeva che Boris tendeva a prendersela con chiunque toccasse l'argomento 'monastero' e diventava piuttosto violento, era meglio calmarlo subito.
"Boris, per favore." gli sibilò "Max, siamo scappati se è quello che vuoi sapere." continuò risoluto assumendo quell'aria glaciale per la quale era tanto noto "E siamo qui perchè è un luogo abbastanza sicuro in cui stare e perchè ci ha portati Ryo."
"Chi è Ryo?" chiese il cinese dimenticando per un attimo di lanciare occhiate truci al russo di nome Boris.
"Arriverà fra poco, possiamo dire che è un amico." mormorò il rossino tra il divertito e il rassegnato.
Iniziava a fare freddo ma i quattro bladers non vi badavano intenti così intensamente ad assopire curiosità, dubbi e sospetti.
"Bhè ma si può sapere che razza di posto è questo?"  domandò ad un certo punto Max sedendosi meglio sul letto che aveva affittato insieme a Rei.
Yuriy lo guardò confuso rispondendo alla domanda che ormai era sorta nelle menti di tutti loro. "Ryo ci ha detto solo che è un mondo collegato con il nostro dove non vigono le stesse leggi, ha detto che..le porte..si sono aperte tre anni fa quando io..ho portato Takao in un'altra dimensione per combattere da soli." continuò esitante.
In risposta ricevette un penetrante sguardo di rimprovero da parte del cinesino che non aveva mai nutrito particolare simpatia verso la squadra russa, per ovvi motivi.
Dopo qualche attimo di imbarazzante silenzio l'americano, che sembrava decisamente più propenso ad una conversazione pseudoamichevole con i russi rispetto al compagno, espresse una sua tormentosa curiosità. "Ma come faremo a tornare indietro?E voi quando tornate?"
"Non lo so." disse il rossino "ma credo che per tornare indietro avrete bisogno dell'aiuto di Ryo, che conosce questo luogo molto bene devo ammettere. Noi probabilmente torneremo quando si saranno calmate le acque al monastero."
Max inclinò pensieroso la testa facendo scivolare alcune ciocche bionde sugli occhi.
In quel momento la porta si aprì di scatto lasciando entrare uno spaesato Ryo.
"Ma si può sapere dove eravate finiti?" domando isterico ai due russi che si diedero un'occhiata colpevole
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Lo strano essere davanti a loro si stava lentamente avvicinando mentre scuoteva le tre code sottili e nere avanti ed indietro. I suoi occhi scuri non perdevano di vista i due ragazzi neanche per un momento. Ma anche i due blader lo fissavano ansiosi cercando contemporaneamente di controllare anche gli altri quattro del branco. 
"Certo quei 'cosi' non sembrano erbivori." disse acidamente l'inglese.
"Oh, non l'avevo capito. Pensavo che i loro canini servissero per mangiare carote!" rispose Kei all'altro accanto a lui.
"Stupido.." sussurrò quello "Pensiamo piuttosto ad un modo per cavarcela." continuo lasciando trasparire una nota di paura, era un blader non un cacciatore di belve feroci! Però Kei non lasciava trasparire la minima emozione e Andrew tentava di sembrare come lui e di attingere un po' di coraggio dalla maschera impassibile del giapponese.
"Usiamo Dranzer e Salaman."  disse dopo un po' l'inglese. "Ce la possiamo fare." 
Il giapponese fece un sorriso "D'accordo Andrew, proviamo."
I due blader misero i potenti beyblade in posizione d'attacco pronti a caricare contro quelle creature.
"Pronti?Lancio!" gridarono all'unisono scagliando le due trottole alla massima potenza da loro raggiungibile. Dranzer colpì violentemente il naso di un di quegli esseri facendolo guaire di dolore mentre Salaman colpiva velocemente la zampa di un altro che arretrò sorpreso e spaventato.
Quello più vicino a loro tentò di saltare sul blader inglese ma Kei ordinò prontamente a Dranzer di attaccarlo. L'essere cadde a metà salto mordendo rabbiosamente l'aria mentre lo schiocco dei suoi denti faceva rabbrividire i due ragazzi.
"Stai attento Andrew, laggiù." disse Kei all'inglese che subito comandò al suo beyblade di far arretrare un essere che si era imprudentemente avvicinato a loro.
Dopo una manciata di minuti gli esseri si sparpagliavano oltre la collina ringhiando di sorpresa e di dolore.
"Mica male." esclamò finalmente Andrew rompendo il pressante silenzio che sempre segue i momenti di paura.
"Vero." rispose Kei con un cipiglio di orgoglio osservando il suo compagno di avventure. "Credi che sia sicuro tornare indietro ora?" domandò all'inglese stupendolo notevolmente.
Non gli aveva mai chiesto niente da quando erano finiti lì e suo malgrado si era sentito inferiore a lui.
"No." rispose storcendo il naso "Andiamo avanti." continuò sussurrando rendendosi conto, con quella affermazione quanta fame aveva e quanto stanco era.
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"Questo mondo, come tutti i mondi, ha iniziato ad esistere come una possibilità. Pensate ad esempio al lancio di una moneta: può uscire testa o croce, e fino a che non cade non sappiamo quale delle due. Se però quando cade ci testa la possibilità che ci desse croce è collassata. Fino a quel momento le due possibilità erano uguali. In un altro mondo però la moneta ha dato croce. E quando ciò accade, i due mondi si separano." disse Ryo guardando i quattro ragazzi stupiti davanti a lui.  (tratto dal 'La bussola d'oro' di Philip Pullman NdIlakey)
"E' strano.." mormorò Max, sicuramente un commento stupido ad un discorso così articolato e misterioso ma il piccolo americano era momentaneamente rimasto senza parole. La testa svuotata da queste rivelazioni che gli davano lentamente un vago senso di vertigine.
"Già già molto strano, io ne sono venuto a conoscenza solo grazie ad un libro. Quel libro si trova a Byrnison qualche giorno di distanza da qui, seguendo le vie principali." replicò il ragazzo di quel mondo leggermente divertito.
I due russi erano ammutoliti ma Yuriy non resistette a porre una ulteriore domanda "Ma allora perchè vi sono quelle finestre?"
Ryo fece una risata avvicinandosi al russo "Oh, ma questa è tutta colpa tua!" disse puntandogli un dito contro.
Yuriy allargò gli occhi confuso "Come colpa mia, scusa?"
"Aye! Tu non lo sai ma ho sentito che alla finale di due anni fa hai aperto una finestra...peccato che aprire una finestra significa disgregare l'equilibrio originario permettendo così la formazione di altri squilibri come l'aprirsi spontaneo di finestre un po' ovunque..."
Rei, che fino a quel momento era stato zitto, guardò divertito il capitano della squadra russ "Hai fatto un bel casino.." gli sussurrò ricevendo uno sguardo omicida dal Falborg-blader accanto al rossino.
"Già, fortunatamente ha aperto una via solo verso questo mondo, gli altri mondi rimarranno intatti ma.."
"lo sentivo che c'era un -ma- " disse sconsolato Max.
"Ma.." continuò il ragazzo dalle orecchie a punta "..lasciando le porte aperte per troppo tempo e lasciando che se ne aprano delle altre, il mio mondo e il vostro si fonderanno insieme. Per ora sono come sovrapposti ma non si toccano...per ora ripeto." finì sorridendo ironicamente.
"E non si può fare proprio niente?" domandò il biondo americano osservandolo supplichevole.
"Non lo so, forse su quel libro potrebbe esserci scritto qualcosa è per questo che io vado a Byrnison." concluse energicamente alzandosi come per mimare il gesto di una partenza immediata.
"E noi?" chiese parlando per la prima volta, Boris.
"Che ne so! Per me potete andare anche tutti al diavolo. Ma se ne avete voglia potete venire con me." fece allegramente Ryo al gruppetto stupefatto.
Max e Rei si guardarono negli occhi. Loro erano giunti lì per trovare i due amici perduti, forse andando con quel buffo ragazzo potevano avere qualche possibilità, e comunque dopo essere venuti a conoscenza di cose così catastrofiche non potevano certo starsene in disparte!
"Veniamo." disse determinato il cinese guardando dritto negli occhi l'eretro e cogliendone il sorriso ammirato.
"Anche noi, tanto siamo più sicuri qui che nel nostro mondo." esclamò malinconicamente il Wolborg-blader.


Miracoloooo!!Ho finito il 12° capitolo *_* si spiegano molte cose e nel prossimo finalmente scoprirete cosa fanno Shirl, Takao e Ralph XD e cosa combineranno quei birboni di Andrew e kei che fin'ora sono comparsi molto poco ^^''
Ringrazio chi legge e commenta le mie fics e tuutte le persone che conosco! 
Ciao ^O^

  
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