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Autore: lady Hinata    04/08/2011    0 recensioni
ormai dopo la guerra a Konoha tutto è tornato come prima, e i nostri eroi hanno più tempo libero, chissà cosa combineranno! Ma soprattutto quante avventure, dolori e amori dovranno affrontare...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Un lungo suono alla porta interruppe quello strano silenzio in casa Hyuga. appena lo sentì Hanabi si affrettò ad aprire: era Tenten, che era venuta a vedere la “famosa” spada di cui le aveva parlato Neji, e con un sorriso dolcissimo domandò: “ C’è Neji?”  “Certo, ora te lo chiamo” le rispose la piccola.
Il ragazzo dalla lunga chioma di capelli color ebano che ondeggiavano nell’aria si affettò ad arrivare e, dopo averla salutata le fece cenno di entrare.  Si recarono entrambi nel salone: “Che bella casa! Caspita, deve essere davvero bello vivere qui, non ci ero mai venuta…” disse meravigliata, non credendo ai suoi occhi.
In effetti casa Hyuga faceva invidia a molti: mobili di antica manifattura, mensole ricche di oggetti d’epoca , e in alto al centro della sala,  un bellissimo lampadario con gocce di cristallo, proprio come quelli che si vedono nelle fiabe. Neji era felice del suo apprezzamento, e contento le disse scherzando: “ Se vuoi dopo ti faccio vedere tutta la residenza!” e la ragazza annuì divertita.
Hinata, che passava di lì, li vide e ripensò alla sera prima e a quello che le aveva detto Naruto. Durante la battaglia contro Pain gli aveva confessato i suoi sentimenti, ma lui l’aveva ringraziata solamente per il suo intervento e per l’aiuto che gli aveva dato, non aveva fatto nessun riferimento alla dichiarazione.
Era giunta all’amara conclusione che forse il ragazzo che aveva sempre ammirato e del quale era sempre stata innamorata in realtà non l’amava neanche un po’, e nonostante questo lei non voleva pensarci, ma senza che se ne accorgesse, inaspettatamente, una tiepida lacrima scese lentamente sul suo viso cereo e delicato: non sapeva più cosa fare.
I suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del telefono;  scosse la testa come per riprendersi e si diresse verso di esso: era Kiba, che l’aveva chiamata per invitarla ad andare alla mostra di pittura di Sai: “ Ti va? Sai me lo ha chiesto personalmente, ci teneva molto che venissimo anche noi”. Hinata, che intanto si stava asciugando le lacrime, si sforzò di fare una voce convincente, senza segni di indecisione, e si limitò a dirgli semplicemente di sì. “Ok, allora ci vediamo alle 17.00 nel piazzale davanti al campo di addestramento” concluse felice Kiba.
 
Arrivata lì, trovò il ragazzo che la stava aspettando appoggiato ad un albero, lei, che  invece stava correndo vero si lui alzò un braccio per salutarlo, dato che era esausta: “Sei in ritardo!” le disse, poi le lasciò il tempo per riprendere fiato e aspettò la risposta “ Scusami, ma papà voleva assolutamente che gli preparassi una tazza di thè, non potevo dirgli di no, ho fatto il possibile per fare presto”. Kiba la guardò come divertito, poi con un sorriso affettuoso concluse: “ non ti preoccupare, forza andiamo” .
Si incamminarono, e il ragazzo si accorse che nella sua amica c’era qualcosa che non andava: “ Cos’hai?” le chiese. Hinata, che aveva lo sguardo perso nel vuoto, improvvisamente tornò in sé : “ N- niente perché?” “ Mi sembri triste…centra Naruto vero?” lei si sentì una stretta in petto, e mostrò inconsciamente un viso agitato, ma non voleva farlo preoccupare, così gli disse una bugia, cercando si sorridere : “ Ma no… cosa vai a pensare…”

Arrivati al palazzo della mostra, i due entrarono, e incominciarono ad osservare i tanti quadri ai lati delle pareti dell’enorme sala, piena di gente. Dopo poco incontrarono Ino, che era in compagnia di Sakura : “ Ciao! Avete visto che bella mostra?” “ Sì, è magnifica, ci sono quadri favolosi” rispose Hinata, affascinata. Sai, che vide i suoi amici, li raggiunse “ Sono contento che vi piacciano!” fece con il suo solito sorriso e con gli occhi socchiusi. I ragazzi si rivolsero verso di lui e lo salutarono, poi Ino aggiunse: “Complimenti Sai, fai davvero dei bei disegni” e gli altri d’accordo annuirono “ E’ la mia prima mostra, ho chiesto il permesso a Shizune, speriamo che vada bene” “C’è molta gente, vedrai che sarà un successone!” commentò Kiba, che gli diede una pacca sulla spalla, ma per poco Sai non cadeva, e tutti risero divertiti.
Ora che aveva più tempo libero, il ragazzo poteva finalmente dedicarsi alla sua passione: il disegno. Fin da quando era piccolo teneva sempre con sé un book e un pennello, ma lo utilizzava soprattutto per l’arte ninja, ora invece restava i pomeriggi interi a casa per dipingere su vere e proprie tele.

Passarono tutti un bel pomeriggio, e al ritorno Kiba accompagnò Hinata a casa. Quando entrò ormai Tenten non c’era più, ma era felice che Neji stesse stringendo un’amicizia più profonda con i suoi compagni di quadra; infondo era sempre stato un tipo molto riservato, ma forse qualcosa in  lui stava cambiando, le appariva più gentile, e di questo ne era entusiasta.
  
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