Bene in questo nuovo capitolo i nostri eroi si recheranno al
circo come detto da Kagome… ma passeranno x davvero una serata tranquilla?
Era davvero lui? Possibile che si trovasse
sotto lo stesso tetto di quel depravato?
E in casa di una della sue amiche più care? Che ci faceva? COSA?
Sperando che stesse sbagliando si accostò di
più al viso del demone e socchiuse gli occhi piantandoli in quelli di lui.
Quello rimase immobile.
Lei inghiottì a vuoto continuando a fissarlo
più attentamente….pregando una sua reazione contraria da un
momento all’altro…. Magari una risata…niente….allora capì….era lui! Aveva
già visto quell’espressione così immune da qualche parte e sapeva benissimo dove!
- Cosa vuoi? – la voce
dell’uomo la fece tornare con i piedi per terra.
Ridendo forzatamente prese a gattonare all’indietro
cercando di spostarsi il più velocemente da quell’essere
così odioso e volgare.
Facendo ciò, però, andò a sbattere contro le
gambe di Kagome, intenta nel rimettere al loro posto le VHS Disney.
- Amica mia – piagnucolò balzandole avanti.
- Cosa? – chiese quella impaurita.
- Posso chiederti una cosa sconcia? -.
- Sì… ci sono abituata –
sospirò l’altra voltando lo sguardo verso Miroku, intento nel
volteggiare attorno alla povera Sango.
- Sei ancora vergine vero? -.
- Mhpf… cosa???? -.
- Dimmi che non ti ha messo le mani addosso?
-.
- Ma di chi parli? -.
- Hai un maniaco in casa -.
- Ahhh… ma lo
sapeva già! -.
- Davvero? -.
- Miroku! -.
- no! L’altro! -.
- L’altro chi? -.
- Quello con i capelli bianchi! -.
- Inu
Yasha!? – Kagome si voltò verso il balcone ove era poggiato il ragazzo.
- Puff… cosa? –
quello si mise in posizione di difesa.
- no! – lo salvò Daya –lui ha
i capelli neri! -.
- A già! – l’amica sembrò calmarsi.
- Grazie! – piagnucolò il mezzo demone baciandosi
la folta capigliatura.
- Il maniaco è Sesshomaru! -.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
- Scusa potresti ripetere?
Sai credo d’aver capito male! Giusto Inu Yasha? -.
Quello si grattò la testa perplesso
– Mmmhh… sì. Anch’io e gli
altri non abbiamo capito bene. Vero? -.
Miroku e Sango annuirono.
- Avete capito bene! È proprio questo
bamboccio qui il depravato! – ribadì la giovane
prendendo il mento del giovane fra l’indice e il pollice scuotendolo diverse
volte.
I ragazzi scoppiarono a ridere.
- Ma dai? – disse Inu
Yasha circondando il collo del fratello con un braccio – e cosa avrebbe fatto
il mio per nulla caro fratellino di così sconcio? -.
- Mi ha vista nuda! -.
- Singh…sob…bravo Sesshomaru, impari in fretta! Il sottoscritto tuo
maestro è fiero di te! – singhiozzò Miroku.
- Idiota smettila, quello li
ti sembra il tipo da fare certe cose? Daya ti sarai sbagliata
– Sango le emise una mano sulle spalle.
- è tutto vero! -.
- E quando sarebbe
successo? -.
- Al centro commerciale ieri! -.
Il demone si ritrovò gli occhi di tutti su di
se.
- E bravo! Ecco dov’eri
sparito – scherzò Kagome incrociando le braccia sul petto.
- Io te l’avevo detto di non andare – il tono
che aveva usato Inu Yasha sembrava quello di un vecchio saggio.
- Porca miseria! Già bastava un Miroku! Pensa
due! – sbuffò furiosa Sango.
- Quindi Play boy! Racconta racconta! – lo prese in
giro l’hanyou.
- Ve lo dico io! – sbottò Daya
con fare molto “paladina della giustizia” – il vostro amico è un
guardone di prima categoria! È rimasto più di dieci minuto
fermo a guardarmi come un salame! -.
- Poverino! – lo difese Miroku – sai è in crisi di astinenza! Rin è ancora
piccola! -.
Sesshomaru saltò in piedi – che cosa c’entra Rin? – domandò non capendone
il nesso logico – smettete la con tutta questa lagna!
-.
- Devi dire la verità! – Daya gli puntò un
dito contro.
- Io non ti stavo spiando! Cercavo quel
dannato monaco e ti ho scambiata per lui! -.
- C’é una bella differenza… a meno ché non mi sia spuntata qualche forma in più da queste
parti! – disse Miroku tastandosi dubbioso il petto.
- Taci bonzo! È tu, per il fatto di essere
rimasto li a fissarti era perché non riuscivo a capire
un accidenti di quello che dicevi! -.
- Certo certo, ma
dimmi – Miroku se lo tirò in un angolino a parte – com’è
la nostra Daya in intimo? -.
SBAM!
- Vai al diavolo porco! – urlarono Daya e Sesshomaru
uscendo dalla stanza.
Lei a destra lui a sinistra.
Inu Yasha sospirò accasciandosi sul divano – come
la mettiamo adesso? -.
- non lo so! Kagome afferrò il monaco e glielo
gettò addosso [ l’incredibile Kagome! Ndt Rin-chan] –
preparati tu e sistema anche questo qui e tuo fratello. Doccia, vestiti
nuovo e fra un ora nel giardino di casa! -.
- Solo un ora per
sistemare questi due? -.
- Yes. Bye! – la ragazza acchiappò la cacciatrice per un braccio e
se la trascinò su per le scale.
- Ehi che lingua parli? Che
hai detto? E per chi cavolo mi hai preso ragazzina! -.
- è già andata via! Inutile
che urli -.
Inu Yasha lo fissò ringhiando.
- Togliti che pesi! – lo spintonò
per terra per poi continuare ad imprecare contro le scale.
Toc Toc!
- Chi è? -.
- Siamo Kagome e Sango. Apri Daya! -.
- Che volete? – bofonchiò
quella girando la chiave nella serratura.
- dobbiamo farci belle per questa sera! –
Kagome entrò nel bagno e le mostrò trucchi, vestiti e fronzoli di qualsiasi
genere.
- Che cosa dovrei
farci con tutte quelle cose? Io vengo vestita come
adesso al circo! – si ribellò quella indietreggiando.
Sango chiuse la porta come avevano
pianificato lei e l’altra pazza prima di andare a rompere le scatole a
Daya.
- Che scappi? –
Kagome avanzò sempre di più verso la giovane.
- finiscila! Capito? -.
- Ma dai! È inutile
che continui ad andare indietro. Le mura del bagno non sono infinite! -.
Infatti molto presto Daya si ritrovò con le spalle al muro – Help…. –
sussurrò prima di farsi spintonare dentro al vasca
dall’amica.
- Devi scendere giù da quella cosa e venire
con me! Hai capito? -.
- Inu Yasha è inutile! È la 1232314200 volta
che glielo dici, ma non concludiamo nulla. Se non gli va rimane qui! – Miroku sbadigliò avviandosi
verso la casa.
- fermo li! Se fai un
altro passo sei un monaco morto! – il mezzo demone tirò la tessaiga proprio
avanti i piedi del ragazzo.
- S-sì – balbettò quello
scandalizzato.
- Fifone – lo derise
il demone.
- Sesshomaru dai del fifone a lui e poi sei
il primo a rifiutarti di rincontrare quella ragazza? -.
- Attento a ciò che dici
mezzo demone -.
- A me non va farmi prendere a parole da
Kagome per colpa tua! E ti garantisco che le parole
che usa quella fanno davvero male! -.
- Sai quanto me ne frega! – lo youkai prese a dondolare l’amaca.
- A me sì! Scendi subito da li razza di scemo! -.
- Cosa? – Sesshomaru
scattò in piedi afferrando per la casacca rossa il fratello – ripeti se ne hai il coraggio! -.
- Eh eh … ti sei
alzato alla fine -.
Accadde solo per un attimo, ma il quel
frammento di tempo Inu Yasha era sicuro d’aver visto il viso del fratello
contrarsi in una smorfia di smarrimento. Ah ah
persino il grande principe dei demoni era riuscito a
farsi sovrastare da un’emozione? Si era sorpreso! Non era
riuscito a governare il suo corpo!
- Vogliamo fare giorno? – la voce di Miroku
li raggiunse da lontano. L’hanyou inarcò un sopracciglio aspettando la prossima
mossa dell’uomo avanti a se. Con sua grande sorpresa lo
lasciò andare.
- Andiamo – gli disse
avviandosi verso il monaco.
Inu Yasha lo guardava sbalordito. Non era successo
niente? lo aveva lasciato immune? Ma sua fratello si era rincretinito del tutto? Bah!
- Aspettate un attimo! – gridò correndo verso
i due.
- Daya! Ti sta benissimo questa gonna! -.
- Dici? -.
- sì! Vai alla grande! -.
- Ma io non sono
abituata portare vestiti di questo tipo! -.
- Sempre meglio di tutta quella roba strana
che ti metti sempre! -.
- Ha parlato! Quella che ha il ragazzo che va
in giro con una tuta enorme per la casa! -.
- Inu Yasha non è il mio ragazzo! -.
- Certo! Dici sempre così! -.
- Vogliamo parlare del tuo Miroku? -.
- Chi? Non lo conosco per niente! -.
- Siete due pazze! Avete dei gusti
stranissimi! -.
- Da che pulpito! E tu
che ti vai a scegliere un vecchietto? -.
- Chi ha mai detto di volere Sesshomaru? -.
- è Quello che dico io! Non ho mai detto di
provare affetto per quel monaco! -.
- Idem! -.
- Posso chiedervi una cosa? -.
- Yes -.
- Ma perché lo
chiamate monaco? -.
- è una storia lunga…. -.
- Però Daya, sembri
davvero un’altra con questi vestiti -.
- Eh eh -.
- Allora ragazzi? Preso tutto? -.
Miroku e Sesshomaru annuirono all’amico.
- Bene. Adesso ci andiamo a lavare e dopo…. –
venne interrotto dalle risate delle ragazze dietro la
porta del bagno.
- Oh… le nostre ninfe si stanno facendo il
bagno! Già immagino i loro corpi giovani immersi nel
vapore dell’acqua calda e i loro lunghi capelli bagnati lungo la schiena…. -.
- Frena con la fantasia,
tanto non ti lascio sbirciare! -.
- Dai Inu Yasha…. -.
- No! -.
- Sentite voi due, che si fa adesso? -.
- Rimaniamo qui ad aspettare che escano -.
- Inu Yasha… che palle! -.
- Sesshomaru????? Ti senti bene? – Miroku gli
passò una mano sulla fronte.
- Vatti a fare un giro fratellone,visto che sei così annoiato! -.
- No non li Kagome! – la voce di Daya li
raggiunse da dietro al porta.
I ragazzi si guardarono perplessi.
- Smettila va bene?
-.
- dai vieni qui che
ti lavo la schiena! -.
- No, mi sono già lavata da sola! -.
- non vi mettete così che non ci possiamo
muovere! -.
- la vasca è piccola Kagome piantala! -.
- Ma se sei tu! -.
- ah! Tutta la schiuma per terra! -.
- Cos’è quella roba? -.
- Cosa? -.
- Dove? -.
- Lì! -.
Miroku e Inu Yasha si guardarono, poi la
tentazione fu troppo forte e si misero a origliare
spudoratamente attaccati alla porta del bagno.
- Oddio è un ragno! -.
- Io odio i ragni! -.
- Kagome scendi giù dal lampadario! -.
- No! Uccidete quell’onigumo!
-.
- Non urlare così! Attirerai l’attenzione di
quei tipi! -.
- Meglio! Inu Yasha aiuto! -.
Miroku sogghignò immaginandosi la scena.
- Ti chiama cagnolino! -.
- Tu stai zitto! -.
- Ah! Va via da qui! Aiuto! Qualcuno lo mandi
a cuccia! -.
- Caz…. – Inu Yasha
sbatté la testa contro la porta, aprendola.
Attimi di silenzio interminabili trascorsero
fra loro prima che sia i ragazzi che le ragazze si rendessero
conto di ciò che era davvero accaduto!
- Porco! – Daya si coprì alla meglio dietro
la porta del bagno, Sango si nascose sott’acqua e Kagome afferrò il primo
asciugamano che trovò e se lo mise addosso.
- Che stavate facendo voi li
dietro? -.
- Dovevamo venire a lavarci ma abbiamo
sentito urlare voi e… -.
- Avete pensato bene di origliare! – Kagome lo
afferrò per le orecchie.
- La prossima volta non rimanete
tutta la serata in bagno -.
- Perché che problemi hai?
-.
- Forse non te ne sei accorta! Ma siamo in tre -.
- Anche noi lo
siamo! -.
- Lasciami porca miseria! Tu non hai gli
stessi problemi che ho io nel badare a questi due! -.
- Ok, sta zitto andiamo
via subito! -.
Poco dopo…. I tre baldi giovani erano pieni di schiuma seduti uno dietro l’altro ai piedi della vasca: Miroku
lavava i capelli a Sesshomaru e Inu Yasha lavava i capelli al monaco. Sembravano
tre adorabili scimmiette….( e invece sono tre bei maschioni
tutti nudi e tutti quanti ben dotati! Ah… povera me! Ndt Kaggy-chan).
Alle 21: furono tutti quanti pronti, tutti
tranne le tre giovincelle!
Miroku, Inu Yasha e Sesshomaru stavano
abbandonando le speranze di arrivare puntuali alla serata tanto attesa e se ne
stavano appoggiati all’albero della casa pregando magari di non uscire di casa troppo tardi.
- Secondo me si sono perse mentre scendevano
le scale -.
- Miroku… sei un idiota! – Inu Yasha sbuffò
nuovamente guardando l’orologio che gli aveva prestato Kagome. Era troppo tardi!
- Sai come diavolo si usa
questo coso? Kagome ne ha dato uno anche a me ma non ho capito bene a cosa
serve! -.
- Allora… la lancetta più lunga sta ad
indicare le ore e quella più corta…. – si fermò non appena sentì le voci delle
tre ragazze reclamare a gran voce i loro nomi.
- Finalmente! Vi stavamo dando per disperse!
- Inu Yasha si incamminò verso le giovani.
Le tre sbucarono fuori dal
buio lasciando lui e il monaco senza fiato!
Sango portava gli stessi abiti del giorno
addietro ma aveva raccolto i capelli in una lunga treccia alta [Sango Kroft! Ndt Rin-chan] e un velo di rossetto blu sulle
labbra; Kagome aveva un paio di pinocchietti neri e
dei sandali dalle varie tonalità di arancione come il
top senza bretelle. I suoi capelli erano raccolti in due buffi codini che le
ricadevano sulle spalle; Daya aveva un
grazioso gonnellino a pieghe che le arrivava
fin sopra le ginocchia con una maglietta aderente e rosa che le lasciava una
spalla scoperta. Anche lei portava dei graziosi
sandali ai piedi, i suoi però non avevano il tacco.
- Sono vostro mie
divinità! – Miroku si accasciò ai loro piedi baciando le mani ad ognuna e
provocando le fresche e cristalline risate delle ragazze.
- Allora Inu Yasha, hai intenzione di fare la
muffa li? – Kagome si avvicinò al ragazzo prendendolo sotto
braccio – si va! -.
- Bene! Venite con me dolcezze? – Miroku prese
sotto braccio sia Daya che Sango e passò tutto
contento accanto al demone, ancora fermo e immobile poggiato all’albero. Poco dopo
li raggiunse giù per le scale.
Daya era incavolata nera! Quello scemo non le
aveva rivolto nemmeno uno sguardo da quando si erano partiti
da casa, eppure al centro commerciale sembrava essere rimasto alquanto rapito
da lei! Che si fosse già stancato?
- Sango sei stupenda questa sera…. –.
La ragazza alzò il viso verso lo sguardo del
ragazzo. Era tremendamente dolce e bello che non le sembrava
quasi vero…
- Grazie, neanche tu stai tanto male! Ma cos’é quello? -.
- Inu Yasha me lo stava spiegando prima! Senti
Inu Yasha! – il monaco si voltò a guardare la coppietta affianco alla sua e
sorrise divertito – quello li non lo ripigliamo più
adesso! -.
Sango guardò dalla stessa direzione – già! –
disse divertita.
- Inu Yasha ti divertirai di sicuro! -.
- L’ultima volta che me lo hai detto è stato
al centro commerciale, e tu sai cosa è successo! -.
- Scusami! Ma al circo si
ci va per divertirsi! -.
- Mi devo fidare? -.
- Fidati! -.
- va bene… -.
- A proposito sei carino
con questa roba nuova addosso…. -.
- Cosa? -.
- T’ho guarda c’è mia
madre con Sota e Rin! Mamma! – la ragazza corse verso
i parenti agitando il braccio avanti e indietro.
- Kagome siete arrivati! – la madre la salutò
baciandole una guancia.
- Queste signorinelle
hanno fatto un po’ tardi! – le rimproverò Miroku – ma ne è
valsa la pena! – sospirò dopo guardando con gli okki a
cuoricino la sua compagna.
- Sono felice per voi! Cercate
di non perdervi c’è molta gente e…. -.
Tlic! Plic!
- Mmmh? – Inu Yasha
alzò il viso al cielo – si sta mettendo a piovere! -.
- Oh no! Mamma hai
un ombrello? -.
- Uno soltanto! -.
- Tranquilla usatelo tu e i bambini, noi ci arrangiamo! -.
Miroku circondò il corpo della cacciatrice fra
le sue braccia e chinò il capo come a volerla coprire.
- Così ti bagni tutti
capelli – le sussurrò a fior di labbra.
Kagome sorrise nel guardare il volto dell’amica
arrossarsi, poi non avvertì più la pioggia caderle sul volto. Voltò lo sguardo ritrovandosi
sotto la camicia nera di Inu Yasha e con il corpo del
ragazzo accanto al suo.
- Va tutto bene? – le chiese quello. Lei sorrise,
chinò il capo e si appoggiò contro il petto del giovane. – Grazie -.
Il mezzo demone ricambiò il sorriso
appoggiando il mento contro la fronte di lei e
riempiendo i polmoni del profumo dei suoi capelli….
Daya era l’ennesima volta che si toglieva le
goccioline d’acqua dal viso, ma quelle continuavano a scenderle giù per le
gote. Erano insopportabili!
- Vieni qui tu – la voce
del demone la chiamò scorbutico. Lei si voltò guardandolo spogliarsi della
giacca bianca.
- Promettimi di stare buono… -.
- Oh…. Te lo giuro solennemente! Smuoviti anziché
dire idiozie – la giovane gli si affiancò posizionandosi
sotto le sue braccia alzate.
- Va molto meglio adesso no? -.
- Devo dirtelo, anche se non te lo meriti:
grazie -.
- farò finta di non aver sentito niente -.
- Cosa? -.
- cammina che ci stanno lasciando indietro!
-.
Daya guardò il gruppo di amici
avanti a se piuttosto lontani. Imprecando sotto voce aumentò il passo
raggiungendo la folla assieme al suo bel cavaliere.
Continua…
ve lo garantisco!