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Autore: Ely 91    01/04/2006    3 recensioni
Cosa succederebbe se facessi una figuraccia con un attore internazionale? E se da questo nascesse un qualcosa di speciale? leggete e commentate!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11

CAPITOLO 11

Vi sembrerà stupida come cosa,ma durante la cena si scoprì parte del carattere di ognuno. Kate si era rivelata essere quello che già sembrava,ovvero un tipo perfettino. Ma anche Marti,da come si comportava,cioè in modo troppo uniforme persino per lei che pignola già c’era, rivelava un carattere da diva. Solo Ely,già scioccata dalla presenza dell’attrice e ora dallo strano comportamento dell’amica,si comportava normalmente,ovvero continuava a mangiare senza sosta. Marti le diede una gomitata.

-che c’è?!-le sussurrò Ely.

-smettila di ingozzarti,ti ricordo che siamo a tavola con due attori e con un tipo dagli occhi da sogno!-sussurrò velocemente di risposta.

-me ne sbatto delle persone presenti a questa tavola,ho fame e perciò mangio! Tu continua pure a fare la superdiva se vuoi,io mi escludo dal club!-.

-ehi si può sapere cosa state bisbigliando?-chiese Kate attirando l’attenzione sulle due.

-Niente- rispose prontamente Marti arrossendo.

-lo vuoi proprio sapere?-chiese Ely sorprendendo l’amica.

-si,mica stavate spettegolando!- con questa frase Kate sperava di fare una battuta,ma nessuno se la rise e quindi preferì starsene zitta aspettando la risposta.

-la mia cara amica Marti,facilmente influenzabile,mi stava rimproverando per il mio modo di ingozzarmi sconveniente davanti a delle persone di importanza mondiale e io le ho semplicemente risposto che me ne sb…-ma Ely non potè concludere la frase che l’amica le tappò la bocca e la terminò lei a modo suo.

-ha risposto che si sbalordisce del fatto che per la prima volta non sono me stessa-.

Ely sorrise soddisfatta annuendo,aveva fatto fare una figuraccia all’amica e questo forse l’avrebbe fatta tornare con i piedi per terra.

La serata continuò dopo cena in salotto al buio,con il caminetto che emanava abbastanza luce da guardarsi in faccia.

-al buoi così,con appena poca luce mi ricorda il tempo del college-disse Jack che era seduto vicino ad Ely.

-già anche a me,ricordo che ci raccontavamo storie paurose e poi la notte ogni tanto qualcuno si svegliava e chiamava gli altri per vedere se stesse tutto a posto…-continuò Orlando che era seduto anche lui vicino alla mora,al lato opposto di Jack. La padrona di casa,la signora Roberts,sopraggiunse all’improvviso spaventandoli,ma nessuno lo diede a vedere. Tranne Ely che istintivamente aveva stretto la mano di Orly per poi lasciargliela subito accorgendosi dell’inutile spavento.

-vi serve qualcosa? Perché io vado a dormire…-chiese cortesemente la signora.

-non,non si preoccupi- rispose prontamente Kate.

-no aspetti-disse Ely attirando tutti gli sguardi su di se- volevo chiederle una cosa se non le dispiace-

-no si figuri! Chieda pure…-

-volevo sapere chi è la donna del quadro,porta il vostro cognome se non sbaglio…-. La donna rimase qualche secondo in silenzio e prese posto sulla poltrona libera,poi si decise a rispondere con una voce quasi malinconica.

-ve lo dico,ma è una storia lunga da narrare…-

-starò ad ascoltare-rispose prontamente Ely.

-La donna del quadro- cominciò -è un’antenata di mio marito vissuta nell’ottocento,inizio novecento. Il suo nome era Katherine Roberts. Vi avverto che quando George mi ha raccontato ciò che sto per dirvi ci credevo a stento,ma poi,purtroppo, ho avuto le prove che non era una storia di fantasia-.

Quel “purtroppo” preoccupò un po’ tutti che si lanciarono degli sguardi perplessi.

-Katherine- continuò- era una contessa di bell’aspetto e un tipo che sapeva divertirsi. Frequentava tutti i ricevimenti più importanti di Londra e aveva molte amiche,insomma un tipo abbastanza socievole. La donna aveva due pretendenti,ma fortunatamente sapeva già chi scegliere,ma la volontà del padre la costrinse a sposare colui che non desiderava. La contessa lo sposò talmente a malincuore che tempo dopo si uccise impiccandosi nella sua stanza. L’altro pretendente,saputa la notizia della sua morte decise di raggiungerla seguendo la sua stessa sorte- l’anziana signora Roberts fece una pausa. Tutti i presenti non avevano più quella espressione così felice,ma la malinconia li aveva coinvolti tutti.

-mi scusi signora-chiese Kate- lei aveva detto che stentava a crederci a questa storia,ma non ha detto nulla di anormale-

-il racconto non finisce con la morte dei due-

-e come?- chiese Marti.

-prima di dirvelo promettetemi di non dire a mio marito che vi ho raccontato queste cose!-

- d’accordo,ma perché?-domandò Orly.

-non vuole che i clienti si spaventino,anche perché la stanza dove è morta la contessa è usata-

- dov’è il problema? Tanto non c’è mica il suo fantasma?!-chiese Jack,ma poi vedendo la faccia della signora si pose il dubbio-o si?-.

-da allora molti dissero di aver visto la contessa aggirarsi in questo villino chiamando il nome di colui che amava...-

Un brivido lungo la schiena percorse un pò tutti.

-il luogo dove l’hanno vista più spesso è la stanza dove è morta,la 55-

Ely si sentì rabbrividire ancora di più quando sentì quel numero.

-m…mi scusi- balbettò- ma quello è proprio il numero della mia stanza-.

-ragazza mia è l’unica disponibile,il villino nei weekend è pieno di turisti,non posso proprio cambiartela se è questo quello che volevi chiedermi-

-e già era proprio questo-.

Il suono dell’orologio che segnava le undici interruppe quella conversazione. Ormai era tardi perciò ognuno si recò nella propria stanza,anche se qualcuno di loro un po’ timoroso. Prima di entrare Ely guardò gli altri entrare tranquilli nelle proprie camere. E mentre girava la maniglia qualcuno la toccò da dietro. Avrebbe lanciato un grido se la voce di Orlando non l’avesse rassicurata.

-ehi calmati!-

-scusa,è che il racconto mi ha un po’ suggestionata-

-l’ho notato! Comunque se hai bisogno di qualcosa io e Kate siamo nella stanza accanto-

-grazie,ma non sono più una bambina che si rifugia nel lettone di mamma e papà!-.

-come vuoi,buonanotte allora-

-buonanotte-.

I loro sguardi,prima di entrare nelle proprie camere,si rincontrarono ancora una volta. Quei pochi secondi fecero riscaldare il cuore di Ely,ma perse il suo calore quando entrò. La stanza era decisamente normale,eppure il suo stato d’animo era diventato immediatamente triste.

Era quasi mezzanotte e continuava a rigirarsi nel letto senza sosta e ogni tanto si guardava attorno con la paura di trovarsi di fronte il fantasma di una contessa.

“Sono proprio una stupida” pensò “non esistono i fantasmi quella donna voleva solo spaventarci,tutto qui”. Non resistette più di tanto e in attesa del sonno che non veniva decise di andare a mangiare qualcosa nella cucina, a fare lo “spuntino di mezzanotte”.

Percorse velocemente gli ampi corridoi anche se la paura di perdersi la spaventava,ma fortunatamente raggiunse la cucina senza problemi. A sua sorpresa,quando aprì la porta,una luce la accecò.

Quando i suoi occhi stati al buio sotto le coperte si riabituarono al bagliore,notò che Orlando era seduto con una tazza di camomilla tra le mani.

-ehi ciao,che ci fai qui?- le chiese continuando a sorseggiare beatamente.

-non riesco a dormire-rispose mentre frugava nel frigorifero,trovando finalmente ciò che poteva saziarla:una bel yogurt alla fragola.

Prese un cucchiaino e si sedette vicino al ragazzo.

-un po’ scossa dalla storia della contessa?-.

-già,mi rende così triste pensare che la causa della sua rovina è stato un bel sentimento come l’amore…-.

Orlando sospirò come per annuire e rimase alcuni secondi pensieroso.

-purtroppo l’amore non sempre rende felici…-affermò con aria velata di tristezza.

-io credo che da questa triste vicenda si può imparare molto- disse Ely fissando un punto indefinito visto che stava parlando di amore con il tipo che le pure piace. Orlando la fissò interrogativo e allora lei si decise a continuare il suo ragionamento.

-questo ci fa capire che per non soffrire,anche se al momento può sembrarci lo sbaglio più grande del mondo,dobbiamo riuscire a regalare quel “ti amo” alla persona che ci fa battere il cuore-.

Orlando la fissò come incantato da quelle parole che risuonavano così dolci,così profonde. Anche Ely rimase stupita di se stessa scoprendo che la soluzione al suo problema era a portata di mano. Avrebbe dovuto metterla in atto?

 

 

Ciao!!! Allora cosa ne pensate? Lo so,Jack è proprio un rompiscatole,ma fortunatamente in questo capitolo non ha dato tanti guai,ma dal prossimo ricomincia! Purtroppo dovrete sopportarlo ancora un po’!

Cmq ringrazio Uriko, Neith e ilenia91dorough che leggono e recensiscono e un grazie anche a quelli che leggono senza recensire! Un bacione a tutte………………

                                                                Ely91

 

 

 

 

   
 
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