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Autore: Klaineinlove    05/08/2011    7 recensioni
Kurt ha lasciato Lima ed ora va all'università. La sua relazione con Blaine è finita ma il caso vuole che i due si incontrano di nuovo
[Cit-capitolo 1]Quello era Blaine..ma non il suo Blaine.
Il suo Blaine non aveva quella barba, non teneva tutti i ricci scompigliati e non portava gli occhiali da vista. E soprattutto il suo Blaine non andava in giro a braccetto con una ragazza
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era successo, Kurt e Blaine si stavano baciando. Blaine allungò la mano per poggiarla sulla guancia di Kurt e tirarlo più verso di se mentre le mani di Kurt sprofondavano nei ricci bagnati e pieni di schiuma. Le loro lingue si cercavano avide e vogliose e cariche di tensione. Si staccarono solo per un istante giusto il tempo di prendere fiato e guardarsi negli occhi per poi ricominciare. Diverse volte Kurt stava scivolando dal bordo umido della vasca e fu costretto a togliere una mano dai capelli di Blaine per sorreggersi, ma il riccioluto non ne volle sapere così si alzò con il busto mettendo le mani sui fianchi di Kurt per poi tirarlo con se nella vasca l’acqua schizzò ovunque e Kurt non si curò di bagnarsi, del peso del suo corpo su quello di Blaine, dei suoi capelli che si sarebbero sicuramente rovinati, no, niente di tutto questo era solo impegnato a soddisfare il piacere di risentire il sapore delle labbra di Blaine che nonostante fosse ammalato sapevano di buono.
“Blaine fermiamoci aspetta” il tono affannato di Kurt fece sorridere Blaine
“Quanto mi sei mancato Kurt”
Gli diede un bacio
“Ti amo”
Un altro bacio
“Tu sei tutto per me…tutto”
Un altro bacio ancora. Kurt non pensava che il suo cuore sarebbe tornato a battere così forte ma adesso si sentiva così sicuro in quelle braccia di Blaine che tutto il resto non contava.
“Ti prego Blaine usciamo dalla vasca” Blaine starnutì e Kurt con uno sguardo lo rimproverò così si alzò di colpo avvolgendosi nell’accappatoio scrollandosi i vestiti da dosso, sotto gli occhi eccitati di Blaine, poi allungò il braccio e prese un altro accappatoio e la passò a Blaine che lentamente si alzò dalla vasca e si coprì mentre corse di nuovo ad abbracciare Kurt
“Kurt voglio fare l’amore con te…ora” Kurt soffocò una risata mentre Blaine lo baciava sotto il collo bagnato
“No assolutamente no” Blaine lo guardò quasi sbigottito
“Almeno non con te in queste condizioni” proseguì con tono dolce mentre prese il fono per asciugare i ricci di Blaine
“Sono sicuro che ti si alzerà di nuovo la temperatura” gli disse Kurt mentre con un'altra asciugamano iniziò ad asciugare il petto appena scolpito di Blaine.
“Sono sicuro che la mia temperatura è salita, ma la causa non è la febbre” Kurt rise stampandogli un bacio sulle labbra e poi scappò nella sua camera per portargli dei cambi puliti.
Poco dopo Blaine tornò sotto le coperte mentre Kurt si distese accanto a lui continuando a baciargli l’orecchio
“Blaine mi sei mancato!Scusami se ti ho fatto aspettare così tanto ma non potevo prendere una decisione così su due piedi” Blaine si voltò gli occhi erano lucidi a causa della febbre e il naso era rosso per il raffreddore. Allungò la testa per poi dare un bacio sulla guancia a Kurt mentre con una mano gli accarezzava il petto da sotto la sua maglia.
“Non importa Kurt spero solo che tu sia convinto della tua decisione perché io non voglio rinunciare a te! Forse eravamo ancora poco maturi ma adesso siamo cresciuti e qualche stupido litigio non ci permetterà di non essere felici” Kurt sorrise mentre strofinava il naso sotto il collo di Blaine odorando la freschezza del bagno appena fatto.
**
All’università Daniel aveva cercato di seguire attentamente tutta la lezione cercando di non perdersi nessun passaggio, sapeva con quanta cura Kurt prendeva gli appunti e non voleva deluderlo.  Uscito dall’aula si trovò a passare dinanzi alla segreteria così gli venne un’idea.
“Scusi vorrei sapere se è stata liberata la camera per il campus per un nuovo studente di quest’università”
Una donna con i capelli legati, gli occhiali e un tailleur decisamente costoso roteò sulla sua sedia avvicinandosi al computer
“Il nome del ragazzo?” chiese con voce ferma e posata.
“Blaine…Blaine Anderson” Daniel iniziò a picchiettare sul bancone davanti a lui
“Non ci risulta nessuna iscrizione con questo nome”
Daniel tirò indietro con la testa sorpreso
“Ne è sicura?Guardi che questo ragazzo l’altro giorno ha passato tutto il tempo qui cercando i suoi documenti” ricordava questa cosa che gli era stata raccontata da Kurt
“E’ un ragazzo con i capelli ricci, scuri ed è un nano” marcò l’ultima parola nella speranza che con questo indizio palesemente visibile la donna si fosse ricordata di Blaine
“Mi dispiace non poterti aiutare, ma in segreteria ci sono solo io e qui non è venuto nessun ragazzo di nome Blaine Anderson!” Il tono della segretaria sembrava seriamente dispiaciuto
“Okay la ringrazio lo stesso” confuso Daniel uscì fuori per andare a lavoro.
**
Kurt verso sera preparò un altro brodino che però rimase nel pentolino sui fornelli spenti visto che Blaine era crollato di nuovo in un sonno profondo e la temperatura si era di nuovo alzata. Si preparò per il lavoro perché nonostante avrebbe voluto rimanere a casa per sorvegliare Blaine, sapeva che Stesy non poteva fare tutto da sola soprattutto nei periodi che il capo era fuori città.
“Sono tornato” Daniel entrò dalla porta gettando la borsa a terra e facendo il suo abituale gesto di avvicinarsi al frigo per prendere qualcosa da bere. Kurt fece una smorfia di disappunto e posò la borsa al suo posto per poi andare a chiudere il frigo che Daniel aveva lasciato aperto. Quest’ultimo gli si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia
“Come sta il nan…voglio dire Blaine?” Kurt sbruffò
“Ha la febbre alta, ha voluto fare un bagno ma è crollato di nuovo” a Kurt non pareva il momento e la situazione per dire a Daniel che lui e Blaine si erano riappacificati
“Daniel la pillola” gli ricordò Kurt fissando l’orologio. L’altro sbruffò e prese il flacone mentre Kurt gli passava un bicchiere d’acqua che Daniel bevve tutto in un sorso sorridendo con soddisfazione. Soddisfatto Kurt si allontanò da lui per prendere chiavi e borsa e Daniel ne approfittò per togliersi la pillola da bocca che aveva nascosto accuratamente sotto la lingua per poi gettarla nel lavandino
“Okay ho preso tutto” Kurt si infilò un’ultima volta in bagno per spruzzarsi un po’ di lacca biologica tra i capelli, salutò Daniel facendogli alcune raccomandazioni e poi uscì.
Daniel si spaparanzò sul divano accendendo la televisione e facendo partire un videogame dalla sua console ma venne disturbato più volte dalla tolse convulsiva di Blaine. Si alzò sbruffando e gettando il joystick sul divano per poi entrare in camera di Kurt. Diede un occhiata in giro, si sentiva odore di chiuso in quella camera e la tosse di Blaine sembrava aumentare. In queste situazioni Daniel non sapeva cosa fare, se  al posto di Blaine ci fosse stato Kurt non avrebbe avuto problemi perché con Kurt non doveva crearsi incertezze se sfiorarlo o no solo per vedere se le fronte gli scottasse. Così decise di sedersi sulla sedia posta di fronte al letto e prese l’asciugamano bagnata dalla piccola bacinella,  che si trovava sul comodino, la strizzò e la mise sulla fronte di Blaine
“K…Kurt”
“No sono Daniel!”
“Dov’è Kurt?” chiese Blaine tra un colpo di tosse e l’altro
“Perché non hai detto a Kurt che non hai mai fatto l’iscrizione presso la nostra università?” Daniel non sapeva perché gli aveva posto questa domanda e sapeva che Blaine non era in grado di rispondere nella situazione in cui si trovava
“Eh?” fu tutto quello che riuscì a dire Blaine cercando con tutta la sua forza di aprire gli occhi
“Lascia perdere, vado a riscaldarti la minestra”
Tornò poco dopo con il vassoio e la minestra e poggiò tutto sul comodino liberandosi della bacinella con l’acqua poi prese un altro cuscino e lo mise dietro la schiena di Blaine facendolo alzare per aiutarlo a mangiare.
Blaine riuscì a prendere un paio di boccate di quella minestra facendo un’espressione disgustata che fece ridere Daniel
“Amico ci credo che fa pena! No perché l’ha preparata Kurt ma non oso immaginare gli ingredienti che abbia usato.” Blaine non disse nulla si pulì la bocca e rimise il piatto sul vassoio poggiato sul comodino
“Grazie” Blaine sembrava essersi ripreso
“Dovere! Ti senti meglio?” Blaine annuì passandosi la mano sulla fronte eliminando quelle piccole goccioline di sudore che si erano formate sulle tempie
“Posso chiederti una cosa?” la voce flebile e tesa di Blaine fece incuriosire Daniel che fece un gesto per farlo proseguire
“Quando hai conosciuto Kurt…stava male?” Blaine sperava di tenere la testa in alto per più tempo possibile ma non ci riuscì quindi decise di poggiarla sul cuscino guardando negli occhi di Daniel
“Non dovrei dirtelo, ma di certo lui non si arrabbierà. Ricordo bene quando l’ho conosciuto: ero nel locale dove attualmente lavora e lui era seduto ad un tavolo da solo mentre beveva qualcosa di analcolico credo. Fatto sta che distrattamente si alzò e inciampò su di me che avevo dei drink in mano.” Daniel sorrise al pensiero “Mi incavolai di brutto però lui sembrava così dispiaciuto e spaventato che lo lasciai perdere. Quando uscì dal locale lui era lì fuori vicino alla fermata degli autobus mi avvicinai chiedendo se avesse una sigaretta sai così da farsi sdebitare, mi sembrava lecito ma lui stava sempre sulla difensiva. Rimasi a fissarlo un po’ poi lo invitai con me in un locale dove c’erano delle spogliarelliste. La sua faccia sconvolta non la dimenticherò mai più. Tenne gli occhi chiusi e le mani avanti per tutto il tempo facendo espressioni di disgusto. poi mi riportò qui ubriaco. Il giorno successivo non ricordavo nulla e quasi lo stavo ammazzando per avermelo trovato in casa. Poi con calma mi raccontò l’accaduto e poi tra una parola e l’altra vedemmo che frequentavamo la stessa università e che lui cercava casa, io cercavo un coinquilino visto che l’affitto da solo non riuscivo a pagarlo e quindi facemmo questo accordo”
Daniel fece una lunga pausa
“Ma tu mi hai chiesto se stava male. La risposta è si. Mi ha raccontato di te della vostra storia e di tutto quello che ha passato alle superiori e ho pensato che diamine questo ragazzo ha una vita da schifo. Però quando parlava di te i suoi occhi brillavano e non ti ha mai dimenticato”  Blaine fece uno starnuto e poi tirò con il naso
“Non ti ha mai dato fastidio il fatto che lui fosse gay?”
Gli occhi di Daniel si muovevano veloci da un posto all’altro
“No, mi sembrava solo strano! Cioè non riuscivo ad immaginare come un ragazzo possa essere attratto da una persona dello stesso sesso. Poi passando più tempo insieme a Kurt vedendo le sue abitudini, i modi di fare, mi ha fatto capire che se ami una persona che sia uomo o donna non importa. Ma importa i sentimenti che hai nei suoi confronti”  Blaine registrò tutte quelle parole che aveva detto Daniel in realtà aveva detto più di quanto si aspettasse
“E’ stato fortunato a trovarti” disse Blaine prima di chiudere gli occhi troppo indeboliti per restare ancora aperti
“Sono io che sono stato fortunato a trovare lui.”
**
Kurt tornò a casa leggermente arrabbiato: aveva litigato con Stesy perché era troppo distratto e aveva servito dei drink alle persone sbagliate e rotto un paio di bicchieri. Non notando Daniel sul divano pensò che fosse in camera sua però poi si sorprese di trovare il pentolino che conteneva il brodo, vuoto. Entrò in camera è sorrise.
Daniel era appollaiato sul suo braccio mentre dormiva seduto sulla sedia di fronte a Blaine. Gli si avvicinò e poi si sedette su una sua gamba
“Daniel vai a dormire nel tuo letto” Daniel aprì gli occhi
“Oh..ehm…non stavo dormendo” Kurt sorrise
“Grazie Daniel” si alzò e aiutò Daniel a fare lo stesso
“L’ho trattenuto per un po’ ma poi è crollato nel sonno ed ha iniziato a delirare. Per caso anche lui ha avuto il terrore delle granite in faccia?”
Kurt sorrise poggiando una mano sulla fronte di Blaine accarezzandolo sotto gli occhi quasi irritati di Daniel che senza aggiungere altro se ne tornò in camera sua.
Il giorno successivo Daniel uscì presto dicendo di dover vedere la sua psicologa e poi si sarebbe recato all’università. Dopo aver sistemato casa, Kurt si mise sul divano sperando in un paio d’ore di studio e per fortuna ci riuscì. Venne interrotto da una bussata di porta; dubbioso e soprattutto sorpreso, visto che nessuno bussava mai a casa loro, Kurt andò ad aprire la porta trovandosi davanti a se una donna alta con i capelli lunghi e castani che gli scivolavano mossi sulle spalle e vestita in modo impeccabile che fece invidiare Kurt.
“Prego?” chiese educatamente il ragazzo
La donna entrò in casa senza permesso osservandosi intorno e facendo un verso di disapprovo mentre fissava l’appartamento
“Dov’è Daniel?” chiese con voce ferma
“Mi scusi?” Kurt alzò un sopracciglio irritato
“Cerco Daniel dove sta?” Kurt si morse un labbro cercando di ricordare la buona educazione
“Non c’è!E’ all’università e comunque se sei una di quelle ragazze che si porta la sera ti conviene cercarlo per cellulare potrebbe infastidirsi nel vederti qui” poi la guardò con aria leggermente sdegnata “Anche se non mi sembri il suo tipo nonostante il Dior di questa stagione che indossa”indicò il vestito
La donna si voltò guardando con aria di puro shock Kurt
“Le ragazze che si porta la sera? Non capisco….Io sono sua madre”

   
 
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