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Autore: _Grace    05/08/2011    3 recensioni
Prendete una ragazza un po' insicura e testarda, tipo Hermione.
Prendere un ragazzo snob e altezzoso, Draco andrà benissimo.
Aggiungete un amici impiccioni, professori pedanti e una buona dose di guai, comicità e romanticismo.
Come? Vi sembra una schifezza? In effetti...allora non vi resta che leggere!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAPITOLO TERZO
 

 
Piton li condusse nel suo ufficio. –Aspettatemi qui, ho una faccenda da risolvere- e uscì.

Draco e Hermione rimasero in silenzio.
-Beh Granger non hai niente su cui inciampare adesso?-
La ragazza non colse la provocazione. –No, non mi pare-
-Quanta serietà- sbuffò il biondo
-Oh ma piantala- era veramente scocciata. Dopo quanto successo in biblioteca non aveva intenzione di perdere tempo con lui.
Malfoy si sedette scomposto su una poltrona massaggiandosi le tempie.

Il silenzio iniziò a farsi quasi imbarazzante per i due. Ma Hermione non voleva cedere. Però la situazione era insostenibile…
-Senti ma…-
-Ah Granger…-
Si fermarono. Hermione arrossì leggermente.
-Sì?-
-No niente, tu dicevi?-
-Non era importante, prima tu-
-Oh per la miseria parla e basta!- fece Draco innervosito
-Io…- iniziò Hermione –Non me lo ricordo più-
L’altro rimase in silenzio per un attimo. –Pffffft- rise –Sei…incredibile.-
Non c’era cattiveria però in quella frase. Il biondo era solo…divertito.

Hermione ricambiò debolmente il sorriso. Draco, che stava giocherellando con l’anello che teneva al pollice, alzò di scatto lo sguardo verso di lei.
I loro occhi si incontrarono per un momento, quelli grigi del ragazzo completamente freddi con quelli marroni della ragazza, che ispiravano innocenza.
Nella frazione che si resero conto che si stavano guardando così sorridendosi, si rigirarono di scatto.

In quel momento entrò Piton. Il professore tenne i ragazzi nel suo ufficio per mezz’ora, alla fine della quale tolse dieci punti a entrambe le case. Hermione pensava che se non ci fosse stato Draco in quanto Serpeverde i punti tolti sarebbero stati di più.
Uscirono dal suo ufficio.

-Ah Granger- disse Malfoy con  lo stesso tono freddo di sempre –Perché mi hai seguito fuori dalla Sala Grande prima?-
-Oh giusto! Dovevo chiederti il mio libro di Pozioni, devo studiare assolutamente per dopodomani-
-Ok. Ah ma ovviamente- riprese –Lo faccio solo perché mi fa un po’ senso avere il tuo libro-

Ma Hermione non si offese, quasi. La seconda frase risultava piuttosto forzata.
-Aspettami fuori dalla mia Sala Comune.- disse entrando.
Poco dopo uscì una figura, Hermione era sicura che fosse Draco ma…
-Ehi-
-Zabini?- la ragazza era sorpresa
-Chiamami Blaise- sorrise
Lei non disse niente. Era una situazione piuttosto assurda.
-Mmh beh…Allora il prossimo weekend c’è una gita a Hogsmeade eh?- cercò di attaccare bottone Zabini
-Così pare-
-Andiamoci insieme no?-
-Veramente io...-

-Zabini, levati- Draco spuntò dalla Sala Comune con il libro di Hermione
-Draco, puoi lasciarci un minut..- iniziò Zabini sempre con mezzo sorriso guardando Hermione
-Mi hai sentito? Ho detto levati- Malfoy lo fulminò con lo sguardo
L’altro se ne andò. –Come ti pare. A presto Granger-
-Prendi il tuo libro- disse dando malamente il libro alla ragazza.

“Ora basta” pensò Hermione “Non è possibile, questo ha crisi ormonali. Un momento sa essere QUASI una persona normale e quello dopo è il solito antipatico”
-Ehm…grazie. Malfoy senti..-
Draco le fece un cenno con la mano e si voltò verso la sua Sala Comune.
-Ehi ti stavo parlando!- la ragazza fece un passo verso di lui quando lui si girò di scatto.

Il suo volto era contratto in un espressione di rabbia e semi disgusto. Fece due grandi passi verso di lei facendola finire con la schiena al muro.
Hermione notò che i loro visi erano troppo vicini. Lo sentiva respirare sul suo viso.
-Cosa vuoi ancora?- le sibilò
-I…io volevo d…dirti che…n..-niente- non riusciva a parlare, sentiva la mente completamente annebbiata. Si fece sfuggire per caso uno sguardo sul viso di Draco e vide che gli occhi di lui stavano fissando le sue labbra.
Possibile?

Iniziò a avere quasi una sorta di paura, mentre il cuore martellava forte dentro il suo petto. Che si sentisse da fuori?
Ad un certo punto avrebbe giurato di vedere il viso dell’altro quasi avvicinarsi verso il suo. Fu riempita dal suo profumo, un odore delicato di pulito.
Poi Malfoy si allontanò di scatto e la fissò con aria di sufficienza. –Smettila di farmi perdere tempo-
E rientrò nel suo dormitorio.
Hermione restò lì immobile contro la fredda parete dei sotterranei, con il libro ancora stretto contro il petto.
  
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