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Autore: ryry    05/08/2011    2 recensioni
Alexis è una ragazza che non ha mai conosciuto il padre, ma quando la madre la lascerà allora la giovane scoprirà tutta la verità sul suo passato e su alcune decisioni che la donna aveva fatto.
Amu ed i suoi amici avranno un nuovo nemico da affrontare e per Ikuto l'arrivo di Alexis rappresenterà qualcosa di speciale.
Riusciranno i Guardiani a fermare questo nuovo nemico? Riusciranno ad impedire che la società catturi l'Embrione?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 3



Alexis si mosse velocemente, balzando da un tetto all’altro fino a raggiungere l’edificio che cercava.
La porta-finestra era aperta e non perse altro tempo, saltando sulla terrazza ed entrando nella casa che per poco tempo l’aveva ospitata.
L’abitazione era avvolta nell’oscurità e nessun rumore faceva intuire se ci fosse qualcuno o meno.
La ragazza poggiò la cartelletta sulla mensola della cucina insieme a tre buste, indirizzate a tre soggetti distinti.
Con passo felpato, si diresse verso la stanza del giovane e lo trovò steso sul letto in posizione supina, con gli occhi chiusi ed un braccio sopra la fronte.
Ale si sedette al fianco del ragazzo e lo vide aprire gli occhi di scatto, puntandoli nei suoi.
<< Alexis >> la chiamò Ikuto.
<< Shh >> mormorò la compagna, posandogli un dito sulla bocca << Non ho molto tempo e non posso spiegarti niente di ciò che è successo. Voglio solo che tu sappia che sei sempre nei miei pensieri e che l’ho fatto per una buona ragione >> spiegò lei.
Ikuto era confuso per quelle parole, ma non ebbe modo di chiedere spiegazioni perché sentì le labbra di Alexis sulle sue – in un bacio che voleva trasmettere tutto ciò che provavano.
Il ragazzo strinse a sé Ale, non volendo separarsi da lei e sperando che quello che stava accadendo non fosse tutto un sogno.
<< Ale >> mormorò Ikuto.
<< No. Non dire niente >> lo fermò la giovane, osservandolo con sguardo enigmatico e triste.
Fecero l’amore per tutta la notte, scoprendo e rivelando quel sentimento che li avrebbe sempre legati l’uno all’altra, nonostante la lontananza che avrebbero dovuto sopportare.



Il sole stava iniziando a sorgere, quando Alexis si alzò dal letto e si rivestì – spostando poi lo sguardo sul ragazzo che ancora riposava tra le calde lenzuola.
La giovane si abbassò verso il volto dell’amato e sfiorò per l’ultima volta le sue labbra, sentendo una lacrima rigarle la guancia.
<< Ti amo >> sussurrò, uscendo dalla stanza e saltando sul tetto dell’edificio adiacente.
Balzando da una casa all’altra, Alexis si lasciò alle spalle la magnifica notte passata con Ikuto e si preparò ad indossare la sua nuova maschera di freddezza ed indifferenza.
Ora doveva rispettare la sua parte dell’accordo con la Black Power per il bene dei suoi amici, di suo padre e del ragazzo che amava.

***



<< Ikuto, svegliati! >> esclamò Yoru, volando verso il suo portatore con una busta tra le zampe.
<< Che succede? >> chiese il ragazzo, osservandosi attorno << Dove è Alexis? >>.
<< E’ stata qui? >> domandò Lika.
<< Allora quelle lettere deve averle lasciate lei >> comprese Yoru.
<< Di che parli? >> chiese Ikuto, notando poi la busta che il micio reggeva.
La calligrafia era sottile ed elegante, ma lui sapeva a chi apparteneva nonostante non avesse ancora letto il mittente.

Ikuto



Il ragazzo aprì la busta indirizzata a lui ed estrasse la lettera, scorrendo le parole che vi erano scritte.

Ikuto
Purtroppo non avrò molto tempo per raccontarti tutto, quando verrò da te, perché Burke mi ha concesso l’ultima notte di libertà e quindi non mi perderò in chiacchiere inutili – sarà questa lettera a spiegarti la verità.
Quando ho accettato di ascoltare la proposta di Burke, riguardo lo scambio, anch’io avevo una mia richiesta. Le mie condizioni erano semplici e lui non ha trovato nulla da obbiettare.
Lui voleva me ed io ho acconsentito a sottomettermi alla Black Power per poterti rendere la libertà che dopo tanto tempo eri riuscito a guadagnarti. Burke aveva minacciato di far del male a te, ai Guardiani ed a mio padre, ma accettando il suo scambio sono riuscita a salvarvi – ed è questo l’importante. Tutto ciò che conta è sapervi al sicuro.
Ma non è tutto, ho chiesto alla società di indagare riguardo tuo padre – Aruto Tsukiyomi – e loro hanno eseguito alla perfezione il compito. Nella cartelletta ritroverai tutto ciò che hanno scoperto su tuo padre e potrai trovare l’indirizzo di casa sua. Aruto è vivo e risiede in un paese che hai già visitato. Potrai esaudire il tuo sogno di ritrovare tuo padre, proprio come io avevo ritrovato il mio – anche se per poco tempo.


Ikuto era esterrefatto per quell’ammissione e corse a vedere i fogli raccolti nella cartelletta, trovando tutto ciò che Ale aveva scoperto su suo padre.
Proseguì la lettura della lettera, scoprendo i piani che la Black Power aveva progettato ed il fatto che Alexis sarebbe stata la carta vincente per trovare l’Embrione perché lei e l’Uovo nero che avevano creato per la sua nuova trasformazione erano più potenti e sarebbero stati in grado di attirare e catturare il vero obiettivo della società.

Ho chiuso Lika nel suo Uovo perché sapevo avrebbe cercato di seguirmi, ma non volevo che venisse usata per i piani della Black Power e quindi l’ho nascosta in una tasca della tua giacca, insieme all’Uovo di Yoru.
Prenditi cura di lei perché io non sono stata abbastanza forte da proteggerla ed evitarle di soffrire con me, però quest’ultimo gesto – quello di lasciarla a te – è stato l’ultimo atto che sono riuscita a compiere.
Mi manca già, ma so che sta bene perché tu e Yoru siete diventati molto importanti per noi.
Ti ho lasciato due lettere – una per mio padre e l’altra per i Guardiani – dove spiego tutto ciò che so sulla società e sui piani di Burke.
Dovete fermarli, anche se saremo nemici, dovete assolutamente impedire a Burke di mettere le mani sull’Embrione.
Ho fiducia in te, Ikuto, e so che farai di tutto per fermare questo nuovo nemico – insieme ai nostri amici.
Un’ultima cosa, prima di salutarci.
Avrei voluto dirtelo in un’altra occasione, ma non ne ho avuto la possibilità.
Ti amo, Ikuto.
Credo di aver iniziato a provare questo sentimento già dal primo istante che ti ho visto, ma forse avevo troppa paura ad esternarlo perché nella mia vita non c’è mai stata molta gioia e serenità.
Ad ogni modo, spero che la notte che Burke mi ha concesso mi permetta di rivelarti questo mio sentimento e spero che tu possa accettarlo e ricambiarlo.
Ti amo e perdonami per avertelo taciuto.
Tua

Alexis



<< Dobbiamo andare alla Seiyo >> disse Ikuto, correndo a cambiarsi.
<< Hai scoperto qualcosa? >> chiese Yoru.
<< Sì, Ale mi ha rivelato tutto in questa lettera e gli altri devono sapere la verità. Presto andiamo >> rispose il giovane, afferrando le due buste rimaste sulla mensola della cucina ed uscendo dalla porta-finestra con i due Shugo Chara.

***



<< Hai passato una bella serata? >> chiese Burke.
Appena aveva messo piede alla Black Power, il presidente l’aveva subito convocata ed Alexis non si era opposta a quella chiamata.
La giovane non rispose alla domanda e questo fece nascere un sorrisetto sul volto dell’uomo.
<< Bene, noto che hai iniziato a rispettare la tua parte dell’accordo. Davvero brava, Alexis. Seguimi, oggi si comincia a lavorare seriamente >> disse Burke, uscendo dallo studio accompagnato dalle guardie e dalla ragazza.

***



<< E’ terribile >> dissero Yaya e Rima, quando Tadase concluse di leggere ad alta voce la lettera che Alexis aveva scritto per loro.
<< Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo accettare che si sia sacrificata per proteggerci >> annunciò Amu.
<< Non sarà semplice sconfiggere la Black Power >> s’intromise Tsukasa.
<< Non abbandonerò la mia ragazza nelle mani di quello psicopatico >> scattò Ikuto, attirando gli sguardi di tutti su di sé.
<< Ecco perché eri nudo, stamattina >> comprese Yoru.
<< Yoru perché non stai zitto >> sbottò il ragazzo, arrossendo leggermente.
<< Dobbiamo tener conto che, adesso, Alexis avrà un potere a noi sconosciuto. Non sappiamo quanto sia forte la sua trasformazione con l’Uovo nero >> fece notare Kairi.
<< Però insieme siamo una bella squadra >> intervenne Kukai.
<< Se restiamo uniti possiamo farcela >> concordò Utau.
<< Possiamo provare questa teoria già ora >> riferì Daichi.
<< Perché? >> fu la domanda generale.
<< Sentiamo la presenza di Uova X >> risposero Suu e Kiseki.
<< Che stiamo aspettando? >> chiese Ikuto, seguendo Yoru e gli altri Shugo Chara.

***



<< La macchina funziona benissimo, guardate quante Uova X >> si complimentò Burke con i suoi sottoposti.
<< La ringraziamo, signore >> risposero gli assistenti.
Alexis era poggiata contro un albero – in disparte – ed osservava le Uova che continuavano a crearsi. Quelle, però, non erano reali Uova del Cuore perché non venivano estratte dai propri portatori. Quelle erano semplicemente delle riproduzioni che servivano solo a far comparire l’Embrione.
<< Signore, riceviamo il segnale di alcuni Shugo Chara in avvicinamento >> annunciò una donna, osservando lo schermo del computer.
<< I tuoi amici stanno arrivando, proprio come avevo ipotizzato. I Guardiani proseguono il loro compito di paladini della giustizia in modo impeccabile, peccato che riceveranno una bella sorpresa. Vero, Alexis? >> chiese Burke, lanciando un’occhiata significativa alla giovane.
La ragazza abbassò lo sguardo ed estrasse l’Uovo nero dalla tasca dei pantaloni.
Il momento era arrivato.

***



<< Guardate quante Uova X >> disse Yaya, stupita.
<< Ben arrivati, Guardiani >> li salutò un uomo dall’aspetto inquietante.
<< Non la passerete liscia >> affermò Amu.
<< Dove si trova Alexis? >> chiese Ikuto, guardandosi attorno.
<< Ah, sapevo che saresti venuto per lei ed è per questo che le ho chiesto di accompagnarmi. Dimmi, Ikuto, non sono forse gentile a concederti la possibilità di rivederla? >> domandò ironicamente il capo, facendo cenno alla ragazza di avvicinarglisi.
<< Ale >> la chiamarono Ikuto, Yoru e Lika.
<< Sappiamo tutto dei tuoi piani >> si fece avanti Tadase.
<< Ne dubito, ma non ha importanza perché non credo riuscirete a sconfiggere Alexis ed il suo nuovo potere >> replicò Burke.
<< Ale >> la chiamò Amu.
La giovane alzò lo sguardo sulla compagna, mantenendo la sua maschera di freddezza ed indifferenza.
<< Abbiamo capito perché l’hai fatto e stai pur certa che ti libereremo da quelle catene >> riferì la ragazza.
Un lieve sorriso affiorò sulle labbra di Alexis, ma subito si riprese ed estrasse l’Uovo nero.
<< Cuori mio... schiuditi >> mormorò, lasciandosi avvolgere dalle ombre.
La figura che si mostrò ai presenti era inquietante, con pantaloni neri ed attillati, un top sempre nero, stivali bassi e – per concludere – un paio di foderi incrociati sulla schiena mettevano in bella mostra le scintillanti else di due spade.
<< Chara Transformation: Guerriera delle Tenebre >> si presentò Alexis.
<< Ale >> sussurrò Ikuto, fissando la giovane dinanzi a sé.
<< Se per liberarti dovremo combattere contro di te, allora lo faremo senza problemi perché ti vogliamo bene e ti rivogliamo con noi >> gridò Amu << Adesso Cuore mio... schiuditi >> proferì la ragazza, imitata dai compagni.
<< Chara Transformation: Cuore Amuleto >>
<< Chara Transformation: Beat Jumper >>
<< Chara Transformation: Platino Regale >>
<< Chara Transformation: Sky Jack >>
<< Chara Transformation: Bimba Piccola >>
<< Chara Transformation: Salto del Clown >>
<< Chara Transformation: Anima del Samurai >>
<< Chara Transformation: Fascino Eccentrico >>
<< Chara Transformation: Lince Nera >>
Burke fece un passo avanti, affiancando la giovane ed osservando la sua espressione fredda e seria.
<< Non m’importa cosa ne farai, ma non devono intromettersi nei nostri progetti >> riferì l’uomo.
Alexis scattò verso il gruppo, estraendo le spade e preparandosi all’attacco.
<< Holy Crown >> protesse i compagni Tadase.
<< Fendenti d’Inferno >> proferì Ale, sferrando dei colpi con le lame.
Tadase venne sbalzato dalla forza dell’attacco e la sua protezione si annullò in un secondo.
<< Che potenza! >> esclamarono Kukai e Nagihiko.
<< Ora ci penso io. Paperelle da bagnetto, all’attacco >> ordinò Yaya.
<< Numero del Giocoliere >> proferì Rima.
<< Incubo Lorelei >> disse Utau.
Ale roteò le spade in contemporanea, prima di scattare verso le tre ragazze.
<< Lame Oscure >> espresse la giovane.
Le compagne vennero travolte dalla scia nera rilasciata dalle due spade ed i loro attacchi furono presto contrastati e cancellati.
<< Non potete farcela. L’ho fatto per voi ed ora non ho più vie di scampo >> comunicò Alexis.
<< Non è vero, c’è sempre una speranza >> ribatté Ikuto, arrivandole alle spalle.
Gli artigli della Lince Nera si abbatterono contro le spade che Ale aveva alzato per proteggersi.
<< Non voglio lottare contro di te >> mormorò la ragazza, osservando con tristezza l’amato.
<< Se voglio liberarti, devo sconfiggerti e ti giuro che ce la metterò tutta. Ti amo e voglio che torni da me >> rivelò Ikuto, facendo un movimento del braccio e scagliando lontano le armi della compagna.
<< Alexis, qui non c’è traccia dell’Embrione. Andiamocene >> la richiamò Burke.
<< Sconfiggi la Black Power. Ferma Burke, impediscigli di raggiungere il suo obiettivo ed allora potrò tornare da te >> sussurrò Ale, fissando il suo sguardo in quello di Ikuto.
<< Ti salverò prima della fine della società. La batteremo insieme >> rispose il ragazzo.
<< Ale >> la chiamò Lika.
<< Fai la brava, piccola mia, e ricordati che ti voglio bene. Yoru, te l’affido >> proferì la giovane.
<< Non preoccuparti >> dichiarò il micio, apparendo come uno spirito vicino ad Ikuto.
Con un balzò Alexis si rimpossessò delle spade e scomparve con Burke ed i suoi collaboratori, lasciando i ragazzi con le Uova X da purificare – cosa che fecero poco dopo.

***



<< Tutto procede come avevo previsto. Non mi aspettavo di trovare l’Embrione subito, ma i Guardiani hanno assistito alla tua nuova forza ed io sono soddisfatto del tuo lavoro >> disse Burke, mentre la limousine viaggiava sulla strada per la Black Power.
Uno sbuffo fu tutto ciò che il presidente ottenne come risposta da parte della ragazza, ma non sembrò affatto infastidito da tanto distacco perché un ghigno si disegnò comunque sulle sue labbra.
<< Sei contenta di aver rivisto il tuo amato ed i tuoi amici? >> domandò il capo.
Stavolta la giovane non emise alcun suono, sapendo che l’uomo voleva solo infastidirla con le sue questioni.
<< Stanotte metteremmo in atto il nostro piano e sono certo che i mocciosi accorreranno di nuovo. Prima ho lasciato perdere lo scambio di battute che hai avuto, ma questa sera non accetterò alcun gesto di cortesia da parte tua >> disse Burke, concludendo il discorso.

***



<< Dobbiamo fare molta attenzione >> disse Tadase, quando i Guardiani furono tutti riuniti al Royal Garden.
<< Avete visto quanto è forte con questa nuova trasformazione? >> fece notare Kukai.
<< Sono certa che non ha lottato al massimo delle sue possibilità >> espresse Utau.
<< Dici che è ancora più potente? >> chiese Yaya, stupita di quella constatazione.
<< Utau ha ragione, Alexis non voleva combattere veramente contro di noi. Si vedeva che stava cercando di perdere tempo e questo può essere vantaggioso per noi >> concordò Amu.
<< E poi non ha reagito quando l’ha attaccata Ikuto >> ricordò Kairi.
<< Potremmo provare ad usare questo nostro beneficio per sconfiggerla >> disse Kiseki.
<< Io non lotterò contro Ale per farle del male >> ribatté Yoru, fulminando con lo sguardo lo Shugo Chara di Tadase.
<< Dobbiamo trovare un modo per liberarla senza scontrarci con lei >> s’intromise Ikuto.
<< Per fortuna vi ho trovati >> disse Nikaido, giungendo in quel momento con Tsukasa.
<< Maestro, signor preside cosa vi porta qui? >> domandò Nagihiko.
<< Mi è giunta una mail da un indirizzo sconosciuto, ma che può esserci molto utile per sventare il prossimo attacco della Black Power >> rispose l’insegnate, mostrando il messaggio sullo schermo del portatile.

Stanotte verrà attuato il vero piano per catturare l’Embrione.
Dirigetevi in periferia, dove si trova l’edificio abbandonato della Saekon.
Burke porterà il suo gruppo lì.
Non agite d’istinto, ma pensate ad un piano per sconfiggerlo definitivamente.
Questo è tutto ciò che posso fare per aiutarvi.
Fate attenzione.


<< Chi può averlo inviato? >> chiese Iru.
<< Alexis, sono certo che sia stata lei >> rispose Ikuto.
<< Ci sta aiutando di nascosto >> concordò Tsukasa, fiero del gesto della figlia.
<< Anche lei vuole che la Black Power venga sconfitta, quindi ci sta fornendo tutte le informazioni senza essere scoperta >> riferì Lika.
<< Io dico che è una trappola >> s’intromise Kiseki.
<< Può darsi, ma non permetteremo a Burke di vincere e riavremo Ale con noi >> ribatté Yoru.
<< Bisogna pensare ad un piano per liberarla >> disse Musashi.
<< Che stiamo aspettando? Un’amica ha bisogno del nostro aiuto >> proferirono Ran, Miki, Suu e Dia.

***



<< E’ tutto pronto per iniziare? >> chiese il presidente ai suoi sottoposti.
<< Le macchine sono in posizione >> confermò responsabile tecnico.
Burke lanciò un’ultima occhiata ad Alexis – poggiata con la schiena contro il muro dell’ex edificio della Saekon e con le braccia incrociate sul petto, persa tra i suoi pensieri ad occhi chiusi.
<< Potete cominciare >> ordinò l’uomo agli impiegati.
I macchinari vennero azionati ed una gran quantità di Uova X iniziarono a crearsi sopra le teste dei sottoposti, sprigionando un’incredibile energia negativa.
<< Bene, molto bene. Con la continua produzione di Uova X riusciremo a far apparire l’Embrione ed allora potrò realizzare il mio desiderio di dominare il mondo >> mormorò Burke, parlando tra sé e sé.
Alexis osservò i marchingegni della Black Power continuare a creare le Uova, finchè qualcosa non iniziò ad ostacolare i piani della società.
L’energia per alimentare le macchine si era dimezzata improvvisamente e continuava a diminuire, arrestando così il processo di produzione delle Uova X.
<< Che succede? >> chiese Burke, irritato.
<< La corrente che serve per alimentare le macchine non è sufficiente >> riferì una donna.
<< Stiamo cercando di reperirla dagli edifici circostanti, ma ci occorreranno alcuni minuti >> rivelò un tecnico, mentre digitava codici e segnali sul computer.
<< Vedete di sbrigarvi >> sentenziò il presidente, spazientito per quell’imprevisto.
Alexis alzò lo sguardo verso una delle finestre dell’edificio in disuso, notando delle ombre oltre le imposte del secondo piano.
<< Tenete gli occhi aperti >> ordinò Burke alle guardie.
Un sorrisetto si disegnò sulle labbra della ragazza, mentre richiudeva gli occhi e prestava attenzione ad ogni suono che captava.



<< Stanno cercando di utilizzare l’energia delle società circostanti >> annunciò Nikaido dalla ricetrasmittente che Amu reggeva nella mano.
<< Puoi fare qualcosa per bloccarli? >> chiese Utau.
<< Certamente, sto già provvedendo ad ostacolarli >> rispose il maestro, soddisfatto del suo lavoro.
<< Bene, ora noi proveremo ad aggirare le guardie per raggiungere i macchinari e distruggerli >> disse Tadase.
<< Hikaru, riusciresti ad infiltrarti nei programmi della Black Power ed infettare i loro dati? >> domandò Kairi.
<< Naturalmente, ho ottenuto l’accesso ai loro dati qualche secondo fa. Ora vediamo di creare un po’ di scompiglio >> rispose il bambino da un’altra ricetrasmittente.



<< Capo, venga a vedere >> disse un impiegato al collega.
<< Non capisco >> mormorò l’uomo, osservando il monitor del portatile.
<< C’è qualche problema? >> chiese Burke, avvicinandosi.
<< Sembra che i file siano stati contaminati da un qualche virus virtuale. Ora proveremo a scoprire di cosa si tratta in modo da recuperare i dati che sono stati infettati >> rispose il tecnico.
<< Fate in fretta. Abbiamo un obiettivo da raggiungere >> sbottò il presidente, prima di voltarsi verso la giovane – sempre poggiata contro al muro << Vai a controllare che non ci siano intrusi >>.
Alexis aprì gli occhi, osservando l’uomo che per molti anni l’aveva sottomessa al suo volere, prima di staccarsi dalla parete ed allontanarsi silenziosamente.



<< Delle guardie hanno iniziato a setacciare l’edificio per assicurarsi che non ci siano degli intrusi. Presto ci scopriranno se non troviamo un modo per uscire senza essere visti >> riferì Kukai.
<< Dobbiamo trovare il modo di raggiungere Burke e tutti quei macchinari senza doverci scontrare con quegli uomini >> convenne Nagihiko.
<< Intanto avviamoci verso l’ultimo piano, così avremo più tempo per pensare all’attacco da sferrare >> disse Rima.
Il gruppo avanzò cautamente lungo i corridoi, salendo le rampe di scale fino a raggiungere l’ultimo piano dell’edificio.
<< Arriva qualcuno >> annunciò Yoru, indicando un punto alle spalle dei compagni.
<< Qui dentro >> espresse Amu, varcando la soglia della porta alla sua destra.
Quando Kukai chiuse l’uscio dietro di sé, i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.
<< Abbiamo rischiato di farci scoprire >> ammise Yaya.
<< Oppure avete agito proprio come ci si aspettava >> disse una voce familiare.
I presenti si voltarono verso le finestre della stanza e scorsero una figura acquattata sul cornicione, mentre li osservava con un sorrisetto sulle labbra.
<< Ale >> la chiamò Lika.
<< Sapevo che avreste rischiato lo stesso, nonostante poteste pensare che il messaggio fosse una trappola >> riferì la ragazza.
<< Allora sei stata davvero te a mandarci la mail >> capì Utau.
<< Sì, mi sono intrufolata nell’ufficio di Burke – sapendo che il suo portatile non è sorvegliato da nessuno – ed ho inviato il messaggio a Nikaido. Poi ho cancellato la mail per evitare che Burke scoprisse cos’ho fatto >> rivelò Alexis.
<< Sei stata davvero brava a non farti scoprire >> si complimentò Amu.
<< Immagino che i problemi che Burke ed i suoi sottoposti stanno incontrando sono merito della Easter e di Nikaido. Gli unici in grado di ostacolare una grande società come la Black Power potrebbero essere solo loro, anche perché il sistema informativo è ben protetto e non sono molte le persone in grado di annientare una simile difesa >> espresse Ale.
<< Ci hai coperti tutto il tempo >> capì Kairi.
<< Sono la prima a voler vedere la Black Power sconfitta, non dimenticatevelo. Se agisco senza farmi scoprire, la società non potrà sapere che vi sto aiutando a farla cadere >> rivelò Alexis.
<< Quale sarebbe il piano di questa sera? >> chiese Ikuto.
<< Radunando una grande quantità di Uova X, la loro energia negativa sarebbe in grado di attirare l’Embrione e così Burke potrebbe catturarlo per esaudire il suo desiderio >> rispose la giovane.
<< Bisogna distruggere quelle macchine e le Uova create da esse >> espressero Rima e Yaya.
<< Se agite allo scoperto, Burke mi ordinerà di fermarvi ed annientarvi. Posso cercare di perdere tempo, ma lui potrebbe insospettirsi se non userò le mie piene forze >> fece notare Ale.
Un rumore di passi nel corridoio fece scattare i ragazzi, che si scambiarono un’occhiata d’intesa.
<< Pronti? >> chiese Amu ai compagni.
Alexis osservò il gruppo, lasciando che un vero sorriso si disegnasse sulle sue labbra.
<< Vi ringrazio >> disse la giovane.
<< Di cosa? >> chiese Kukai.
<< Non avrei mai pensato di poter incontrare degli amici come voi >> rispose Ale, serena.
Ikuto le si avvicinò ed i due si guardarono negli occhi, restando in silenzio.
Alexis si sporse verso il giovane e sfiorò le sue labbra con le proprie, allontanandosi immediatamente.
<< Mi fido di te >> mormorò la ragazza, sparendo oltre la finestra.
<< Dovrei essere gelosa, invece sono felice per te fratello >> disse Utau, ricevendo un sorriso da parte del giovane.



<< Signore, abbiamo avvistato degli intrusi all’ultimo piano dell’edificio >> annunciò una guardia.
<< Scommetto che sono i mocciosi, venuti qui per ostacolarci >> mormorò il presidente, spostando lo sguardo verso i macchinari e le Uova X accumulate fino a quel momento.
<< Fermati, Burke >> gridò una voce femminile.
I Guardiani – trasformati con i propri Shugo Chara – apparvero alle spalle del gruppo della Black Power e si prepararono a combattere contro le Uova.
<< Piccoli impiccioni, proprio non riuscite a lasciar perdere. L’Embrione sarà mio ed allora nessuno potrà più fermarmi >> annunciò Burke, ridendo malignamente.
<< Ti sbagli perché noi ti impediremo di catturarlo >> lo contraddisse Nagihiko.
<< Ma prima di arrivare a me, dovrete sconfiggere la vostra amica >> gli ricordò il presidente, chiamando Alexis.
La ragazza giunse all’improvviso, fondendosi con il suo Uovo nero.
<< Chara Transformation: Guerriera delle Tenebre >> si presentò Ale.
<< Andiamo ragazzi >> disse Tadase a Nagihiko, Ikuto, Kairi e Kukai – rispettando il piano che avevano progettato poco prima.
I cinque giovani si scagliarono contro Alexis, iniziando a combattere per permettere alle compagne di agire indisturbate.
<< Numero del Giocoliere >> gridò Rima.
<< Paperelle da bagnetto, all’attacco >> proferì Yaya.
Le due ragazze riunirono le Uova X, mentre Amu ed Utau si pararono dinanzi a quest’ultime.
<< Ninnananna dell’Angelo >> sentenziò la bionda.
<< Luce di Amu >> annunciò Quadri Amuleto.
Le Uova vennero tutte purificate e subito dopo avvenne ciò che Burke stava aspettando.
<< Signore, ecco l’obiettivo! >> esclamò un sottoposto, indicando sopra le loro teste.
<< Azionate il cattura Embrione >> ordinò il presidente.
Il tecnico digitò alcuni comandi sulla tastiera e da una macchina uscì un piccolo missile.
<< Non è possibile! >> esclamarono i Guardiani, stupiti di quell’imprevisto.
<< Mi dispiace, mocciosi, ma ho vinto ancora io >> affermò Burke, ridendo sguaiatamente.
<< Questo lo dici tu >> ribatté Alexis.
Gli sguardi dei presenti si puntarono sulla ragazza e rabbrividirono nell’incontrare il suo sguardo glaciale.
<< Ho passato nove anni sotto il tuo controllo ed ora che ho ritrovato mio padre e degli amici di cui posso fidarmi, non permetterò a nessuno di privarmene. Cerco solo la libertà e farò di tutto per ottenerla >> gridò la giovane, esternando la sua furia.
Il Lucchetto Magico iniziò a risplendere di una luce abbagliante, mentre tutti osservavano la scena a bocca aperta.
<< Ma che sta succedendo? >> chiesero Yaya ed Utau.
<< Non lo so >> ammisero gli altri compagni, mentre cercavano di vedere oltre la luminosità.
<< Alexis >> la chiamò Ikuto, preoccupato.
Quando tutto tornò alla normalità, i Guardiani si ritrovarono dinanzi ad una lieta novità.
<< Chara Transformation: Dea della Notte Lunare >> annunciarono Alexis e Lika.
<< Si è trasformata con Lika e l’Uovo nero >> comprese Kairi.
<< Non ti permetterò di catturare l’Embrione, Burke. Mi hai usata per tutti questi anni ed ora è giunto il momento che prenda in mano le redini della mia vita >> proferì Ale.
<< Avevamo un patto >> le ricordò l’uomo.
<< Tu non hai mai giocato lealmente, quindi perché mai dovrei farlo io in questo momento? >> chiese la ragazza.
Alexis scattò verso il missile, determinata a vincere quella battaglia che da troppo tempo persisteva. << Respiro della Luna >> proferì Ale.
Il missile venne dirottato da una forte brezza e puntò verso il gruppo della società, sparando poi la rete ed imprigionando i sottoposti di Burke.
<< Maledetta, come osi >> gridò il presidente, furibondo.
<< Spirito del Lupo >> disse la giovane.
Un fantasma a forma di lupo si avventò verso l’uomo, sbalzandolo all’indietro.
<< Bravissima Alexis >> si complimentarono le ragazze.
<< Un attacco davvero potente >> convennero Tadase e Nagihiko.
<< Non ho mai visto una Chara Transformation come questa >> ammise Kukai.
<< Ce l’abbiamo fatta >> mormorò Yoru al suo portatore.
<< Io non direi >> sbottò Burke, puntando una pistola verso il giovane << E’ tutta colpa tua, stupido ragazzino, ma ora pagherai caro il tuo affronto >>.
<< Ikuto, sta attento >> gridò Utau, preoccupata.
Alexis si fiondò verso il compagno, agendo d’istinto.
Si sentì uno sparo assordante e poi il silenzio più assoluto, mentre i presenti rivedevano la scena a rallentatore nelle loro menti.






Angolo Autrice
Buon tardo pomeriggio ! =)
Eccoci giunti al penultimo capitolo di questa breve ff... che ne pensate?
Ale e Ikuto riusciranno a stare insieme? I Guardiani riusciranno a sconfiggere la Black Power?
Domande, domande ed ancora domande XD mai una risposta! XD eheheh, mi dispiace ma sono fatta così... io faccio nascere le domande (sempre se ce ne sono) e poi lascio che sia la storia a rispondere =) ovviamente chiarisco e preciso i punti che potrebbero essere poco comprensibili =)
Riguardo una possibile domanda su come immaginarsi la nuova Chara Transformation di Alexia... beh, come dice il nome, l’abito a cui mi sono ispirata è quello che si può vedere in alcuni film dove compaiono gli Dei... non so se ho reso l’idea XD
Ringrazio infinitamente coloro che leggono la ff ed in particolare IceJuliet, yako_chan, Shining_Diamond e PiccoloKoala per aver recensito il capitolo precedente =)
Bene, ora devo scappare XD
L’Epilogo non si farà attendere a lungo, quindi abbiate solo un pochino di pazienza e poi scopriremo come andrà a finire la nostra storia =)
Bacioni

ryry


   
 
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