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Autore: GrumpyTrolla    05/08/2011    1 recensioni
In questa storia mi sono sforzata, toccando solo i momenti più salienti, di raccontare il punto di vista di Lucius sul suo rapporto con Severus. Più che altro, si tratta di un percorso fatto di momenti abbastanza separati l'uno dall'altro, saranno pressappoco dieci capitoli.
Spero sarà di vostro gradimento!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lucius Malfoy, Severus Piton | Coppie: Lucius/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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But I never loved her ‘till the day she laid her eyes on me.
Now I’m jumping up and down, she’s the only one around,
And she means every little thing to me.



Capitolo 4: Meaningful.

È Sabato, nel tardo pomeriggio, ed io sono di pessimo umore.
All’inizio i miei incontri con Severus erano rari: mi recavo ad Hogsmeade quando sapevo che Hogwarts aveva programmato una gita, ma con l’andare del tempo questa frequenza è aumentata e capita anche spesso che io approfitti della mia carica di dipendente del Ministero per entrare nella scuola.
Ovviamente però, una cosa del genere non poteva passare inosservata e prima di lasciarmi congedare, Silente mi ha fatto un discorso. Il vecchio preside era tranquillo ovviamente, e nonostante non abbia usato parole dirette, il messaggio ai miei occhi era chiaro: secondo lui io avrei una pessima influenza sul giovane Piton.
Avere una cosa simile su qualcuno presuppone un legame più o meno profondo, e scoprire che la connessione tra me e Severus non passa inosservata, in qualche modo mi ha fatto piacere; di certo però, non mi ha reso felice la richiesta di eliminare, o quanto meno ridurre drasticamente, la frequenza delle mie incursioni.
“Possiamo scriverci signor Malfoy, e vederci durante le gite.” Commenta Piton, con un’alzata di spalle ed anche questo non manca di irritarmi. “Non vedo perché rischiare di far prendere una sincope al professor Silente.” Scherza, con un’espressione furba sul viso, per poi prendere a parlare del più e del meno, come al solito.
Passano i minuti, uno dietro l’altro, ed all’improvviso è come se fosse calato il silenzio.
Severus continua a raccontarmi della sua settimana, vedo le sue labbra muoversi ma lo fanno tanto più lentamente e non distinguo – probabilmente perché non mi và - i suoni; forse è colpa del vento che gli sta spazzando i capelli, della luce oro ed arancio che s’insinua tra loro, accecandomi di tanto in tanto, distraendomi.
Lui mi guarda e non mi guarda, poi torna a guardarmi e non riesco neppure a tenere conto del tempo che passa; continuo ad annuire, senza sapere a cosa, ma non mi dispiace affatto perdermi questo discorso.
“Signor Malfoy?”
“Eh?”
Mi fissa, senza parlare, si aspetta una risposta ovviamente, che anche volendo non saprei dargli. D’un tratto sorride ed è una cosa preziosa, senza malizia né superiorità, poi torna a guardare il lago, senza insistere…
“Dicevi?” Chiedo, mantenendo un tono neutro.
“Niente.”
“Niente?”
Niente.” Risponde, calcando la parola, poi si volta verso di me e per la prima volta da quando ci conosciamo, mi abbraccia, ma non lo fa nel modo che ci si aspetterebbe da un amico.
I nostri corpi collidono, lui poggia il mento sulla mia spalla, mentre quasi di loro spontanea volontà, come se non stessero aspettando altro da tempo, le mie braccia lo circondano completamente all’altezza della vita.
Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così. Per me, per la mia vita che è tutto quello che ho; è tutto quello che io ho, e non è ancora finita .”
Dice, e dopo appena qualche attimo si allontana, cercando il mio sguardo ma io non dico niente mentre lo vedo scivolare via da questo momento, lontano da me, per tornare al castello e solo quando lo vedo sparire entro le sue mura, mi guardo intorno.
Non c’è nessuno, ed il malumore pare passato.


- Le frasi all’inizio del testo sono tratte dalla canzone “Fall for you” dei Secondhand Serenade.
- La loro traduzione è: Ma io non l’avevo mai amata fino al giorno in cui poggiò gli occhi su di me. Ora salto su e giù, lei è l’unica qui, ed è tutto per me.
- Le frasi in corsivo pronunciate da Piton sono tratte dal testo della canzone “Annarella” dei CCCP, perché secondo me non può essere altro che poesia.

  
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