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Autore: ChristineB    06/08/2011    1 recensioni
Ho voluto scrivere questa ff perchè Zia Row, all'inizio, voleva che Hermione stesse con Fred.
From chapter one:
«Hermione, l'unica cosa che voglio non finisca è l'estate. Vorrei poter star con te molto più tempo.»
(N.B. Molto probabilmente il titolo dell'intera storia cambierà.)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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«Sveglia, sveglia!» gridò Molly dal piano di sotto.
Per andare alla stazione di King's Cross avevano organizzato due viaggi: Harry, Ron ed Hermione con la signora Weasley tramite la metropolvere verso Diagon Alley così da arrivare a Londra in un battibaleno e Fred, George e Ginny sulla macchina incantata del signor Weasley.
I piani erano perfetti, passare quel muro era tanto facile quanto non farsi vedere dai babbani.
Dal treno nero e rosso usciva quel solito fumo bianco piacevole, c'erano tanti genitori e anche tanti nuovi ragazzini del primo anno, felice di entrare in quel mondo pieno di incantesimi e pozioni.
Fred era appena salito sul treno ed aveva subito incontrato lo sguardo di Hermione.
Dovevano sbrigarsi oppure avrebbero perso il treno. Così la signora Weasley li abbracciò tutti e tre e loro corsero verso uno dei vagoni trovando uno scompartimento vuoto.
«Mamma non si scollava più. Glielo dico sempre ma ogni volta rischiamo di fare tardi. E' incredibile! E' come un avvincino!» sbottò Ron gesticolando
«E' solo molto protettiva, Ron. Non c'è motivo di preoccuparsi.» rispose Harry
Entrambi si aspettavano una risposta intelligente da parte di Hermione ma lei era lì, vicino al finestrino, guardando il magnifico paesaggio che quel viaggio sul treno le stava donando.
«Hermione? Hermione!» urlarono i due facendola saltare
Lei subito afferrò la bacchetta, pronta per lanciare uno Schiantesimo.
«Cosa c'è? Qualcuno ha attaccato il treno?» chiese lei preoccupata e con il cuore in gola.
I due ragazzi fecero un "no" con la testa e lei rimise la bacchetta al suo posto. Continuarono a guardarla e poi lei uscì dallo scompartimento.
Proprio quando stava uscendo, si trovò Ginny davanti.
«Ehi!» disse la rossa, Hermione sorrise e l'altra entrò dando un bacio ad Harry.
La signora del carrello ancora non era passata così volle andare a cercarla quando la trovò davanti ad una porta che trafficava con uno studente.
Si avvicinò piano piano e, arrivata vicino all'obiettivo...
«Due bacchette di liquirizia, grazie.» disse lei e un'altra voce.
La Grifondoro alzò gli occhi e i suoi incontrarono quelli verdi di Fred Weasley. Entrambi sorrisero e presero le loro liquirizie.
Si guardarono ancora finchè George non scosse il gemello.
«Fratello, io e Angelina stiamo per farci una partitina a scacchi, vuoi fare da arbitro?» chiese l'altro rosso.
Fred scosse la testa e senza farsi sentire chiese a George se andava da Angelina a giocare, lui annuì con la testa e sparì dietro una porta scorrevole.
«Seguimi.» disse andando verso il suo scompartimento, seguito da Hermione.
Si sedettero e poi Fred fece un incantesimo alla cabina facendola diventare più grande e rendendola praticamente invisibile e impenetrabile.
«Cos'hai fatto?» chiese lei ridendo
«Diciamo che l'ho sigillata. Nel mio stile, ovviamente.» disse lui mangiando, poi, la sua bacchetta di liquirizia.
I due Grifondoro risero come non mai, poi si fissarono entrambi negli occhi.
Lui le prese la mano e la strinse, intrecciando le dita con quelle della ragazza. Era visibilmente molto innamorato.
Cercava di tenerlo nascosto, soprattutto a Ron. Il fratello era sempre stato innamorato di Hermione, fin dal primo anno, ma non si era mai fatto avanti.
Le guance delle ragazza diventarono color bordeaux e la mano di Fred la accarezzò dolcemente. Si guardarono negli occhi, speravano di restare soli per un altro po', le loro labbra erano vicine, Hermione sentiva il cuore in gola.
Fred aveva già chiuso gli occhi quando qualcuno bussò alla porta dello scompartimento mentre le labbra di Fred stavano per sfiorare quelle di lei. Aprì gli occhi e le fece segno di stare in silenzio.
«Fratello, io ho finito la partita posso rientrare? Anzi no, puoi prestarmi dei soldi per delle Gelatine?» chiese George dal corridoio.  
Fred roteò gli occhi, Hermione fece una piccola ma silenziosa risata e quando andò a dare i soldi al fratello, prese un libro a caso e fece finta di leggere.
«Ora vattene George.» intimò al fratello e quest'ultimo rispose, sussurrando, con un «Ron non ne sarà felice sai? Comunque sei il migliore, l'ho sempre detto.»  
Rientrando, il rosso fece in modo di rendere invisibile la cabina. Era stanco delle interruzioni.
«Dove eravamo rimsti io e te?» chiese sussurrando al suo orecchio. La fece sedere sulle sue gambe e passò una mano tra i suoi capelli, sentì il loro profumo e le sue labbra finiro sul collo di lei.
La ragazza chiuse gli occhi e accarezzò il petto del ragazzo.
«Verrai a trovarmi in biblioteca?» chiese lei sussurrando
«Farò di meglio cara. Ci sono tanti posti dove non farsi vedere. Anzi, a dire il vero solo uno e non è disegnato sulla Mappa del Malandrino. Dovresti conoscerlo sai?» sussurrò di nuovo al suo orecchio per poi morderle piano il lobo.
La Stanza delle Necessità non esisteva secondo la Mappa ma poche persone sapevano dell'esistenza di quel posto. Aveva il potere di trasformarsi in qualsiasi cosa, anche in una foresta se necessario, e sicuramente la usavano più persone per volta, con differenti parole segrete.
Le labbra di Fred salirono sul viso di Hermione e poi finirono sulle sue labbra. Si muovevano lente e dolci, il loro sapore le ricordavano la liquirizia, forse perchè poco prima lui ne aveva mangiata una.   
Quando entrambi si staccarono, rimasero fronte a fronte. Lei spostò lo sguardo verso il finestrino e notò che stava per arrivare alla stazione.
«Devo andare...» sussurrò stretta fra le sue braccia «Siamo quasi arrivati e gli altri si staranno chiedendo dove sia finita.»
Si guardarono e poi lui la baciò di nuovo, sfiorandole il braccio, facendole venire un brivido.
«E allora ci vediamo a cena, Granger.» disse lui.   
«Chi ti dice che io mi metta proprio davanti a te, Weasley?»
In realtà l'unica volta che si era seduta davanti a Fred era stata l'anno prima, Ron stava male ed Harry stava con lui nel dormitorio maschile di Grifondoro. Lei e Ginny erano vicine e avevano davanti i due gemelli.
«Lo farai, Granger. Fidati di uno dei Weasley più intelligenti...»
Hermione fece una piccola risata, gli scompigliò i capelli e prima di uscire disse «L'unico Weasley più intelligente non è un ragazzo ma una bellissima ragazza di nome Ginevra. Dovresti conoscerla se non sbaglio.»
Lui fece un sorriso e la guardò andare via, poi si abbandonò al suo sedile e guardò il soffitto, sognante.
George rientrò proprio in quel momento e notò lo sguardo del fratello.
«Allora Freddie com'è andata?» chiese l'altro rosso.
«E' magnifica, Georgie. Ora capisco l'ossessione di nostro fratello per lei.»

Nel frattempo, Hermione tornò al suo scompartimento.
«Finalmente sei tornata! Dov'eri? Hai inseguito la signora del carrello per tutto questo tempo?» chiese Ron guardandola mentre Ginny usciva.
«Aveva finito le bacchette di liquirizia e ho dovuto aspettare.» rispose lei con il viso sincero.
Entrambi si erano già cambiati perciò li buttò fuori e anche lei si cambiò indossando la divisa di Grifondoro.
La carrozza era grande e, a loro, si unirono Luna, Neville e Ginny. Poco più in là, Fred e George insieme a Lee Jordan, Angelina Johnson e Hannah Abbott, li stavano superando.
«Ragazzi dobbiamo andare se no non riusciremo a prendere i migliori posti ai nostri tavoli.» disse Luna guardando tutti.
Era evidente che la giovane Corvonero avesse fame.
Il buio era troppo ma con le lanterne si vedeva meglio. Le stelle erano alte ed Hermione vide la luna, in alto, nel cielo. Fece un sorriso e pensò a quella sera quando guardò le stelle con Fred.
Fred stava facendo lo stesso, fissava la luna incantato finchè non venne scosso, di nuovo, da George.
«Freddie sveglia. Siamo arrivati.»
I due gemelli entrarono insieme ai suoi amici e, ordinati, andarono in Sala Grande.

  
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