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Autore: MagicaAlessiuccia    02/04/2006    7 recensioni
L'orologio particolare Ho dovuto cambiare il titolo alla FF per alcuni problemi, ma la storia è sempre la stessa. Spero che continuiate a seguirmi numerosi! Sono anche riuscita a scrivere la storia in modo ordinato! Così a nessuno si incroceranno gli occhi a leggere tutto appiccicato! (Per questo ringrazio chi mi segue, in particolar modo Lysi )..
Vicenda drammatica e un pò triste, che però evidenzia l'Amicizia e l'Amore tra i personaggi. Harry sta combattendo contro un gruppo di Mangiamorte, mentre la famiglia Weasley sta attendendo sue notizie alla Tana. L'attesa certo non è delle più facili, infatti assisterete a colpi di testa e isteria. D'altronde, come biasimare Ron, Hermione, Ginny, Arthur e Molly?! Potrebbero perdere una persona veramente molto importante.. Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate. Commenti positivi e negativi, no problem! Alessia :)
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Suspence, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur Weasley, Molly Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Scusate il ritardo, ma sono tornata Venerdì dalla gita e mi sono dovuta
sistemare. Comunque ecco quì l'ultimo capitolo, spero che sia di vostro gradimento e che sia
gradevole come chiusura di questa mia prima FF.. Recensitemi, per favore! Così mi
incoraggerete a scrivere un'altra storia (questa volta allegra fin da subito, promesso) =).
Un bacio a tutti e tanti sinceri ringraziamenti a chi mi ha segiuto fin dall'inizio!
Spero di avervi trasmesso qualche emozione nel leggerla, come ne ho avute io nello scriverla.
Grazie, ancora, di cuore.
Alessia





"Credi che sia abbastanza salata?"
"Fammi sentire"
Ginny e Harry erano davanti ai fornelli nella cucina di Godric's Hallow, e la donna stava
preparando la pasta per la cena insieme agli amici/parenti. La rossa allungò il mestolo,
con una farfallina dentro, alla bocca dell'uomo davanti a lei. Harry la mangiò e masticò
sovrappensiero.
"Allora? Devo aggiungere altro sale o ne ho messo abbastanza?"Domandò Ginny,
guardando in attesa il moro. Harry divenne all'improvviso di un rosso acceso, e cominciò a
sventolarsi una mano davanti alla bocca:
"Caspita! Caspita!"
"Che c'è?! E' troppo salata, vero!?"
"No", rispose Harry, ingoiando definitivamente la farfallina, "Era bollente"
Ginevra rimase per qualche secondo a guardare gli occhi verdi del marito, prima di
voltargli le spalle per scolare la pasta:
"Mi ricordi perchè ti ho sposato?".
Harry si asciugò gli occhi colmi di lacrime e si avvicinò alle spalle della donna:
"Perchè ti amo"Rispose lui, strusciando le labbra sul collo della rossa.
Lei venne percorsa da un brivido lungo la schiena e sorrise compiaciuta:
"Mmm, sei stato abbastanza onesto"
Harry le prese la mano sinistra e se la avvicinò alla bocca. Baciò delicatamente la fede
all'anulare e poi le sue labbra rosse.
"Meno male che dovevate cucinare. Pensavo che voleste fare un' altra cosa che finisce
sempre per are!"Ronald era entrato in cucina, sorridendo alla vista della sorella e del cognato.
I due si divisero e continuarono a fare quello che stavano facendo un attimo prima.
"E' quasi pronto, Ron, vai a finire di apparecchiare"Disse Ginny, che era leggermente
arrossita a causa delle parole del fratello.
"Ma io sono l'ospite!"Esclamò il rosso, tenendo il broncio.
"Appunto, e se vuoi mangiare non puoi fare altrimenti"Rispose Harry, spingendo fuori
dalla cucina il cognato.

Dopo qualche minuto le quattro persone si sedettero a tavola e cominciarono a mangiare.
"Ehi, Ron, ti ricordi la sera di Natale del nostro ultimo anno?"Domandò Harry.
"Sì, ma non ne parliamo, per favore.."Rispose Ron, arrossendo insieme ad Hermione.
"Ah sì", esclamò Ginny, "Quando Ron si è sbagliato, e invece di dire ad Hermione Mi dai
il sale
-"
"Le ha detto Mi dai un bacio"Concluse Harry, ridendo insieme alla moglie.
"Se volevate umiliarmi, ci siete riusciti perfettamente"Commentò Ron.
"No, volevamo ridere un pò, non te la prendere"Disse Harry, dando una pacca sulla spalla
al vecchio amico di sventure:
"Bene, allora adesso tocca a me ricordare una certa cosa! Vi ricordate il periodo invernale
del nostro sesto anno?"
"Devi essere più preciso, Ronald. Come pretendi che-"
"Ok, ok, Hermione, sarò più preciso.. Una delle giornate in cui abbiamo giocato tutti e
quattro a palle di neve. Eravamo vicino al lago ghiacciato, ed Harry aveva costruito un
pupazzo di neve-"
"Era una pupazza di neve", confessò Harry, "Doveva assomigliare a Ginevra"
"Ecco perchè..!"Esclamò Ron, senza finire la frase. Ginny e Hermione lo guardano
interrogative, mentre Harry cercò di scappare, ma fu trattenuto dal rosso, che si mise a ridere.
"Avevamo fatto una scommessa e Harry aveva perso", spiegò Ron, "Così dovevo dargli
una penitenza, che era quella di baciare con la lingua quel pupazzo di nev-"
"Pupazza"
"Sì, insomma. Ecco perchè hai accettato subito!"
"Ci credo, secondo me assomigliava molto a Ginny, e lei mi piaceva, quindi.. Perchè non
baciarla? Tanto erano solo una penitenza e un pupazzo di neve secondo te.."
"Che schifo, Harry! Hai baciato del ghiaccio"
"Ma assomigliava a te! L'avevo fatta con tanto amore.."Disse Harry, fingendosi sognante.
Lei gli tirò una manata:
"Scemo! Se mi dicevi prima che ti piacevo, invece del pupazzo-"
"Pupazza"
".. Potevo esserci io"
"Ma di cosa ti lamenti?! Abbiamo già recuperato il tempo perso"Harry, guardando il
figlio. Il bambino dai capelli neri e gli occhi azzurri si girò verso il padre sentendosi osservato,
e lo salutò con la manina, sorridendogli. Lui provava una vera e propria venerazione per il
padre, che si allungò per accarezzargli i capelli. William aveva ormai 4 anni, ed era
identico al padre, in tutto e per tutto. Quel bimbo era la fotocopia vivente di Harry Potter.
Aspetto e carattere.
Dalla madre aveva ereditato gli occhi e quella solarità che apparteneva agli Weasley.
E davanti a quel bimbo dai capelli neri e spettinati, c'era un secondo bimbo. I capelli rosso
fuoco, gli occhi azzurri e il naso piccolino. Eric Weasley aveva solo 2 anni, ma aveva
ereditato il cervello e l'intelligenza della madre.
"Ehi, non parlate così davanti a me, per favore"Scherzò Ron, facendo ridere gli altri.
"E la volta che Hermione diede fuoco ad un libro del Reparto Proibito?"Continuò Harry.
"L'ho fatto perchè mi aveva preso a botte con la copertina"Cercò di giustificarsi
Hermione, arrossendo ancora una volta.
"Ci credo, volevi strappargli una pagina. E' come se tu mi strappassi una-"
"Ronald, i bambini!"Il rosso venne interrotto dalla moglie, che indicò i due bimbi.
"Volevo dire una ciglia, maliziosa"
"Come no! E comunque non è stata colpa mia. Se ti ricordi quella pagina serviva a te!"
"E perchè? Questa me la sono persa"Intervenne Ginny, con la domanda.
"Perchè doveva farsi andare via dei lividi sul viso, che si è fatto ad una partita di
Quidditch, per un appuntamento"Spiegò la brunetta.
"E con chi?"Domandò la rossa.
"Con Lavanda Brown, naturalmente. Voleva solo farmi ingelosire, ma non ci sono caduta.
Anzi, è lui che non ce l'ha fatta"
"Devo sempre entrarci io nelle cose, come la mettiamo?"Domandò Ron, facendo ridere le
altre tre persone.
"Sei tu lo stupido del gruppo, che ci vuoi fare!?"Rispose la sorella.
"Stai attenta, sorellina"Minacciò Ron, puntandole contro un coltello.
"Concordo con Ginevra"Intervenne Harry. Ron si voltò verso l'amico/cognato e allungò la
posata contro di lui:
"Ginny, guarda che se rompo gli attributi a tuo marito ci rimetti anche tu. Quindi fallo
stare zitto"
"Harry, per carità, tappati la bocca"Disse Ginny, ridendo e chiudendo la bocca del marito.

*** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** ***

Dopo due ore, le donne di casa erano in cucina a lavare i piatti e a raccontarsi le loro
disavventure con figli e uomini, mentre Harry guardava una partita di Quidditch in tv con
in braccio il figlio William e Ron giocava con il figlio Eric.
"I giochi te li compro io, e scelgo io quelli con cui giocare"Stava dicendo Ron, separando
dei giochi.
"Ma tu papà"Rispose il piccolo dai capelli rossi, indicando con il dito il padre.
"Appunto, sono io il padre e quindi sono io che detto regole. Tu prendi questo ed io tengo
questi altri"
Ronald si avvicinò i giochi più belli e grandi, e lasciò al figlio l'unico gioco rotto. La
rezione non si fece attendere: il piccolo Weasley si mise a piangere, battendo i piedi a terra,
come faceva la madre da ragazza.
Hermione, sentendo il bambino piangere, arrivò in salotto e, una volta capita la situazione,
prese in braccio il figlio e si rivolse al marito:
"Ronald, sono senza parole. Devi litigare con tuo figlio, che ha 3 anni, per dei giochi.
L'adulto sembra Eric, ti avviso"
Mentre la donna bruna camminava velocemente verso la porta della cucina, Ron fece il
verso alla moglie:
"Bla bla bla"Fece Ron, facendo ridere il figlio:
"Hai visto?! Hai visto?! Lui si diverte con me"
"Non quando fai il bambino"Rispose a tono Hermione.
"Tu non capisci: se vuoi giocare con un bambino di 3 anni, devi anche tu far finta di avere
3 anni"
"Il fatto è che tu non fai finta.."
Ginny apparì dalla porta della cucina e, continuando ad asciugare una pentola:
"Ron, spero tanto che tuo figlio abbia preso il cervello dalla madre",disse la rossa,"Mi
ricordo ancora adesso quando mi hai fatto mangiare una spugna, o quando stavi per farmi
bere la Pozione Polisucco che avevano fabbricato Fred&George. Tu non ti intendi di
bambini, lascia perdere"
"Parla quella che è nata Mamma"Disse Ron, facendole la linguaccia.
"Ok, finitela. Ci sono dei minorenni che sono stufi di sentirvi, vero ragazzi?"Intervenne
Harry, guardando i due bambini. Questi annuirono e fecero il finto broncio.
"Che attore",esclamò Ginevra, prendendo in braccio William,"Hai preso dal papà e non va
bene"Continuò lei, facendo ridere il bambino dai capelli neri:
"Papà"Esclamò lui, allungandosi verso il padre. Intanto Ron prese dalle braccia della
moglie Eric e disse:
"Direi di andare a dormire, vero?"
"No"Rispose il figlio, a tono.
"Come no! Alla tua età era mia madre che decideva a che ora dovevo essere
addormentato, e non potevo dire no. Quindi adesso noi andiamo a letto.. Vero,
mamma?"Commentò il rosso, facendo un occhiolino e un sorriso malizioso ad Hermione:
"Sì. Io, te e il bambino"
"Finché non si addormenta Eric"
"No, finché non la smetterai di litigare con tuo figlio"
"Allora aspetto e spero..", commentò tristemente l'uomo,".. Comunque ci rimetti anche tu"
"Guarda che non sono io quella che và in crisi dopo appena una settimana"
"Vedremo"
"Ok, vedremo. Anzi, sarò io a vederti chiuso in bagno per una buona mezz'ora"
"Volete finirla?"Intervenne Ginny, affiancata dal marito:
"Non vogliamo sapere i particolari della vostra vita sessuale"
"Peccato, avreste potuto prendere spunto da noi"Rispose Ron, beccandosi una manata
dalla brunetta:
"Ron!"
"Che c'è!? Scommetto che loro non hanno la nostra fantasia"
"Questo lo dici tu, Ronnie caro. Non ti dico i nostri particolari, altrimenti potrebbero
diventarti i capelli blu"Commentò Harry, abbracciando Ginny.
"Che cosa fai con mia sorella!?"Esclamò ad alta voce Ronald, puntando un dito contro
Harry, che si mise a ridere insieme alla moglie.
"Tu sapessi"Rispose lei.
"Ronald, andiamo, non lo vedi che Eric ha sonno?"Disse Hermione, indicando lo sbadiglio
che il figlio stava facendo.
"D'accordo, andiamo", rispose Ron. Poi si avvicinò al moro e continuò con un sussurro,
"Stai attento, Potter"
"Quello che deve stare attento sei tu, Weasley"Rispose allo stesso modo, accarezzando la
gamba della moglie sotto i suoi occhi. Il rosso si stava per avventare sull'amico, ma
Hermione lo fermò per il colletto della camcia:
"Esci immediatamente da questa casa"Disse, senza ricevere repliche. Ron uscì
velocemente da Godric's Hallow, sotto lo sguardo omicida della moglie. Hermione salutò i due
adulti e William, lasciando da sola la famiglia Potter.
Ginny posò per terra il bambino, che prese a giocare, e rientrò in cucina insieme ad Harry:
"Direi che hanno gradito"
"E che la pasta era salata al punto giusto"Scherzò il moro, prendendola tra le sue braccia.
"Ti piace così tanto stuzzicare mio fratello?"Domandò Ginevra, con un sorriso sincero
sulle labbra.
"Sì, direi di sì. A te non piace?"
"Mi diverte"
"Anche a me.."Disse Harry, catturandogli le labbra. Le mani dell'uomo cominciarono a
farsi più insistenti ad accarezzare la pelle sotto la maglietta:
".. Ma mi diverte anche un'altra cosa"Continuò lui, con voce bassa e decisa, nell'orecchio
della moglie.
"Ah sì?"Esclamò Ginevra, lasciandosi alzare la maglia.
"Mm Mm"Sussurrò lui, baciandole il collo avidamente.
"Mamma?"
"William!"Esclamò la rossa con un urlo, allontanando con una spinta il marito e
abbassandosi la maglia:
"Che c'è, tesoro?"Domandò con preoccupazione la mamma, raggiungendo il piccolo
bambino sulla porta della cucina. Lo vide stropicciarsi gli occhi e sbadigliare vistosamente,
prima di cercare di salire in collo alla madre.
"Facciamo un patto", propose Ginny, rivolta ad Harry, "Tu fai dormire William mentre io
finisco di pulire quì, e noi facciamo quella cosa che ti diverte tanto"
"Uff.. Non si addormenterà mai con me. Non posso pulire io, mentre tu-"
"No, mi dispiace, ma deve abituarsi anche a te"Rispose Ginny, avviandosi al lavandino.
"Però se lo faccio addormentare-"
"Vai adesso. Entro 3..".
Harry corse verso William e lo prese in baccio.
".. 2..."
Il moro corse su per le scale e si chiuse nella piccola cameretta verde acqua.
".. UNO!"Strillò Ginevra, lasciando poi la casa in un completo silenzio.
"E' arrivata l'ora di fare la nanna, signorino"Disse Harry al piccolo Potter, dopo avergli
messo il pigiama. Lo fece accomodare nel lettino, gli rimboccò le coperte e gli avvicinò il
suo pupazzo preferito:
"Buonanotte, William. Fai il bravo bambino e dormi, per favore"
"E la storia?"Domandò il piccolino, alzandosi a sedere.
"Quale storia"
"La mamma me ne racconta sempre una prima di dormire"
"Ah ok", rispose Harry un pò in difficoltà, "Ma la mamma se la inventa o te la legge da
qualche parte?"
".. Non lo so.. Stasera mi ha raccontat-"
"Ieri sera"Lo corresse il padre, accarezzandogli una guancia.
"Ieri sera mi parlava di un bambino con gli occhiali.. Ha detto che era uguale a me.. Però
era più grande, non aveva 4 anni.. E poi di una bambina.. E del loro amore.. Però la storia
non è finita. Tu la sai?"Domandò William, osservando il padre sedersi sul suo lettino.
Harry lo invitò a sdraiarsi e, dopo averlo rimboccato per bene, si sdraiò al suo fianco:
"Sì, la conosco anche io. Ti ricordi fino a che punto è arrivata?"
"La mamma mi ha detto del loro primo incontro.. Però non lo ricordo.."Rispose il piccolo,
quasi vergognandosi delle sue parole.
"Non ti preoccupare, papà se lo ricorda perfettemente.."Disse Harry, prima di cominciare
a raccontare la storia del suo primo incontro con Ginny.
Parlò per minuti e minuti, seguito con tanto interesse dal figlio, che non aveva nessuna
intenzione di addormentarsi prima di sentire tutto il racconto..

"Harry? Sei ancora quì?"Ginevra aprì lentamente alla porta della camera del figlio.
Non vedendo nessun movimento e non sentendo alcun rumore, si avvicinò al letto:
"La nostra serata di divertimento? Pensavo di trovarti già a letto"Continuà la rossa.
Avvistò poi qualcosa nel letto ed immaginò fosse il figlio. Ma era troppo grande per essere
solo William. Le sue labbra si arricciarono quando vide William e Harry dormire insieme.
I piedi del moro uscivano di molto dal lettino, mentre il piccolo dormiva beatamente tra le
braccia del padre. Prese silenziosamente dall'armadio una coperta e la mise sulle due
figure più importanti della sua vita.

William Potter.

Harry Potter.

Il suo sogno. La sua fantasia. Il suo desiderio.

La sua realtà.

E dopo lo strazio dell'attesa, finalmente la felicità della vita.
  
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