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Autore: Lilianne    06/08/2011    4 recensioni
Ecco a Voi il seguito di - Cavolo, quanto mi piaci!!-
Vi avevamo lasciato con Martina in viaggio per Parigi, Nick costretto a farla partire anche se la ama, Joe e Cristina innamorati e felicemente insieme. In questa nuova long vi sveleremo le nuove avventure della band e delle sue vicine di casa. Sperando che vi piaccia vi auguriamo buona lettura! (mi raccomando recensite!!) M&C
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parla Cristina.
Erano le ore sei del mattino, quando un luminoso raggio di sole colpii il mio volto, penetrando delicatamente dall’esterno della persiana.
Aprii gli occhi adagio e notai che sulla sveglia gialla poggiata sopra il comodino, brillava nel buio la data 8/02.
Quello, però, non era assolutamente un giorno come tutti gli altri. No.
Finalmente, quell’ otto Febbraio, sarei stata una diciassettenne di tutto punto!
Ebbene si, era già arrivato il tanto atteso giorno del mio compleanno.
M: Tanti Auguri tesoro mio! Svegliati! Oggi sei più grande! La voce di mia madre interruppe il mio dormi-veglia definitivamente. Mi scostò i capelli garbatamente dalla fronte con un bacio.
B: Dai! Alzati! È tardi, devi andare a scuola! -Mio padre entrò nella mia stanza con nonchalance. Era sempre stato identificato da tutti come il “Guastafeste” e in quel momento, si dimostrò tale- Tanti auguri Cri! Mi abbracciò sedendosi sopra il letto sorridendo riguardosamente.
C: Grazieee! Risposi agli auguri della mia famiglia con un tono di voce ancora assonnato ma allo stesso tempo acuto, cercando di alzarmi dal materasso.
M: Bene, adesso lavati e vestiti, ora tuo padre scende di sotto a prepararti la colazione! Mia madre non  seppe trattenersi e istintivamente si aggrappò nuovamente al mio collo rinnovando i suoi auspici.
Successivamente si dileguò insieme a papà in fretta e furia da camera mia correndo, diretta al bar di fronte per ritirare i cornetti caldi.
In quell’istante, tutto, sembrava essere perfetto, così tanto, da essere quasi irreale.
Ero felice. Semplicemente fiera della mia famiglia. Di ciò che ero diventata grazie a loro. Grazie alla forza che mi trasmettevano solo con un abbraccio o una carezza. Ero una semplice ragazza spensierata, senza i flash abbaglianti di centinaia di Nikon puntate addosso a me non appena uscissi per strada, senza collezioni di insulti ricevuti da parte delle riviste scandalistiche californiane, senza le attenzioni dovute alla fama di essere una mezza celebrità.
Ero io. Ero tornata. Ero Cristina. La Cristina che andava a scuola tutte le mattine, che aveva buoni voti in tutte le materie, degli amici splendidi, passioni e amori tipici di una adolescente sognatrice. La Cristina di sempre.
Alzai le tapparelle e spalancai l’enorme porta finestra della mia stanza ammirando per qualche secondo il panorama mozzafiato. Sul terrazzo inspirai a pieni polmoni socchiudendo gli occhi solo per qualche istante. Un leggero venticello invernale sfiorava appena i miei capelli. Una soffice corrente accarezzava il mio volto lievemente. Il cielo era limpido. Azzurro come non mai. Senza nemmeno una nuvola. Il sole dell’ alba appena sorto baciava con grazia tutta la città di Firenze mentre uno stormo di uccelli volava spensierato attorno all’ immensa cupola del Duomo. Si poteva ammirare spettacolo più bello?
Non appena gettai gli occhi in basso, sulle strade della città, mi accorsi con grande stupore, che sull’ asfalto della mia via, si trovava un enorme scritta bianca, che risaltava sopra il nero del catrame.
<< Buongiorno principessa… stanotte l’ho sognata! >>
Wow! Ma chi sarà stato in cavaliere tanto premuroso e gentile? Mi domandai io con tanto di stupore e meraviglia nel leggere quelle parole.
Chissà?
Eppure, ci speravo tanto…
 
 
 
C: La Bianchi poteva anche risparmiarmela un interrogazione nel giorno del mio compleanno! Affermai ridendo ad Alessandra e Micholle accanto a me, mentre ero intenta a preparare la cartella.
M: Che problema c’è? Anzi, ti sei auto regalata un bell’ otto in matematica! Cosa vuoi di più? Micholle sorrise riponendo l’astuccio all’interno del mio Eastpack.
A: Dobbiamo andare via! Sono già usciti tutti Cri! Svelta! Alessandra gridò furente dirigendosi alla porta dell’ aula. Le venne la smania. Era terrorizzata all’idea che potessimo essere rinchiuse all’interno della scuola fino al mattino seguente.
Una volta arrivate nel cortile esterno, ci ritrovammo schiacciate e asfissiate fra tutti gli studenti dell’’istituto. Tirava una strana aria. Sentivo che non era successo niente di buono.
<< Dice che intorno alle 10 di questa mattina i bidelli abbiano visto una Aston Martin decappottabile parcheggiata qua davanti! >>
<< Cavolo! “Tanti auguri bambina mia”…. Chissà per chi sarà!? >>
<< Wow! Certo che solo al liceo scientifico Leonardo Da Vinci succedono queste cose! >>
A: Ehi ma che cosa è successo? Andiamo a vedere! Alessandra corse più avanti trascinando sia me che Micholle ancora più intrigata.
Sbarrai gli occhi appena lessi QUELlA scritta sulla strada del cortile.
Un “Tanti auguri bambina mia” colpii il mio sguardo non poco basito.
C: Ragazze siete state voi? Chi è stato a farmi questo scherzo? Forza! Domandai loro con un sorriso sotto i baffi.
M. Guarda Cri che noi non abbiamo fatto assolutamente niente! Credici! Micholle tirò in su le mani in segno di resa. Alessandra fece lo stesso non appena incrociai il suo sguardo sbigottito.
C: Potrebbe essere stato anche qualcun altro di classe nostra…. Feci come per convincermi maggiormente.
A: Noi non sappiamo niente di nessuno! Credici Cristina! Te lo avremmo detto! Alessandra sembrò essere totalmente sincera.
Non era possibile! Sarà stata sicuramente una coincidenza bella e buona! Prima sul viale di casa mia e dopo nel cortile della mia scuola!
C: Allora vorrà dire che è il compleanno di una ragazza di quinta e il suo ragazzo le ha fatto una sorpresa! Vedrai che sarà andata così…. Dissi alle mie amiche con un tono di auto convincimento.
A stento riuscimmo ad uscire fuori la marmaglia di gente accerchiata intorno a quella misteriosa scritta che sembrava dominare l’attenzione di ogni persona presente.
Eppure, perché quella strana coincidenza riuscì a terrorizzarmi?
 
 
 
M: Dai Cri! Esprimi un desiderio! Veloce, che sennò la cera delle candeline cola su tutta la torta Sacher! Mia madre appoggiò l’enorme dolce ipercalorico esattamente al centro del tavolo della cucina per poi spengere la luce principale.
C: Cavolo mamma è stupenda questa torta, solo a guardarla prendo 5 chili per gamba! Risi io per poi alzare lo sguardo trovando mia madre e mio padre in piedi davanti a me dalla parte opposta del tavolo.
B: Dai Cri svelta su! Sussurrò mio padre incitandomi nel fare veloce pronto per scattami una fotografia durante lo spegnimento delle candeline.
Per un solo secondo pensai all’anno precedente.
Al giorno del mio sedicesimo compleanno, quando aprii la porta della casa di Kevin e Danielle.
Dal buio totale presente all’interno del salotto, pochi attimi più tardi si accese improvvisamente la grande luce del salone….
C’erano circa un centinaio di persone a festeggiarmi quella sera…
I regali, i pianti, i sorrisi, gli abbracci, le carezze…
Tutto….tutto grazie a LUI.
LUI che amavo ancora….
JOSEPH che era ancora il padrone del mio cuore.
Sfregai per un attimo il prezioso anello di Tiffany che ancora, dopo un anno esatto si trovava sempre infilato al dito medio della mia mano sinistra.
Quello, era il SUO anello.
L’anello che LUI mi regalò.
L’anello con il fiore viola ed il diamante al centro.
L’anello che non mi abbandonò mai per 365 giorni.
Era come se un pezzo del SUO cuore fosse ancora attaccato a me. Ancora….
Ancora dopo un anno…
 
Presi fiato e con un solo soffio spensi tutte le diciassette candeline rosa riposte sull’immensa distesa di cioccolato fuso dinanzi a me.
Riuscii a  pensare solo ed esclusivamente a QUEL viso.
A QUELLA bocca, a QUEGLI occhi, a QUEI capelli, a QUEL profumo, a QUELLA voce…
In quel momento, il mio più grande desiderio, fu LUI…
Fu JOSEPH ADAM JONAS…
 
Dopo l’eccessiva abbuffata di torta Sacher e vari bicchieri di Bombardino, decisi di riprendere la lezione di inglese che avevo lasciato in sospeso quel pomeriggio.
I libri erano ancora aperti sulla scrivania della mia camera, a quella maledettissima pagina 45 che narrava la biografia di Shakespeare. Lo studio riusciva a mettermi ansia anche nel giorno del mio compleanno. Accesi la luce dell’abajoure e cominciai a ripetere a fatica quelle strazianti frasi,  argomentando poco per volta un famoso passo di “Romeo e Giulietta”.
<< Che palle! Che palle! Che palle!!! >> sbuffai io sonoramente mentre continuavo ad evidenziare a vuoto le parti che sembravano essere fondamentali nel testo. In quel momento non riuscii a capire più niente, non ricordavo nemmeno le regole fondamentali della grammatica! Forse era dovuto alla stanchezza, sia fisica che mentale!
 
 
Yet, perhaps, did not I ever said.
I never said that my life depended on you,
I felt lost, lost without you ...
It was enough to make your smile shine my life.
You were, and you're still my baby ...
A special little girl that can change you and turn into magic ...




Continuai a replicare quei discorsi come se nulla fosse, anche se uno strano rumore di sottofondo mi distrasse. Lo sentivo distante, come se fosse stato lontano. Che fossi solamente fusa di testa?
 
I swear. It was my fault. Did not want to give you up ....
Listen .... I swear, I open my heart ....
I was foolish to believe the false,

I was stupid to believe to survive without you,
but now that I know the truth,
I'm sorry,
although, perhaps, a simple word will not suffice to have you back ...
Cristina



Tutto a un tratto lo sentii sempre più vicino e soprattutto FAMILIARE. Era il ritornello di una canzone. Di QUELLA canzone. Della canzone cantata da LUI. Cantata da LUI per ME. Il cuore iniziò a battere forte. Sempre più forte.
QUEL rumore sembrava essere sempre meno distante. Sempre più chiaro e riconoscibile. Più terso.
Incredula e soprattutto incuriosita, chiusi immediatamente i libri di scatto e mi diressi alla porta finestra per aprirla. Ma cosa stava mai succedendo? Chi era che stava ascoltando QUELLA canzone?
Quella voce così calda e melodiosa non poteva…
It is you, only you, that crown my thoughts ...
Your green eyes
Your mouth to kiss
I play with your hair
Your shyness and your smile
Here, that's you.

The girl I love
This is Cristina


Non appena i miei occhi realizzarono che esattamente nel vialino di casa mia era parcheggiata una Aston Martin nera con un ragazzo appoggiatovi sopra, con tanto di smoking e un gigantesco mazzo di rose rosse fra le mani, cominciai immediatamente a piangere.
Eccolo.
Sembrava un sogno. Un illusione. Qualcosa di irreale. Una visione.
Era finalmente LUI.
Si. Lo vedevo. Lo vedevo davanti a me, da sotto il terrazzo di casa mia.
Cantava.
Cantava per me in mezzo alla strada.
Con il sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Mi intimava a scendere giù.
Era LUI.
Era arrivato.
Era arrivato dopo un anno.
Quella, fu la visione più bella alla quale avessi mai assistito.
Il ragazzo che amavo era lì…
 
Immersa dalle lacrime e allo stesso tempo ridendo come una pazza, scesi al piano di sotto correndo.
M: Tesoro cosa è successo? Che cosa hai fatto? Perché piangi? Mia madre si affacciò dalla cucina assai preoccupata vedendomi in quelle condizioni mentre balzavo giù velocemente le scale.
C: Mamma è qui! è LUI! Gridai io mentre aprii il portone dell’ingresso diretta al vialetto in fratta e furia.
Non credevo a ciò che stava succedendo. Volevo un  pizzico. Non mi capacitai del fatto che tutto QUELLO potesse accadere.
Gli andai incontro prendendo la rincorsa da dentro il giardino per poi buttarmi diritta in mezzo alle sue possenti braccia. Mi aggrappai con le mani alla sua giacca immergendomi a pieno nel suo profumo. Quell’inconfondibile aroma che lo distingueva da chiunque altro rendendolo UNICO.
Cominciò a ridere fragorosamente mentre mi fece roteare su me stessa prendendomi per i fianchi tuffando il suo viso nei miei capelli, proprio come faceva un volta. I brividi si impossessarono di tutto il mio corpo.
Iniziai a tremare dalla gioia e a piangere maggiormente quando incrociai i suoi occhi color cioccolato.
Quegli occhi che mi mancavano da morire.
Quegli occhi che sembravano mangiarmi ogni volta.
Quegli occhi così gelosi e intensi, in grado di rapirti e farmi volare lontano.
J: Cri ti amo! Ti amo, ti amo ti amo! Fu lui che aprii la conversazione per primo. E fu lui il primo ad avvicinarsi alle mie labbra per regalarmi un bacio mozzafiato, come mai aveva fatto.
J: Scusa, amore mio scusa, sono stato un cretino, puoi frustarmi se vuoi, ma sono comunque stato un coglione, perdonami tesoro perdonami! Parlava con la foga addosso. Velocemente. Velocemente solo per tempestarmi di baci sulla bocca e di carezze.
C: Non mi interessa. Non mi interessa di chi è la colpa. Non mi importa. Voglio solo godermi questo momento, perché è il più bello di tutta la mia vita, perché sono andata via senza nemmeno provare a spiegare, perché per un anno piangevo ogni notte bagnando il mio cuscino di lacrime, perché nemmeno per un secondo ho perso la speranza di rivederti e perché non ho mai smesso di amarti amore mio! Tentai di spiegare lui fra le lacrime e i singhiozzi.
Lui non disse nulla. Si limitò solamente a guardarmi negli occhi intensamente, per quanto la luce offuscata dei lampioni potesse permetterglielo.
Squadrò ogni centimetro della mia pelle non appena finii di parlare.
J: Dio, sei diventata anche più bella di come ti ha descritto Nick, sei biondissima con i capelli lisci, con un fisico stupendo e…. e sei meravigliosa.
Lui rise per poi baciarmi all’istante la seconda volta.
C: Non voglio pensare più al nostro passato.  Quello che tutti e due abbiamo vissuto. Voglio che adesso, per noi, esista solamente il futuro! Affermai io sicura mentre lui asciugava ogni lacrima che rigava il mio volto.
J: Aspetta, quasi dimenticavo! Si distaccò da me per un secondo.
Aprii lo sportello dell’auto e vi estrasse una smisurata composizione di rose rosse.
J: Buon compleanno bambina mia… adesso hai diciassette anni! Sussurrò lui porgendomi il mazzo di fiori baciandomi la fronte.
C: Ma quante sono? Chiesi io di stucco alla vista di ciò che tenevo fra le mani.
J: Sono novantanove! Quasi lo disse come se fosse scontato.
C: E… perché sono proprio novantanove? Gli domandai nuovamente confusa.
J: Perché la centesima sei tu! Mormorò lui nel mio orecchio scostandomi una ciocca di capelli dal viso.
Stavolta fui io a baciarlo con passione aggrappandomi al suo collo incurante di tutto ciò che fosse successo fra di noi.
Improvvisamente la nostra attenzione fu catturata da un tuono parecchio potente che rimbombò in tutta la città.
I nostri nasi si spostarono all’insù contemporaneamente e furono letteralmente bombardati da piccole goccioline di pioggia.
Restammo a contemplarci sotto un acquazzone in pieno inverno, al freddo e al gelo. Eppure le condizioni climatiche attorno a noi non ci interessavano minimamente.
C: Te lo ricordi? È finito tutto così, con una tempesta! Affermai riponendo le mie dita nei suoi capelli umidi ed oramai fin troppo corti.
J: E allora ricominciamo da qui…
Mi prese in braccio continuando imperterrito a baciarmi come se fosse programmato per eseguire solamente quello.
Cosa potevo desiderare di più nel giorno del mio diciassettesimo compleanno se non rincontrare il ragazzo che amano dopo quasi un anno? Beh, a questo punto credo niente!
 
 
 
 
Si. Io ho le lacrime agli occhi, ve lo giuro!
È da Dicembre del 2010 che continuo a scrivere questa fanfiction e da allora non ho mai smesso di postare anche se con poco successo!
Adesso, che siamo arrivati al tanto atteso ritorno della coppia Joe - Cristina nonché al finale di State Of Emercency, vi annuncio con gloria che a Settembre arriverà il seguito “Diario di due cuori” che parlerà delle infinite vicende riguardanti la nostra coppietta preferita, non sarà molto lunga, ma vi dico già che racchiuderà all’interno un avvenimento straordinario! Spero di aver alimentato la vostra curiosità, almeno me lo auguro!
Ci tengo a ringraziare chi ha messo la storia fra le preferite:
Gioggycrazyforyou
IoAmoJoe
Ronnie 9
_TheDreamer_LoveXD
Colei che l’ha inserita nelle storie da ricordare:
meggap
E tutte quelle anime che l’hanno seguita:
baby jonas
Cokki
ElyCecy
Eva90
foreveralone904
Gioggycrazyforyou
mrselyjonas
Kykka96
namina89
Sbiribanzi94
 
Un ringraziamento speciale va a lei…. A regina_loves_dante!
Grazie carissima, senza di te non so come avrei fatto, davvero grazie di cuore.
E per ultimo ma non meno importante, grazie a tutti coloro che leggevano semplicemente la storia, perché so benissimo che anche se non recensite…. CI SIETE!
Per questo ultimo capitolo, però, vorrei che tutte coloro che ho nominato nelle righe qua sopra si facessero sentire! Magari con una recensione, per farmi sapere la vostra opinione in merito! :D
(Mi raccomando ci conto….fatemi questo regalinoinoinoinoinooooooo!! )
Ancora grazie mille a tutti.
Baci
Cri  

  
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