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Autore: Cinerea92    06/08/2011    2 recensioni
Naruto e Sakura ricevono una missione da Tsunade che consiste nell'indagare su una serie di attacchi da parte di un gruppo di ninja di cui è sconosciuta la provenienza. Apparentemente smbra che dietro questa serie di attacchi non ci sia uno scopo preciso, se non quello di uccidere il maggior numero di persone. Naruto durante lo scontro con il loro leader viene ferito: un semplice taglio ma che nasconde un terribile segreto. I due ragazzi scopriranno quando sembra essere ormai troppo tardi che dietro di essi si nasconde un piano diabolico. La fic la sto ancora scrivendo quindi non so ancora precisamente come si svolgerà la storia nei dettagli, ho solo un quadro generale della storia. Spero vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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CAPITOLO 11: UNA SPERANZA OSCURA

Buio...Naruto non fu più in grado di percepire nulla, nessun suono, nessun dolore.

L'unica cosa che fu in grado di percepire era l'odore pungente del sangue che gli impregnava i vestiti; nonostante Akai lo attaccasse con una furia inaudita non sentì alcun dolore.

Sangue fresco schizzava da tutte le parti mentre gli artigli demoniaci continuavano ad infierire sulla fragile ed indifesa carne umana. Era in uno stato confusionale, come se fosse caduto sotto ipnosi: non riusciva né voleva agire, lasciava che le cose facessero il suo corso.

'Mi ucciderà...e io sono qui che me ne sto immobile in preda alla paura...non posso far nulla, è più forte i me...'. Il tempo passò lento e inesorabile ma al ragazzo sembrò un'eternità anche se effettivamente era passato solo un minuto.

Intanto, nel corpo di Naruto, la volpe aspettava pazientemente il momento in cui lui sarebbe morto.

“Uhuhuh! Bravo...lasciati andare...appena sarai morto il sigillo perderà tutto il suo potere e io potrò sbarazzarmi di questo tuo corpo debole e fragile così da prendere il controllo del suo!”.

Il ragazzo si svegliò improvvisamente dallo stato di trance, guardò il demone dritto negli occhi e lui fece altrettanto e fu così che comprese a fondo il legame che li univa: lo poteva sentire in tutto il suo corpo come una fiamma che lo possedeva e bruciava intensamente.

Decise che non poteva restare lì a farsi sopraffare da lui ma non poteva nemmeno ucciderlo...quello che stava accadendo non era colpa sua: era una vittima, come lui.

Entrambi si trovavano all'interno di un gioco crudele architettato dalla mente più diabolica che esiste: quella umana. Con le ultime forse che gli rimaneva cercò di afferrare le zampe anteriori di Akai anche se non e fu un'impresa facile ma alla fine riuscì a tenerle bloccate e a toglierselo di dosso facendolo finire a metri di distanza. Questo gesto gli prosciugò quasi tutte le su energie e non fu abbastanza repentino da impedire che la bestia gli saltasse di nuovo addosso, stavolta con più ferocia di prima.

'E' forse finita ormai?...ma forse...no!'.

Cercò di pensare ad un modo per liberarsi da quella situazione difficile ma il dolore delle ferite il fatto che avesse perso molto sangue gli annebbiava la mente togliendogli la lucidità di pensiero per poter elaborare un piano efficace. L'istinto di sopravvivenza prese però il sopravvento e fece la prima cosa che gli venne in mente senza pensarci un'ulteriore volta: accanto a lui vide un bastone, era lontano ma con qualche sforzo lo avrebbe preso..doveva riuscirci altrimenti sarebbe morto dissanguato.

Nel frattempo il capo dei ninja si stava godendo la scena, deridendolo in continuazione e dicendo, come se fosse un consiglio: “ non tentare di combattere una battaglia già persa in partenza! Non sperare quando la speranza si è ormai dissolta! Lasciati andare al freddo abbraccio della morte...la senti? Ti sta chiamando...perchè resisterle quando tutto è ormai vano? ARRENDITI!”.

Con le forse restanti il ragazzo dai capelli più splendenti del sole riuscì ad afferrare il bastone colpendo Akai ad un fianco che, pur essendo un demone, guaii come un cucciolo indifeso e cadde a terra. Naruto si rialzò alzò lo sguardo verso il capo con occhi pieni di una determinazione che neppure lui aveva mai avuto quello sguardo era una chiara risposta alle domande del ninja: non si sarebbe mai arreso, quello era il suo credo.

“perchè? Lo vuoi sapere? PERCHE' IO NON MI ARRENDO MAI! Perchè io non perdo mai la speranza anche là dove sembra non esserci...perchè sarò io a creare nuove speranze!”.

Grazie a questa determinazione sembrò che il dolore fosse sparito ma solo per un attimo poiché esso si fece sentire in quel momento, era allo stremo non avrebbe potuto resistere ad un altro combattimento.

Il ninja lo guardò quasi con compassione:”ma guardati! Non ce la fai più! Sei allo stremo! Cosa ti dà tutta questa forza?”.

Per naruto la risposta era fin troppo scontata la sua forza poteva provenire solamente da ciò che gli era più caro:”dai miei amici e dai miei maestri!” disse ansimando “ loro mi trasmettono la forza di andare avanti per la mia strada e che mi incoraggiano a non arrendermi mai nemmeno quando...ugh!” sputò a terra un grumo di sangue, non aveva più fiato e parlare diventava sempre più difficoltoso “ ….nemmeno quando sembra non esserci più niente da fare!”.

Il ninja rimase spiazzato dalle sue parole e commise l'errore di abbassare la guardia.

Qualcosa uscì dall'erba nelle vicinanze veloce come un fulmine e lo colpì al petto provocandogli un taglio profondo. Ciò che era uscito dall'erba si mise davanti a naruto per proteggerlo:era Sakura!

Il ninja imprecò sottovoce coprendosi la ferita infertagli con un kunai e in poco tempo si ritrovò la mano imbrattata di sangue fresco:”TU! MALEDETTA!”.

In quello stesso momento Akai si rialzò sentendo il suo padrone urlare, si mise davanti a lui ringhiando contro il suo aggressore mostrando i denti come avvertimento a non avvicinarsi.

“SAKURA....NON...ugh! Non avvicinarti è pericoloso! Quello è Akai...ma non è più lui...è posseduto da...Kyuubi!”.

Cadde a terrà sfinito e l'ultima cosa che vide fu Sakura che si girò verso di lui sussurrando qualcosa che non riuscì a cogliere e che si avventò su Akai.

 

Non seppe quanto tempo rimase incosciente ma quando si risvegliò vide Sakura che cercava di curargli le ferite ma senza riuscirci fino in fondo, non erano ferite normali quelle che gli erano state inferte. Non parlò ma la guardò soltanto e vide che anche lei era ferita: sul petto aveva tre profondi squarci sicuramente provocati dagli artigli demoniaci di Akai; il vestito era zuppo di sangue fresco che colava ancora dalle ferite.

I suoi occhi erano colmi di dolore e stanchezza anche lei era allo stremo doveva aver combattuto una battaglia furiosa contro...

Naruto:” AKAI!!!”.

Sakura lo guardò preoccupata: “naruto...calmati! Sei senza forze non devi far così!”.

La guardò allarmata:”Akai! Hai combattuto contro Akai! Che è successo? Dove sono?”.

Gli mise un dito sul labbro per zittirlo scuotendo la testa:” ne riparliamo un'altra volta ora devi pensare a te! Sei ridotto male! Se non fossi arrivata io....!” abbassò la testa, gli occhi furono coperti dai capelli ma lui si accorse che stava piangendo anche se tratteneva i singhiozzi.

Lo guardò profondamente negli occhi avvicinandosi ad ogni parola al suo viso:...”tu....”si avvicinò sempre di più “...saresti...”i visi erano vicini, un solo millimetro in più e si sarebbero incontrati.

Tuttavia non fu lei a finire la frase:” ….morto?”.

Lui abbassò la testa e diresse lo sguardo altrove, si fece scuro in volto:” forse sarebbe stato meglio per tutti...se io fossi morto...”.

Improvvisamente sentì la guancia scottare: Sakura, come era prevedibile, gli aveva mollato uno schiaffo. Forse se lo meritava...aveva detto una cosa orribile ma in fondo,forse, anche vera.

Si girò di nuovo verso di lei: lo stava fissando con occhi fiammeggianti ma al tempo stesso piangeva disperata: “Come...come puoi pensare una cosa del genere?!?!?”.

“ lo penso perchè...se io morissi morirebbe anche...” si toccò la pancia, dove c'era il sigillo di Kyuubi “Kyuubi...e questo sarebbe meglio per tutti...sarebbe una liberazione...quella bestia non sarebbe più in circolazione...capisci?”.

Sakura rimase di sasso di fronte alle sue parole, non sembrava nemmeno che fosse lui a parlare.

Non era da lui, lo conosceva troppo bene e sarebbe mai capace di concepire pensieri simili, oscuri e inquietanti.

“ non è una buona ragione per pensare cose del genere...”.

“ hai ragione.....”.

Tuttavia Naruto disse una cosa ma ne pensò un'altra totalmente diversa ' farò ciò che è giusto per la salvezza di tutti soprattutto....' guardò Sakura ' ...soprattutto per lei...'. 

   
 
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