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Autore: VampireAddicted    06/08/2011    3 recensioni
Questa storia parla di un new moon diverso.. caratterizzato da un nuovo arrivo.
Riuscirà questo personaggio misterioso a stravolgere la vita di Bella?
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billy Black, Jacob Black, Nuovo personaggio, Sorpresa | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: New Moon
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Capitolo 33 Capitolo 33
Pov Mal
Ero davanti alla porta di casa di Bella, stavo aspettando che si degnasse di aprirmi; avevo un sacco di cose da raccontarle. Dopo un bel po' di tempo qualcuno venne ad aprire, ma rimasi leggermente scioccata da quello che vidi. Mi ritrovai di fronte un Bella stordita, mezza ubriaca e vestita in maniera assurda e sexy, anche se devo dire che almeno da ubriaca il suo senso dell'abbinamento funziona bene. - Non ci posso credere, hai finalmente capito come abbinare dei vestiti e apparire presentabile - esclamo forse un po' troppo forte, ma non mi fa nemmeno finire di parlare che mi tappa la bocca con una mano poco elegantemente lamentandosi per il volume alto della mia voce. A parte ai vestiti però era orribile, occhiaie marcate con residui di trucco ormai irrecuperabile e un odore nauseante di birra.
- Dov'è Angela? - chiesi cercando di capire come Bella si sia ubriacata.
Erano le sei del mattino, sembrava non aver dormito nemmeno un po' e oggi c'era pure scuola, e non ci poteva di certo andare così. Per poi non parlare che a momenti sarebbe arrivato il padre e avrebbe rovinato i miei progetti mettendola in punizione.
Mi sorpresi molto della maturità del momento, molto probabilmente in questo momento per qualche strano incantesimo ci eravamo scambiati i ruoli.Di solito è lei quella matura, quella razionale;sono io quella immatura, impulsiva e scalmanata. Sto cambiando molto da quando sono quì a Forks, non riesco a crederci, in questo periodo ci sono tante novità, tanti cambiamenti.
A New York non avrei mai accettato un appuntamento, non avrei mai legato così tanto con delle persone, non avrei mai frequentato gente del genere, non mi sarei mai preoccupata tanto per qualcuno; e sopratutto non avrei fatto una scenata ad un ragazzo, peraltro bellissimo, solo perché avesse fatto soffrire un'amica, in realtà non avevo nemmeno vere amiche ma sorvoliamo. Tutte queste azioni ad occhi esterni potrebbero sembrare normali, spontanee, naturali; tutte queste emozioni e situazioni che vivo ogni giorno potrebbero sembrare la quotidianità di una persona. Ma io non sono mai stata così, me ne sono sempre fregata degli altri, l'unica persona che consideravo amica forse era mia madre, e a volte nemmeno lei sembrava capirmi. Solo ora potevo dire di aver iniziato a vivere la mia vita sul serio.
 E non mi pento affatto di questo cambiamento.
Venni riportata al mondo reale da Bella che mi passava la mano davanti, malgrado fosse sbronza in quel momento era molto più lucida e reattiva di me; tutte quelle riflessioni erano state come una giornata di sole in questo buco di paese, una cosa che non mi sarei mai aspettata, e ora ammettere anche solo a me stessa queste cose risultava un'impresa molto più facile di quanto potessi pensare. - Si può sapere che ti prende, è da più di dieci minuti che cerco di farti riprendere da questo tuo stato di oblio. Mi vuoi ascoltare, e finalmente dirmi il perché sia venuta quì? - mi sbraitò contro, si vedeva che non era abituata all'alcool era diventata completamente intrattabile.
- Hey calmati, intanto fammi entrare che qua fuori si gela - dico superandola e accomodandomi nel divano, notando un' Angela che non mi sarei mai aspettata di vedere; addormentata più nuda che vestita e nelle stesse condizioni di Bella se non peggio, almeno lei è sveglia. -Secondo potrei sapere perché cavolo siete vestite così e dove siete state ubriache come siete? - chiedo molto dubbiosa, ascoltando attentamente il racconto dettagliato di Bella, che a malapena indica il luogo e qualche descrizione sugli avvenimenti molto vaga; preparandomi a formulare la terza domanda, perché c'è sempre una terza domanda. - Ora dovresti dirmi qualcosa tu - continua lei dopo il suo "racconto", ecco trovata la terza domanda. - No prima devi rispondere alla terza domanda: dove hai trovato questo vestiti ? - chiedo iniziando a preoccuparmi visto che nel racconto non erano compresi; - O. Mio. Dio. Ho fatto una cavolata, credo di averli rubati, devo assolutamente tornarli prima che torna mio padre - esclama mettendosi una mano ai capelli, come se si fosse ricordata solo ora questo piccolo dettaglio. Ma come se si sentisse chiamato l'ispettore Swan entro dopo pochi secondi dalla sua affermazione, e non potei evitare di notare il tremore di Bella così senza nemmeno pensarci  mi avvicinai un po' a lei per confortarla con un caldo abbraccio.
Pov Bella
Mi sorpresi non poco quando percepii le braccia di Mal avvolgermi, non era sicuramente un gesto "da lei"; ma malgrado tutto non esitai nemmeno un secondo a ricambiare il gesto.
Quando mio padre entrò in salone ci trovò così, e aveva una faccia esitante buffissima, tanto che non ci misi molto a scoppiare a ridere seguita da Mal. - Qualcuno mi può per favore che sta succedendo quì? - chiese ad un tratto Charlie avvicinandosi sospettoso, ma non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che continuò :- Bella si può sapere perché sei ubriaca e conciata così? E' colpa sua ?- chiede indicando Mal. - Non è colpa sua, sono stata io, ero con Angela e abbiamo bevuto un po' poi siamo uscite - dico cercando di convincerlo, se proprio  dobbiamo dare la colpa a qualcuno il responsabile è Edward. Anche se alla fine la colpa era mia. Dovevo prendermi le mie responsabilità non dirottarle sugli altri, così iniziai a raccontare tutto ciò che mi ricordavo, compresa la parte dei vestiti; e attendevo la sua punizione.
- Noi ne parliamo dopo con calma intanto preparati per la scuola e riportate a casa Angela - io annui in risposta e salì sopra per fare la doccia.

***

Dopo aver svegliato Angela e fatto in modo di farla sembrare normale iniziai a prepararmi per la scuola, erano già le otto meno venti e stavo aspettando che arrivasse Mal visto che la mia macchina era ancora a Port Angeles. Decisi di chiamarla visto che non si faceva ancora vedere, mi rispose dopo tre squilli, - fatti accompagnare da tuo padre io perdo tempo - mi disse per poi chiudere subito il telefono; sembrava molto arrabbiata, boh chissà che le era successo. Non ebbi il tempo di pensare altro che sentì un urlo di mio padre provenire da sotto. Mi fiondai per le scale spaventata per quello che sarebbe potuto succedere; ma non mi sarei mai aspettata la scena che mi si presento davanti.

Note Autrice:

Allora mi dispiace se in questo periodo non ho aggiornato ma sono stata molto occupata e stanca, infatti ho avuto pochissima ispirazione.
Questo capitolo non è un granché, non è né lungo e nemmeno particolarmente bello. Spero che vi piaccia almeno un po' .
Il prossimo capitolo spero che arrivi più in fretta, anche se non ne sono poi così sicura xD
Ho due domande da farvi:
1 secondo voi cosa vede Bella
2 Perché c'è una frase sottolineata in grassetto?
Spoiler per chi indovina almeno una delle due domande ;D

A presto ;D Baci :* iNes

   
 
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