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Autore: _Alien_    06/08/2011    0 recensioni
Mai vive a New York, dove è costretta a frequentare Azula e Ty Lee. Un giorno, conosce l'affascinante fratello di Azula e se ne innamora perdutamente. Anche lui ama la ragazza, ma è vittima d una terribile maledizione...e lei farà di tutto per liberarlo.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Azula, Mai, Ty Lee, Zuko | Coppie: Mai/Zuko
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Entrarono nella casa di Azula circa mezz’ora dopo. Mai non c’era mai stata, ma non si stupì degli ambienti enormi, delle pregiatissime porcellane in ogni stanza e del magnifico lampadario veneziano che pendeva nella stanza della ragazza.
- Oggi siamo sole a casa. Mio padre è all’estero, sapete, la vita del proprietario di una multinazionale è faticosa! Mia madre è andata a fare shopping con mia zia. Quindi, a casa rimane solo mio fratello...- e fece una smorfia abbastanza eloquente.
- Non sapevo avessi un fratello...- commentò Mai con voce incolore.
- Non è proprio mio fratello. Non abbiamo la stessa madre. La sua è morta in un incidente stradale. E lui poi non è neanche normale...
Si sentirono dei rumori provenire dal piano di sopra.
- Tsk! Deve essere lui... Comunque, Mai non ho capito bene queste equazioni...
Mai recepì il messaggio forte e chiaro e, anche se a malincuore, dovette “eseguire gli ordini”.
Dopo due ore buone, Ty Lee sentenziò con un sonoro sbadiglio:- Mi sto annoiando! Che facciamo, Azula?
- Ci prendiamo un gelato. Che ne dici, Mai?
- Che idea grandiosa.- e cercò di non far risultare il commento troppo sarcastico. Andarono nella sontuosa cucina e ordinarono (è il caso di dirlo, con la piccola Withlock) una merenda ricca di carboidrati e zuccheri.
- Zuko, non hai niente di meglio da fare che importunarmi?- gli chiese Azula, acida. Mai e Ty Lee non capirono subito a chi si rivolgeva, ma poi comparve un ragazzo alto, dai capelli neri e folti e gli occhi dorati e magnetici. Mai non poté fare a meno di arrossire lievemente.  
- Quindi mi stai chiedendo di morire di sete?- le rispose per le rime lui. Lei divampò.
- Clarisse.- si rivolse con gentilezza alla cameriera:- Mi verseresti un bicchiere d’acqua, per favore?
- Certo.- gli sorrise la donna paffutella. Lui ricambiò il sorriso.
- Vedo che non sei sola.- si rivolse alla sorellastra, ma guardando Ty Lee e... Mai. Quando i loro sguardi si incontrarono, ci fu come una scossa elettrica nell’aria: fu colpo di fulmine. Zuko e Mai si studiarono a vicenda, ma si sentiva che tra loro c’era una certa complicità.
Dopo la piacevole pausa, Mai riprese a lavorare sodo, ma il fratellastro di Azula si offrì di aiutarla.
- Grazie.- mormorò Mai.
- Guai a te se sbagli qualcosa.- ringhiarono le altre due. E si allontanarono, parlottando fra loro.
- Devi scusarla. Nonostante abbia 14 anni, a volte mi pare che ne abbia 4.
- Già... ma non dirle che ho detto questo.- arrossì violentemente Mai. Lei, così attenta e scrupolosa, si era lasciata annichilire da... uno splendido ragazzo in tutti i sensi? Era proprio così. Lui le sorrise e lei si sforzò di ricambiare. Zuko era un genio in matematica e finirono molto velocemente. “Uffa!!!” sbuffava Mai col pensiero perché il loro tempo era finito e Zuko si rimproverava di essere stato troppo veloce.
- Allora... quando ti rivedo?- domandò lei, timorosa.
- Mi farebbe molto piacere incontrarti di nuovo.- le rispose lui, con gli occhi che sembravano traforarle il cuore. Si scambiarono un altro sorriso. E proprio in quel momento sentirono la voce di Azula in lontananza:
- Mai, è stato un piacere passare il pomeriggio con te, spero di rivederti presto!
- Ciao. – aggiunse Ty Lee. A Mai veniva da piangere: non voleva lasciare così quel ragazzo così speciale. Ed ebbe un idea. Abbracciò Azula e Ty Lee e fece per uscire dalla splendida casa, quando si batté il palmo della mano sulla fronte:
- Oh, accidenti! Ho dimenticato il quaderno su!
Le ragazze, temendo che questo avrebbe potuto influire in qualche modo sulla straordinaria capacità di Mai di far loro i compiti, la rispedirono subito nella cameretta. Mai prese un post-it, ci scarabocchiò sopra qualcosa e tornò giù.
- Che sbadata, non è vero?- disse trionfante, brandendo il quaderno.
- Già!- annuirono in coro le arpie. Lei accartocciò il post-it e, senza dare nell’occhio, lo lanciò verso Zuko. Gli rivolse un’ultima occhiata intensa e uscì.
 
Quella notte, nella sua stanza e senza sguardi indiscreti, Zuko aprì il bigliettino e ne lesse il contenuto:
Ecco il mio contatto Facebook, Twitter, e-mail e cellulare. Così puoi parlarmi, se ti va. Spero comunque di rivederti di persona.
                                                                                                        Mai Blueknight
Una lacrima bagnò inesorabilmente il foglietto. “Mi dispiace, Mai”e, mentre rifletteva, si avvicinava al caminetto rimasto acceso “Ma io non posso più vederti. Non posso coinvolgerti nella missione, è troppo pericoloso. Non posso innamorarmi di te. O forse già ti amo e non me ne rendo conto? Comunque sia, devo dimenticarti. E’per il tuo bene.” e gettò il foglietto nelle fiamme. Mentre le lacrime sgorgavano sul suo viso, si sfiorò la cicatrice che gli solcava metà del volto “Non puoi sapere. Non ti sei neanche accorta dei segni della maledizione su di me. E non li vedrai mai.” e, con tristezza infinita si coricò e si addormentò sognando la fine di quell’incubo.

Vi ho incuriosito? Bene, spero solo che continuerete a leggere!
  
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