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Autore: Flaqui    07/08/2011    5 recensioni
Mery ha sempre voluto vivere in una favola, come quelle che amava tanto leggere da piccola, ma quando la sua favola personale si trasformerà in un gioco pericoloso che coinvolgerà tutte le persone a cui tiene, inizierà a rimpiangere la sua normalità.
Una nuova generazione di angeli dovrà fare i conti con il passato e risolvere la missione che i loro genitori non sono riusciti a compiere.
"Perchè il passato, prima o poi, ritorna. E ti chiede di pagare i conti che hai lasciato in sospeso..."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I'm just right here...'
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Capitolo 2
Paloma mi regala una merendina...

Sottotitolo: I figli degli amici di papà..



Soffro quando il mio amore è andato via?
Mi preoccupa restare da sola?
Come mi sento alla fine del giorno?
Sono triste perchè sono solo?
No, mi solleverò con l'aiuto dei miei amici.
No mi sollevo con un piccolo aiuto dei miei amici.
Sì, proverò con un pò di aiuto dei miei amici.
Ti serve qualcuno? 
Mi serve qualcuno da amare. 
Potrebbe essere chiunque?
Voglio qualcuno da amare. 
Devi solamente chiedere un po' di aiuto agli amici. ♥
 

***


Quando il melodioso, dolce, benedetto suono della campanella dell’ultima ora si sparge per la scuola, parte un finimondo, gente che balla, ride, salta.
Nella grande confusione che regnava persi di vista Nico e Paloma, perciò con l’intenzione di aspettarli all’uscita afferro Gas per il braccio, conducendolo fuori.
Il primo momento di confusione dovuto al grande trambusto viene bruscamente interrotto dalla vista di un paio di ballerine nere che scricchiolano interrottamente sul pavimento e un ciuffo di capelli dorati. Paloma e Nico avanzano a fatica verso di noi, facendosi largo fra la folla, che si gira, soprattutto per il rumore assordante che la gomma delle ballerine della mia amica provoca a contatto con il pavimento della scuola.
-Vuoi toglierti quelle diavolo di ballerine?- esclama Nico, mentre raggiungiamo tutti insieme l’uscita.
-E come dovrei camminare, scalza?- esclama piccata lei, aggrottando la fronte.
Non sentii la risposta di Nico ma a giudicare dal cazzotto che gli venne recapitato sugli stinchi doveva esserci andato giù pesante.
Il ritorno a casa era scandito dal continuo litigio fra i due, i tic nervosi di Gas, che aspettava la chiamata di Rocio, la sua ragazza, e quindi tirava fuori il cellulare, fissava lo schermo e poi lo rimetteva a posto, e poi di nuovo; e i miei sbuffi profondi e devo ammetterlo, insopportabili.
I ragazzi ci lasciano davanti a casa di Paloma, e continuarono verso casa di Gas, dove ci dobbiamo ritrovare fra un ora.
Paloma vive in un elegante palazzina nel centro della città. Prima i suoi avevano una casa in campagna, poi però sua madre aveva supplicato il marito di trasferirsi in un luogo più affollato e caotico, e soprattutto più ricco di negozi.
E così ora vivono qui.
Paloma infila la chiave nella serratura e dopo aver aperto la porta lancia il suo zaino sul divanetto in pelle e si lascia cadere su una sedia in cucina.
La sua casa sembra uscita da una rivista di arredamento.
Con tanto di tende coordinate con il tessuto del copri divani, lampadari stile rock, dalle forme astratte, e un enorme televisore al plasma da parete troneggiante al centro della sala.
-Palomita, tesoro sei tu?- la voce di Zia Tefi arriva dal corridoio, seguita da alcuni passi affrettati.
Ed eccola.
-Ehi ciao Mery!- esclama quando mi vede, correndo ad abbracciarmi. La cosa che mi piace di più di Zia Tefi è il fatto che si comporta sempre come sotto effetto dell’ecstasy. E potrebbe anche essere così.
Non per altro è la mia zia preferita.
 
Ci tratteniamo a casa di Paloma per tre quarti d’ora buoni, fino a quando non mi rendo conto che mancheremo l’appuntamento con Nico.
-Pal, dovremmo andare- esclamo.
Lei annuisce, poi abbassa il volume dello stereo, e prende dal suo enorme armadio la sua borsa preferita, quella nera, se la mette a tracolla e mi fa cenno con la testa.
Scendiamo velocemente le scale, anche perché fortunatamente si è tolta quelle insopportabili ballerine.
Al piano di sotto, intanto Tefi ha iniziato ad armeggiare con i fornelli, ignorando bellamente il grembiule di cucina che le hanno regalato.
-Ehi, ragazze, tornate per cena, o mangiate da Vale?- chiede alzando gli occhi dal suo libro di ricette che apre ogni volta che vuole far finta di preparare qualcosa. Tanto alla fine finisce che ordina tutto al ristorante.
-No, mangiamo da Gas, mà- esclama Paloma.
La porta si apre, rivelando la figura del papà di Pal.
-Daddy!- esclama lei, gettandogli le braccia al collo e scoccandogli un bel bacio sulla guancia.
Paloma adora indiscutibilmente suo padre.
-Ciao piccola-risponde lui –ciao Mery-
-Ciao Luca- esclamo io.
Paloma mi strattona e mi spinge verso la porta, ma io faccio appena in tempo a vedere il volto di zia Tefi che si illumina alla vista del marito.
Tefi non è un genio, non è la migliore cuoca o padrona di casa del mondo, ma ama suo marito e sua figlia.
Lei non li abbandonerebbe mai come ha fatto la mia.
-Ciao tesoro- sussurra Luca, avvicinandosi a sua moglie e baciandola.
Un’altra cosa che mi piace dei genitori di Paloma è che quando si baciano non si limitano al bacetto veloce a fior di labbra. No loro si baciano come in quei bei film d’amore.
Sono una coppia così appassionata che mi sorprende che non abbiano altri figli.
-Andiamo?- chiede Paloma.
-Si, si- esclamo.
Nico mi aspetta.
 
Mentre camminiamo per strada fisso di sottecchi Paloma.
Da quanto tempo la conosco?
Praticamente da quando siamo nate.. anzi all’inizio non ci guardavamo neanche. Lei era troppo presa dalla sua incredibile vita e io ero troppo timida per attaccare bottone. Lei era semplicemente una delle tante “figlie di grandi amici di papà”.
Aveva il mio rispetto e la mia cortesia, ma nulla di più. Io sono sempre stata molto difficile per quanto riguarda gli amici. La verità è che non ne avevo nessuno.
La mia idea di amicizia era molto al di sopra degli standard degli altri bambini. Se per loro si trattava solo di parlare con qualcuno, magari giocare con lui, per me era un patto, un unione fino alla morte.
Inoltre non volevo amici stupidi, di quelli che parlano solo di cantanti, attori, riviste di moda e altre superficialità. Volevo una persona con cui si potesse parlare di tutto. Dal tempo, alla filosofia, dal giardinaggio, all’ultimo pettegolezzo. Una persona completa e concreta.
Dopo il matrimonio di mio padre con Melody ci siamo trasferiti dalla villetta di campagna in un bel appartamento in città, utilizzando la vecchia abitazione come casa delle vacanze.
Era molto più comodo da lì per mio padre raggiungere il suo studio, Melody aveva le sue amiche e conoscenze varie, e esercitava al meglio la sua professione di organizzatrice di eventi, che conseguiva dopo il breve, burrascoso, periodo della televendita.. ma io? Io ero sola, avevo lasciato tutte le mie sicurezze e soprattutto non sapevo cosa aspettarmi.
Finchè il mio primo giorno di scuola chi mi vedo comparire davanti se non Paloma, la “figlia degli amici di papà”?
Ricordo ancora il nostro primo incontro nel cortile della scuola. Io ero seduta in disparte quando vidi arrivare la brunetta, i lunghi capelli raccolti in una coda e una borsetta al braccio, che dopo avermi salutato allegramente, si sedette accanto a me.
-Ne vuoi?- mi chiese offrendomi la sua merendina.
Solo dopo scoprii che le era caduta.
Da quel giorno divenne la mia migliore amica.
Con lei a fianco non avevo più paura, divenni più sicura, conobbi molte persone, fra cui Nico e Gas, altri “figli degli amici di papà”.
Eravamo una sola persona, inseparabili.
A Melody e a papà è sempre piaciuta, non solo perché è una Franchini, ma anche perché fa parte del suo carattere farsi amare da tutti. E amare tutti.
Persino Amando la tratta con una gentilezza che non mi ha mai riservato, rivolgendole, anche se solo in rari casi, la parola e facendo alcune affermazioni sul suo conto.
Ma la cosa che amo di più di Paloma è che abbia scelto me, fra tante, me per essere l’altra parte del suo uno.
Sorrido, trasognata, senza neanche accorgermene.
-Che hai Mer?- mi chiede lei.
-Niente- sorrido –Ti voglio bene, Pal-
La abbraccio.
Lei sorpresa non sa cosa rispondere, poi mi abbraccia.
-Anche io tesoro, anche io-
 
Quando arriviamo a casa Ordonez, Zia Vale è intenta a sistemare il salotto.
Valeria è una giornalista. Si occupa di fatti di cronaca e di spessore, ma odia farlo.
Intanto sta lavorando a un racconto.
Paloma corre ad abbracciarla. Credo di aver già detto che la mia amica è quel genere di persona che fa sentire a loro agio le persone. Sempre che lei lo voglia.
-Ciao ragazze! Gas è di sopra!- ci saluta allegramente, spedendoci al primo piano della loro villetta.
Gas, come me, appena arriva giugno si trasferisce nella villa estiva.
Spalanco la porta della camera di Gas e mi lascio cadere sul mio pouf preferito quello azzurro.
Paloma chiude la porta dietro di lei, e si siede sul letto, davanti a Gas.
La camera di Gas mi piace molto. È abbastanza ordinata per appartenere ad un ragazzo, quasi più della mia, e di certo molto più di quella di Paloma e di Nico. Le pareti sono celesti, colore che personalmente adoro, e la finestra dà sul cortile, dove c’è una grande piscina.
Paloma, afferra un giornale e inizia a sfogliarlo.
-Hmm- Gas si schiarisce la voce.
Io alzo lo sguardo, ma Paloma, troppo presa dalla lettura dell’ennesimo articolo di moda, non se ne accorge nemmeno.
-Hmm!- fa Gas, più forte.
Paloma dopo aver ricevuto una piccola spinta finalmente alza gli occhi.
Il sorriso che ci riservano i ragazzi, fa quasi paura.
-Non sapete cosa è successo- esclama Nico.

 

Dolcezze mie...
Come ve la passate?
Allora so che vi avevo promesso di aggiornare prima Cause I love the way you lie e avevo persino iniziato a scrivere il nuovo capitolo, ma alla fine mi è uscito questo sgorbio qua...
In pratica questo capitolo è incentrato sul personaggio di Paloma, e in pratica non succede molto, solo il presagire, sopratutto nell'ultima frase che sta per scoppiare una bomba...
Spero che lo leggiate e che vi piaccia...
Ultima domandina... per le coppiette preferite Nico/Paloma (mi piaceva molto l'idea del loro "chi si odia si ama") e Mery/Bruno oppure Nico/Mery e Paloma con qualcun altro?
Gas, vi avviso già da adesso è impegnato... con me!
ahaha no scherzo... comunque già dai prossimi capitoli inizieranno a far parte della storia anche gli adulti, o meglio ex ragazzi, e sopratutto, il mio personaggio preferito...
Ringraziamento a tutte quelle che recensiscono, leggono o più semplicemnte, mi sopportano!
Baciooooooo
Fra
   
 
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