“Uno
il coraggio non se lo può dare da solo….”
Il sole splendeva dal cielo
incantato della Sala Grande.
Gli studenti si godevano la
colazione. Tranne uno.
Hermione fissava senza
entusiasmo il succo di zucca davanti a lei, girando lentamente il cucchiaino.
“Vedrai che andrà tutto bene,
tranquilla” le disse Ginny sottovoce
“Lo spero…tra poco abbiamo
lezione e non è ancora arrivato…”
“Si sarà addormentato vedrai
che…acc è arrivato!”
Hermione alzò di scatto la
testa e si voltò verso la porta.
Draco Malfoy entrava nella
Sala Grande insieme al solito gruppetto di Serpeverde; raggiunse il tavolo e
notò una busta verde proprio sul suo posto. Dubbioso, la rigirò tra le mani e
con uno strappo deciso l’aprì.
Lesse velocemente il
contenuto del foglio verde.
Ci ho pensato tutta la notte e sono
arrivata alla conclusione di non aver capito niente.
Vediamoci alle 2 nell’ala est della
biblioteca. Vieni solo.
H.G
P.s.: brucia la
lettera e non dire niente a nessuno.
Hermione lo osservava mentre leggeva con il cuore che batteva a mille.
Se non si fermava le sarebbe scoppiato nel petto.
Draco piegò il foglio, alzò lo sguardo e le fece un cenno col capo.
Rimise il foglio nella busta
e lo bruciò con un movimento di bacchetta
“Che
cos’era Draco?” chiese Pansy.
“Niente di importante,
piuttosto, sbrighiamoci ad andare. E non aspettatemi dopo le lezioni, ho un
impegno importante.” I Serpeverde uscirono dalla Sala,
mentre Hermione crollava sulla spalla di Ginny.
“Visto? È andato tutto bene!”
disse la rossa.
“Aspetta a cantare vittoria…ora
devo solo riuscire a sopravvivere alla mattinata senza morire d’infarto”……
*
Mentre si avviava alla lezione di Storia della Magia, Draco
ripensava a quello che aveva appena letto: da una parte era emozionato,
dall’altra aveva paura.
Paura di quello a cui stava
andando in contro, di cui non aveva la minima idea.
Aveva bisogno di condividere
con qualcuno quel segreto, ma il suo orgoglio era più forte di tutto.
“Hei Draco sei tra noi?” gli
chiese Pansy
“Cos..? ah
si certo che ci sono… sono solo un po’ stanco.” Rispose distrattamente.
“Ah, devi aver dormito poco.
A proposito, ieri sera non ti abbiamo visto rientrare, dove eri?” disse mentre entravano nell’aula e prendevano posto.
Harry, Ron e Hermione
raggiunsero i posti davanti a loro.
“Avevo bisogno di chiarirmi
un po’ le idee…” rispose mentre Hermione si sedeva
evitando caldamente di guardare nella sua direzione “E ora so quello che
cerco”.
*
Hermione e Draco non erano i
soli ad essere molto agitati. Harry aveva i nervi a fior di pelle: a colazione
non aveva toccato cibo ed era pallido come un cadavere.
Aveva confidato tutto quello
che era successo a Ron appena tornato nel Dormitorio.
“Lavanda Brown ti ha chiesto
di fare il compito con lei???!!!” aveva commentato
balzando giù dal letto su cui si erano seduti
“Si
ma…”
“ma
è fantastico! È una delle ragazze più carine del nostro anno!” lo interruppe
Ron che era più eccitato di lui.
“Mi raccomando poi mi devi
raccontare tutto….”
Harry fu svegliato dai suoi
pensieri dalla voce soporifera del professor Ruf che iniziò a raccontare della
rivolta dei Goblin del 13esimo secolo.
“Nervoso eh?” gli chiese Ron
sottovoce.
“Si vede tanto?”
“Beh, ti stai mangiando la
penna….” (Harry sputò i pezzetti di piuma che aveva in
bocca)
“Vedrai che andrà tutto bene,
tranquillo…”
“Seee, aspetta a cantare
vittoria…ora devo solo riuscire a sopravvivere alla mattinata senza morire
d’infarto”……