Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: _KimNui_    08/08/2011    1 recensioni
...Una semplice storia di due ragazze completamente diverse ma molte unite alle prese con i problemi dell'amore e dell'amicizia...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 -FUJIKO-
Nami aveva ragione… io ero una che faceva sempre quello che credeva giusto e non accettavo di aver sbagliato, però forse per questa volta avrei potuto anche mettere in secondo piano il mio orgogilio… infondo lo facevo per Jinki, che amavo da impazzire. Prima di quella sera decisi che dovevo andare da lui a chiarire la questione e scusarmi per il mio comportamento non proprio corretto.
Nora aveva preparato dei profitterolles e di solito ad Jinki piacevano molto… quindi decisi di portargliene qualcuno.
Uscii di fretta di casa e corsi fuori. Faceva abbastanza freddo, ma non mi importava… Jinki non viveva molto lontano da casa mia. Feci per suonare il campanello, ma una figura familiare uscì dal portone e me lo tenne aperto. Era la donna che avevo visto il giorno prima abbracciata ad Jinki… . “Ma allora avevo ragione….”
Che diavolo avrei fatto ora? A salire non ci pensavo nemmeno.
–Torna domani, va bene? Così partiamo assieme…- gridò Jinki dal suo appartamento.
–D’accordo!- gli rispose la troietta e poi se ne andò di corsa.
Partivano assieme?! Ma che razza di farabutto bastardo che era! Ed aveva avuto pure il coraggio di dirmi che non era come pensavo, che non era la sua amante e che lui voleva solo me… “Che ipocrita!”.
Feci per andarmene, ma poi mi fermai. Forse però avrei potuto far qualcosa affinchè anche lui capisse che cosa volesse dire soffrire. Ammesso che ancora provasse un minimo di affetto per me!
Salii di fretta le scale e suonai alla sua porta. Lui mi aprì, ma tutto l’autocontrollo che avevo intenzione di dimostrare svanì in un lampo alla sua vista: aveva i capelli spettinati, la camicia nera gli aderiva al petto ed era semi aperta sul quel torace tanto muscoloso e forte da farmi impazzire. I pantaloni erano larghi e neri anche quelli e la sua espressione stupita era ancora più sensuale di tutto il resto.            
  –Fujiko…- La sua voce era roca e sensuale e quasi mi sciolsi davanti a lui, ma non potevo farlo. Dovevo farlo stare male! Come lui aveva fatto star male me.
–Jinki…- bisbigliai –Devo parlarti…-.
 Volevo dare un tono fermo alla mia voce, ma non ci riuscii. Quelle poche parole le avevo quasi sussurrate. Quanto mi mancava essere stretta tra le sue braccia forti ed essere baciata con tutta la sua passione. Diavolo! Perché doveva proprio finire così?!
-Non ti aspettavo…- mi disse lui con un sorriso… di sicuro lo aveva fatto anche a quella troia. Non dovevo imbambolarmi. Gli avrei fatto maledire il momento in cui mi aveva conosciuta. “Lo giuro!”.
-Si… ed io invece mi aspettavo di vedere quella puttana qua dentro con te, ma invece l’ho trovata solo fuori. Peccato… mi sono persa la tua faccia imbambolata a guardarla. Beh, sarà per la prossima volta…-
-Fujiko smettila! Te l’ho detto che lei non è…-
-Non mi interessa cosa non è lei… comunque sono venuta solo a dirti due cose…-. Jinki fece per prendermi una mano, ma io la scostai. Sembrò ferito da quel gesto. “Forse adesso comincierà a capire…” pensai.
–Entra, non stare qua fuori…-
-No, posso dirtelo anche da qui. Per prima cosa volevo dirti che questa sera Mirko, l’amico di Nami, farà una festa in discoteca per il suo compleanno. Ti ha invitato ed ha chiesto a me di avvisarti.-
-Ah, però io stasera non posso… devo partire domani mattina presto. Mio padre si è sentito male ed io devo andare da lui…-. Una rabbia mi montò in corpo e quasi esplosi.
–Tuo padre? E pensi che ci creda?! Ho sentito che dicevi a quella donna che domani sareste partiti assieme. Non mi prendere per il culo, non lo sopporto! Comunque se vuoi vieni, se no arrangiati. Non me ne frega più niente di quello che fai o che pensi!- così mi voltai e feci per scendere le scale, ma lui mi fermò.
–Fujiko, va bene. Verrò questa sera… tu ci sarai?-
-Certo che ci sarò!-
-Comunque, apparte questo avevi detto che dovevi dirmi due cose… qual’era la seconda che volevi dirmi?-. Mi girai verso di lui e, con le lacrime agli occhi che non ero riuscita a trattenere, urlai.
– Sei solo un bastardo! Ecco cosa volevo dirti. Io ti odio! Ti odio con tutto il cuore!!!- e così corsi giù per le scale.
–Fermati Fujiko! Ascoltami per un dannato attimo! Non puoi impedirmi di parlare e di spiegarmi!-
-Ma io non voglio ascoltarti. Non voglio più avere niente a che fare con te! Addio, Jinki!- e così uscii dall’edificio in lacrime.
La sera, prima di uscire, controllai il mio aspetto: non ero male. Meglio del solito e c’era da contare il fatto che gli occhi erano ancora gonfi per tutte le lacrime che mi erano scese quel pomeriggio. Miyu sarebbe venuta sotto casa mia per le sette, mentre Nami sarebbe venuta con Key. Chissà cosa mi nascondeva quella li pensai mentre mi controllavo per l'ennesima volta allo specchio. Jinki sarebbe venuto? Beh, in qualche modo glie l’avrei fatta pagare… se non fosse stata quella sera, sarebbe stato un altro giorno. Così mi misi un po’ di nero sugli occhi, per farne risaltare il verde e mi sistemai i capelli come piacevano ad Jinki: tirati su in una crocchia lasciando fuori alcune ciocche sparse. Lui diceva che slanciavano la mia figura e così feci. L’avrei fatto morire dalla gelosia.
 
-NAMI-
Tornai a casa di corsa ero in ritardo. Arrivai davanti alla porta e trovai Key seduto a terra
-SCUSAA- dissi
-Per questa volta ti perdono, ma ora muoviti- mi disse alzandosi ed entrando in casa. Si era proposto ad aiutarmi a cercare cosa mettermi per la festa. Lui era impeccabile. Aveva dei jeans bianchi stretti, una maglia bianca con dei disegni strana e sopra una giacca di pelle di un azzurro chiaro con delle borchie. Il mio armadio non era molto fornito. Gli mostrai il tutti i miei vestiti, in una sotto specie di sfilata
-Ok ok ok ho capito vieni con me- mi prese per mano e uscimmo per diriderci verso casa sua
-Ok i miei vestiti non saranno una meraviglia, ma non credo che i tuoi vadano meglio per me- dissi preoccupata
-Ma no stupida- Salimmo il piano di scale ed entrammo
-Ciao mamma sono io- disse Key per poi dirigersi verso la cucina -Lei e Nami-
-Salve- dissi un po' imbarazzata
-Oh ciao piacere- mi disse lei porgendomi la mano -Ti offro qualcosa da bere o da mangiare?-
-No mamma non serve- disse Key per poi dirigersi nel corridoi trascinando me dietro, ma sua mamma non l'aveva sentito e continuava ad elencare cosa da offrirmi
-Ma Key tua madre pensa che siamo li-
-Oh tranquilla quando avremo finito sarà ancora li a parlare- disse entrando in una camera. C'era un letto matrimonale con le lenzuola rosa e sommerso da peluche, al muro c'erano poster di cantanti famosi e la sctivania era piena di foto di un gruppo di ragazze e di una ragazza con un ragazzo che non era decisamente Key
-Spero vivamente che questa non sia camera tua- dissi prendendo un cuscino a forma di cuore con un gatto all'interno
-No è dla camera di mia sorella e... TROVATI- urlo uscendo dall'armadio -Vieni- mi prese nuovamente e mi trascinò in una camera sobria, ordinata, di varie tonalità del grigio.
-Ok questa e camera tua- dissi soddisfatta. Lui scosse la testa ridendo e disse -Tieni prova questi, li c'è il bagno- e mi diede due scatole. Quando arrivai in bagno le apri e scoprii che erano piene di vestiti. Cominciai a provarne uno ad uno, goni volta Key scuoteva la testa o si metteva a ridere
-Ma lo sai che sei insopportabile, non ti va bene niente, peggio di una suocera- dissi dopo l'ultimo no all'ennesimo vestito
-Tu stai zitta e continua-
-Pff.. suocera- dissi tornando dentro, era rimasto solo un ultimo vestito. Era un semplice vestitino aderente senza spalline di un azzurro vivace con alla fine delle righe bianche, era tutto brillantinato e un po' corto. Quando uscii lui era voltato dall'altra parte
-Ehm signorino si può girare da questa parte- dissi attirando la sua attenzione. Quando mi guardo i suoi occhi si spalancarono.
-Wo..ce uhm si bello metti questo- disse per poi distoglier lo sguardo, io scoppiai a ridere. Mi sistemai i capelli e mi truccai. Quando finii di prepararmi la madre di Key entrò
-Oh mio dio sei bellissima tesoro- mi disse sorridendo, io arrossi a risposi con un timido grazie
-Sei impegnata per caso? Perchè saresti perfetta per mio figlio-
-MAMMA!!!??- urlò Key -Cosa dici?-
-Ma niente caro semplicemente lei è una bella ragazza e non so come tu non ti sia fatto già avanti-
-Oddio è meglio che andiamo Nami. Ciao mamma- disse Key e avviandosi all'uscita
-Arrivederci signora- dissi prima che lui mi chiudesse la porta in faccia.
La sera ci trovavamo alle sette davanti a casa di Fujiko. Era una festa in discoteca quindi era normale vestirsi in maniera un po’ spinta. Lei indossava un vestito verdeacqua corto. Miyu arrivò con i soliti vestiti… io e Fujiko ci siamo guardate…
-Senti forse era meglio dei vestiti un po’ più stretti e magari un po’ scollati…-
-Ma io non ho…-
-Si va bene… lasciamo stare… andiamo!-.
            Siamo arrivate alla festa. Piena di ragazzi, musica a tutto volume… gli invitati erano tanti, ovviamente tutti portavano tutti così c’era anche facce note e meno note… ma la maggior parte non sapevo nemmeno chi fossero. Miyu sembrava un pesce fuor d’acqua e Key non da meno
-Meno male che sono bravo a ballare- disse ridendo
-Anche questo sai fare mi sorprendi ogni volta di più- dissi prendendolo per mano e trascinandolo in pista
-Ma vedo che neanche tu te la cavi male- disse
-Modestamente- dissi mettendomi in posa. Ballammo tutte le canzoni e non feci che ridere per tutta la serata
-Oh no- disse ad un certo punto, quando la musica si fermò
-Cosa c'è?- chiesi
-Vedi quella- disse indicando una ragazza che si stava guardando intorno
-Quella mi fà letteralmente impazzire, non fà altro che corremi dietro e io non ne posso più! Oh no mi ha visto-
-Key anche tu qua che coincidenza! E lei chi è?- chiese indicandomi
-Ehm..lei è un...-
-Sono la sua ragazza piacere Nami- dissi poergendole la mano subito dopo aver dato un bacio a stampo a Key, lei mi ignorò e indignata andò via
-Grazie mi hai salvato- disse
-Servono a questo gli amici- dissi, in quel momento misero un lento. Io e lui ci guardammo, tutti e due arrossimmo, poi lui mi fece l'inchino -Signorina mi fa l'onore di questo ballo?- sorrisi divertita -Ma certo- dissi inchinandomi. All'inizio eravamo uno distante dall'altro, poi qualcosa mi spinse ad avvicinarmi a lui. Non mi dispiaceva stare con lui, era simpatico e ogni volta che li stavo vicino mi sentivo bene. Alla fine il nostro ballo era diventato un dondolarsi a ritmo di musica, ad un certo punto sentii la sua mano all'alzarmi il mento e le sue labbra avvicinarsi. Perchè non mi sposto? Mi chiesi, stavo per chiudere gli occhi e dedicarmi a lui quando
–Ma quello è Jong!- dissi vedendo da un lato della sala il mio bellissimo giocatore di basket mi scansai da Key spingendolo leggermente… era uno schianto… aveva una camicia nera, maniche corte che lasciava scoperte le braccia muscolose, sbottonata sui primi bottoni lasciando intravedere il petto liscio e muscoloso… pantaloni elasticizzati bianchi. Stava venendo nella mia direzione
–Anche tu qui?- Jong si era seduto accanto a me
–Già…- gli dissi illuminata
-..ciao..- disse Key affianco a me leggermente arrabbiato
-Oh scusate ho interrotto qualcosa?- disse Jong, Key stava per aprire bocca quando risposi io
-Nono tranquillo-
-Ah bene allora. Sai non vado pazzo per queste feste, verresti fuori con me?- mi chiese, stavo per rispondere, ma Key mi prese per un braccio e mi trascino da parte
-Ma che fai?- chiesi mollandomi dall presa
-Non ci andare, lo conosco, so come tratta le ragazze-
-Ma che dici- dissi senza capire quello che diceva, come se non lo volessi capire.
-Scometto che ti ha invitato a cena ed è stato il ragazzo più dolce di qualsiasi ragazzo?- annui alla sua domanda -Ma poi non si è fatto sentire per tanto tempo- annui di nuovo -E io ti dico il perchè, perchè si stava divertendo con un'altra ingenua come te che gli crede a tutto quello che gli dice- rimasi scioccata da quella affermazione
-Io non sono ingenua e non credo a una sola cosa che hai detto- dissi per poi raggiungere Jonghyun e me ne andai con lui.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: _KimNui_