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Autore: xenascully    08/08/2011    2 recensioni
Quando il loro intrepido Capo scompare, la squadra di Gibbs si impegna per trovarlo prima che il suo tempo giunga alla fine...
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“È sedato è in ventilazione meccanica.” Disse Ducky a Gibbs, una volta che questi fu arrivato in sala attesa. “Il ricambio di gas nei suoi polmoni era inibito dalla tossina del botulismo.”

“Ma gli hanno dato l’anti-tossina, giusto?”

“Certo. Tuttavia, anche una volta eliminata la tossina dal suo organismo, il ricambio di gas è rimasto gravemente inibito. E data la storia clinica di Anthony, puoi immaginare che per lui sia più grave che per altri.”

“Cosa significa per lui, Duck?” Chiese Gibbs, prima di deglutire il nodo che gli si era formato in gola.

“Il ventilatore rimarrà in funzione per diverse settimane. Ciò darà al suo sistema respiratorio il tempo per recuperare e tornare a funzionare normalmente.” Gibbs apparve enormemente disturbato da questa notizia. “L’arresto del respiro e la paralisi sono faccende importanti, Jethro, come ben sai.”

“Sì, lo so. Ma Tony non ha avuto bisogno di un ventilatore nemmeno quando aveva la peste…”

“Perché è stato adamantino nel rifiutarlo.” Gli disse Ducky. “Se ricordo bene, ha detto di non voler passare il tempo che gli rimaneva, sedato. Avrebbe dato sin troppo piacere alla squadra il fatto che non potesse parlare il più possibile.” Disse con un piccolo, triste sorriso.

Gibbs chiuse gli occhi e scosse la testa, serrando la mascella al ricordo del suo Agente sotto quelle luci blu, tutti quegli anni fa. Ma lui conosceva una più probabile ragione al rifiuto del congegno meccanico. “Aveva paura.” Disse aprendo gli occhi. “Avrà voluto che tu…che noi tutti pensassimo che fosse quella la ragione, ma lui aveva paura di quel congegno. Diavolo, riesce a malapena a sopportare un ago…”

“Non se ne accorgerà.” Lo rassicurò Ducky. “Come ho detto, sarà sedato.”

“Per settimane, Ducky?” Verificò incredulo. “Sembra…non lo so. È un lungo periodo.”

“Lo so. Ma ci vuole tempo perché gli assoni nei nervi si rigenerino. E in quel tempo, la paralisi dovrebbe migliorare.”

“Dovrebbe?”

“Migliorerà, ne sono certo. Anthony non ha mai disobbedito ad un ordine diretto, che sono certo tu gli impartirai.” Sogghignò. Gibbs si passò una mano sul viso con fare frustrato. “Ora, dopo il recupero qui in ospedale, potrebbe volerci anche più tempo prima che ritorni a lavoro. Sul campo, per lo meno. Probabilmente avrà problemi come ad esempio mancanza di respiro, fatica…Non posso creare una lista completa, dato che il suo sarà un caso unico. Ma credo che la sua più grande paura sarà di non riuscire a tornare a lavoro.”

“Non succederà.” Affermò Gibbs. “Ma attraverseremo quel ponte quando ci arriveremo. Posso vederlo?”

“Lo stanno sistemando nella sua stanza, ora. Dà loro qualche minuto; manderanno qualcuno quando sarà ora.” L’uomo più anziano si alzò. “Ti porterò del caffè, nel frattempo. Dovevo andare comunque a prendermi una tazza di tè alla caffetteria. Magari puoi informare i restanti membri della tua squadra, che sono certo stiano attendendo con ansia.”

Gibbs annuì. “Grazie, Duck.”

                                                                                                                               11 00 11 00 11

“Sono passate ore.” Il ginocchio di McGee andava su e giù incessantemente, sotto il suo tavolo. Lui e Ziva avevano deciso di non dire un bel niente a Abby, fino a che non avessero ricevuto notizie. La sua ansia non avrebbe fatto altro che aumentare la loro, che già si trovava ad un livello stratosferico.

Entrambi avevano fatto qualche ricerca sugli effetti del botulismo. Dopo aver rinchiuso Carol, avevano avuto ore per fare ricerche. Sapevano cosa poteva stare passando Tony, e li stava facendo impazzire non sapere…

“Credi,” disse Ziva alzandosi dal suo tavolo per avvicinarsi a McGee “che a causa dei suoi polmoni già pieni di cicatrici, questo per lui potrebbe essere peggio?”

“Peggio?” Squittì inavvertitamente lui.

“Hai visto la lista di sintomi, McGee.” Replicò lei. “E come hai detto, sono passate ore…quasi tre, per essere esatti. Non abbiamo avuto notizie. E se…” Spostò gli occhi avanti e indietro, incapace di finire la frase.

McGee deglutì, rumorosamente. Poi sobbalzò quando gli squillò il telefono. Lo afferrò prima che Ziva ne avesse l’opportunità. “McGee.” Dopo un momento, mosse le labbra per dirle. “È Gibbs.”. Lei corse al suo tavolo alzando la cornetta per ascoltare la conversazione.

“Credono che starà bene.” Disse Gibbs. “Ma Ducky dice che dovrà utilizzare il ventilatore per diverse settimane. E rimarrà sedato. Potete passare a vederlo, se volete. Ma in questo momento, non sarà sveglio.”

“Ma starà bene.” Verificò McGee. “È un bene.”

“Possiamo fare niente?” Chiese Ziva.

“Non sono sicuro che ci sia qualcos’altro che possiamo fare, in questo momento, Ziver.”

“Cominceremo i nostri rapporti, Capo.” Gli disse McGee. “E farò sapere a Vance cosa sta succedendo, se vuoi.”

“Va bene, Tim.” Lo aveva chiamato ‘Tim’. Tony doveva averlo fatto spaventare un sacco. “Già che ci sei potresti far sapere a Abby cosa è successo.”

“Uh…Capo, come fai a sapere che non gliel’abbiamo detto?”

“Perché non è qui, McGee. E non mi sta sommergendo di chiamate.”

“Oh…giusto. Beh, non volevamo farla preoccupare, ecco.”

“Andrò a dirglielo adesso.” Si offrì Ziva.

“Sarà arrabbiata per il fatto che abbiate atteso fino a adesso per informarla.” Avvisò lui.

“Sono pronta a sopportarla.” Ritorse Ziva. “Ci vedremo più tardi, Gibbs. Sarai lì?”

“Non me ne vado da nessuna parte.” Replicò lui. Ziva mise giù la cornetta, lanciò un’occhiata a McGee, poi uscì dall’ufficio.

“Capo, c’è niente di cui tu hai bisogno?” Chiese Tim.

Vi fu una breve pausa dall’altra parte della linea. “Potresti prendere la mia sacca per la notte dal mio bagagliaio. Le chiavi sono al mio tavolo.”

“Certo. Passerò, ad un certo punto.” Fu felice quando Gibbs mise giù senza dire una parola. Non sapeva che altro dire…

                                                                                                                           11 00 11 00 11

L'ho già detto e lo ribadisco Tony porterà alla morte quel poveretto di Gibbs!

  
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