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Autore: Sprichwort    08/08/2011    1 recensioni
Cit: “Ovvio” rispondo ridendo, con una strana risata che mi da fastidio. Ma ho sempre riso così? Sembro quasi… cinica. Scuoto la testa per non pensarci, fingendo un sorriso che fa fatica ad uscire. “Comunque… è stato il miglior sesso della mia vita” mi dice facendomi l’occhiolino.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo del capitolo: Capitolo 4

Sesso, sesso, sesso.
Solo sesso.
Mi aggrappo alla testata del letto, mentre le immagini della sera precedente mi affollano la mente.
Ottimo sesso, mi correggo. Lo guardo, nudo e avvolto tra le lenzuola. Inspiegabilmente sono come le lenzuola bianche dei film, quelle che non si sa come ma sembrano fatte a L, che coprono il mio petto lasciando scoperta la sua schiena.
Che, se mi è concesso, è proprio un bel vedere.
In effetti, ora che ci penso, sembra tutto un film. Il suo smoking per terra, ingarbugliato con il mio supersexy vestito blu notte. Il mio reggiseno appeso alla lampada, i suoi boxer sulla tele, la bottiglia di champagne ancora mezza piena sul comodino. E lui, il dio greco, la perfezione fatta a persona, che dorme in diagonale su questo letto enorme.
Qualcosa ancora non va.
Do un’occhiata al telefono. Tre SMS e un messaggio vocale.
Dalla stessa persona.
Amore, sono io. Dove sei sparita? Mi manchi… chiamami quando senti questo messaggio, o quando hai un attimo libero. Ti amo
Riappoggio il telefono sul comodino, mentre la visione dormiente alla mia sinistra si gira su un fianco.
Oddio.
La verità mi colpisce come un pugno in piena pancia.
Oddio.
Sono una stronza.
Anzi no, una Stronza con la S maiuscola.
Qualcosa mi opprime il petto, impedendomi di respirare liberamente.
E questo cos’è, rimorso? mi chiede la solita vocina fastidiosa. Era da un bel pezzo che non provavo niente del genere. Incrocio le gambe nella posizione del loto e inspiro profondamente per calmarmi.
Inutilmente.
Ma cosa diavolo mi è saltato in mente?
Stupida, stupida, stupida.
Stupida Stronza.

“Mmm buongiorno” dice Tom. Non l’avevo sentito alzarsi, ma è già mezzo vestito di fianco al letto.
“ È stato davvero fantastico” mi sorride.
“Felice che ti sia piaciuto” mi trovo a dire in modo scocciato.
Ok, adesso basta, mi dico.
“Ho un’intervista tra poco, poi devo tornare da mia moglie. Questa cosa… rimane tra noi, non è vero?” ora sembra preoccupato.
“Ovvio” rispondo ridendo, con una strana risata che mi da fastidio. Ma ho sempre riso così? Sembro quasi… cinica. Scuoto la testa per non pensarci, fingendo un sorriso che fa fatica ad uscire.
“Comunque… è stato il miglior sesso della mia vita” mi dice facendomi l’occhiolino. Di nuovo provo a sorridere. Ma quando se ne va questo?
Deve aver recepito il messaggio, perché apre la porta e fa per uscire.
Ma non ci riesce.
“Ma cosa…” dice una voce familiare. Con orrore, ricollego la voce al volto. E poi lo vedo. Sulla porta, l’espressione delusa e spaesata che contrasta con il dito minaccioso sul petto di Tom. Che sembra terrorizzato.
Beh, un armadio a quattro ante più alto di trenta centimetri l’ha scoperto con la sua ragazza fedifraga, sarei terrorizzata anch’io.
Poi mi viene un pensiero agghiacciante. Questa non è una fiction. E neppure un film. Questa è vita, la vita reale. E la fedifraga sono io.
Merda, merda, merda.
Stronza.
“Fuori dai coglioni” gli intima, e Tom non se lo fa ripetere.
L’espressione spaesata è sparita dal suo volto. E, cazzo, ora è decisamente arrabbiato.
E non a torto.
“A-Amore” inizio a dire, ma mi trema la voce.
No, fermi un attimo. A me trema la voce?
Non è da me, decisamente non è da me.
“Mi trema la voce… a me non trema mai la voce” dico con una risatina nervosa che non riconosco come mia.
“No, no, adesso smettila” urla. Faccio un passo indietro, spaventata. Lo vedo respirare profondamente per calmarsi. Lentamente entra e chiude la porta. Indietreggio fino al letto.
Non l’ho mai visto così.
“Ti trema la voce? Ti trema la voce? Ma ti senti? Anche in questo momento riesci a parlare solo di te stessa. Tu, il tuo lavoro, il tuo capo, le scadenze e gli articoli, poi di nuovo tu. Questi sono diventati i tuoi argomenti di conversazione, i tuoi pensieri. Dimmi, tesoro” dice caricando di sarcasmo la parola tesoro “ti suonano familiari questi discorsi? Te li sei mai fatti, dentro la tua testa? No, ovvio che no, così… egoista ed egocentrica come sei non puoi esserti abbassata a al livello di pensare che tu possa non essere perfetta. Ma basta, adesso basta. È una storia che si trascina avanti solo per parte mia, e sono stufo. Stufo di sentirmi stupido perché innamorato di una persona che ha smesso di includermi nella sua vita! È come un amore non corrisposto. Solo che sei la mia ragazza. E poi adesso, questo... questo tradimento… basta, davvero. Basta. 
È finita.”.
Apro la bocca per controbattere, ma mi blocca con un cenno.
“No, no. Non ti voglio sentire. Non più” mi dice.
“Amore” mormoro flebile, incapace di dire altro.
E se ne va.

Ci metto un attimo a rendermi conto che non c’è più.
Lui non c’è più.
Le ginocchia mi cedono. Cado sul letto, mentre le lacrime iniziano a scendere copiose.
Te lo sei meritato mi dice la vocina, io tel’avevo detto.
Poi tutto diventa buio.

Eccolo qui! Vi avevo promesso il capitolo serale e -finalmente- ho aggiornato in orario :-D
Spero che questo capitolo vi piaccia, sinceramente lo preferisco moolto al precedente che era fin troppo corto e di cui non ero molto soddisfatta :-)
Mancano soltanto due capitoli alla fine e li posterò in breve, di sicuro prima di venerdì -ebbene sì, finalmente vado in vacanza anch'io! :-D
Un bacio a tutti :-*
Fede

Un grazie enorme a Felle e a Reaver che hanno commentato e che mi hanno fatta arrossire *.* grazie grazie grazie per i commenti e per i complimenti <3 spero di non deludervi :-*

  
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