Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: Banryu    09/08/2011    1 recensioni
Oddio! Questa è la prima long fic in cui mi avventuro! Spero sia quantomeno decente! Tutto quel che posso dire è che... C'è un pò di tutto! Ci sono gli SHINee (ovviamente), ci sono due ragazze italiane, ma non solo, perché è mooooolto probabile che via via compaia anche altra gente!
---------------
'Bene! Fantastico, Bea! Penso che tu sia l'unica ragazza dell'universo che riesca a far arrabbiare il proprio adorato ragazzo per motivi così futili! Complimenti, davvero!'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rieccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! *_* Prima di tutto devo ringraziare tutte le persone che hanno recensito il prologo! Gomawo! ^^
E ringrazio già in anticipo chi recensirà questo capitolo! Ogni commento è sempre gradito! **
Per seconda cosa invece devo dire che io domani, cioè oggi ormai (dettagli! xD), parto e sto via per almeno 5 giorni, quindi non potrò aggiornare la storia fino ad allora.. T_T Scusatemi tanto!
Good, adesso posso lasciarvi alla lettura! Spero sia di vostro gradimento! =)

1 - Just everyday's life

Ambra POV.

Era una mattina come tante nell'appartamento delle due ragazze: Beatrice, detta Bey per facilitarne la pronuncia alla popolazione coreana, dormiva accoccolata nel suo letto, abbracciando il cuscino con braccia e gambe e con il lenzuolo tirato su fino al naso, non importava quanto caldo facesse, la sua posizione nel letto la mattina era quella; Ambra, invece, si era alzata già da un po', e stava facendo il suo atto di magnanimità giornaliero, cioè la colazione. Infatti, tutti sapevano quanto lei fosse poco incline a fare spontaneamente cose come quella, ma quel giorno, il quindici di luglio, era un giorno speciale per lei: il nono mesiversario col suo ragazzo.
Ancora non riusciva a credere che la sua relazione con Jonghyun durasse da così tanto tempo, eppure era così. Il luccicante anello che portava all'anulare sinistro glielo ricordava ogni giorno al suo risveglio ed ogni notte prima di addormentarsi. Era felice. Nonostante non potesse dire che non ci fossero state anche delle difficoltà nella loro relazione, insieme erano sempre riusciti a superarle, quindi per ora era abbastanza sicura di avere tutto quello di cui aveva bisogno.
Proprio in quel momento, il rumore di qualcosa che vibrava sul tavolo riportò la sua attenzione sulla terra. Era il suo cellulare: qualcuno la stava chiamando.
Ambra sbuffò, mettendo da parte una delle fette di pane che stava ricoprendo di marmellata, affrettandosi poi a pulirsi le mani ed a rispondere, senza nemmeno guardare chi fosse.
«Oh!»
«Buongiorno anche a te, Amore.» Le rispose una voce che ben conosceva dall'altra parte del telefono. Lei si mise a ridere, non voleva rispondere in quel modo, semplicemente era concentrata sul suo lavoro ed odiava essere interrotta.
«Buongiorno... Sai che giorno è, vero?» In una frazione di secondo Ambra ebbe il dubbio che Jong se ne fosse dimenticato, e lei non era propriamente una di quelle ragazze che si tengono i dubbi dentro.
«Certo che lo so! Auguri Amore!!» Sorrise l'altro, dissolvendo ogni dubbio.
«Ah ecco...» Sospiro di sollievo. «Auguri!» Rispose a quel punto lei, rimettendosi comoda sulla sedia ed osservando tutto quello che aveva messo sul tavolo in attesa che l'amica si svegliasse: fette di pane con diversi tipi di marmellata, cereali, latte, vari succhi di frutta, tra cui quello all'arancia rossa, il preferito di Bey, e un pacco di biscotti. Beh, era abbastanza, no?
«Eh? Che hai detto Amore? Non ho capito...» Si accorse solo in quel momento che Jong le stava chiedendo qualcosa.
«Ma mi stai ascoltando almeno?» Chiese lui, sospirando.
«Ehm... Sìììì... E' che, vedi, stavo preparando una cosa...» Sorrise, cercando di pensare a qualcosa per deviare il discorso.
«Ah sì eh? E che cosa?» Domandò allora lui, con una finta voce curiosa, che dava chiaramente ad intendere che aveva già capito tutto.
«E-ehm...» Ambra si passò una mano tra i capelli, già arruffati di loro, visto che non aveva ancora avuto il tempo di pettinarli.
«Lo sapevo... Stavi preparando la colazione, vero?» Riprese Jong, adesso con voce divertita.
«Sì, d'accordo, ma non per il motivo che pensi tu!» Si affrettò allora a dire la ragazza, accavallando le gambe e cercando di assumere il tono più convincente che le riusciva.
«Ceeerto Amore, lo so... Infatti non stavo pensando nulla... Perché, a cosa avrei dovuto pensare?» Chiese allora lui con voce maliziosa. «Infondo non lo fai a tutti i nostri mesiversari, da qualche mesa a questa parte, di preparare quantità industriali di cibo per colazione in modo da avere riserve di energie sufficienti a tutta la giornata, vero?» Concluse poi, ridacchiando.
Ambra nel mentre era arrossita e cercava disperatamente di pensare a qualcosa da ribattere.
«No!!» Disse infine con voce convinta. Mettendo uno dei suoi punti di conclusione alla discussione. Jonghyun stava per rispondere quando sentì dei rumori strani dall'altra parte della cornetta. «Amore...?»
«Ora devo andare, ci sentiamo dopo e spero che tu abbia pensato a qualcosa di carino da fare insieme oggi perché se no non becchi nulla!» Disse tutto d'un fiato Ambra, prima di chiudere velocemente la chiamata, lasciando un Jonghyun alquanto confuso ed inquietato dall'altra parte.
Ovviamente il motivo di quella conclusione affrettata era stato l'entrata di Bey nella cucina dell'appartamento. Infatti, dopo il quinto messaggio che le era arrivato sul cellulare, aveva deciso che per quella mattina non le era stato concesso di dormire di più e si era tristemente trascinata in cucina. Probabilmente la sua faccia non doveva essere delle migliori, date le cinque ore di sonno scarse che aveva addosso e la fame che si faceva sentire sempre di più.
«'ngiorno...» Aveva mormorato, prima di ricevere una pesante pacca sulla spalla destra e di ritrovarsi così a tre centimetri dalla superficie bianca del frigo.
«Buongiorno vacca!! Mi hai appena salvato la vita!» Esclamò Ambra, prima di ritornare precipitosamente verso i fornelli, su cui si era scordata la macchinetta del caffè che stava quasi per traboccare.
Bey sospirò, lasciandosi cadere su una delle sei sedie che conteneva la loro “cucina-sala da pranzo” ed osservando il tavolo.
«Esattamente.... Che succede stamani?» Chiese confusa, osservando l'enorme quantità di cibo che si trovava davanti a lei. «Abbiamo ospiti e non mi hai avvertita? Oppure abbiamo deciso di metterci all'ingrasso nel mese di luglio per avvantaggiarci per Natale? O magari...» La ragazza interruppe il suo monologo solo perché, alzando lo sguardo dal tavolo, aveva incontrato gli occhi azzurri di Ambra. Non era il fatto in se ad averla fermata, quanto l'espressione che questi esprimevano: completa indignazione.
«E-ehm...» Cercò di prendere tempo Bey, osservando l'amica che la guardava con la caffettiera bollente in mano, pronta a lanciargliela in faccia da un momento all'altro.
«...O magari... Oggi è... il tuo mesiversario..?» Illuminazione divina. «Sì! Oggi è il tuo mesiversario con il Puffo!! Auguri zoccolina mia!!» Esclamò Bey, alzandosi dalla sedia sulla quale si era appollaiata poco prima per buttarsi, letteralmente, addosso all'amica. Quest'ultima ebbe appena il tempo di poggiare la caffettiera sul piano di cucina, prima di ritrovarsi l'altra in collo che l'abbracciava.
«Sì sì, va bene è quello... E se non mi fa qualcosa di carino mi arrabbio!» Disse Ambra prima di lasciar andare l'amica per riprendere in mano la caffettiera e mettersi a versare il caffè in due tazze. Nel mentre Bey aveva recuperato lo zucchero e due cucchiaini ed era tornata a sedersi al tavolo.
«Ovvio ovvio...» Commentò, col suo solito tono che usava quando sentiva cose già ripetute decine di volte dall'altra.
«E non ovviare! Lo sai che lo faccio!» Sbuffò Ambra, mettendo una tazza davanti a Bey e una davanti a se ed iniziando a mescolare lo zucchero che ci aveva messo.
«Comunque... Perché già sveglia così presto? Ti aspettavo almeno tra un'altra mezz'ora...» Chiese, iniziando a mangiare una delle fette di pane con la marmellata, con gli occhi sull'amica, che era intenta a bere il suo caffè.
«Beh, dopo che nel giro di mezz'ora ricevi: un messaggio da Tae, uno da Key, uno da Minho e altri due da Tae... Direi che una ci rinuncia a dormire e si da all'ippica!» Sbuffò Bey, alzando gli occhi al cielo per poi attaccare una fetta di pane e marmellata anche lei.
Ambra si mise a ridere. «Quindi tra quanto avremo un cavallo in sala?» Le chiese con aria convinta. Bey la guardò male. «Ma levati!!» Le rispose, continuando a mangiare.
Così le due amiche continuarono a fare colazione chiacchierando di tutti gli impegni che avevano in programma in quei giorni e ipotizzando le varie cose che Jonghyun avrebbe potuto preparare ad Ambra per celebrare il loro mesiversario.

~

Jong POV.

«Hai intenzione di farci la muffa attaccato a quel telefono?» Chiese Onew, passando accanto a Jonghyun, che da quasi dieci minuti se ne stava seduto sul divano fissando il telefono di casa che aveva in mano.
«Eh..?» Si risvegliò quest'ultimo, alzando la testa in direzione della voce che aveva interrotto i suoi pensieri. Onew sospirò, andando a sedersi accanto a lui.
«E' tutto apposto? E' da più di cinque minuti che te ne stai lì in silenzio a fissare il telefono...» Disse, guardando l'amico negli occhi, con aria abbastanza preoccupata. «Non è che hai litigato con Ambra per il vostro mesiversario, vero?» Continuò poi, vedendo che l'altro non gli rispondeva subito.
«Eh? No!» Si affrettò a specificare Jong, rigirandosi in mano il telefono. «E' che... Non ho capito cos'è successo appena prima che lei chiudesse il telefono, e stavo cercando di capire...» Jong si passò distrattamente una mano tra i capelli castani, confuso.
«Non fai prima a chiederglielo oggi quando la vedi, senza starci a pensare troppo?» Propose allora il Leader, poggiando una mano sulla spalla dell'altro.
«Sì, suppongo tu abbia ragione, e poi... Ora non ho tempo di stare fermo!» Jong si alzò dal divano, dirigendosi verso la camera da letto, che condividevano tutti e cinque insieme.
«Anche se alla fine non ho avuto il tempo di dirle a che ora passavo a prenderla...» Borbottò fra se, pensando che doveva mandare un messaggio alla sua ragazza.
Onew sospirò. Sollevato. Era suo compito di Leader prendersi cura di tutti gli altri quattro membri del suo gruppo, facendo sì che stessero sempre al meglio. Poi si diresse verso la cucina: era l'ora di attivarsi ed affrontare un'altra giornata!
Intanto Jong era arrivato in camera e si era fermato sulla porta ad osservare la situazione: Key, ancora in pantaloncini e canottiera, cioè la sua tenuta da notte estiva, stava tentando di risvegliare Minho dal suo mistico sonno. Jong sorrise tra se, varcando la soglia e montando sul suo letto per recuperare il cellulare.
«Si è riaddormentato?» Chiese a Key, scendendo di nuovo dal suo letto a castello ed avvicinandosi all'altro, dall'altra parate della stanza, sul quale Minho stava beatamente facendo finta di non sentire i continui richiami di Key.
«Già! Perché non era ancora pronta la colazione! Ma ora lo vede!» Disse, buttandosi letteralmente addosso all'amico, che mugolò sonoramente, per poi tirarsi su con uno sguardo inceneritore.
«Che c'è ancora?? E' pronto?» Chiese, con la voce ancora impastata dal sonno, guardando Key negli occhi come se stesse per strozzarlo da un momento all'altro.
«Sì... E non mi guardare così... Sei sempre l'ultimo!» Sbuffò l'altro, tirandosi su dal letto e porgendo una mano a Minho per farlo alzare. Questo la prese e si tirò su, stropicciandosi gli occhi.
Nel frattempo Jong era uscito dalla stanza, dirigendosi nella camera armadio e cominciando a scegliere i vestiti che si sarebbe messo per andare a prendere la sua ragazza: jeans neri stretti, camicia, cravatta allentata, ed ai piedi un paio dei suoi anfibi. Sì, così poteva andare. Osservò per qualche altro secondo i capi scelti e poi si diresse con essi verso il bagno per farsi una doccia.
«Ehy tu! Dove pensi di andare senza prima far colazione, eh?!» La voce di Key gli giunse chiara e limpida dalla cucina, dalla quale spuntava la sua dolce testolina bionda. «Muoviti!» Aggiunse, prima di rimettere la testa dentro.
Jong sospirò, sapeva di non poter dire di no a quell'esserino tanto carino quanto testardo. Prima di andare in cucina, passò comunque dal bagno e vi posò i vestiti puliti, poi fece retro front e si andò a sedere in una delle sedie libere della cucina.
Nella stanza adesso c'erano tutti e cinque i ragazzi: Key impegnato a servire la colazione da lui preparata agli altri, Taemin che stava tornando dal frigo con la sua confezione di latte alla banana, Minho impegnato a non riaddormentarsi per una seconda volta sul tavolo e Onew che semplicemente mangiava la sua razione di cibo mattutina.
Jong sorrise. Non avrebbe sostituito questi momenti della sua vita con nient'altro. Adorava il suo gruppo, i suoi amici, e tutto quello che facevano ogni giorno, sempre insieme da tre anni a quella parte.
Key, alzando lo sguardo dalla tavola dove si era appena seduto, notò il suo sorriso. «A che pensi Yeobo?» Jong lo guardò, cominciando a mangiare una delle tante cose che c'erano sul tavolo.
«Niente di particolare... Semplicemente sono felice di stare con voi, tutto qui.»
Key sorrise, poggiando la testa sulla spalla dell'altro e continuando a mangiare il dolce preso poco prima. «Anche noi Yeobo, anche noi.» Rispose poi, tirandosi su e continuando a mangiare.
Così, dopo colazione, Jong andò a fare la doccia, iniziando a ripassare mentalmente il piano che aveva ideato per la giornata.

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: Banryu