- Grazie a tutte le persone che seguono le mie storie!! Baci Bacetti!!
- Akira è un tipo abbastanza taciturno, ogni tanto spezziamo il silenzio parlando di basket.
- “Aizawa posso farti una domanda?”
- “credo di si”
- “cosa ti è successo, a scuola si dicono un sacco di cose ma io volevo sapere la versione originale”
- guardo il cielo plumbeo indecisa su cosa rispondere.
- “sono stata vittima di un incidente in moto con mio fratello è così che mi sono fatta male al ginocchio”in parte è la verità,sono stata onesta.
- “vedo che non hai più il tutore, stai meglio a quando un one to one?”
- “non posso fare praticamente nella ma accetto volentieri il one to one quando sarò in forma migliore”una sana competizione mi avrebbe fatto scaricare le tensioni accumulate.
- È veramente molto bello, mi viene del tutto istintivo stargli accanto,sembra infonderti sicurezza e pace.
- Noto solo adesso come quei capelli assurdi gli stiano veramente bene,non mi accorgo nemmeno di essere rimasto a fissarlo,non mi era mai capitato.
- “Aizawa sei impegnata?”
- “scusa ma in che senso?”
- “volevo chiederti se ti va di conoscerci meglio, mi ispiri” mi fermo di botto cercando di mettere insieme le parole che ho appena sentito.
- “si,ma devi sapere che ho un carattere piuttosto difficile”
- “è proprio questo che mi pace non ti fai problemi, non importa chi ti stia davanti,sei sempre te stessa, non ti sei fatta intimorire da me”
- “ solo perché sei il grande Akira Sendoh asso del Ryonan non è un buon motivo per intimorire o adulare una persona,non pensi?”ops! Forse sono stata un pochino dura
- “si hai ragione ma come sai la gente parla e spesso inventa” il suo sorriso sembra essere sempre presente.
- “scusa, non sempre, anzi quasi mai riesco a trattenere quello che penso”
- “mi fai morire dal ridere, sei forte e nemmeno ti rendi conto di esserlo” è sincero.
- “almeno mi sento utile, bene io sono arrivata, grazie per tutto Sendoh”
- “tu abiti qui? Questa è la casa con il campo da basket ?”
- “si”lo guardo sorpresa.
- “da bambino sognavo questa casa”
- “senti il campo è sempre aperto quando vuoi puoi andarci”
- “dici sul serio, non è un problema?”
- “non mi dai nessun fastidio, anzi vederlo occupato da qualcuno mi mette meno tristezza”
- “allora grazie, comunque io abito esattamente li”due metri più in là scorgo un altra casetta con il giardino, da sempre vicini ma non ci siamo mai incrociati.
- “ok ci vediamo Sendoh”
- Salgo le scale e mi butto a letto, devo assolutamente telefonare a quella matta di Maki e dirgli tutto quello che è successo questo pomeriggio.
- Appena riattacco il telefono per la prima volta, dopo quella che mi è sembrata un'eternità, posso dire di sentirmi meglio.
- Maki ovviamente si precipita a casa mia impaziente di risentire la storia, decido di spostare la moto che ormai è da tempo ferma nel campo da basket, sembra tutto morto insieme a lui, sono sicura che non vorrebbe questo.
- “Isobel cosa stai facendo ?”la voce di Maki è sorpresa.
- “tienimi la porta del cancelletto aperta e ora di ricominciare”qualcosa è cambiato, non sto bene per niente anzi sento pezzi di me sparsi ovunque come cocci di bottiglia sparsi su un marciapiede.
- Ho le lacrime agli occhi in questo momento ma come sempre l'orgoglio mi prevarica e non le lascio scendere.
- “Isobel stai bene?”
- “no affatto ma le cose stanno così, non posso cambiarle, lui è morto Maki”guardo il cielo sperando che lui sia li.
- “tu piaci molto a Sendoh lo sai?”la guardo di sbieco.
- “tu come lo sai?”
- “cara ho le mie fonti ufficiali e poi dopo quello che ti ha detto oggi pomeriggio mi sembra palese, non pensi?”
- “si come amica” a questa mia risposta Maki scoppia a ridere fino a farsi venire le lacrime agli occhi.
- “si certo come amica, come no!”