Prima di iniziare, grazie a Spongi, mia fedelissima lettrice. Ho intenzione di far accadere qualcosa tra Sirius e Kate, era così ovvio? ma dovrai aspettare, perchè con questa FF sto solo gettando le basi. chiedo scusa in anticipo per il capitolo, che penso non piacerà molto. non piace neanche a me.


“Allora? Valeva la levataccia?” la nonna ci aspetta sulla porta.
“Sì! Certo! Fantastico! Grande!” le esclamazioni si scavalcano l’un l’altra. I ragazzi vogliono a tutti i costi dire la loro. Io sto in disparte. Ora che devo andare via mi dispiace lasciare questi quattro scalmanati. Ma ho anche voglia di vedere i miei fratelli, le mie sorelle, i miei genitori…
“E tu Katleen? Tutto bene?” la nonna mi riporta bruscamente alla realtà.
“Certo, nonna! Bellissimo, più bello che mai. Non penso che potrà mai essere migliore!” rispondo.
“Lo dici ogni anno…sei pronta? Entro una mezzora devi partire!”
“Ho preparato tutto ieri sera. Mi devo solo mettere una maglia pulita! Vado subito, così poi sono tranquilla!” corro su per le scale. Arrivata in camera chiudo la porta e mi tolgo la felpa.
Ho lasciato fuori una bella maglia azzurra, con un disegno floreale d’argento. Mi piace tantissimo! Me la hanno regalata i miei fratelli per il mio compleanno, l’anno scorso. Ormai manca poco…chissà cosa mi faranno quest’anno…e i miei? Magari una scopa nuova…la mia cade letteralmente a pezzi. Se no, ho un po’ di soldi da parte. Potrei prenderne una d’occasione…magari mi aiuterebbero anche…
“Katleen! Quanto ti ci vuole per infilarti una maglietta? Ti aspettiamo giù!” la nonna mi sveglia dai miei sogni sul quiddich.
“Arrivo!” mi infilo la maglia e scendo le scale, trascinandomi dietro la borsa. Mamma non vuole che utilizziamo il baule di scuola durante le vacanze.
“È quasi ora che tu vada! Vieni, ho alcune cose per tua madre e per i tuoi fratelli. Prometti che non aprirai i pacchetti se non con loro?” comincia la nonna, trascinandomi in cucina.
“Certo!” rispondo. Non so se manterrò la parola.
“Allora…questo è per tua madre…” un grosso pacchetto viene infilato nella borsa già sovraccarica. “Se non le va bene rimandamelo, che lo cambio… questo è per Christine… e questo per Emma… ma forse è meglio se ci scrivo il nome, che ne dici?” chiede, indicando due pacchetti perfettamente identici.
“Forse è meglio, poi fai come preferisci…” rispondo io. La cerimonia dei pacchetti va avanti dieci minuti. Le famiglie numerose hanno di questi problemi…
“E ora, soluta tutti, che è ora di partire!” esclama la nonna.
Mi alzo e vado in salotto. Sono tutti e quattro buttati sulle poltrone, mezzi morti di sonno. La sveglia alle tre si comincia a far sentire.
“Ehi! Cercate di stare con gli occhi aperti altri cinque minuti, che ci salutiamo!” urlo entrando.
“Ah, vai già?” chiede Jim, svegliandosi un po’. “Allora ci si vede a Hogwarts, a settembre, Cucciola!”
“A settembre, Kate! È stato un piacere conoscerti!” il contrasto tra la faccia di Remus, con l’espressione di chi desidera con tutte le sue forze essere a letto, e le sue parole mi fa sorridere.
“Ci vediamo, Kate!” borbotta Sirius. Sembra un po’ meno addormentato degli altri.
“A settembre!” squittisce Pete. Ma non suona sincero. Forse sono solo io che ce l’ho con lui.
“A settembre! Fate i bravi senza di me!” mi avvicino a Jim e gli stampo un bacio su ogni guancia. Senza riflettere, faccio lo stesso con gli altri. Remus, Sirius, e anche Pete.
Mi guardano stupiti. Io sorrido e mi avvicino al camino. La nonna ha già mandato avanti la borsa. Un pizzico di polvere volante dal barattolo, un ultimo saluto e…”Nottingham, dodici via Stuart!”
Tutto comincia a girare, tanto forte che ho quasi la nausea. Non amo la polvere volante. Preferisco le scope. Molto più comode.
Per fortuna, almeno, il viaggio è breve. Sia ringraziato il cielo!
Esco dal camino e mi guardo a torno. La mia borsa è in mezzo alla stanza, nessuno la ha toccata. Strano!
“Ehi! C’è nessuno? Sono arrivata!” urlo.
Nessuna risposta. Nessun segno di vita. Magari sono uscito. Strano, sapevano che stavo arrivando…
Passo in salotto. Nessuno.
“Ehi! Tim? Mamma? Babbo? Harry? Tommmy? Emma? Christine? Ci siete? Se è uno scherzo non è divertente!”
Mi lascio cadere sul divano.
Salto in piedi e caccio un urlo.
Che non sento.
C’è qualcuno dietro il divano.
Non riesco a muovermi.
Urlo.
Poi ancora.
Penso di urlare.
Non sento la mia voce.
Poi è tutto buio.



Strage a Nottingham, uccisa famiglia di maghi.
Rinvenuti ieri mattina i cadaveri di Michael e Laura Potter, e dei loro figli Christine (anni 25), Paul (24), Thomas (22), Emma (21), Harry (19) e Timoti (15). Uccisi da ignoti maghi oscuri. Unica superstite l’ultima figlia, Katleen. La ragazza è al momento ospite dei parenti , in attesa della riapertura delle scuole. Il panico scatenato dalla strage…

permettetemi di discolparmi!!!! odio far morire i miei personaggi, ma è stato necessario per gettare le basi del personaggio di Kate, che spero di tornare presto a trattare (anzi ne sono sicura). abbiate un po' di pazienza e perdonatemi... a prestissimo con le avventure che i nostri vivranno a Hogwarts!


Informo tutti che il seguito si trova sotto il nome di "Vivere e sopravvivere". dateci un'occhiata...