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Autore: HachiXHikaru    10/08/2011    2 recensioni
"La rosa abbozzò un sorriso. In effetti non era male. Entrarono e Sakura chiese le chiavi alla portinaia. Le fece vedere un paio di fogli e, dopo che la donna le ebbe gettato uno sguardo gelido, ricevette la chiave.
-Ottavo piano...-
Disse atona la donna e infine aggiunse, quasi parlasse con se stessa:
-Ce ne mancava un altro come loro...-" - Preso dal primo capitolo-
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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*

Passarono diversi giorni durante i quali Uchiha e Haruno non s'incontrarono; capitava che Light o Itachi andassero a trovare la ragazza dai capelli rosa e le sue figliolette, ma lei e Sasuke non si videro. Jin, dopo essersi ristabilito, cominciò ad aiutare la ragazza, badando alle gemelle quando lei doveva uscire a fare la spesa o facendola lui stesso; insomma, faceva tutto quello che serviva per aiutarla e quando lei ricominciò a lavorare l'aiutò ancora di più, dato che lei passava tutto il giorno alla caffetteria. Ora si faceva portare in macchina da Light, sicura che, dopo quello che era successo con il moro, a lui desse fastidio farla stare dietro di lui sulla sua moto; così Sakura aveva chiesto all'Uchiha maggiore di avvertire il fratello. Sasuke, però, non la prese affatto bene, pensando che, come gli aveva detto Jin, lei lo facesse perchè spaventata da lui, perchè non voleva avere niente a che fare con lui. Per questo motivo non si recò al lavoro, chiedendo a Jiraiya giorni di ferie in più, e rimanendo chiuso tutto il tempo nella sua stanza senza neanche mangiare. Solo dopo che il fratello gli parlò cominciò a smuoversi, anche se quando Itachi gli faceva sapere che la rosa era preoccupata per lui non ci credeva, almeno non del tutto; pensava che se fosse stata davvero preoccupata sarebbe dovuta andare a trovarlo. La ragazza, però, non lo faceva pensando di peggiorare la situazione. In questo modo, tra incomprensioni varie, continuarono a passare i giorni; l'Haruno comprò persino dei biscotti al moro senza, però, lasciargli alcun biglietto, e lui, credendo fossero un trucchetto del fratello maggiore, non li mangiò, ma non li buttò neppure. Li tenne sul comodino vicino al CD che gli aveva regalato la ragazza. Quando il ragazzo tornò al lavoro l'Haruno ne fu molto felice ma, ogni volta che incrociavano i loro occhi, non riusciva a sorridergli e doveva per forza distogliere lo sguardo, sentendo qualcosa dentro che cominciava a smuoversi; per Sasuke era come se gli dicesse che non voleva avere più niente a che fare con lui. Non parlavano più, ma si scambiavano, imbarazzati, frasi corte e si rispondevano con monosillabi; una sera, poi, Sasuke smise di lavorare prima del solito e questo preoccupò la ragazza. Ritornando in macchina con lo Yagami scese prima di arrivare al palazzo, dicendo al castano di voler fare due passi e lui, un po' riluttante, accettò, facendole sapere che per qualunque problema lui era lì per lei. Lo ringraziò sorridendogli e chiuse la portiera, salutandolo con la mano mentre si allontanava; poi fece un lungo respiro e cominciò a passeggiare guardandosi intorno e fissando per poco più di qualche minuto le vetrine dei vari negozi. Camminando pensava a come comportarsi con l'Uchiha; sicuramente non poteva permettersi di lasciare le cose com'erano e doveva sbrigarsi a fare qualcosa. Già, ma cosa? Forse avrebbe dovuto cominciare semplicemente con il parlare con lui; infondo era da un po' che non parlavano veramente e questo le mancava molto. Probabilmente a causa del comportamento che avevano l'uno con l'altro Sasuke stava soffrendo davvero molto, glielo leggeva negli occhi; e anche lei del resto non stava affatto bene. Quindi proprio per mettere fine a tutto questo doveva assolutamente parlare con lui; sorrise nella speranza che almeno in questo modo si sarebbe risolto qualcosa. Si voltò, intenta a tornare a casa da Jin e le bambine, sperando non si fossero preoccupati per la sua assenza, quando le squillò il telefonino; rispose convinta che fossero loro tre, ma si dovette ricredere. Alzò un sopracciglio confusa nel sentire la voce di Jiraiya che, chiamandola per nome, si scusava per l'eventuale disturbo che le stava causando; gli fece sapere di non preoccuparsi e chiese cosa volesse. L'uomo le disse che quella sera gli sarebbe piaciuto farla ricominciare a cantare nel suo locale e lei rimase per un momento spiazzata dalla domanda, ma infine sorrise, accentando e ringraziandolo; quando chiuse la chiamata notò il minore degli Uchiha che stava uscendo da uno dei negozi. Il suo sorriso si allargò e alzò il braccio destro, come per farsi notare dal ragazzo e richiamare la sua attenzione su di lei; mosse anche le labbra, cominciando a pronunciare il suo nome, ma all'improvviso si bloccò rimanendo di sasso. Appena il moro era uscito dal negozio gli era corsa dietro una ragazza dai capelli rossi, che l'Haruno conosceva fin troppo bene, e si era attaccata al braccio del ragazzo, urlando il suo nome e esortandolo ad aspettarla. La rosa fissava a occhi sgranati la scena; e lei che credeva che Sasuke stesse male... Il braccio le ricadde sul fianco e, con lo sguardo basso, i suoi piedi si mossero in direzione dell'appartamento. Aperta la porta non salutò neppure, ma si diresse come uno zombie in camera e chiudendosi lì dentro; sentiva di voler rimanere sola. Appena si sedette sul letto, poggiando la schiena contro il muro, stringendo le ginocchia al petto e fissando il muro davanti a sé con gli occhi spenti, delle lacrime iniziarono a rigarle il volto; era come se si fossero sbloccate solo in quel momento. L'espressione della ragazza era la stessa di quando aveva visto Karin e Sasuke assieme e non accennava affatto a cambiare; l'unica cosa differente erano le lacrime, calde e silenziose che racchiudevano, però, i singhiozzi dell'Haruno. Jin, intanto, dopo averla seguita con lo sguardo, si era avvicinato alla sua stanza ricevendo una porta sbattuta in faccia ed era rimasto lì in silenzio a fissarla; solo dopo poco cominciò a chiamare il nome della ragazza bussando insistentemente.

-Chibi Sas'ke...-

Posò gli occhi sulla gemellina dai capelli azzurri; lei e la sorella lo guardavano leggermente preoccupate. Avevano sentito rientrare la madre, ma non l'avevano vista, e lei non mancava mai di salutarle e abbracciarle quando tornava dal lavoro...

-La mamma si è chiusa in camera?-

Annuì debolmente.

-Così pare...-

-E perchè?-

Abbassò gli occhi, scuotendo la testa.

-Io veramente non...-

Le due si guardarono tristi e il ragazzino notò che tra non molto sarebbero scoppiate a piangere; si morse il labbro sforzandosi di sorridere.

-Pe... Però vedrete che tra poco uscirà... Forse è solo stanca a causa del lavoro...-

Annuirono poco convinte.

-Sì, Fine... Chibi Sas'ke...-

-Sì, Rein... Chibi Sas'ke avrà sicuramente ragione-

Sorrisero e si diressero entrambe in salotto; il ragazzo moro-anche se per la verità i suoi capelli erano più simili al blu-le fissò allontanarsi, poi si voltò di nuovo verso la porta e sussultò sentendo che da dentro la rosa stava parlando. Avvicinò l'orecchio per sentire meglio.

-When you walk away I count the steps that you take... Do you see how much I need you right now?-

Sobbalzò nell'udire che la ragazza stava cantando; non l'aveva mai sentita prima d'ora e non credeva affatto che la sua voce fosse così calda e melodiosa.

-When you're gone the pieces of my heart are missing you...-

Però c'era qualcosa che rovinava tutto, se si poteva dire davvero così, e probabilmente era dovuto al dolore che la ragazza provava in quel momento; forse era dovuto alle lacrime.

-When you're gone the face I came to know is missing too...-

Jin aveva intuito che la persona che stesse cantando la ragazza fosse il suo amato Naruto, ma era davvero così?

-When you're gone the words I need to hear to always get me through the day and make it ok...-

Sì, sicuramente stava pensando a lui mentre cantava queste parole, ma c'era anche dell'altro.

-I miss you...-
Digrignò i denti; e forse tutto quello era causato da quel maledetto Uchiha.

 

Quella sera, poi, quando la ragazza andò alla caffetteria per cantare non lo disse a nessuno. Né alle bambine o a Jin, né allo Yagami e in particolar modo all'Uchiha; non voleva nessuno. Uscì di casa dicendo che voleva fare una passeggiata, avvertendo di non aspettarla in piedi e i tre, dopo essersi guardati, la fissarono uscire abbastanza confusi e preoccupati. Fuori dal palazzo alzò gli occhi, come per scorgere la finestra del moro e vederlo lì, affacciato, che le sorrideva; ma sapeva benissimo che non era possibile. Prima che le lacrime la raggiungessero si sentì chiamare dal castano, che le chiese curioso cosa stesse facendo; lei gli sorrise e, con risposte evasive, gli fece sapere che doveva raggiungere un posto non tanto vicino e lui, come aveva pianificato la rosa, si offrì di accompagnarla. Si fece lasciare leggermente distante dalla caffetteria e, prima di avviarsi, lo guardò allontanarsi poi, sicura di non essere vista, raggiunse la sua meta. Salutò distrattamente Jiraiya ed infine salì sul palco per cantare. L'uomo si accorse subito che qualcosa non andava; la sua voce era davvero bella, non poteva negarlo, ma mancava di sentimento. Era come vuota e spenta, tremendamente diversa da tutte le altre volte e inoltre... Socchiuse gli occhi guardando la stanza. Inoltre Sasuke e gli altri non erano lì con lei... Sospirò, convinto che non sarebbe mai arrivato ad una soluzione da solo, e decise che il giorno seguente avrebbe parlato con i due ragazzi...

 

Durante la pausa pranzo il ragazzo dai capelli neri raggiunse il vicino fuori dal locale e gli chiese scocciato cosa volesse; gli aveva fatto sapere, infatti, che voleva parlare con lui. Il castano gli lanciò un'occhiata, poi prese una sigaretta, la mise in bocca e se l'accese; porse il pacchetto all'Uchiha, che rifiutò sgarbatamente ripetendo la domanda che gli aveva rivolto in precedenza.

-Volevo parlare con te di Sakura...-

Perse un battito, poi abbassò gli occhi.
-Non ho niente da dire al riguardo-

Light allontanò la sigaretta dalla bocca e si mise a guardare completamente il vicino.

-Dal giorno del tuo compleanno vi comportate entrambi in modo strano, si può sapere che è successo?-

Rimase in silenzio, continuando a guardare per terra; di sicuro non doveva delle spiegazioni a lui; il castano sospirò, rimettendosi in bocca la sigaretta.

-Sai, ieri sera sono uscito con lei-

Sussultò, guardandolo male.

-Tranquillo, piccolo Uchiha, non era certo un appuntamento galante... Mi ha semplicemente chiesto di accompagnarla in un posto...-

Lo fissò interrogativo.

-Non ho capito il motivo... Ma era piuttosto strana...-

I loro occhi si incrociarono.

-Devi spiegarmi che diavolo è successo!-

Stette in silenzio per un po'.

-Ecco io... L'ho baciata...-

Gettò la sigaretta a terra, pestandola col piede.

-Tutto qui? Siete peggio di due bambini...-

Sbuffò.

-A te non importa, eh?-

-Non particolarmente... Certo sarebbe stato divertente se l'avessi baciata prima io di te...-

Lo guardò in malo modo.

-Ma se è così che doveva andare allora va bene-

Affermò sorridendogli, ma poi ritornò cupo.

-Però ancora non capisco perchè vi comportiate in questo modo-

A quel punto il moro gli raccontò tutto, del fatto che lei lo aveva rifiutato, tirando in ballo l'Uzumaki e della litigata avuta con il nuovo inquilino della ragazza.

-In effetti ieri mi ha parlato di questo qui... Jin se non ricordo male...-

Sasuke sbuffò.

-Quello è peggio di Hitachiin!-

-Comunque non vedo molte soluzioni... In fondo Sakura è libera di fare cosa vuole, non credi?-

Rimase in silenzio senza neanche guardarlo; quello che diceva era vero, però...

-Ragazzi, vi ho trovato finalmente!-

Si voltarono contemporaneamente verso l'uomo non capendo bene cosa volesse da loro; dopo averli raggiunti rimase in silenzio per un po', con gli occhi bassi, mentre i due vicini si guardavano, ancora confusi. Infine si schiarì la voce cominciando a parlare.

-È forse successo qualcosa?-

Chiese rivolto a entrambi, ma guardando solamente il moro.

-Come mai ci fai questa...-

-Ieri Sakura è venuta a cantare tutta da sola-

Sussultarono, guardandosi nuovamente, per poi puntare gli occhi di nuovo contro l'uomo.

-Come pensavo non ne sapevate nulla-

Light scosse la testa, mentre l'altro stringeva i pugni; tutto questo a causa sua? Ma non aveva il minimo senso!

-E non è finita qui...-

Jiraiya fece sapere ai ragazzi del fatto che la voce di lei era completamente diversa dalle altre volte, che lui l'aveva sentita diversa, e per questo voleva capire cosa fosse successo, sperando che non si trattasse di qualcosa di grave...

-E dire che quando gliel'ho chiesto mi era sembrata entusiasta...-

Commentò alla fine; i due chiesero ulteriori spiegazioni e l'uomo gli fece sapere della telefonata che aveva fatto alla ragazza.

-Deve essere stato dopo che l'ho lasciata in città-

Il moro perse un battito. In città? E possibile che lui non l'avesse vista?

-Quindi qualunque cosa fosse successa è successa in quel frangente...-

Sasuke si mise a pensare senza riuscire a capire come aveva fatto a non incontrare la ragazza, forse perchè quel giorno era particolarmente sovrappensiero, però... Era impossibile che lei non avesse visto lui, infondo mentre si trovava in un negozio Karin gli era saltata addosso esclamando che era contenta di averlo trovato lì per caso, in seguito era uscito e lei lo aveva seguito facendo un casino incredibile. Quindi Sakura doveva averlo...

-Che ti prende adesso?-

Chiese Light preoccupato dall'espressione del moro.

-Penso che... Che Sakura mi abbia visto assieme a Karin...-

Jiraiya alzò un sopracciglio e il castano guardò in malo modo l'Uchiha.

-Ma non riesco a capire come possa...-

Continuò a dire il ragazzo e a quel punto lo Yagami sbottò, dandogli dell'idiota.

-Possibile che non ci arrivi? Si sarà arrabbiata a causa di questo!-

Rimase in silenzio continuando a fissarlo e Light si battè una mano sulla fronte.

-Evidentemente è gelosa di te, ma ancora non lo ha realizzato... Ah, che ragazzina complicata!-

Il moro si indicò.

-E... E perchè sarebbe...-

-Ma sei cretino?-

Fulminò il castano con lo sguardo, ma questo ci badò poco.

-Ah, la gioventù!-

Esclamò sorridente Jiraiya prima di tornare dentro la caffetteria.

-Che situazione assurda... Sembra quasi che qualcuno si diverta a complicare le cose...-

-Ringrazia la tua adorata sorellina per questo-

Sospirò.

-Smettila di prendertela con Kilari... Non tutto è colpa sua...-

-Oh, giusto, la morte di Naruto è causa tua-

Lo fissò dritto negli occhi.

-Sasuke si può sapere che ti prende adesso?-

-Se tu non lo avessi ucciso tutto questo non sarebbe successo-

-Come fai ad esserne sicuro?-

Silenzio.
-Forse tutto questo era scritto nel destino, forse doveva succedere-

-Quello che dici non ha alcun senso Yagami... Sembra quasi che vuoi giustificare il fatto di aver ucciso Naruto!-

Rimase bloccato per un momento, poi sorrise.

-Probabile... Però dovresti ringraziarmi...-

-E per cosa?-

-Se io non lo avessi fatto fuori tu adesso saresti ancora solo come in un cane-

Sbuffò.

-Ti ringrazierò soltanto se riuscirai a toglierlo dai suoi pensieri!-

-Sasuke, Sasuke...-

Cominciò a dire scuotendo la testa.

-Questo devi farlo da solo, non credi?-

Abbassò lo sguardo.

-E non pensare a ciò che Sakura dice di volere, ma a ciò che tu vuoi veramente-

Silenzio, poi il moro abbozzò un sorriso.

-Sai, non credevo affatto di ricevere consigli da te-

Alzò le spalle.

-La vita riserva spesso delle sorprese...-

-Tu come credi che finirà tutto questo?-

-Dipende da voi due...-

Disse voltandosi e scorgendo attraversi il vetro la rosa che aveva ricominciato a lavorare; lei sembrò notarlo e alzò gli occhi verdi. Quando si rese conto che anche Sasuke la stava guardando li riabbassò all'istante, dando le spalle ai due ragazzi. Non riusciva a guardarlo in faccia, non ci riusciva proprio, lo trovava troppo... Doloroso... Alzò la testa, cercando di trattenersi dal piangere. Odiava sentirsi così, lo odiava davvero tanto...

  
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