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Autore: Gin1993    10/08/2011    0 recensioni
Si sa che l’amore più bello nasce tra persone che prima si odiavano
Questo è l’esempio di Draco e Hermione o Ginny e Blaise oppure Ron e Pansy.
Oppure tra persone che prima si trovavano “strane” e adesso sono le persone più importanti.
Questa fic racconta le vicende dei figli dei nostri personaggi preferiti.
Questo futuro non è stato inventato da J.k.Rowling, ma da me (quindi ogni cosa che succede è puramente casuale).
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 4: First Lesson.

Si alzò di buon’ora com’era solito fare, non gli piaceva essere in ritardo.

Con i capelli ancora arruffati uscì dalla sala comune, diretto in sala grande.

Oltrepassò la porta della sala grande…silenzio.

Non c’era nessuno, nemmeno un rumore, non l’aveva mai vista così.

Sentì dei passi dietro di lui e si voltò.

Se lo ritrovò davanti, l’uomo che aveva sempre creduto un assassino, l’uomo che gli aveva fatto odiare quella materia, Piton insomma.

- Vedo che sei arrivato Potter- disse fissandolo con un malcelato disgusto

- Già, Severus, puoi anche chiamarmi Harry, adesso siamo alla pari- sorrise lievemente non staccando gli occhi dai capelli unti dell’uomo – vedo che non sei cambiato- disse pur notando che aveva l’aria più stanca, di un uomo che era stato usato e che non aveva più la forza di andare avanti.

- Si, ma io preferisco Potter- disse riducendo gli occhi a fessure

-HARRY! – una donna entrò in sala grande – che bello rivederti mio caro ragazzo!-

- Professoressa McGrannit! Ehm…Minerva- aggiunse dopo la faccia sbalordita di Piton – come stai?- disse non del tutto a suo agio a darle del "tu".

- Non c’è male caro, tu? E Luna?- chiese squadrandolo

- Con Luna tutto a posto, adesso lavora per suo padre- disse con una punta di amarezza in gola – non so se vi capita mai di leggere articoli sulle "usiap"- disse scuotendo la testa

- Oh…- disse la preside – no, ma appena ne avrò l’occasione lo farò – disse con un’aria che poteva essere facilmente interpretata come un Sì, certo come no

- Sono contenta che tu abbia accettato la cattedra di difesa contro le arti oscure, non sapevo proprio a chi rivolgermi- disse sorridendo

- Ehm-Ehm- emise Piton

- Già, perché non potevo nemmeno lasciar vuoto il posto di pozioni!- si affrettò ad aggiungere - Dopo che Lumacorno ha deciso di andare in viaggio l’ho assegnato di nuovo al professor Piton…- disse roteando gli occhi

- Ah capisco- disse sorridendo Harry – beh…non potevo rifiutare, ormai fare l’auror stava diventando sempre più noioso-

La McGranit scoppiò a ridere e invitò Harry ad andare nell’aula di difesa contro le arti oscure.

******

Nella stanza regnava il silenzio, le tende non facevano passare nemmeno uno spiffero di luce e il silenzio era interrotto solo dal respiro delle ragazze, ancora assonnate.

Un lieve ticchettio alla porta divenne ben presto più potente, tanto da svegliare le ragazze.

Verity si alzò e andò ad aprire.

- Insomma, mamma, si può sapere cosa vuoi?- chiese grattandosi gli occhi.

-MAMMAA??- chiese Lily strabuzzando i suoi a sua volta– Svegliati! È ora di andare a lezione!!!- Urlò ancora

-COSA?!- chiese Eleanor preoccupata

- Sì, la lezione inizierà da 1 minuto esatto! Io ho Piton, non so voi!- disse Lily

- Noi abbiamo difesa contro le arti oscure- disse Verity infilandosi la divisa

- Kate, Sophie, alzatevi- disse Eleanor alle compagne di stanza, mentre si annodava la cravatta.

In meno di un minuto furono pronte e riuscirono, in qualche modo, ad arrivare a lezione.

Harry non era ancora entrato in aula, conosceva la figlia: una ritardataria nata.

Entrò 2 minuti dopo il suono della campanella.

Verity aveva il capo chinato, quindi in un primo momento non si accorse del padre.

Quando poi Eleanor le diede una gomitata, la ragazza alzò la testa e restò a bocca aperta.

- Buongiorno ragazzi, io sono il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure, Harry Potter.

Verity era immobile, fredda. Suo padre insegnante di difesa contro le arti oscure? Impensabile.

- Eh, certo! – Dayson, un ragazzo di Serpeverde iniziò a parlare – adesso la Potter avrà favoritismi- continuò – Adesso chiedo a mio nonno di venire a fare l’insegnante di trasfigurazione, dato che sono totalmente negato, come la Potter in questa materia.-

Verity si sentì sprofondare, non voleva il padre a Hogwarts, così gli rovinava tutto!

L’unica cosa che voleva era quello di passare un anno indimenticabile con i suoi amici, non con suo padre tra i piedi.

Alzò gli occhi e lanciò uno sguardo truce al padre.

- Ovvio che non avrà favoritismi, per lei io sarò il Professor Potter, come lo sono per voi- disse – e… complimenti… Dayson, 5 punti in meno a Serpeverde!- disse ancora sorridendo, dopotutto era un ex Grifondoro e ne era fiero.

Il ragazzo sbuffò e mugugnò qualcosa simile a un Potter di merda.

Harry non ci badò e andò avanti con la lezione.

Quando essa terminò tutti si alzarono per uscire.

Verity e Eleanor era le ultime, così Harry le chiamò.

- Allora, come sono andato?- chiese sorridendo

- Alla grande Harr…- iniziò Eleanor

- Spiegami perché devi rovinarmi la vita?!- la interruppe Verity, facendo la domanda al padre.

- Non capisco cosa tu stia dicendo-

- Non far finta di nulla papà, lo sapevi che avrei odiato questa situazione- disse ancora la figlia con le lacrime agli occhi.

- Io pensavo che sarebbe potuto succedere, ma speravo di no. Speravo tu fossi più matura!- disse Harry alzandosi

- Come posso esprimere la mia maturità se tu mi stai addosso?- disse ancora Ver – Cosa vuoi da me? Che ci fai qui?-

- Sono insegnante di difesa contro le arti oscure, l’unico motivo per cui sono qui è questo- disse il padre – se ti da fastidio è un tuo problema signorinella e ora fuori dalla mia aula!- le disse – Eleanor, scusa il trambusto, tu non c’entri nulla-

- Si figuri- disse la rossa debolmente – dai Ver, andiamo che abbiamo Incantesimi, salve Prof!-

- Chiamami pure Harry in privato, cara- le disse sorridendo.

Eleanor sorrise a sua volta poi le due ragazze uscirono senza dir più nulla.

Quando erano in corridoio Verity iniziò a urlare.

- Ver, ti prego basta! Se ti sente Gazza siamo fritte- le ricordo Eleanor

-Lo so, ma sono furiosa!- sbottò l’amica

- Ma non capisco cosa trovi di sbagliato, alla fine non sta facendo nulla di male-

- Elly, l’unica cosa che volevo era passare un anno indimenticabile, un anno da ricordare, in cui magari sarei riuscita a trovare un ragazzo!-

- Beh, sarà indimenticabile, ma in un altro modo- tentò, ma quando vide che l’amica non sorrideva si arrese – Senti, so che può essere brutto vedere uno dei tuoi genitori che fa il professore, ma non capisco cosa c’entra tutto questo con l’avere un ragazzo.-

- Non posso uscire con i ragazzi finché c’è lui! Non me lo permetterà!-

- E chi dice che lui lo debba sapere?-le chiese l’amica sorridendo

- Beh, mi vedrà insieme a lui prima o poi, no?!-

- è qui che ti sbagli!- le disse ancora – dopotutto io sono la nipote di Fred e George Weasley, non dimentichiamolo-

Verity la guardò confusa.

-Ver, ti ho mai fatto conoscere mio cugino Justin?-

- Non mi pare…perché?- le chiese Verity sempre più confusa

- Beh, è figlio di mio Zio Fred e ha una mappa con tutti i passaggi e le porte segrete di Hogwarts- sorrise in stile Fred&Geordiano

-Fantastico!!!-

******

 

 

Le lezioni terminarono e i ragazzi si trovarono in Sala Grande per la cena.

Eleanor si diresse, con Lily e Verity dal proprio cugino e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.

Lui guardò Verity un secondo.

- Certo, dimmi quando ne hai bisogno, te la porto subito- disse sorridendole e ammiccando

- Senti provolone, vacci piano!- disse Eleanor

- Elly, non è colpa mia se hai delle amiche tanto carine!- rispose lui a sua volta – come ti chiami splendore?- le chiese

Eleanor fece una linguaccia al cugino.

- Verity Potter… e tu?- gli chiese arrossendo

- Justin Weasley, tu sei figlia di Harry?- le chiese – Complimenti! Guadagni altri punti, ho scoperto che farà il professore qui! Cazzo, non vedo l’ora di averlo-

- Già, fantastico vero?- disse con una risatina.

Intanto al tavolo dei Serpeverde.

- Potter come insegnante, dove finirà questo mondo?!- si lamentò Tom

- Come sei polemico amico mio- gli disse Ryan mangiando – pensa piuttosto che imparerai meglio la materia, Potter è mitico!-

- Mi sa che il cappello parlante ti ha assegnato alla casa sbagliata… come ha fatto con mia sorella-

Un gufo apparve, era un gufo dei Malfoy. Sasha notò il gufo e spalancò gli occhi.

- Quella è una lettera per mia sorella! Quello è il suo gufo di casa…questo vuol dire che… mio papà sa che lei è a Grifondoro…Poveri noi!- Tom guardò la lettera preoccupato e nella stanza cadde il silenzio.

 

 

 

  
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