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Autore: Lisa_Pan    13/08/2011    2 recensioni
Fin da quando mettiamo piede per la prima volta in questo mondo riceviamo
miriadi di sensazioni al secondo, quando si è piccoli e non
si conosce nulla del mondo, ci guardiamo intorno interrogandoci su
tutto ciò che ci circonda dandoci risposte sensazionali che
risentendole quando si è grandi fanno venir da ridere. Barry
ha raccontato di un bambino unico, che non cresce mai, che resta sempre
meravigliato da quel parcogiochi che è il mondo, la domanda
allora sorge spontanea: com'è il mondo per Peter? Quanto
può essere meraviglioso entrare per un momento in quella
mente così speciale? In questi capitoli passo passo
troverete la risposta.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 3 da continuare




Le parole di Peter quella mattina avevano generato in Wendy un vero e proprio tornado per la testa. Lo aveva considerato in tanti modi, prima di tutto era solamente un personaggio delle proprie favole raccontato mille volte davanti ai suoi fratelli e immaginato chissà quante nei suoi sogni; poi scoperto essere realtà  è diventato il suo modello, la sua speranza, il suo sogno di restare per sempre bambina e di fuggire a quella enorme responsabilità che è crescere; i pochi giorni passati alla tana aveva costretto Wendy a ricredersi su tutto, lui si era un sogno, una speranza, ma le faceva venire i nervi, era il bambino più maleducato e scosiderato che avesse mai conosciuto, arrogante e presuntuoso. Le manie di Peter a sentirsi sempre "il meraviglioso", "l'unico", la mandavano su tutte le furie ed era inutile arrabbiarsi perchè l'avrebbe avuta vinta sempre e solo lui, oppure metteva il broncio e non ascoltava più niente e nessuno. Era un bambino, cosa ci si può aspettare da un bambino se non questo? senza contare il fatto che lui era per davvero un bambino unico nel suo genre. Ma questo a Wendy non importava, lei lo voleva in un modo e lui si comportava esattamente nella maniera opposta. Sono o non sono anche questi capricci di una bambina? una bambina un pò più responsabile, ma pur sempre una bambina.
Quella mattina Wendy aveva visto una parte di Peter che l'aveva stupita, spiazzata. Stava seduta a terra a giocare con un fiore dai colori assolutamente inusuali, che teneva fra le dita. quando Wendy se lo faceva rigirare tra un dito e l'altro i petali di esso assumevano colorazioni che variavano dall'azzurro al viola, e dal viola divenivano quasi rosa. Tutto su quell'isola era elemento di stupore e quel pomeriggio Wendy si tormentava esattamente su uno dei principali elementi dell'isola: Peter Pan.
" naaaa, ora basta!"Gettò il fiore a terra e alzò lo sguardo incrociando quello di Peter che si era fermato con della legna in mano attirato dall'esclamazione di Wendy.
 "cosa c'è" nel dire questo, si alzò e pose la legna su un fianco della tana assieme ad un'altra catasta che aveva raccolto pochi minuti prima. Si asciugò il sudore con il dorso della mano e tornò a guardare Wendy con sguardo interrogativo, esortandola con i gesti a spiegarsi.
" quelle cose che hai detto oggi...non erano da te, cioè quando mai tu dici o fai una cosa sensata? Sei solo un bambino capriccioso che segue i propri istinti dimenticandosi di chi gli sta intorno! l'unico motivo per cui ti tieni vicino quei poveri bambini è perchè ti fanno sentire più importante di quello che sei, perchè acconsentono ad ogni tuo capriccio." cominciò la frase con tono incerto e confuso e la concluse quasi urlando per quanto fosse arrabbiata. Proprio mentre Peter stava per ribattere lei lo bloccò furiosa e continuò a parlare "Ti osservo ogni giorno e gli unici interessi a cui dai una certa rilevanza sono unicamente i tuoi! e..."
"Wendy il primo giorno che sei arrivata sull'isola ti ho dato una casa no? ti ho fatto diventare la mamma di quei bambini, e ti do da mangiare, ti diverti, che altro vuoi?" la tranquillità con cui quel bambino affrontava certi discorsi ti spiazzava.
"Perchè sei tu che vuoi ascoltare le miei storie! Sei sempre stato solo tu, e quei bambini ti appoggiano solamente!"Wendy era diventata paonazza, il tono tranquillo di Peter la infastidiva non lo sopportava, per le i significava sottolineare nuovamente il suo fare arrogante!
E' impressionante come l'umore dei bambini cambi da un momento all'altro senza che nessuno ne capisca il motivo,. Pochi secondi prima cade dalle scale, si sbuccia un ginocchio e ride di se stesso, subito dopo una foglia gli cade sul naso e lui comincia a strillare e a piangere tutte le lacrime possibili. La voce di Peter si alzò incredibilmente fino a diventare un tutt'uno con il rumore del mare che si agitava furioso contro gli scogli. Eppure se fossi stato li a guardare il mare avresti giurato che precisamente un attimo prima il mare era una tavola. " Tu non capisci nulla sei solo una....". Pan si pietrificò. Wendy di risposta cominciò a dargli addosso, ad esortarlo a dire quello che doveva se aveva il coraggio. Ma Peter non si mosse, era come chiuso in una bolla, intorno a lui c'era solo silenzio, la voce della bambina gli arrivava ovattata, come s in quel momento le stesse parlando una formica. Un'unica cosa interessava a Peter in quel momento, c'era solo una piccola e fiebile traccia che catturava l'attenzione del ragazzo.
 
Puff

"...SEI UN INGRATO!!!!" Wendy ansimava, non aveva più fiato, aveva urlato contro Peter tutto quello che si teneva dentro da tempo, senza però riuscire a dirgli quello che voleva. Era partita con buone intenzioni e alla fine si era ritrovata a riempirlo di insulti e basta. Peter la guardò sorridendo. Non aveva ascoltato una singola parola di quello che Wendy le aveva detto e non se ne curò affatto. Stava lì in piedi a guardarla respirare velocemente, e sosteneva il suo sguardo omicida, a stento trattenne una delle sue sonore risate.
Improvvisamente, come tutto ciò che faceva Peter del resto, disse " pochi secondi fa...è passato Uncino nelle vicinanze" e sogghignando aggiunse "ci doveva essere anche Spugna con lui, si sentiva una puzza tremenda!".
Wendy lo guardò sgomenta, nei suoi occhi rabbia, delusione e amarezza si rincorrevano attraverso una serie di riflessi. Alla fine si rassegnò e si seddette a terra  con un tonfo schiacciando quel bellissimo fiore con cui giocava poco prima. -"è per quello che ti sei fermato all'improvviso e hai assunto quell'aria da stoccafisso come dici tu?" disse facendo il verso a Peter, il quale rispose semplicemente con un cenno del capo. " e mi diresti come questo sia possibile, grande capo?".
"poi dici a me di essere ottuso! Hai cinque sensi e ti limiti ad usarne solo uno! Come riconosceresti le persone se non avessi occhi per guardare?"
 "con le orecchie che domande! riconoscerei in lontananza una voce familiare!" Wendy non ne era per niente sicura, ma dare ragione a Peter in quel momento era l'ultima cosa che avrebbe voluto! Lo innervosiva e in ogni caso era sicura che stesse dicendo una stupidaggine, cos'era un cane?
"Non puoi fidarti solo dei suoni! Si confondono, si allontanano, alcuni sono troppo simili ad altri. Non puoi affidarti ad un senso solo,o a due, anche se sono ancora molto incerto sul fatto che tu riesca a distinguere chiaramente delle voci.." guardò Wndy con aria di sfida; " su quest'isola poi delle voci non puoi assolutamente fidarti, dei suoni si, ma delle voci no, come puoi con uno come me sull'isola che le imita perfettamente tutte quante? Anche Uncino ci sa fare, ma con quel timbro così....adulto," sputò quella parola tutto d'un fiato come se non volesse tenerla troppo a lungo sulla punta della lingua "Se non basta quello che vedi, quello che tocchi e quello che ascolti per riuscire a riconoscere cosa hai davanti, allora entrano in gioco gli odori. Ognuno ha un odore diverso addosso,è come se vi lasciaste una scia dietro lunga decine di metri, riesco a sentirvi nonostante l'infinità di profumi che ci sono in questa foresta, per non parlare di quelli che ci sono sulla riva e nel mare."
" Su Peter non ti rendi conto che è impossibile? Persino per te!"
Peter sorvolò quel piccolo spazio di terra che lo divideva da Wendy e le andò alle spalle chiudendole gli occhi. rimase in quella posizione per un tempo interminabile, Wendy non si era mossa di un millimetro, era rimasta piantata a terra, le guance le stavano diventando porpora dallo stupore e dall'ibarazzo. Quando Peter sentì che il suo respiro si era regolarizzato, sollevò una mano dal viso di Wendy impedendole ancora di vedere, e raccolse un fiore da terra. "Annusalo e descrivi quello che senti senza tralasciare nessun dettaglio" le portò il fiore sulla punta del naso. Quando Wendy sentì un leggero solletico sulla punta del naso si distanziò un pò spaventata, poi si calmò e si sporse in avanti avvicinandosi ai petali del fiore. Ne aspirò il profumo e cercò di fare come le aveva detto Peter. "Che cavolo significa descrivine ogni particolare? Profuma, tutto qui.".
Dal silenzio di Peter, Wendy capì che non si sarebbe arreso facilmente. Sbuffò, ma poi si concentrò, riportando la punta del naso vicino ai petali del fiore, lo stesso sul quale si era seduta poco fa, cercando di capire cosa le chiedeva Peter. Dopo una manciata di minuti che a Wendy sembrò infinita Peter le tolse il fiore da davanti al naso e gliene porse un altro, facendola avvicinare delicatamente ad esso le chiese di fare quello che aveva fatto poco fa. Wendy si avvicinò, aspirò e capì.
Peter la lasciò in quel modo ancora per un pò, poi le tolse anche l'altro palmo dal viso e si spostò di fronte a lei guardandola impaziente. "Allora...cos'hai sentito?" le sorrise e quando incrociò lo sguardo di Wendy ne rimase sorpreso. Sorrideva, con gli occhi lucidi, sembrava stesse per starnutire quando invece disse "com'è possibile?".





SA

Pubblico oggi perchè probabilmente  inizio prossima settimana non ci sono e non avrò modo di pubblicare i capitoli. Il continuo di questo capitolo lo pubblicherò giovedì!
Da qui in poi diventano più lunghi e più "interessanti", i temi sono un pò più complessi e ci saranno più riferimenti al libro.
Comunque, grazie a chi legge e alla pazza che recensisce. Ditemi cosa ne pensate. Alla prossima!

   
 
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