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Autore: andryalibi    13/08/2011    1 recensioni
Una storia complicata coinvolgerà Shannon Leto e Allyson Gray. Riusciranno, a distanza di tempo, a ritrovarsi e a riaccendere la passione?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo ma proprio non ho avuto tempo per postarlo prima ! :) Buona lettura..

La luce del mattino che intravedevo dalla finestra, mi fece svegliare. Sentivo la mia mano sinistra bloccata e rovente, mi voltai e vidi Shannon disteso accanto a me che dormiva e mi teneva la mano. Che diavolo ci faceva accanto a me? Che avevo fatto? Che avevamo fatto. Non riuscivo a darmi una spiegazione, ma poco mi importava ormai. Aveva un’espressione beata e serena e non avevo per niente voglia di svegliarlo. Lo guardai ancora per un bel po’ e notai la sua schiena perfetta: si vedevano perfettamente le vertebre che partivano dal tatuaggio delle due Americhe. Mi incantai guardando i suoi bicipiti e soprattutto il tatuaggio su quello sinistro. Mi avvicinai e delicatamente sfiorai con le mie labbra la sua barba, chiusi gli occhi e spostandomi verso il suo collo, mi inebriai del suo odore. Quando riaprì gli occhi vidi uno strano triangolo dietro il suo orecchio, non riuscivo a capire cosa fosse. Senza esitare richiusi gli occhi e diedi un bacio a quel tatuaggio, così, senza motivo. La sua pelle era buona, dolce e profumata di tabacco misto a Jean Paul Gaultier. Lo ribaciai una seconda volta, spostandomi però sulla sua spalla. Quest’ultimo lo fece svegliare: mi guardò sorridendo.
“ Buongiorno anche a te” mormorò avvicinandosi e baciandomi il braccio.
Lo guardai mentre si stiracchiava: ogni suo muscolo era contratto e le spalle si allargarono.
“ Come mai.. cioè.. cos’è successo questa notte?” chiesi spudoratamente.
“ Nulla – sorrise – Nella notte non facevi altro che chiamarmi. Gridavi ‘Shannon, Shannon, dove sei? Vieni qui, Shannon’ e sembravi spaventata. Sono venuto per controllare, ma dormivi: forse era un incubo. Per farti calmare ti ho preso la mano e mi sono steso accanto a te. Non è successo nient’altro.” Sorrise nuovamente.
Dopodiché mi alzai dal letto dirigendomi verso la cucina: la mia pancia brontolava. Preparai del caffè e misi a tavola delle fette biscottate, nutella e un succo di frutta. Versai il caffè nelle tazzine e chiamai Shannon che nel frattempo era andato a darsi una sciacquata in bagno. Quando arrivò rimasi per un attimo a bocca aperta: Era a petto nudo, capelli ancora bagnati e con un asciugamano che gli cingeva i fianchi. Mi passò vicino squadrandomi con gli occhi e si sedette vicino a me. ‘Buono questo caffè’ mi disse portandosi nuovamente la tazzina a quelle labbra così delicate e belle.
Mi alzai per evitare il suo sguardo e feci per andare a lavare alcune posate della sera prima, ma improvvisamente mi sentì i fianchi prender fuoco: le sue mani stringevano forte il mio bacino.
“ Shan ma..” – “Shhh..” mi interruppe affondando la sua testa nell’incavo del mio collo. Lo baciò e poi con uno scatto repentino mi girò verso di lui e poggiò le sue mani sul mobile della cucina. Ero in trappola e sentivo le mie guance ardere. Avvicinò il suo naso al mio e chiuse gli occhi, quando li riaprì vide il mio colorito mutare in un rosso paonazzo e sorrise. Riuscì a guardargli un’ultima volta le labbra prima che lui si avventasse sulle mie, divorandole. Le mie mani vagavano sulla sua spalla mentre le sue ormai avevano sfilato via la mia maglietta.
 
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Arrossì appena le sfilai la maglietta. Aveva un seno non troppo piccolo che, per il suo fisico, era perfetto. Le presi il collo con una mano e con l’altra mi mantenevo al mobile. La baciai di nuovo, questa volta con più foga, con più desiderio. Scesi verso il collo e lei rabbrividì. Mi spostai sul suo petto, lasciandole dei piccoli baci. Con una mano spostai una bretella del reggiseno, facendola cadere morbida sul suo braccio. Le ribaciai il collo e mi fermai a guardarla: aveva le labbra leggermente aperte e gonfie per via della violenza dei miei baci e non era più paonazza in volto. Mi sorrise e mi baciò; mi piacque molto quel suo prendere il comando. La presi per le gambe per spostarla da lì, ma la passione ci travolse nuovamente e finimmo per sbattere contro il muro. Continuammo a baciarci ed io infilai una mano nei suoi shorts; lei mi sfilò la maglietta e graffiò la mia spalla. Si avvicino al mio orecchio e lo morse. Mi vendicai: mi fiondai sulle sue labbra senza pietà, le morsi ripetutamente finché lei non mi sbottonò i pantaloni. Le tolsi anche gli shorts ed era rimasta solo in intimo, come me da lì a pochi secondi.
Improvvisamente non riuscì più a muovermi, non riuscivo a continuare ciò che stavo facendo, non riuscivo a baciarla, a fare nulla. Nella mia mente rimbombavano le parole di Jared: “E’ solo una troietta, scopatela, amico e dimenticati di lei.” – “Con lei non funzionerà. Lei non vuole altro che farsi pubblicità. E’ comodo uscire con il fratello di Jared Leto.” – “E’ solo una troietta
Mi tappai le orecchie con le mani per scacciare via quei pensieri assurdi, mentre lei mi guardava preoccupata.
“ Shan, che.. che diamine è successo?” mi chiese prendendomi le mani.
“ Niente, non ce la faccio, scusami… devo andare ora.” evitai il suo sguardo.
Così, con lei ferma in quell’angolo ancora in intimo, sconvolta, mi vestì velocemente e me ne andai. Avevo bisogno di restare un po’ da solo, di fare chiarezza e riordinare un po’ le idee. Magari mio fratello aveva ragione, magari no. Dio solo sapeva quanto avrei voluto continuare ciò che stavo per fare con Ally. Dio solo sapeva quanto avrei voluto che lei fosse solo mia e di nessun altro.
  
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