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Autore: Rose_s Knight    13/08/2011    3 recensioni
Eccomi qui! Dunque è il mio primo cross-over, abbiate pietà. ;P! Ho sempre adorato Il Signore Degli Anelli, ma in particolar modo ho sempre amato Legolas. Quindi questa storia la dedico a lui. E se nella foresta di Fangorn, i nostri eroi avessero incontrato due ragazze identiche, ma con due anime completamente diverse? Ispirato al Cigno Nero, leggete e recensite numerosi!!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dolore


“Alzò gli occhi sulla nera figura che la sovrastava. Si aspettava di vedere la mazza chiodata, cadere inesorabilmente su di lei. Invece, il Nazgul estrasse un pugnale. Ed Arwen capì. Quel pugnale lei l’aveva già visto, e sapeva anche dove. Era lo stesso che aveva rischiato di uccidere Frodo prima di arrivare a GranBurrone. Ed ora lei avrebbe fatto la fine che sarebbe toccata all’Hobbit. Osservò il suo nemico alzare il pugnale su di lei, e chiuse gli occhi. Non sentì nulla …”

“Arwen …” l’Elfo aprì piano gli occhi.
Si guardò attorno, cercando di rimettere a posto le idee.
La prima cosa che vide fu, il Nano, che era ancora per terra e ronfava come un ghiro.
“Nani!” sospirò Legolas.
Si appoggiò su di un braccio per alzarsi, ma gli sfuggì un gemito di dolore.
 Si voltò per vedere cosa fosse successo.
Strinse i denti. Nel suo braccio, c’era piantato, un pezzo di vetro della finestra.
Prese il coraggio a due mani, ed estrasse la scheggia.
Deglutì, sebbene a fatica, mentre dalla ferita, cominciava a fuoriuscire sangue.
Si tastò il fianco  ferito, ed alzò gli occhi al cielo.
 “Beh, sempre meglio che cadere nel vuoto” constatò, guardando la finestra.
“Grazie ai Valar” disse piano.
 “Ed ai traversini” concluse con una punta di sarcasmo. 
“Arwen?” chiamò piano.
Dopo alcuni istanti, in cui il silenzio gravò su di lui come un masso sulle spalle, l’Elfo cominciò a preoccuparsi.
“Arwen!” chiamò di nuovo, stavolta con più decisione.
Fece un veloce riepilogo di quella serata da incubo.
Arwen doveva essere fuggita per le scale.
Si rialzò, più velocemente che poteva, e corse fuori.

“È finita. Ora è proprio finita“ si disse Arwen.
Non poteva fare niente e, combattere contro di lui, sarebbe stato inutile.
Non poteva fare più niente, e, per di più, non aveva armi con lei.
“No, aspetta!” si disse.
Un’arma ce l’aveva: la voce.
Se avesse gridato, Aragorn, l’avrebbe senza dubbio sentita!
Senza indugiare oltre, pose le mani a cono, e gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.
Era la sua unica speranza.

Il grido di Arwen risuonò in tutto il Palazzo.
Aragorn, spalancò gli occhi.
Cos’era successo di tanto grave da far gridare così la sua amata?
Solo qualcosa di terribile.
“Odile!” pensò subito.
Senza dare il tempo a Gandalf ed al Re di dire qualcosa corse fuori, pregando di arrivare in tempo. 

Il Nazgul tentennava.
Arwen si insospettì.
Perché aspettava tanto ad ucciderla?
Sarebbe bastato far calare il pugnale su di lei e sarebbe stata la fine.
Cosa stava aspettando?
Si decise aprì di scatto gli occhi.
Quello che vide fu solo confusione.
Una figura stava correndo verso di lei.
“Aragorn!” pensò l’Elfa.
No.
Non era Aragorn.
Ma il Nazgul ancora non la stava uccidendo.
Sembrava stesse aspettando che lui, chiunque fosse, la salvasse.
Aguzzò la vista.
Troppo alto per essere Gimli.
Troppo giovane per essere Gandalf o Theoden.
Troppo  uomo per essere Eowyn.
Troppo biondo per essere Aragorn.
All’improvviso capì.
Escludendo tutti quelli che aveva nominato, poteva essere solo …
“Legolas!”.
Arwen sorrise.
Ce l’aveva fatta, aveva sicuramente avvertito Aragorn, ed ora la stava venendo a salvare.
Ma qualcosa non andava.
Sembrava che,appunto, il Nazgul lo stesse aspettando.
Capì tutto.
Ma non fece in tempo a dire nulla.
Non fece in tempo a pronunciare nessuna delle mille parole, che il suo cuore gridava con forza.
L’Elfo le si parò davanti, e in quell’istante, il Cavaliere Oscuro, calò definitivamente il pugnale.
Il colorito di Arwen divenne cereo. 
Sentì il freddo vento della morte passare pericolosamente vicino all’Elfo.
Lo sentì gridare.
Un grido carico di dolore.
Lei non si mosse.
Rimase immobile respirando appena, mentre Legolas cadeva a terra.
Finalmente riuscì ad articolare un suono.
“N-no …” sussurrò.
Si piegò sul corpo dell’Elfo.
Lo sollevò appena.
“Legolas … no. Non arrenderti, ti prego”.
Arwen tremava.
Era stata tutta colpa sua.
Se avesse capito prima le intenzioni del Nazgul, e lo avesse avvertito in tempo, questo non sarebbe accaduto.
Sopra di lei, il Cavaliere, puliva la lama del pugnale, soddisfatto. 
Arwen sentì dei passi provenire dal salone.
Ma non se ne curò.
Continuava a fissare il volto di quello che aveva sempre chiamato fratello,  contratto in una smorfia di dolore.
Quando comprese, che le speranza erano poche, grosse lacrime cominciarono a spuntare, bagnandole i profondi occhi nocciola.
“NO!!” gridò

Aragorn correva come un forsennato.
Di nuovo.
Un altro grido.
Era sicuro che Odile avesse fatto del male ad Arwen.
Ma, purtroppo, la verità era un’altra.
Si affacciò al salone.
“Arwen! Cosa è …” non fece in tempo a finire la frase, che, sentì gelarsi il sangue nelle vene.
Il Nazgul emise un verso simile ad un a risata, e scomparve nel nulla.
Il ramingo si avvicinò ai due Elfi.
Lei lo guardò.
“Aragorn … lui … è …”
L’Uomo appoggiò una mano al petto dell’amico.
Fece cenno di no.
Arwen fece per dire qualcosa, ma la voce le morì in gola, e si getto a piangere sul petto dell’Uomo.
Aragorn le cinse le spalle e l’abbracciò.
Poi fece un cenno ad Eowyn, che intanto era giunta anche lei, richiamata da quelle grida, e la Dama di Rohan corse via velocemente.

Erano ormai passate alcune ore dall’accaduto, e tutti si erano radunati davanti alla stanza di Theodred.
Anzi sarebbe più corretto dire, la stanza di  Legolas.
Eowyn aveva recepito subito il messaggio del ramingo, ed era subito corsa a cercare un medico.
Chiamatela “fortuna”, fatto sta che la donna, era miracolosamente riuscita a trovarne uno, che, ancora più fortunatamente, era esperto di medicina elfica.
Gandalf e il Re, erano riusciti a recuperare Gimli. Il Nano se l’era cavata con qualche bernoccolo. “Colpa di quel maledettissimo Elfo!” era stato il suo primo commento. Ma poi, quando era stato informato sulle reali condizioni del “Maledettissimo Elfo”, era praticamente scoppiato a urlare e sbraitare contro, stavolta il “Maledettissimo Nazgul” o all’occorrenza al “Maledettissimo Cigno Nero”. 
Arwen non aveva pronunciato parola.
Era sempre stata zitta ad osservare la porta.
Quando il silenzio si fece insopportabile, fu Aragorn a romperlo.
“Sono sicuro che andrà tutto bene” disse, cercando di convincere più sé stesso che gli altri.
“Sì! È vero!” concordò Gimli.
“Ma chi vogliamo prendere in giro?!?” disse Arwen con un filo di voce.
“Non ce la farà” disse piano.
“Evviva la positività!” fece Eowyn sarcastica.
“Come puoi fare la sarcastica in un momento come questo!?!” disse Arwen.
“E tu allora? Vuoi smetterla di piangerti addosso!” disse la Dama di Rohan, indispettita.
“Ora smettetela!” le rimproverò Aragorn.
“Ma io non riesco a capire!” gridò Arwen, balzando in piedi dalla sedia.
Tutti si voltarono a guardarla.
“Io non riesco a capire come accadano certe cose” continuò l’Elfa, mentre sentiva le lacrime sopraffarla.
“Come può essere? Era un caro amico per tutti noi, e all’improvviso ne resta solo un corpo vuoto! E io non riesco assolutamente ad accettare che la morte sia una cosa definitiva. È stupido! È stupido, morire! Ed Aragorn osservava la porta e non parlava, e io piangevo, e ho pensato: Legolas non potrà più versare delle lacrime, mai più! O tirare con l’arco, o litigare con Gimli, mai più! E non c’è nessuno che mi spieghi, come mai!” si coprì il viso con le mani, e si lasciò andare sulla sedia, piangendo.
Eowyn le si avvicinò.
“Mi dispiace per prima” le disse, poi le due si strinsero in un dolce abbraccio.

********

Ciao a tutti! Sorprendentemente sono tornata prima, e posso aggiornare prima.
Dunque, non ho particolari "*" da dire, anzi in realtà non ne ho nessuna XD!
Grazie a chi legge (utenti e non),
leggete e recensite numerosi,

Spuffyna90 

   
 
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