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Autore: Distress_And_Coma    13/08/2011    2 recensioni
E se un giorno Mana trovasse una bambina piangente in un cesto di vimini? Che ne sarà di questa bambina?? Leggete e commentate. In questa ff ci sarà un Mana diverso dalla persona fredda e distaccata che tutti conosciamo, sarà...umano.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 La mattina dopo fu Gackt il primo a svegliarsi, e ci tenne molto a non disturbare Mana perchè la bambina si era svegliata spesso la notte quindi quel poveretto di un chitarrista doveva aver dormito ben poco. Oh, beh, the troubles of being a parent, nel linguaggio suo e di Mana.
Andò da solo a fare colazione e lasciò sul tavolo al suo ragazzo l'occorrente per prepararsi la sua. Poi  andò a vedere se Joy dormisse ancora.
Eh...si...Dormiva che era un sogno. Beh, qualsiasi cosa che facesse Joy era un sogno, per tutti.
La prese in braccio e la cullò, poi la guardò e notò che i suoi occhi erano aperti. Temette di averla svegliata, ma lei sorrideva serena.
Fece un versetto strano, tipo mmghmaa... Sembrava un rigurgito e le fece fare il ruttino. Sembrava un micio spelacchiato che era caduto per sbaglio in acqua e che non sapeva come uscirne. Lo fece sghignazzare parecchio, eh si.


Mana nel frattempo era entrato in cucina insieme a Koji, stavano facendo colazione.
"Mh, sai Koji, pensavo che le servirà anche un seggiolino, sarà più facile per noi tutti cercare di prenderci cura di lei." disse mentre si ingozzava di cereali, come il suo amico. Poi sentì dei rumori dalla camera di Joy. Si voltò e vide Gackt che cullava quella piccola, si intenerì molto.
"Vieni, amore, vieni dalla mamma, su..." gongolò Mana. E Gackt la lasciò andare tra le braccia di Mana.
Era una bimba piccolina, con sottili e soffici capelli neri e liscissimi, che non erano abbastanza da coprirle tutta la testa. Aveva due occhi grandi come il cielo, e proprio del cielo avevano il colore. Gackt spiegò anche che il colore effettivo dei suddetti organi si notava solo a due mesi. E la bambina ne aveva appena uno, non c'era da stupirsi se ancora poteva solo stare stesa di schiena ed aveva bisogno di aiuto in tutto.
E Manachan, ovviamente, se ne stupì.
Incredibile come una minuscola creaturina indifesa trasformi una squallida vita ordinaria in qualcosa di straordinario.

La sua faccina invece era tonda tonda, a tratti ricordava una fochetta, ma era il suo profumo ad aver stregato tutti, e soprattutto Mana. E proprio da lui era partita l'idea di soprannominarla Focaccina, perchè profumava di buono.
"Cosa dicevi prima a Koji, amore?" la voce di Gackt lo distolse da quelle riflessioni.
"Hm? Ah, si...Che pensavo ad un seggiolino, per quando sarà un po' più grande e mangerà pappette un po' più solide. E pensavo anche che la sua stanza va tenuta calda ed abbellita."
"Ovviamente avrà tutto questo, se tu vuoi." disse Gackt.
Yuki e Kami si svegliarono per ultimi, e dovettero trangugiare bocconi di cereali a tempo di record, perchè dopo uscirono tutti. Andarono al più grande centro commerciale di Tokyo, insieme con la loro Joy.
La prima cosa che Mana richiese, per non dire pretese, fu uno zaino portabambini, così la poteva portare sulla schiena e nel contempo dirsi ancora capace di suonare la sua amata ESP Customizzata Jeune Fille.
Poi comprarono un passeggino invernale blu ed uno estivo nero, un seggiolino rosso, bavaglini con disegni di animali, e l'equivalente dell'arredamento di una camera da letto per bambini. Tutto insieme.
C'erano portafoto, comodini, due abatjour, tendine deliziosamente arricciate in mussola (e da chi sarebbe partita questa idea? Da Mana, per inciso), un armadio rosa ed una commode, bianca.
Spesero l'equivalente di tre '500, e non se ne pentirono (gli altri se ne pentirono, Mana non se ne pentì affatto, anzi. Era quasi diabolicamente divertito.)
Spesero due ore solo per tornare a casa con tutta quella roba.
Mana, nonostante ora avesse lo zaino, lasciò Joy tranquilla a riposarsi nel cesto di vimini intrecciati. Era silenziosa, certo ogni tanto le buttava un occhio, giusto giusto per vedere se si agitava. Così Mana potè aiutare il resto della sua band ad allestire la camera di sua figlia.
Alla fine la camera era così: molto grande, con il muro bianco ed una grande finestra esattamente opposta alla porta. Queste due spaccavano a metà la stanza, quindi Koji posizionò con l'aiuto di Kami l'armadio a sinistra vicino alla finestra, la commode sempre a sinistra, ma vicina alla porta. Sopra di essa c'erano i portafoto. Ritaraevano Mana "in contemplazione", e Kami stampò le immagini col computer. A destra invece c'era la culla di Joy, con ai lati i comodini con le abatjour. In una camera armadio attigua alla stanzetta c'erano i passeggini, Mana sistemò il seggiolino in sala da pranzo.  
Per il resto alla finestra c'erano le tendine di mussola bianca. Quello era un ambiente perfetto.
Gackt  suonò al pianoforte tanti brani, molti del repertorio dei Malice Mizer, per il piacere della sua anima e di quella di tutti gli altri, e tutti notarono con stupore che Joy reagiva alla musica. Se ad esempio c'erano note basse girava la testolina, ma se erano note alte faceva versetti.

 
  
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