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Autore: NanaTsukiko    14/08/2011    0 recensioni
[GAKIDO]
una relazione complicata tra tre ragazzi, raccontata dal loro punto di vista, che sfocerà in amori passionali e cuori infranti.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II



“Perché l’ha lasciato?
Mi ha visto e ha smesso di abbracciarlo… ma perché?
E perché Rito è scappato in quel modo?
Aveva lo sguardo di chi commette un reato…”


Camminavo lentamente pensando alla scena vista pochi minuti prima.
Di fianco a me c’era Shutaro, che teneva lo sguardo basso  calciando tutti i sassolini che incontrava.

Probabilmente stavamo pensando alla stessa cosa

Arrivammo al sushi bar senza spiccicar parola.

Quando ci sedemmo, iniziai a prendere i piattini colorati che giravano sul nastro.
Avevo una gran fame e la mattina per non arrivare in ritardo allo studio non avevo mangiato nulla.

Anche Shutaro aveva fame, il suo stomaco lo gridava a gran voce. Ma era talmente preso dai suoi pensieri che non si accorse nemmeno del profumo di pesce che gli girava sotto il naso.

“ehm… Shu?.... Shu!” lo chiamai toccandogli la spalla. “Shutaro, sei vivo?”
“eh?!” trasalì lui, spaventandosi. “ah yohya, sei tu…”
“e chi credevi che fossi scusa, l’uomo nero?. Shu, ma stai bene? Ti vedo preoccupato… è per caso colpa della canzone?” chiesi, pur sapendo benissimo quale fosse la causa del suo sguardo.
“come? Oh no no, non centra. Sono estremamente soddisfatto del risultato finale. Lo siamo tutti, no?” chiese sicuro, girandosi verso di me.
“certamente, la tua trovata per l’intro è stata fenomenale. Ma allora cos’hai?”
rimase in silenzio qualche attimo, mentre distrattamente prendeva qualche piattino, senza far troppa attenzione al contenuto “nulla Yohya, ieri ho visto un film horror e ci stavo pensando adesso, tutto qui…”

guardai il suo pranzo, aveva preso solamente 2 miseri onigiri.

“Shu, i film horror non ti hanno mai dato problemi, o almeno non tanti da chiuderti lo stomaco. Ti conosco come fossi tuo marito… mi vuoi dire, seriamente, che cosa ti succede?”…

non fiatò.

“ok, ti rendo le cose più facili.
Mi vuoi dire perché quando mi vai visto hai smesso di abbracciare Rito? C’è rimasto malissimo, hai visto come se n’è andato. Perché l’hai fatto?”

A quelle parole si scosse e mi guardò sgranando gli occhi.
Dopo qualche minuto di irreale silenzio mi disse “ma… ma cosa dici?” scoppiò in una finta risata “non ho fatto nulla di simile io! Sei tu che credi di essere sempre al centro dell’attenzione” mi diede una pacca sulla spalla, continuando a ridere e voltandosi dall’altra parte.

Se la situazione fosse stata un’altra gli avrei dato un pugno in testa, lui avrebbe risposto e avremmo iniziato a rotolarci per terra, ridendo come matti.
Ma dato che…

un attimo.

Io e Shu eravamo come fratelli… ma molti ci dicevano che sembravamo marito e moglie dalla velocità con cui litigavamo e facevamo pace e… da come stavamo insieme.
Eravamo perennemente appiccicati e anche oggi, per l’ennesima volta, eravamo usciti a mangiare insieme.

Un dubbio mi balenò in testa.

“hai pensato che fossi geloso?”

“sì” bisbigliò, senza neppure guardarmi.

“se io abbracciassi un altro… come fai con lui… saresti geloso?”

si prese la testa tra le mani e rispose, tutto d’un fiato
“sei il migliore amico che abbia mai avuto, sarei geloso solo se tu mi sostituissi con un altro”

lo guardai fisso e non riuscii a trattenere un enorme sorriso, che sfociò in una grande risata, infine lo abbracciai. “oh Hide sama, sei la persona più complessa che abbia mai incontrato ShuShu” continuando a ridere.

Lui si voltò di scatto, lasciò le mie braccia e mi guardò allibito
“c…..come?!! non sei arrabbiato?”

smisi di ridere e gli sorrisi
“perché dovrei esserlo? Sei praticamente mio fratello, gemello oserei dire -visto tutte le cose che continuo a prestarti pur sapendo che non rivedrò mai più. Se pensavi che fossi innamorato di te… beh… dovresti sapere che preferisco tutt’altro genere…”

mi fissò con aria stravolta.

Tastandosi i pantaloni prese il cellulare.

Lo guardo e sollevando lo sguardo mi disse “sono un’idiota”

Rimase qualche minuto fissando il cellulare, al che gli chiesi che intenzioni avesse.
“d…..devo rimediare in qualche modo! Devo chiamarlo…. Devo vederlo! Gli devo spiegare tutto…” schiacciò il tasto verde e rimase in attesa, mentre io gli gridai
“gli devi spiegare CHE COSA? Che come hai capito che non sono innamorato di te hai deciso di ripiegare su di lui?”

“ma no…. Ma io…” guardò il cellulare “non risponde...” si prese la testa tra le mani e iniziò a sbattere la fronte sul banco del bar, sillabando ‘ io sono uno stupido ‘.

Anche se vederlo così era alquanto divertente, perché Shutaro anche nei momenti di disperazione totale nascondeva un non so che do estremamente comico, lo fermai  e lo abbracciai
“ShuShu, devi schiarirti un po’ le idee, sai che Rito è una persona estremamente fragile. Devi essere particolarmente cauto, con mosse affrettate rischieresti solo di ferirlo.

Mi guardò come per dirmi ‘ forse hai ragione ‘, ripose nella tasca il cellulare, guardò i suoi onigiri e disse “Yohya, io non ho più fame. Torno a casa”

Questa volta la sua faccia era veramente sconvolta e non potei fare altro che lasciarlo andare, anche perché non volle che lo accompagnassi al suo appartamento “preferisco andare da solo, se non ti spiace. Ci… ci vediamo”

Lo guardai uscire sconsolato dal bar.
Prima che chiudesse la porta gli dissi “chiamami se hai bisogno”
Lui si girò e mi sorrise, con uno dei sorrisi più tristi che gli avessi mai visto fare.

Vederlo in quel modo mi aveva fatto passare la voglia di mangiare, quindi pagai quel poco che avevo preso e me ne andai.

Passai vicino a casa di Rito e fui seriamente tentato di salire e parlargli, fargli capire che Shutaro quella mattina si era comportato in quel modo perché non voleva ferirmi… ma sarebbe stato come dirgli che teneva più a me che a lui.

Quindi tirai dritto, sperando che i sentimenti che stava provando –che per renderlo così sconvolto dovevano essere sinceri- non lo portassero a fare idiozie.


Continua...

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continuo  a sperare che prima o poi qualcuno legga le mie storie e che a qualcuno piacciano.

vi prego ancora di recensire, qualunque sia il vostro giudizio.


arrivederci e a presto! :D
  
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