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Autore: NanaTsukiko    13/08/2011    1 recensioni
[GAKIDO]
una relazione complicata tra tre ragazzi, raccontata dal loro punto di vista, che sfocerà in amori passionali e cuori infranti.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo I


la sveglia suonò per la quarta volta.
per la quarta volta allungai il braccio alla cieca per spegnere quell'odioso rumore.
per la quarta volta guardai l'ora: le 9.15.

alle 10 avevamo la registrazione di Quella canzone, ma quella mattina non volevo alzarmi per un'altro motivo.

io sono sempre stato sorridente e apparentemente spensierato, difficilmente sono stato imbronciato o visibilmente triste. mi sono sempre sentito in dovere di risollevare il morale dell'intera band, e questo avvenne soprattutto dopo la morte di Piyo.

ma quello che l'aveva superata meno ero proprio io.

se non fosse stato per... oh, per Lui.

nei giorni dopo l'incidente sperai di addormentarmi e di non svegliarmi più, mi sentivo la causa di tutto...
ma Lui mi rimase vicino, mi confortò, cercò di farmi capire che non avevo fatto niente di sbagliato e mi abbracciò.
per una settimana rimasi costantemente tra le sue braccia.
fu in quella settimana che il suo profumo mi entrò nel naso e il battito del suo cuore nella testa.

da quella settimana ogni mattina mi svegliavo con una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
ogni volta che lo vedevo sorridere mi incantavo... e vi assicuro che i sorrisi di Shutaro sono per la maggior parte smorfie o facce da ebete.

ebbene sì, provavo qualcosa per Shu-chan.

era esattamente quello il motivo per cui da due giorn la mattina non volevo alzarmi dal letto.

quando mi accorsi di provare un'amore diverso entrai nel panico.

perchè?
perchè è mio amico e bandmate e credo che fosse innamorato di Yohya, o almeno faceva finta di esserlo...


ma ritornando a qella mattina,  
mi ripetei per l'infinitesima volta che Shu era soltanto un amico, un grande amico, per cui provavo un forte affetto poichè gli ero riconoscente per l'aiuto datomi.

e nulla più.

ma per l'infinitesima volta mi trovai a sorridere in modo strano abbracciato al cuscino pensando che dopo 20 minuti l'avrei visto.

un momento... 20 minuti?!!

anche quella mattina arrivai in ritardo... come tutta la settimana d'altronde.

ma visto il motivo per cui ci dovevamo incontrare tutti pensavano che fosse per la mia malinconia.

infatti stavamo scrivendo una canzone per Piyo, mou nakanai to sora ni chikatta hi.
ammetto che quando lessi il testo piansi per un paio d'ore, ma in quei giorni pensare ai bei momeni passati insieme mi riempiva di gioia e... sorridevo.

anche se erano sorrisi tristi.

quella mattina era l'ultima per finire le registrazioni. dovevamo sistemare alcuni pezzi, aggiustare la base e Shuchan aveva una sorpresa per noi.

potete immaginare la mia eccitazione.

appena entrai nela sala un coro non tanto amichevole mi diede il benvenuto: "Rito, sei sempre più in ritardo!"
e io come al solito risposi con un enorme inchino e la faccia paonazza dall'imbarazzo.

subito Shutaro mi guardò e disse "Rito, ora che ci sei anche tu posso farvi sentire la mia sorpresa".

ci guardammo con criosità e osservammo Shu avvicinarsi sghignazzando al pianoforte. era da anni che non lo toccava!

si sedette, sistemò le dita sulla tastiera e iniziò a sunare una melodia dolcissima, lenta, intervallata da molte pause. si fermò e riprese dopo qualche istante, la melodia divenne più forte e rapida. si fermò ancora e, con un telecomando, fece partire la canzone che continuò ad accompagnare per un minuto circa.

eravamo allibiti, era l'intro che stavamo cercando.

quando fermò la musica rimase qualche istante a fissare il pianoforte con sguardo lontano, poi si girò verso di noi e scoppiò a ridere vedendo le nostre espressioni.

" vi fa tanto schifo? " chiese ridendo.
" no è... stupenda! " gridò Yohya.

io annuii guardandolo e quando i nostri sguardi si incrociarono gli sorrisi, arrossendo. credo che lo notò sapete? perchè arrosì lievemente anche lui e rise, girando lo sguardo.

Tossy applaudì e noi facemmo lo stesso.  poi all'improvviso esclamò, spaventandomi non poco " su Shutaro, alza il sedere e vai a registrarlo! questa canzone non ha bisogno d'altro ".

dopo 4 ore la canzone era finalmente pronta per essere inchisa e venduta e noi eravamo estremamente soddisfatti... ed affamati.

Tossy e Yuu andarono a casa, l'uno a dormire l'altro a mangiare il ramen che si era fatto portare appositamente da Osaka-lo stomaco di Yuu era un buco nero-. così noi tre decidemmo di andare a mangiare fuori.

immagnatevi il mio imbarazzo.

Yohya andò 10 minuti a parlare col direttore dello studio e io rimasi con Shu...

" gi parlo? ma certo che gli parlo! siamo compagni! già.. solo compagni? aaaah Rito smettila una buona volta. vai e fagli i complimenti, su! " mentre litigavo con me stesso fu lui ad avvicinarsi e mi chiese, col sorriso più dolce che mi avesse mai fatto, " Richan, ti è piaciuto il mio intro? " " è strepitoso davvero! non pensavo che sapessi suonare così bene! adesso la canzone è perfetta, bravissimo!!!" esordìi con tanta foga che rimase quasi spiazzato.

divenni ancora rosso  e per stemperare l'imbarazzo borbottai " Piyo si sarebbe commosso..." a quelle parole mi guardò con occhi tristi, si avvicinò dolcemente, mi cinse le spalle, mi sussurò all'orecchio " mi basterebbe un suo ultimo sorriso " e mi abbracciò stringendomi a sè. ancora il suo profumo invase il mio naso e mi lasciai cullare dal suo battito rapido. quei pochi stanti furono eterni, per me. non avrei mai più voluto staccarmi....

lo fece lui al mio posto.

non so perchè ma d'un tratto mi staccò dal suo petto e disse, con aria imbarazzata, "su, andiamo a mangiare? sto morendo, senti quà che rumori!" indicando il suo stomaco e scoppiando a ridere.

io ci rimasi malissimo, non mi aveva mai mollato così all'improvviso cambiando radicalmene discorso.

poi vidi Yohya e capii...

una tristezza immensa mi strinse la gola e mi bagnò gli occhi, senza guardarli in faccia mormorai "andate, io sono stanco e me ne torno a casa". presi la custodia del mio basso e rapidamente lasciai lo studio.

tornato a casa mi buttai sul letto e iniziai a piangere, finchè la stanchezza non mi colse.

mi svegliai a notte fonda, avevo dormito per più di 8 ore consecutive.
sul cellulare una chiamata senza risposta: Shutaro.

lentamente mi sedetti davanti alla finestra, osservando la luna, chiedendole cosa avrei dovuto fare.



continua...


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mai scritto fanfic di questo genere.
spero di non aver scritto una schifezza e spero di non creare una storia troppo coplicata T_T

vi prego leggetela e ditemi cosa ne pensate, sincermente (basta che non siate troppo cattivi >.<)

aaaaarrivederci e a presto! .(^.^)/'
  
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