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Autore: Keira Pym    14/08/2011    1 recensioni
“Sai” disse una voce alle sue spalle “Ci siamo sempre chiesti come sia possibile che una testa bacata come te, sia potuta finire in Corvonero.” Si girò, i gemelli Weasley la osservavano ridendo.”Ti sei persa di nuovo?” chiese Fred. “Se vuoi possiamo indicarti la strada.” Continuò George con un sorriso malizioso stampato in faccia. “No, grazie.” Replicò lei. “L’ultima volta che mi avete dato indicazioni mi sono ritrovata nei sotterranei… E dovevo raggiungere la Torre di Astronomia. Ora devo andare.” Disse tentando di allontanarsi, ma Fred le si schierò davanti, bloccandole il passaggio. “Sicura di non volere una mano?” chiese avvicinandosi. Eileen arrossì , e anche i suoi capelli cominciarono a tingersi di rosso; le succedeva tutte le volte che era in imbarazzo.Conosceva i gemelli da tanto tempo ed era molto affezionata a entrambi, ma per Fred aveva sempre provato qualcosa di più, e adesso lui le era di fronte che insisteva per accompagnarla in classe.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro, personaggio, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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I capelli viola le ricadevano morbidi fino alla vita, quel pomeriggio era davvero bella. Teneva la bacchetta puntata di fronte a sé, su Fred, ed era pronta a colpirlo senza pietà. Solo che lui fu più veloce “Expelliarmus!” per l’ennesima volta la bacchetta le volò via di mano, e lei impotente poté solamente osservare Fred mentre l’afferrava al volo divertito. “Per oggi va bene così!” annunciò Harry dal centro della Sala “Avete fatto tutti un ottimo lavoro!” I ragazzi si sparpagliarono e uscirono dalla Stanza delle Necessità chiacchierando, erano tutti entusiasti della prima riunione dell’ ES. Eileen invece si stava lamentando con Fred “Imbrogliavi” disse fingendosi offesa mentre imboccavano il corridoio del settimo piano; George intanto discuteva con Lee della prossima partita di Quidditch “Non è vero!” replicò lui, il solito sorriso malizioso stampato in faccia “È solo che tu, non accetti che io sia più bravo di te” concluse in tono solenne. Eileen sbuffò“Ma voi Grifoni sapete solo vantarvi?” chiese scuotendo la testa, ma sorrideva “Alla prossima riunione..” Ma improvvisamente Fred le tappò la bocca “Hem,hem” quella tosse li fece raggelare tutti, c’era la Umbridge nei dintorni, e sembrava si stesse avvicinando. “Dobbiamo dividerci” disse subito George “se ci trova tutti insieme ci scoprirà. Avete letto l’ultimo decreto? Sospetta già qualcosa…” Fred afferrò la mano di Eileen “Seguimi” disse trascinandola con sé, stavano tornando indietro “Si può sapere dove…” Poi capì, Fred voleva andare di nuovo alla Stanza delle Necessità. Passarono tre volte davanti alla parete vuota e subito si materializzò una piccola porta di legno che si affrettarono ad aprire. Quando entrarono tuttavia Eileen fu sorpresa, invece dell’ampia sala in cui si erano esercitati prima, si trovavano in un piccolo sgabuzzino per le scope. Era strettissimo, Eileen e Fred erano molto vicini, tanto riusciva a sentire il suo respiro sulla pelle… Arrossì come al solito ma Fred non se ne accorse “Mi nascondevo sempre qui con George quando…”  si girò e guardò Eileen negli occhi; parve rendersi solo in quel momento della situazione in cui si trovava e qualcosa cambiò in lui. Sembrava come rapito dallo sguardo di Eileen, dai suoi occhi grigi. Sorrise, ormai aveva deciso “Come mai sei così imbarazzata?” le chiese “Io non sono imb…” ma si interruppe, s’interruppe perché Fred le aveva preso il viso fra le mani, l’aveva avvicinato con dolcezza al suo e adesso le loro labbra si sfioravano, fino a toccarsi… “Mi piaci” sussurrò “da sempre… ” Improvvisamente la porta si spalancò “Hem, hem” I due si staccarono a disagio prima di rendersi conto che quello sulla soglia era George “Tu!” strillò Eileen indignata “Per un attimo ho creduto che fosse quella vecchia gargoyle!” “Sei un idiota” bofonchiò Fred tirando un sospiro di sollievo. George tratteneva a stento le risate “Scusatemi” disse in tono innocente “volevo solo avvisarvi che il rospo se ne è andato, ma adesso vi lascio continuare tranquillamente le vostre… attività extrascolastiche” concluse andando via divertito. Eileen era rossa dalla vergogna ma felice, strinse la mano a Fred “Ti amo” disse semplicemente “lo so” rispose lui dandole un bacio sulla guancia, poi uscirono fuori dallo sgabuzzino, che scomparve silenzioso “Pensavo… se domani ti va di venire a Hogsmeade con me. L’ultima volta ci siamo divertiti” “Ma domani non c’è nessuna gita a Hogsmeade” osservò Eileen mentre si dirigevano alla Sala Grande, Fred rise “Chi ha mai parlato di gita?”

   
 
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