Due anime simili
Capitolo 1.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNN!!!!!!!!!!!
Il suono squillante della campanella annunciò l’inizio di un nuovo anno scolastico.
Una miriade di bambini e ragazzi
si precipitò nella grande scuola
elementare, media e superiore
Jimbo. Solo un ragazzo sembrava non avere alcuna fretta
di entrare: molto alto, biondo, un fisico niente male, le mani nelle tasche
dei pantaloni, la camicia azzurra della divisa un po’ sbottonata e in disordine e l’età di 16 anni. Un altro ragazzo, più basso e mingherlino, con un paio di occhiali
piuttosto grandi e una vocina esile
e concitata gli saltellava intorno con agitazione:
“Muoviti, Akito, per favore!
La campanella è già suonata! Non possiamo arrivare tardi il primo giorno, forza!” continuava a dirgli, ma in tutta risposta ricevette uno sguardo intenso
e agghiacciante da parte
Dalla parte opposta
“Insomma,
“Senti, Aya, non ho voglia di andare
a scuola, lo sai! Quindi ringrazia già che ci venga!”
le rispose bruscamente l’altra, facendo scuotere una lunga
chioma rossa mentre si girava
a guardarla. Aya scosse la testa, rinunciando a tentare di farle aumentare
il passo.
La conosceva abbastanza bene da sapere
che era meglio non discutere con lei, o avrebbero finito col litigare
… e preferiva evitare di litigare con
Quando giunsero finalmente nel corridoio che portava
alla classe nella quale erano
state smistate quell’anno, scorsero altri due ragazzi che le stavano raggiungendo.
“Scusate …!” esclamò
uno di loro. “Sapete dov’è la terza sezione
Aya guardò attraverso gli occhiali
“Ehm … sì, certo, è la nostra classe” gli rispose. “Ci stiamo
andando!”
“Bene!” disse lui, e insieme al suo amico si
aggregò alle due ragazze.
“È meglio
se ci sbrighiamo, la campanella è già suonata!” suggerì Aya, e trovò subito
l’approvazione dell’altro ragazzo, che un istante prima di raggiungere la porta le disse:
“Ah, dimenticavo … io sono Tsuyoshi Sasaki!”
“Aya
Sugita!” si presentò lei stringendo la mano che il ragazzo gli tendeva,
poi, traendo un sospiro e preparandosi ad affrontare l’insegnante, aprirono la porta della loro
classe. Intanto, alle loro, spalle, i loro
due amici li seguivano in silenzio, affiancati.
Però, carina! È ben messa … stava pensando
il ragazzo
guardando di sottecchi il corpo
abbastanza formoso di
Mmmh, carino!
Bei muscoli … pensava invece lei,
scrutandolo di nascosto il
suo corpo perfetto. Poi entrambi spostarono lo sguardo su quello dell’altro,
e insieme esclamarono: “Che diavolo hai
da guardare?!”
Sentendosi scoperti,
si voltarono di scatto tutti
e due, fissando davanti a loro e assumendo un’espressione
Non appena
Aya e Tsuyoshi ebbero aperto la porta, comunque, i loro
pensieri si rivolsero immediatamente all’insegnante che li fissava con aria di disappunto dall’interno
della classe.
“La campanella
è già suonata da un po’” fece
osservare loro. Aya e Tsuyoshi assunsero un’aria mortificata, mentre gli altri
due rimanevano sulla
porta impassibili, anzi, quasi annoiati.
“Forza,
entrate!” disse l’insegnante, poi fece cenno ad Aya e Tsuyoshi: “Voi due sedetevi lì” e indicò una
coppia di banchi vuoti in terza fila. “E voi laggiù” aggiunse
rivolto agli altri due e fece cenno verso l’ultima fila, dove rimanevano liberi altri due banchi.
“Bene,
ora possiamo fare l’appello” disse l’insegnante, e andò a prendere il
registro. L’aprì, e iniziò a chiamare
gli alunni.
“ … Hayama
Akito …” disse dopo alcuni nomi, e
“ … Kurata
Sana …” proseguì,
e questa
La materia
delle prime due ore era matematica.
“Basta, ci rinuncio! Non ci capisco niente!”
“Umph
…”
La ragazza
si voltò di scatto e vide
con disappunto un ghigno beffardo disegnarsi sul volto
“Be’, che hai da ridere?!” gli
chiese, irritata.
“Niente, è solo che sei proprio un’ignorante
…” rispose lui con calma.
“Ah sì?!”
“Be’, di certo sono
più intelligente di te …”
“Ah, ma davvero? Scommetto che nemmeno tu sai
come svolgere questa roba!” e strappò dalle mani
“Tsk
… fortuna!” gli disse, un po’ imbarazzata.
“Certo,
come no … sei tu che non capisci niente!” le disse Akito.
“Come ti permetti?! Sei solo un ragazzino!”
ribatté
“E tu
…” ma il ragazzo
fu interrotto da una bacchettata dell’insegnante, che senza che se ne
accorgessero si era avvicinato ai loro
banchi.
“Smettetela!!” ordinò
loro, e i ragazzi tacquero all’istante. L’insegnante prese i loro fogli
e controllò il
compito. Dopo aver visto quello bianco
di
“Kurata, in punizione! Esca subito dalla
classe e ci rimanga fino alla
fine dell’ora, mentre scrivo una bella
comunicazione per i suoi genitori!”
“Anche lei, Hayama!” tuonò infatti il
professore. Il ragazzo lo guardò strabuzzando gli occhi.
“Che cosa?! Ma io ho svolto correttamente tutto l’esercizio!” protestò.
“Stava
comunque disturbando la lezione insieme alla signorina Kurata, quindi esca con lei e mi dia il diario:
anche i suoi
genitori saranno avvisati!”
Anche Akito era sul punto di rispondere
all’insegnante, ma questa volta fu uno
sguardo di Tsuyoshi a zittirlo e raggiunse
Ma ciaaaaaaaaaoooooooo! Nuova ff a più capitoli x voi! Cm avrete capito
E ora, spazio
a voi: recensite! Spero di riuscire
ad aggiornare presto, ma non vi
prometto niente (sempre ke vogliate
un seguito …J). Vvtttb
DaisyJJJ