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Autore: jocchi_jojo    16/08/2011    3 recensioni
Quanto può far male un cuore spezzato? Mentire a sé stessi per così tanto tempo, da non riuscire più a distinguere la realtà dalle bugie delle quali si è cercato disperatamente di convincersi…tutto questo è assurdo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto può far male un cuore spezzato? Mentire a sé stessi per così tanto tempo, da non riuscire più a distinguere la realtà dalle bugie delle quali si è cercato disperatamente di convincersi…tutto questo è assurdo.
 
Affacciato alla finestra del camerino, fissavo la strada sotto di me. Avevamo da poco finito le prove, era sera, giornata perfetta per uscire a fare una passeggiata. Avevo una gran fame, ma non mi andava di andare da nessuna parte. L’unica cosa di cui avevo voglia davvero, era stare con Joon, ma ero sicuro che non avrebbe avuto tempo per me. Insomma, perché mai avrebbe dovuto invitare me ad uscire in una giornata bella come quella, se poteva benissimo passarla con il suo Seung Ho? Pensavo che fosse davvero inutile illudermi che  ci sarebbe mai stato qualcosa tra noi, lui aveva la sua vita, i suoi amici e perfino il ragazzo. E io? Certo avevo il mio lavoro, e alcuni amici, ma la sola cosa veramente importante per me era Joon.
Come membri degli Mblaq eravamo tutti amici, ma ci avevo sempre tenuto particolarmente a Joon. Scherzavamo, gli avevo sempre parlato di tutto, mi aveva aiutato nei momenti difficili, lo consideravo un vero amico, una persona su cui poter sempre contare. Ma la verità è che il mondo mi era crollato addosso da quando avevo saputo della sua relazione con Seung Ho, il leader. Anche Thunder e G.O. lo sapevano ovviamente, ma andava bene a tutti.
In realtà noi tre sapevamo che si vedevano ogni tanto, e  che c’era qualcosa tra di loro, ma non eravamo del tutto sicuri che si fossero fidanzati. Joon e Seung Ho sembrano non dare tanta importanza a qualsiasi cosa ci fosse tra loro, e non ce ne avevano mai parlato molto.
 
I miei pensieri furono interrotti da  G.O.
- Mir che fai lì affacciato alla finestra?
Mi spostai, e mi andai a sedere su una sedia, vicino a G.O.
-Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa? E’ anche una bella serata…
-Non so, veramente non mi va molto di uscire oggi…
-Perché no? Dai, aspettiamo Thunder e raggiungiamo Joon e Seung Ho!
-Uhm, perché dove sono andati Joon e Seung Ho?
-Sono andati a casa di Joon, ma non chiedermi cosa devono fare perché non è entrato nei particolari…comunque hanno detto che sarebbero andati a mangiare qualcosa, e che potevamo raggiungerli.
-Capito. Beh mi sembra ovvio quello che vogliano fare a casa di Joon.
Risposi acido, un po’ amareggiato.
-Già…beh affari loro! Comunque dai vieni anche tu stasera! Vado fuori un attimo, devo fare una chiamata.
E uscì dal camerino, come se non volesse accettare scuse.
Ormai rassegnato a passare la serata con gli altri, mi avvicinai allo specchio per aggiustarmi i capelli, poi mi sedetti e ascoltai l’iPod, mentre aspettavamo Thunder.
 
Finalmente ci mettemmo in macchina, io Thunder e G.O. che guidava, e decidemmo di andare in un posto dove si mangiava bene, si stava tranquilli, e ci si poteva sedere all’aperto. Aspettammo un po’, poi arrivarono Joon e Seung Ho.
-Finalmente, stavo morendo di fame!- Esordì G.O.
Joon si sedette accanto a me, e mi mise un braccio intorno al collo. Anche Seung Ho si sedette accanto a Joon, ma iniziò a chiacchierare con G.O. che gli stava di fianco, dall’altro lato.
-Aaah, che fame!- Esclamò Joon sorridendomi.
-Anch’io ho fame! Ma abbiamo dovuto aspettarvi- Dissi io ricambiando il sorriso.
-Scusate! Io e Seung Ho…beh, avevamo da fare…
Lo guardai in silenzio, e Joon abbassò lo sguardo.
-Hey, non volevo dire quello che credi tu…
-Beh credo proprio di si invece! Ma non ti preoccupare, e tutto apposto.- Mentii, e mi liberai dall’abbraccio, deluso. Poi ordinammo un sacco di roba, mangiammo tanto e passammo la serata tranquilli come sempre.
 
Al ritorno Joon e Seung Ho andarono via insieme, e G.O. accompagnò a casa me e Thunder. In macchina parlavamo appunto di Joon e Seung Ho.
-Ragazzi, ma voi cosa ne pensate di Joon e Seung Ho? Cioè stanno veramente insieme?-
Né io né Thunder rispondemmo subito, ma poi Thunder prese la parola.
-Beh si direbbe di si…Oggi non sono andati a casa di Joon insieme?
-Già…però sono strani! Quando stiamo tutti insieme non si direbbe che sono una coppia, no?- Continuò G.O.
-Uhm- annuì Thunder.
-In effetti è vero.- Iniziai io.  –Sono un po’ strani…Secondo me si vedono solo ogni tanto, ma non sono una…beh, coppia fissa.- Mi fermai a riflettere su quelle parole.
Arrivammo prima a casa di Thunder, poi proseguimmo per casa mia. G.O. guidava e, dopo che Thunder era sceso, io ero passato al sedile anteriore, accanto a lui. Restammo in silenzio per un po’, poi G.O. mi chiese.
-Ma tu cosa ne pensi di Joon e Seung Ho? Cioè, ti va bene qualunque cosa ci sia tra di loro, o ti infastidisce?
Ci pensai qualche secondo, poi risposi –Perché dovrebbe infastidirmi?-
-Era solo per chiedere…comunque non so, a volte sei…strano.-
-Strano in che senso?-
-Uhm, non so se mi sbaglio, ma ho notato che a volte cambi umore da un momento all’altro…e mi pare che questo accada quando si parla di Joon e Seung Ho, o della loro relazione…-
-Uhm, non è così…Forse è solo una tua impressione.-
-Uhm sarà.-
Arrivammo finalmente sotto casa mia, ero stanco.
-Grazie del passaggio! Buonanotte.
-Buonanotte maknae!-  Rispose G.O. sorridendo. Poi aspettò che entrassi nel portone di casa, e ripartì.
G.O. era davvero dolce e gentile con tutti noi, e questa era la cosa che mi piaceva di lui.
 
Il giorno dopo avevamo come sempre provato durante la mattina, e poi ci eravamo esibiti in un programma. Alla fine delle riprese, andammo tutti nel camerino che ci era stato assegnato, per riprendere le nostre cose. Joon fu il primo ad uscire, seguito subito dopo da Seung Ho. Come sempre. Io feci finta di niente, come se la cosa non mi importasse, continuando a frugare nel camerino in cerca di chissà cosa. Dopo un po’ G.O. e Thunder uscirono dal camerino.
-Tu non vieni?- Chiese timidamente Thunder.
-Ehm, vi raggiungo fra qualche minuto.
Pensai che avevo bisogno di una boccata d’aria, da solo. Così uscii dal camerino diretto verso il terrazzo dell’edificio. Salii le scale, che mi sembravano non finire mai, aprii la porta e uscii finalmente all’esterno. Feci qualche passo in avanti verso la ringhiera alta, ma ciò che vidi mi bloccò.
Davanti a me, Joon e Seung Ho avvinghiati l’un altro. Joon aveva le braccia intorno al collo di Seung Ho, che invece aveva una mano nei pantaloni di Joon.
Avrei voluto scomparire, ma Joon mi vide per primo mentre Seung Ho, che era di spalle, mi vide subito dopo.
-Ehm- Seung Ho stava iniziando a parlare, mentre Joon aveva lo sguardo basso. Ma io lo bloccai subito.
-Scusate. Ehm, scusate davvero.- E sparii dietro la porta. Scesi di fretta le scale, e mi precipitai di nuovo giù. Avrei davvero voluto risparmiarmi quella scena. Uscii dall’edificio, all’ingresso c’erano G.O. con il cellulare in mano e Thunder.
-Hey, stavo per chiamarti, e Joon e Seung Ho?
-No, non lo so…Scusate…- E andai via a passo svelto, visibilmente scosso. Sentivo G.O. gridare il mio nome, ma non mi importava. Volevo solo andare via.
Dopo un po’ di strada a passo svelto, iniziavo ad avere il fiatone, ma ero ancora parecchio lontano da casa. Forse scappare via in quel modo non era stata la scelta migliore. Così decisi di fermarmi e aspettare un taxi.Aspettai lì in piedi per un quarto d’ora, mi passarono davanti parecchie macchine, ma nessun taxi, finché non vidi accostare un’auto famigliare. Solo dopo che si fu avvicinata abbastanza, capii che era quella di G.O. Un po’ confuso, vidi la testa di G.O. uscire fuori dal finestrino
-Hey, sali in macchina, ti accompagno io a casa, è lontano.-
Salii in macchina. G.O. senza dirmi nulla mise in moto l’auto e partì.
-Ma che avevi prima? Perché sei scappato via così?-
Ignorai la domanda, semplicemente perché non sapevo come rispondere, e fissai la strada che scorreva veloce dal finestrino. Restammo in silenzio ancora qualche minuto, poi G.O. riprese a parlare
-E’ per Joon e Seung Ho?-
Quando pronunciò quei nomi, sentì il mio cuore battere più forte, ero agitato.
-Te l’hanno detto loro?-
-Mi hanno detto che li hai visti insieme, ma non credevo che la cosa potesse agitarti tanto. O meglio non capisco perché…-
Probabilmente G.O. si aspettava che continuassi io, ma stetti ancora una volta in silenzio.
-Lo sai Mir, io ho notato da subito che a te la loro relazione non andava giù…non ti sei mai espresso tanto, però l’ho intuito. A me dispiace che tu l’abbia presa male, e ho paura che l’unità del gruppo possa essere rovinata da questa situazione, ed è anche ciò che ha detto Seung Ho poco fa….-
-L’unità del gruppo…credo che voi esageriate, sono solo rimasto un po’ sorpreso di vederli così, mentre si baciavano…Se  l’unità del gruppo vi è sembrata minacciata dalla mia reazione chiedo scusa, e domani lo dirò anche a Seung Ho se necessario…Non accadrà più- Dissi in tono serio, molto freddamente.
-Mir, non intendevo dire questo, cerca di capire…-
Mi guardò per un istante, poi il suo sguardo ritornò sulla strada, e restammo in silenzio finché non arrivammo sotto casa mia. La macchina si fermò e io aspettai qualche altro secondo in silenzio, prima di ringraziare G.O. . Infondo era stato gentile, come sempre.
-Grazie mille per il passaggio…e per aver cercato di parlare con me.- Dissi a voce bassa, mentre lo guardavo.
-Non preoccuparti Maknae…cerca di non stare troppo male per favore.-
A quel punto ero pronto a scendere dall’auto, quando successe una cosa che non mi aspettavo. G.O. mi prese la testa tra le mani e avvicinò dolcemente il mio viso al suo. Mi diede un piccolo bacio sulle labbra, poi mi lasciò andare.
-Buonanotte!- Mi disse sorridendo. Ancora più confuso farfugliai qualcosa un saluto anch’io e scesi dalla macchina.
Entrai in casa per poi realizzare che G.O. mi aveva baciato. Rimasi fermo davanti al portone di casa, ma in effetti ero troppo stanco per riflettere anche su quello. Così andai a fare una doccia e mi misi a letto.
 
Che situazione. Il mattino seguente quando mi svegliai stavo un po’ meglio; ero riuscito a riposare senza pensare a tutto quello che era successo il giorno prima. Mi lavai e mi vestii in fretta, perché dovevo correre alle prove ed era tardi. Decisi di stare più tranquillo e di cercare di non pensare più a Joon e Seung Ho: avevano la loro storia, ma sapevo che la cosa non poteva agitarmi tanto. Non doveva. Decisi davvero di fare del mio meglio, e di stare allegro quel giorno. Almeno per l’unità del gruppo, come mi aveva detto G.O.
Iniziammo a provare, tutti sembravano star bene quella mattina. Ero felice che ciò che era successo non avesse rovinato la nostra sintonia.
Nel pomeriggio ci fermammo per pranzare, anche se ormai era tardi.
-Mir? Potremmo parlare qualche minuto prima di andare a mangiare con gli altri?
Riconobbi la voce di Seung Ho mentre mi cambiavo nel camerino.
-Certo.- risposi pacificamente, anche se in realtà ero un po’ agitato. Finii rapidamente di cambiarmi, poi uscii dal camerino e io e Seung Ho uscimmo dall’edificio, per parlare da soli.
-Ecco, volevo parlarti di ieri…-
-Ah…non siamo obbligati, per me è tutto ok, davvero!-
-Io credo che sia necessario parlarne invece. Non voglio che questa storia danneggi i rapporti all’interno del gruppo. Mir, se c’è qualcosa che non va parliamone…-
-No no, è tutto ok! Ieri…beh ho reagito così perché ero…sorpreso. Tutto qui.-
-Sei sicuro…?
-Si, tranquillo! Non parliamone più, per favore…-
-D’accordo…sono contento che sia tutto ok…sai, ci tengo davvero a Joon, anche se non so se la cosa è davvero ricambiata…non ve ne abbiamo mai parlato molto perché non sappiamo nemmeno noi come definire il nostro rapporto. Beh, in realtà forse è Joon che ha le idee un po’ confuse…Ma io sono davvero affezionato a lui, per me è speciale…-
Io stetti in silenzio.
-Beh, però per adesso va tutto bene! Ehm, ma perché ti parlo di queste cose? Dai raggiungiamo gli altri che ho fame!-
Seung Ho mi sorrise ed io ricambiai. Poi ritornammo dagli altri, ci sedemmo insieme e mangiammo il cibo che avevamo ordinato. Chiacchieravamo e scherzavamo come sempre, ma io me ne stavo un po’ per conto mio, perché mi andava di riflettere su ciò che mi aveva detto Seung Ho.
Le cose andavano davvero bene tra lui e Joon? A me sembrava di si. Non ci credevo molto al fatto che Joon avesse davvero le idee confuse, a giudicare da come si baciavano da quando li avevo visti io. E poi Joon non è il tipo che dubita tanto su un ragazzo, se non l’avesse voluto non ci avrebbe fatto nulla. Ma la cosa che più di tutte mi tormentava era che sapevo benissimo che non dovevo pensare a loro due, eppure mi ritrovavo sempre a farlo. A volte desideravo davvero di tornare indietro nel tempo, e di non aver mai stretto quel rapporto con Joon. Cosa ne avevo ricavato? Ero solo diventato pateticamente geloso di lui, e il fatto che stesso che stesse con Seung Ho mi faceva male, per quanto cercassi di negarlo a me stesso. A volte però mi pentivo di quei pensieri, in fondo sarei dovuto essere contento per il solo fatto di stare accanto a Joon quando ne aveva bisogno. Era questo il nostro rapporto, in fin dei conti: lui sapeva di poter sempre contare su di me in qualsiasi momento, e in teoria anche per me sarebbe dovuto essere lo stesso, anche se a volte non riuscivo davvero ad aprirmi completamente a lui. Ma a volte pensavo anche che gli esseri umani sono davvero egoisti, ed accontentarsi solo di quello era davvero difficile.
Il pranzo si concluse, ma avevamo ancora un po’ di tempo, prima di iniziare ancora a provare.
Ero talmente concentrato su Joon e Seung Ho, che mi ero quasi dimenticato di G.O. . Altra situazione strana. Cosa dovevo fare? Fino a quel momento comunque la situazione mi era sembrata normale, G.O. sembrava star bene. Speravo fosse davvero così.
Riprendemmo le prove, e tutto andò bene, fortunatamente. Dopo aver finito, stavamo andando tutti via, quando G.O. mi si avvicinò e mi chiese di andare a fare un giro insieme ed io accettai. Non mi dispiaceva stare con G.O., era sempre disponibile. Però non era come stare con Joon. Comunque andammo in un locale, ci sedemmo e prendemmo da bere. Ad un certo punto iniziò
-Mir, posso sapere cosa ti ha detto Seung Ho oggi?-
-Nulla di che, mi ha solo chiesto se fosse tutto apposto…ed io gli ho detto di si.-
-Ma…è la verità?- G.O. iniziò a guardarmi negli occhi. Anch’io provai a guardarlo negli occhi, per mostrarmi più sicuro, ma non ci riuscii.
-Si…-
-Mir, ho imparato a conoscerti da quando facciamo parte degli Mblaq…ho cercato di imparare a conoscere tutti ma tu, non so, sei facile da capire…forse non sai dire le bugie. Basta guardarti, osservare come rispondi, per capire cosa pensi.-  Lo guardai in silenzio. –Certo, non voglio dire che capisco tutto ciò che ti passa per la testa però…mi è sembrato di percepire una cosa…- Io ero sempre in silenzio, un po’ agitato, aspettando ansiosamente che finisse la frase.
-Beh, a me è sembrato di capire che sei un po’ geloso di Joon…non so se mi sbaglio, ma so che avete un bel rapporto comunque…e  magari adesso il fatto che stia con Seung Ho ti dà un po’ fastidio.-
-Ehm…forse solo un po’-
-Mir,  vorrei farti una domanda…promettimi che mi risponderai sinceramente.-
Ero un po’ agitato, ma cercai di rispondere serenamente –Dimmi.-
-Non è che per caso ti piace Joon…?- 
Sentii una vampata di calore salirmi su per le guance, ma cercai di stare tranquillo. Mi piaceva Joon? Non volevo mentire a G.O., ma il problema era che non riuscivo nemmeno a smettere di mentire a me stesso. Così dopo qualche secondo, risposi deciso –No, non mi piace…siamo solo amici.-
-D’accordo…meglio così.-
-Perché?-
G.O. mi sorrise e abbassò lo sguardo.
-Beh, ti riporto a casa, si è fatto tardi…e domani abbiamo le prove presto.-
-Si si va bene, ci siamo stancati oggi.-
Salimmo in macchina, e lungo la strada per casa mia chiacchierammo normalmente. Arrivati sotto casa, G.O. fermò l’auto e si girò verso di me. Mi guardò per qualche secondo, poi mi disse con tono calmo
-Mir, penso che dovremmo uscire insieme io e te.-
Lo fissai per un po’, non so precisamente per quanto tempo, in silenzio. Mi aveva davvero colto di sorpresa, non sapevo cosa rispondere. Improvvisamente mi rivenne in mente il bacio di qualche sera prima. Allora era per questo che l’aveva fatto?
Poi G.O. mi accarezzò con delicatezza la guancia sinistra, e avvicinò il mio viso al suo. Quando fummo abbastanza vicini, mi baciò. Fu un bacio lento e delicato. Le nostre labbra a contatto, i nostri visi così vicini; mi faceva uno strano effetto. Ero un po’ confuso, e non riuscivo a decifrare le mie sensazioni.  Quando ci staccammo, mi allontanandomi dal suo viso, e restai in silenzio. G.O. mi guardò, mi accarezzò ancora la guancia e mi sorrise. A quel punto iniziai ad essere imbarazzato, e abbassai lo sguardo.
-Maknae, non voglio metterti fretta…pensaci un po’ e poi mi fai sapere cosa ne pensi va bene?- Mi sorrise ancora. Aveva un bel sorriso. Ricambiai, gli diedi la buonanotte e scesi dall’auto.
Entrato in casa, pensai inevitabilmente al nostro bacio. Non era stato male, e non mi ero nemmeno allontanato. Avevo lasciato che G.O. mi baciasse. Potevo davvero iniziare ad uscirci insieme? In effetti ciò di cui avevo bisogno era crearmi una mia vita, una vita all’interno della quale Joon avesse solo un posto marginale, nella quale il nostro rapporto fosse solo di amicizia e nulla di più. Non avevo mai pensato a G.O. come a qualcosa in più di un amico, ma forse avrei dovuto iniziare a farlo. Sapevo che G.O. era gentile e sempre disponibile, magari sarei potuto essere felice con lui al mio fianco. Senza Joon.
Con la testa affollata da tutti questi pensieri mi gettai sul letto, e mi addormentai subito dopo, per la stanchezza.
 
I giorni successivi erano tutti molto pieni: avevamo prove tutti i giorni, per migliorare nei live, e inoltre eravamo ospiti in un paio di programmi televisivi, e quindi saremmo stati occupati anche con le riprese. Non avevamo molto tempo libero per noi, ma G.O. faceva di tutto per parlare con me, o per uscire anche solo per qualche minuto per andare a prendere qualcosa da bere o da mangiare, e mi accompagnava sempre a casa, anche se lui abitava dalla parte opposta. Quel tipo di attenzioni mi facevano davvero piacere, ero sereno. Per un po’ misi da parte Joon, o almeno credevo di averlo fatto. Siccome ero tranquillo, non volevo pensare a lui e a Seung Ho, perché sapevo che la cosa avrebbe turbato sicuramente la mia quiete. Certo, a volte pensarci mi era davvero difficile, ma facevo del mio meglio.
Comunque G.O. mi aveva baciato altre volte, quasi sempre quando mi riaccompagnava a casa perché era uno dei pochi momenti per stare soli che avevamo. Le sensazioni che provavo erano…strane. Non sapevo ancora come definirle, nonostante il tempo passasse. Il che mi preoccupava un po’, non volevo far soffrire in alcun modo G.O. .  In fondo mi ci ero affezionato tanto, e gli ero davvero grato per starmi accanto così.
 
Finalmente, dopo alcuni giorni di lavoro intenso, ci concessero una serata libera. Siccome però in mattinata avevamo provato insieme, nel camerino ci trovammo a discutere di ciò che avremmo fatto.
-Joon che ne dici, andiamo a mangiare qualcosa e vedere un film?- Chiese Seung Ho.
-Uhm, va bene…Volete venire anche voi ragazzi?-
Restammo in silenzio per qualche secondo, poi Thunder rispose
-Io esco con degli amici che non vedo da un po’, facciamo un’altra volta!-
-Io…beh volevo stare un po’ solo con te Mir…ti va?- Mi chiese G.O.
Improvvisamente sentii tutti gli occhi puntati su di noi. Nessuno sapeva che ci frequentavamo, anche perché in realtà non avevamo ancora avuto un vero e proprio appuntamento, solo passaggi a casa, o un salto in qualche locale vicino per prendere da mangiare dopo le prove. Mi stupì il fatto che G.O. lo dicesse così davanti a tutti, e mi mise in imbarazzo. Avevo paura di cosa avrebbe pensato Joon. In fondo non gliene avevo per niente parlato, come l’avrebbe presa? In parte però ero anche esaltato dall’idea che Joon potesse essere in qualche modo geloso della nostra “relazione”.
-Mir, tu e G.O….vi frequentate?- Mi chiese Joon guardandomi un po’ imbarazzato, un po’ sorpreso.
-Ehm…beh si, ci siamo visti più di qualche volta ultimamente.- Risposi io, sempre abbastanza imbarazzato.
Joon mi fissò, poi mi fece un sorriso.
-Wow! Quando pensavate di dircelo?- Commentò Seung Ho.
-Beh veramente- Rispose G.O. –Questo è il primo appuntamento che chiedo a Mir.-
-Wow- Fecero tutti in coro.
Tutti avevano preso bene la notizia, o almeno così sembrava. Io mi concentrai su Joon, per cercare di capire cosa pensasse. Ma sembrava contento anche lui. Poi mi dissi che non era gusto pensare a lui, in quel momento. Poco dopo ci dividemmo, e andammo via: Joon con Seung Ho, io e G.O., e poi Thunder.
Mi dissi che non avrei pensato a Joon per il resto della serata. Io e G.O. andammo a vedere un film, poi a mangiare qualcosa. Ci divertimmo, fu piacevole, ridemmo e scherzammo insieme. Stavo bene con G.O. . Dopo mangiato G.O. e io salimmo in macchina, e mi accompagnò vicino casa. Poi decidemmo di scendere a fa un giretto lì intorno, prima di tornare a casa. Si era fatto tardi, non c’era molta gente per strada. Io e G.O. camminavamo di fianco, chiacchierando come tra amici. Poi arrivammo sotto il portone di casa mia, eravamo uno di fronte all’altro, io con le spalle al muro, G.O. di fronte a me. Continuammo a parlare per un po’, poi dissi che era meglio entrare perché ero stanco. G.O. mi fece un sorriso dolce. Era carino. Poi mi abbracciò, e mi diede un bacio sulle labbra.
-Buonanotte Mir! A domani.- E si allontanò.
Io entrai in casa, con la testa un po’ fra le nuvole, quando sentii il cellulare. Era un sms da parte di Joon.
-Maknae, io sono tornato da poco. Com’è andata la tua serata? Perché non mi avevi detto di G.O.? Spero vi siate divertiti, comunque. Buonanotte a domani!-
Mi sentii un po’ in colpa per tutto. Decisi di rispondere all’sms
-Joon~! Si, sono stato bene. G.O. è gentile. Scusa per non aver detto nulla. Spero ti sia divertito anche tu. Buonanotte a domani.-
Era la verità? Erano bugie? Beh, sinceramente non volevo nemmeno immaginare cosa avesse fatto con Seung Ho, dopo quello che avevo visto sul terrazzo.
Mi accorsi che ero troppo stanco per pensarci, e andai a dormire.
  
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