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Autore: jocchi_jojo    16/08/2011    0 recensioni
Quanto può far male un cuore spezzato? Mentire a sé stessi per così tanto tempo, da non riuscire più a distinguere la realtà dalle bugie delle quali si è cercato disperatamente di convincersi…tutto questo è assurdo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non potevo credere che Mir stesse davvero uscendo con G.O. . Se G.O. non l’avesse detto davanti a tutti, lui avrebbe continuato a tenermelo nascosto? Insomma, perché non mi aveva detto nulla? Stavo diventando pazzo. Ero geloso, geloso di Mir. Ma perché? Non me l’aspettavo. Forse perché Mir non aveva mai avuto nessuno, perciò non avevo mai avuto motivo di sentirmi geloso. O almeno, sapevo di essere importante per lui, una delle persone più importanti. Ed ero felice di questo, mi sentivo importante anch’io. Ma adesso che c’era qualcun altro, mi sentivo come se Mir avesse potuto avere qualcun altro più importante di me. Ma in fondo io avevo Seung Ho. Cosa ne pensava Mir di questo? Non avevo mai fatto realmente caso al fatto che Mir potesse sentirsi geloso di me. Beh un po’ lo immaginavo, ma non ci avevo mai dato importanza, perché anche se c’era Seung Ho per me Mir era sempre stato importante. Mi sentivo strano, e non riuscivo a capire chiaramente i miei sentimenti.
Nei giorni successivi, mi sembrava che G.O. e Mir fossero sempre più vicini. E la cosa non mi andava affatto bene, me ne ero reso conto. Ma ovviamente non avevo detto nulla a Mir. Ero rimasto sempre lo stesso con lui.
 
Una sera, dopo le prove, ero sovrappensiero come sempre, e quasi non mi accorsi che ero rimasto solo con Seung Ho, perché gli altri erano già andati via.
-Hey- Seung Ho mi abbracciò da dietro. Io mi girai di scatto.
-Mi hai spaventato, Seung Ho.-
-Ah, davvero?- Ridacchiò, poi continuò –Joon ti va se dormi da me stasera? Domani abbiamo le prove a partire dal pomeriggio, quindi puoi svegliarti con calma e tornare a casa tua per l’ora di pranzo. Poi ci rivediamo il pomeriggio alle prove…-
-Ehm…va bene.- Risposi.
Arrivammo a casa di Seung Ho, lui si spogliò e rimase in mutande. Io gli chiesi di prestarmi un pigiama, e andò a prendermi un pantalone e una maglia dal cassetto dell’armadio di fronte al letto. Mi spogliai senza pensarci troppo davanti a lui, per infilarmi in pigiama, ma quando mi tolsi i vestiti, Seung Ho si avvicinò e mi strinse a lui. Poi mi accarezzò i capelli, e mi guardò sensualmente negli occhi. Iniziò a baciarmi sulle labbra, poi sul collo. Iniziò ad accarezzarmi gli addominali, poi fece scivolare la mano giù. Arrivò ai miei boxer, e infilò la mano dentro. Un brivido mi attraversò la schiena. Poi Seung Ho mi stese sul letto, e si mise sopra di me, continuando a baciarmi. Non potevo negare che ci sapeva davvero fare.
A me Seung Ho era sempre piaciuto da impazzire. Non appena formati gli Mblaq, è stato il primo che ho notato, che mi ha colpito subito. Ma prima che potessimo uscire insieme, passarono alcuni mesi, durante i quali iniziai ad avvicinarmi molto a Mir. Senza nemmeno accorgermene mi ero davvero affezionato a lui. Quando poi Seung Ho mi chiese di uscire non mi sembrava vero. Accettai senza pensarci più di tanto, perché sapevo che era ciò che avevo aspettato tanto. E poi successe tutto in fretta.
Ultimamente però mi era capitato di chiedermi se era realmente ciò che volevo, stare con Seung Ho. Mi sembrava strano che la persona che avevo desiderato tanto per mesi, e che finalmente ero riuscito ad avere, non potesse rendermi del tutto felice. Mi convincevo dicendomi questo, ma a volte pensavo a Mir, non potevo negarlo. Da quando aveva iniziato a frequentare G.O. in particolar modo. Ma forse, mi dicevo, è normale essere gelosi dei proprio amici.
Stare con Seung Ho ormai faceva parte della mia vita, mi dava sicurezza.  Lui però un po’ aveva percepito queste mi incertezze nell’ultimo periodo, ma non ne parlavamo tanto.
 
La mattina dopo mi svegliai accanto a Seung Ho, come era già successo altre volte. Non avevo dormito granché, ero troppo sovrappensiero. Dopo aver fatto l’amore invece, lui si era addormentato subito, come sempre. Spesso mi capitava di restare a guardarlo per ore intere, mentre dormiva, finché non mi addormentavo anch’io, accarezzandogli il viso o i capelli. Ma quella notte non era andata così, quella notte mi ero girato dall’altro lato, in modo da fissare il muro, e non il viso di Seung Ho.
Ci svegliammo insieme, Seung Ho si alzò per primo e, credendo che io stessi ancora dormendo mi diede un bacio sulla fronte. Poi si diresse in bagno. Io mi alzai e guardai l’ora: erano già le 11. Aspettai che Seung Ho uscisse dal bagno, per poi fare una doccia e tornare a casa.
 
Nel pomeriggio io e gli altri ci vedemmo nell’edificio dove avremmo provato tutto il resto della giornata, fino a tardi. Le prove andarono bene, come sempre. Quando finirono, eravamo tutti stanchi morti. Pensai che era passato tantissimo tempo, dall’ultima volta che io e Mir eravamo stati insieme; così, non badando all’orario, gli chiesi di passare un po’ di tempo insieme. Mi venne quasi spontaneo farlo, sentivo che mi mancava e che volevo stare con lui, ecco perché gliel’avevo spontaneamente chiesto, senza averci riflettuto più di tanto. Senza pensare a ciò che avrebbe pensato Seung Ho o, ancora peggio, G.O. .
-E’ un po’ tardi…che ne dici se mi dai un passaggio a casa invece? Sei venuto in macchina oggi?- Guardai l’orologio, erano quasi le 11. –Sì sì, certo! Va bene…allora, andiamo?- -D’accordo…uhm…buonanotte ragazzi, ciao G.O.!- Mir gli sorrise. Io guardai G.O. , cercando di capire se fosse arrabbiato. Salutò Mir con un sorriso, gentile come sempre. Però immaginai che sotto sotto era infastidito dalla situazione. Anch’io salutai tutti rapidamente, e sfuggendo allo sguardo di Seung Ho.
Arrivammo alla mia macchina, salimmo, e misi in moto la macchina.
-Ah, quanto tempo che non stavamo soli, io e te! Un po’ mi mancano quei momenti…- Dissi io.
-Già…è che ultimamente siamo super impegnati, e non abbiamo tanto tempo da passare insieme, dopo il lavoro.- Chiacchierammo del più e del meno durante il tragitto, scherzammo e ridemmo, e mi resi conto che era da tanto che non ascoltavo la risata allegra di Mir. Mi era mancata. Arrivammo sotto casa sua, troppo presto per i miei gusti. Era come se non volessi lasciarlo andare, volevo a tutti i costi stare ancora con lui,  volevo dimostrargli che nonostante tutto gli volevo bene come sempre.
-Mir…ultimamente ci siamo allontanati un po’, non credi?-
-Uhm, forse è vero…Lavoriamo davvero troppo!-
-Già, e poi tu esci con G.O. adesso-
-E tu hai Seung Ho…- Restammo entrambi in silenzio per qualche secondo. Poi io ripresi
-Era di questo che volevo parlarti…anche se adesso esci con G.O. , quindi magari hai meno tempo libero…mi piacerebbe stare insieme, come facevamo prima. Sai, ultimamente non ci siamo visti molto, e mi sei mancato un po’- Quelle parole mi uscirono dalla bocca, senza che io potessi fermarle in alcun modo.
Mir si girò verso di me, sentii il suo sguardo addosso per qualche secondo, poi guardò altrove.
-Joon…- Non continuò la frase, il che mi teneva sulle spine. –Cosa?-
-No, niente, lascia perdere...-
-Cosa? Dimmelo dai…-  Cercai il suo sguardo, ma Mir aveva gli occhi bassi.
-Niente di importante…ehm, cercheremo di vederci più spesso d’ora in poi, ok?-
-Ok, va bene.- Gli sorrisi. Mir ricambiò, sorridendomi timidamente, come aveva fatto altre volte. Poi scese dalla macchia, ed entrò nel portone.
 
Tornato a casa, accesi il telefono che avevo spento subito dopo essere uscito con Mir, e notai che avevo un sms. Era Seung Ho. –Sei arrivato a casa? Tutto bene con Mir?-
Andai a fare una doccia per schiarirmi le idee, poi inviai un sms a Seung Ho –Si certo, tutto bene. Buonanotte!- e andai a letto.
 
I giorni a seguire furono talmente pieni che nessuno di noi ebbe il tempo di fare altro dopo il lavoro, se non andare a casa a riposare, per poi affrontare la giornata successiva. Passammo più o meno una settimana così, al termine della quale il manager si complimentò con noi per l’impegno con cui provavamo ogni giorno, e ci concesse una serata libera. Così, decidemmo di uscire tutti insieme per festeggiare, e andammo in un locale a mangiare. Fu piacevole passare del tempo tutti insieme come amici, come sempre. Io ero seduto tra G.O. e Thunder, mentre Mir era accanto a G.O. Ogni tanto lo fissavo, mi veniva spontaneo. Mi piaceva tanto la sua risata, mi piaceva ascoltarla, e guardare il suo viso cambiare espressione. Alla fine della cena decidemmo che era ora di tornare a casa, perché eravamo tutti stanchi. Seung Ho mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio
-Dormi da me stasera? E’ da un po’ che non stiamo insieme, io e te…- Sinceramente non ne avevo proprio voglia quella sera. Sapevo cosa avremmo fatto una volta a casa sua, in fondo il nostro rapporto era basato quasi ed esclusivamente di quello. Ma quella sera non ne avevo nessuna voglia, in più ero stanco.
-Ti ringrazio, ma preferisco tornare a casa mia stasera, sono davvero stanco…Sorry!- Cercai di sembrare il più naturale possibile, ma sentii lo sguardo di Seung Ho addosso.
-Mir, torniamo a casa insieme?- Proposi io. –Ehm…- Vidi Mir lanciare uno sguardo veloce a G.O. –Va bene! Tanto non c’è molta distanza tra casa mia e casa tua, no?-
-Veramente speravo che potessimo fare un giro insieme, io e te…- Disse G.O. sottovoce a Mir, ma tutti noi lo sentimmo.
-Joon, vorrei parlarti qualche minuto, prima che andiate.- Disse in tono abbastanza serio Seung Ho. Ci alzammo dal tavolo, io lanciai un’ultima occhiata a Mir. Poi ci allontanammo un po’ dal locale, per stare da soli, e ci sedemmo su una panchina lì vicino, un po’ nascosta da alcuni alberi.
-Allora Joon, vorrei farti una domanda.- -Dimmi-
-Ultimamente non ci siamo visti per niente…va tutto bene?- -Si certo! Beh con il lavoro è difficile passare del tempo insieme…- -Già, ma mi sembra che per Mir il tempo lo trovi.- Lo fissai, non sapendo bene cosa rispondere, poi abbassai lo sguardo. –Ehm, scusami…solo che sei distante ultimamente, e vorrei capire perché….centra Mir per caso?- -Seung Ho, ma cosa stai dicendo? Io e Mir siamo amici, e lo eravamo anche prima che noi due uscissimo insieme, ricordi? Il fatto è che semplicemente avevamo notato che ci stavamo allontanando per via degli impegni, e quindi ci siamo promessi di passare un po’ di tempo insieme come prima, tutto qui.- -Joon, senti…- Si bloccò. Fece un respiro che potei sentire anch’io, e continuò, finendo la frase tutto d’un fiato –A me non piace questa situazione. Anche se tu lo neghi, io percepisco che tu ti stai allontanando da me, e tutto da quando hai ripreso a passare il tempo con Mir.- Stetti in silenzio, non sapevo cosa rispondere, e non mi andava di inventarmi chissà quale scusa. In fondo sapevo che aveva ragione.
-Allora, non te ne importa niente? Che intenzioni hai, Joon? Vorrei che tu mi mettessi al corrente.-
-Anche se te lo dicessi, cambierebbe qualcosa?-
-Che significa questo?-
-Seung Ho, da quando abbiamo iniziato ad uscire insieme non facciamo che una sola cosa…e a me non basta solo quello. Ho bisogno anche di qualcuno che mi ascolti, e Mir mi è sempre stato accanto.-
-Ah, quindi mi pare di capire che il problema sia lui …cos’ha che io non ho? Lui ti ascolta ed io no? E’ questo che vuoi dirmi? Non fare il ragazzino Joon, ti prego.-  
-Ecco, lo vedi? Sto solo cercando di spiegarti la situazione, ma tu non fai che attaccarmi, e dare la colpa di tutto a Mir. Cerca piuttosto di pensare a quello che fai tu.-
-Senti Joon, non prendermi in giro…all’inizio il “fare solo quella cosa” ti andava bene eccome! Lo sai che il nostro rapporto è iniziato così, che c’era un’attrazione particolare tra di noi. Ma per me adesso sei diventato importante…-
-Si, però non me l’hai mai detto questo…io ho sempre cercato di parlarti, di dirti quello che provavo. Ma ho sempre avuto l’impressione che tu non mi ascoltassi fino in fondo, che fossi interessato solo al mio corpo…all’inizio mi andava bene così, ma poi la cosa ha iniziato a pesarmi…Tu non capisci quand’è il momento di parlare, e quando invece è il momento di fare altro…e le relazioni così, non durano.-
-Quindi mi stai dicendo che è finita, che non dovremmo vederci più? Vuoi farmi la predica su come portare avanti una relazione? Stai inventando solo un mucchio di scuse, quando la verità è una sola…- Fece una pausa. –Sei geloso di Mir, adesso che esce con G.O. Ti sei preso una cotta per lui, vero? .- Si fermò ancora.  –Ma lui non è il tipo di ragazzo con cui tu possa avere una relazione…-
-Non puoi dirmi tu con chi avere una relazione, Seung Ho!-
-Invece sì, dal momento che ti conosco, e dal momento che io e te stiamo insieme…- 
-Basta, non ne posso più! Io non sono i tuo giocattolo, da esibire e usare come credi. Ti ho spiegato come stanno le cose, ma come sempre non mi ascolti. Perciò credo proprio che per stasera sia tutto.-
Mi alzai di scatto dalla panchina, volevo andare via da Seung Ho. Ma lui mi afferrò per un braccio e mi tirò a sé. Mi strinse per qualche secondo, io ero immobilizzato. Poi mi divincolai e lo guardai, per la prima volta da quando era iniziata quella discussione, negli occhi.
-Seung Ho, tu credi di sapere tutto di me, di conoscermi a fondo…ma se davvero fosse stato così, adesso non ci troveremmo in questa situazione.-
Dopo di che, mi allontanai a passo svelto, poi iniziai a correre verso il locale dove avevamo mangiato. Quando arrivai lì Thunder, Mir e G.O. erano fuori dal locale. Davanti a loro c’era un taxi. Mi precipitai verso di loro, prima che potessero salirci, e afferrai il braccio di Mir. Lui si girò di scatto, e mi disse –Joon, tu e Seung Ho tardavate, perciò abbiamo pensato che aveste cambiato idea e abbiamo chiamato un taxi.-  Non avevo fiato per parlare, così spinsi Mir nel taxi, poi ci entrai anch’io e prima di chiudere lo sportello dissi –Ragazzi scusate, voglio parlare con Mir, è urgente. Chiamatene un altro, tanto sta anche arrivando Seung Ho. Dopo di che sbattei la porta e dissi all’autista l’indirizzo di casa mia.
-Ma Joon, da qui siamo più vicini a casa mia…- -Mir, devo dirti una cosa.- Riuscii finalmente a prendere fiato.
Restammo in silenzio per il resto del tragitto, poi arrivati nella zona di casa mia, dissi al tassista di fermarsi. Salimmo da me, sempre in silenzio. Una volta entrati in casa, mi abbandonai finalmente sul divano, mente Mir era lì in piedi che mi fissava. Non era la prima volta che veniva da me, ma era una delle poche volte che eravamo da soli nell’appartamento.
-Siediti pure.- Feci posto sul divano, accanto a me. Lui venne a sedersi, lasciando un po’ di distanza tra noi due.
-E’ successo qualcosa con Seung Ho, vero?-
-Mir, scusami se ti ho trascinato fin qui, l’ho fatto impulsivamente…Non so cosa mi è preso. Io e Seung Ho abbiamo litigato…-
-Dai, non preoccuparti, capita di litigare…sono sicuro che…-
-Io non voglio più stare con lui. Mi sono reso conto che la nostra è stata una relazione molto superficiale.-
-Perché dici questo adesso, Joon?-
-Sai Mir, sono sempre stato attratto da Seung Ho, e lo stesso lui…però è come se la nostra relazione non si sia mai mossa da quello stadio iniziale, è sempre rimasta basata su quello. Quando io mi sentivo giù, o semplicemente avevo bisogno di parlare con qualcuno, tu sei quello da cui andavo, non Seung Ho. L’attrazione va bene, ma è solo una piccola parte di una relazione. Non può funzionare così tra di noi, ma lui non vuole capirlo…Sono sicuro che anche lui se ci pensa, arriverà alla mia stessa conclusione.-
-Non ti capisco Joon…fin’ora credevo andasse tutto bene tra di voi. Ogni momento che avevamo libero cercavate di passarlo insieme, come mai adesso dici questo di lui?-
-Non è una cosa che ho detto solo adesso, ci pensavo da un po’…Però non ci ho mai badato più di tanto, finché le cose sono andate bene. Ma adesso a lui non va giù che io passi anche il mio tempo con te, e questo non posso accettarlo.-
-Cosa? Quindi è colpa mia se avete litigato?- Mir, che fino a quel momento mi aveva fissato mentre parlavamo, abbassò lo sguardo.
-No, non è colpa tua…questo è stato solo un pretesto, per tirare fuori le cose che avevo dentro già da tempo, e per aiutare anche me stesso a capirle. A me piace Seung Ho, ma non posso averci una relazione vera. Lui è fatto così, non ci pensa molto a queste cose, ma io sono diverso da lui, e ho bisogno di qualcos’altro che lui non può darmi. Inoltre non può dirmi cosa fare, o chi frequentare…quando ha iniziato a fare il geloso mi sono proprio innervosito, come ha potuto metterti in mezzo nella discussione?- Feci una piccola pausa, Mir aveva ripreso a fissarmi. –Mir, se c’è una cosa che ho capito è che tu sei davvero importante per me…non voglio perderti per nulla al mondo.- Lui mi fece uno sguardo dolce ma allo stesso tempo triste, pensieroso. Io mi avvicinai a lui, lo guardai negli occhi e poi lo abbracciai. Sentivo il suo cuore battere forte, e lo strinsi ancora più forte.
-Anche tu sei importante per me, Joon…-
Un telefono squillò, credo fosse il suo, ma non lo lasciai andare.
-Ti prego, non andare via…- gli sussurrai.
-No tranquillo, lo sai che io ci sono sempre…-
-No, stasera…non andare via, resta con me.- Lo liberai dall’abbraccio.
-Ma Joon, io non lo so…E cosa direbbe…- lasciò cadere la frase, non finendola.
-Prima è squillato il tuo telefono, controlla chi era. Nel frattempo vado di là a prenderti un pigiama, così puoi dormire comodo.- E uscii  in fretta dalla stanza dalla stanza.
  
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