7. Ingredire Qui Scientiam Quaereis

Ho paura, futtuta, nera, fifa, chiamatela come volete. Io la chiamo PAURA.
Sono solo in questo viaggio, un viandante solitario che sceglie la sua strada con scrupolo e testa, sono SOLO. Harry poteva essere con me nell'aiutarmi a superare il momento.
Superare.
Sono io quello dal grande passo. Io devo decidere se restare così ancora per molto, negarmi una possibilità di tornare me stesso, rivedere di nuovo la luce del sole, gli occhi di Harry. Gli occhi di Harry, quel verde smerando in cui adoravo specchiarmi mentre facevamo l'amore sul mio letto.
E' vero, sono un fifone, Serpeverde non mente.

***

«Mi dia quella pozione».
«Draco ne sei proprio sicuro-?»
«Ho detto me la dia!» esclamò il biondo interrompendo subito le parole di Harry. Non c'era verso che adesso potesse cambiare idea. Infondo, il detto era 'O la và o la spacca'.
Piton gli porse l'intruglio che qualche giorno prima gli aveva proposto come contro-pozione per ritornare a vedere. Draco non era del tutto certo di volerlo fare ma non poteva resta tra l'incudine e il martello, doveva essere deciso. Draco prese la pozione tra le dita e dopo, senza che Piton o Harry potessero dire qualsiasi cosa, la buttò giù alla goccia. Un sapore terribile data la sua espressione.
«Draco cosa senti? Cambia qualcosa?». Harry si preoccupava sempre per lui.
«No, nulla»
«Gli effetti potrebbero non vedersi subito» li rassicurò subito Piton ma più che Potter voelva rassicurare Malfoy. «E se avverti qualcosa di diverso, qualsiasi cosa, avvisami immediatamente.»
Draco annuì. Non voleva aprire gli occhi e constatare che era stato tuttoun sogno, una speranza andata in frantumi per lui e per Harry. Perchè niente è sprezzante come l'attesa di qualcosa che non verrà mai. Lascia un vuoto dentro, paura e dolore.
«Non sento nulla..» disse Draco non avvertendo alcun cambio dentro di sé, quella pozione pareva inutile e lui non voleva illudersi per niente. Illudersi significava avere delle aspettattive e lui non poteva permettersele, in nessun caso. Non voleva soffrire, né far soffrire Harry. E poi...non era cosí importante tornare a vederci.

***

Erano le prime luci dell'alba e Draco iniziava a svegliarsi. Quella notte – non diversa dalle altre – aveva dormito con Harry abbracciato a lui, un braccio attorno alla vita, il petto contro la schiena di Draco ed il sorriso di chi stava bene, tranquillo. 
Draco aveva paura ad aprire gli occhi. Dopo la pozione della sera precedente, temeva proprio che anche le minime speranze che aveva avuto dentro di lui fino a quel momento fossero state solo vane. Inutili. Ma non era solo relativa a quella l'angoscia del biondo Serpeverde. C'era ance la sua stramaledetta famiglia....e lui aveva PAURA.
Un bacio sul collo. Harry si era svegliato.
«Hey, ciao» sussurrò il moretto all'orecchio di Draco. Il biondo strinse la presa della propia mano su quella di Harry. «Giorno..» sorrise appena e si stupì di essere capace di sorridere in quel momento drammatico.
«Dormito bene?»
Oh certo Harry che ho dormito bene, sono rimasto sveglio per tutta la notte a pensare alle conseguenze delle mie azioni future d'ora in poi. Cosa credi?? 
La mente di Draco gridava stanca di questa pressione continua, di essere sempre sottoposta ad una tortura come quella della vita. Per un attimo Draco pensò ancora al porre fine alla propria vita. Ma il pensierò passò come un treno che lui non prese. Rimase tra le braccia di Harry e non disse nulla per qualche istante.
«Non ho dormito» rispose semplicemente. Harry non disse nulla, solo un respiro profondo un sospiro.
«Draco...Andremo avanti lo stesso, proveremo con un altra pozione e–»
«Smettila.»
La risposta di Draco fu secca, decisa, stanca. Harry non disse altro, immobile in quello che doveva essere un aiuto per Draco.
«Lo sai, qualunque cosa succeda...io non ti abbandonerò MAI.» Harry gli diede un bacio sul collo prima di staccarsi e scendere dal letto.
«Lo so» sussurrò Draco sull'orlo di una crisi, di nuovo ma che non diede a vedere al moretto diretto al bagno.
Draco si mise seduto, spaventato più da quello che avrebbe trovato una volta aperti gli occhi che da quello che non avrebbe trovato. Almeno, se non fosse tornato a vedere, non sarebbe cambiato nulla. Lui avrebbe continuato la propria vita e...Cazzate. Draco aveva PAURA di tornare a vederci, non sapeva cosa avrebbe trovato una volta tornato 'normale' e...un po', dentro sè stesso lui sperava di non vederci.
Lentamente, col cuore a mille e la paura al massimo aprì lentamente gli occhi.
Luce, una forte luce che stava per accecarlo ma non era possibile che lo accecasse, lui non vedeva. Sì. Esatto. Lui non vedeva, niente paura.
La luce adesso stava ancora abbagliandolo ma si attenuava man mano che gli occhi di Draco si assottigliavano per attenuarla.
«Draco...»
Draco si volse verso Harry e restò immobile a fissarlo, gli occhi assottigliati diversamente da Harry, occhi spalancati dallo stupore come la sua bocca.
Il biondo si mosse sul letto facendo per scendere. Continuò a spattere le palpebre per la luce avvicinandosi a Harry. Non disse nulla una volta arrivato di fronte al suo Grifone che restava pietrificato. Sorrise allungando le mani al viso di Harry. Accarezzò le guancia, la linea del naso, la fronte, la cicatrice e poi si fermò a fissare i suoi occhi.
«I tuoi occhi...sono come li ricordavo..» disse.
Harry ancora scioccato non riuscì nemmeno a parlare, prese solo il volto di Draco tra le mani e lo coinvolse in un bacio dolce, irruento e tutto loro.
Finirono di nuovo sul letto, uno a fianco all'altro a guardarsi.
«Si..Draco..sono come li ricordavi..» mormorò Harry con gli occhi lucidi.
«Harry...non fare la bambina che piange ora» lo intimò con un sorrisino, gli occhi ancora leggermente socchiusi per la luce.
«Ma tu–»
«Si, sfuocato ancora, c'è troppa luce ma...ci vedo.»
Quello era ciò che bastava ad Harry prima di saltare addosso alla propria Serpe e ricoprirlo di baci. Era risaputo, quello dolce e coccolone era sempre stato Harry.
Di punto in bianco tra quelle lenzuola iniziarono delle vere e proprie risate. Risate cristalline da parte di entrambi.
«Draco..basta..basta...mi arrendo..» rispose senza fiato il moretto sbandierandosi sconfitto.
Draco aveva sempre amato fare il solletico e torturare in quel modo così romantico e poco consono a sè stesso il suo amato Potter.
Si scambiarono due sguardi complici ed eccitati.
«Adesso sei mio Potter» sussurrò sulle sue labbra il biondo coprendo entrambi con le lenzuola.
I suoi seguenti furono risate e poi gemiti e gemiti. 

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NOTE


Sera a tutti! Chiedo scusa per aver interrotto così ma l'università mi ha impegnato tanto.
Ingredire Qui Scientiam Quareis = Entrate voi che cercare il sapere.  
Ovviamente il sapere a cui ci riferiamo qui è quello di essere consapevoli di quello che abbiamo e di quello che avremmo potuto perdere. 
Questo capitolo è stato strano, l'ho scritto ascoltando "Draco and Harry" dei The Whomping Willows. Potete trovare il video su YouTube.
Siamo arrivati alla fine e un po' mi dispiace adoro quei due topolini quando sono insieme!
Grazie a chi ha letto e recensito e anche chi ha letto soltanto! ;)

A Presto.

THE