08/04/2006
1 recensionicapitolo 3
Era davanti alla bacheca della stazione e stava ancora pensando a Ryo, non le era mai andato molto a genio che come clienti volesse solo delle donne e per di più bellissime, di fronte a loro si sentiva bruttina e per nulla femminile. Non si illudeva certo che Ryo sfoderasse tanta sensibilità da comprenderla ma nemmeno di fronte alla fame era disposto a cambiare idea, maledizione a lui e alla sua cocciutaggine! Ma era inutile pensare a queste cose, era meglio concentrarsi sul lavoro.
Ancora nulla, quello sì che era un periodo sfortunato, stava ritornando sui suoi passi quando tra la folla vide un volto famigliare, Richard Smith? No, forse non aveva visto bene, provò ad avvicinarsi ma poco dopo non c'era più. Che se lo fosse sognato? E con questo dubbio si diresse verso il Cat's eye.
_Buongiorno!
_Buongiorno Kaori, come andiamo?
_Male, Miki, periodo di magra.
_Non avete ancora trovato lavoro?
_No, nulla, posso restare qui un po'? Devo elaborare una strategia di "marketing" e a casa è quasi impossibile, Ryo senza lavoro sembra quasi un ragazzino, sempre davanti alla tv.
_Si, certo non ti preoccupare, ti porto un caffè?
_Oh, grazie mille, Miki, sei un tesoro.
Si sedette al tavolo e cominciò a lavorare, chissà perché aveva una strana sensazione,si sentiva osservata, alzò gli occhi dal foglio e diede un'occhiata intorno, ma non c'era nessuno a fissarla. Forse era solo la sua immaginazione, l'incontro di quella mattina doveva averla scombussolata più di quanto pensasse, stava diventando paranoica.
Ritornò alla suo lavoro e ci mise tutta la sua concentrazione.
Passò tutto il pomeriggio a mettere in atto la strategia che aveva elaborato, ci aveva messo molto impegno, sperava che desse in fretta dei buoni frutti.
Era sera quando tornò a casa e quando si fermò davanti alla porta per prendere le chiavi, si accorse che dentro la sua borsa c'era un piccolo mazzo di fiori, erano bianchi, i primi germogli della primavera, non conosceva il loro nome ma avevano un profumo dolcissimo. Come avevano fatto a finire nella sua borsa?
Era davvero molto stanca, dopo aver preparato la cena e lavato i piatti raggiunse Ryo sul divano, stava "leggendo" una delle sue solite riviste.
_Ryo, ti capita mai di avere l'impressione che qualcuno ti osservi?
_Qualcuno che ti osserva? E chi mai potrebbe osservare una come te?
_Idiota! È inutile spendere tempo a parlare con te, sono stanca, me ne vado a dormire.
Ma prima di addormentarsi prese i fiori dalla borsa e ne assaporò ancora una volta il profumo, certo che in un tutta quella storia aveva un che di fantastico. Li ripose in un sacchetto e li mise nel cassetto del comodino. Poteva tranquillizzarsi, se anche qualcuno la seguiva, non l'avrebbe raggiunta nei suoi sogni.