Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: pallina90    17/08/2011    10 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon pomeriggio a tutti! Come promesso ad una certa persona sono qui a postare,altrimenti poi mi picchia :p
Allora,siete tutti in vacanza? o la storia non vi piace molto? lascio passare questa settimana,ancora di vecanze,ma poi vi voglio più attivi u.u
Capitolo piuttosto importante,entra in scena un nuovo personaggio e succede un evento semi-imprevisto alla fine,leggendo capirete ;) quindi vi lascio il capitolo e ci troviamo in fondo.



Image and video hosting by TinyPic

INCONTRI

I've just seen a face

I can't forget the time or place where we just met  **

Incredibile come quei mesi fossero volati. Mi sembrava ieri che Rosalie mi aveva comunicato che il mio bambino era un maschietto,cosa che avevo sempre sospettato,durante la mia seconda ecografia,quando ero da poco entrata al quarto mese e invece ora mi ritrovavo ad accarezzare il mio pancione di quasi nove mesi,all’interno del quale Matthew si divertiva a stiracchiarsi. Era stranissimo riuscire ad individuare una sua mano o un suo piedino premere sul mio ventre,sembrava quasi un gioco di prestigio,quando sulla mia pancia si vedeva la loro forma.

Fortunatamente dopo i primi tempi,le nausee erano scomparse e io avevo potuto godere appieno del mio stato interessante;una delle cose che più mi piaceva fare era parlare con Matthew attraverso il mio pancione:poteva sembrare stupido,ma avevo letto che dal secondo trimestre in poi il bambino iniziava a percepire gli stimoli provenienti dall’esterno,quindi era normale parlargli e raccontarli quanto fossi impaziente di conoscerlo  e cosa lo aspettava una volta venuto fuori,ma non tutto è stato facile e più di una volta mi sono ritrovata a piangere tra le braccia di Alice o Rosalie,ma stringendo i denti eravamo riusciti ad andare avanti io e il mio piccolino.

Con il loro aiuto ero anche riuscita ad allestire la cameretta per Matthew;anche se i primi tempi avrei tenuto la culla nella mia camera da letto,volevo che avesse una stanzetta sua. L’avevamo dipinta di un giallo pallido,attaccando poi alle pareti degli orsacchiotti;il soffitto invece era stato dipinto di blu con delle stelline che la notte si illuminavano,così se si fosse svegliato non avrebbe avuto il buio ad avvolgerlo. Alla parete avevo messo una mia vecchia libreria e l’avevo riempita di peluche e macchinine di gomma,con le quali avrebbe potuto giocare quando fosse cresciuto un po’.

 

Oggi le mie amiche sarebbero venute a cena da me e volevo preparare il budino al cioccolato che piaceva tanto a Sophia  e Vicky:erano dolcissime quelle bambine e adesso che avevano preso a chiamarmi zia,non avrei più potuto fare a meno di loro. Mi alzai con un po’ di fatica dal divano,la pancia cominciava a pesare parecchio,infatti da un paio di giorni avevo uno strano dolore alla parte bassa della schiena;sorrisi istintivamente ricordando di quando Rosalie mi disse che il mio pancione era più grosso del suo,nonostante lei aspettasse due gemelle. In effetti avevo preso qualche chilo in più rispetto ai dieci che mi aveva consigliato la mia amica,ma non era colpa mia se Matthew era goloso di cioccolata,e io non avrei mai voluto che mio figlio venisse al mondo con una voglia di cacao al centro della fronte. Mi diressi in cucina per cominciare a preparare il budino,ma aprendo il frigo mi accorsi che mancava l’ingrediente più importante:il latte! Mi maledii mentalmente per averlo dimenticato la sera prima,ma fortunatamente il supermercato non distava molto da casa,quindi afferrai la borsa e mi preparai ad immergermi nella calura estiva,che ormai cominciava a diventare pesante,non prima di fare una capatina in bagno:era incredibile la quantità di pipì che producevo,mi sarei dovuta inventare un modo per utilizzarla anziché sprecarla così.

Arrivai al supermercato con il fiatone,ma almeno lì mi rinfrescai un po’ per via dell’aria condizionata. Senza perdere tempo mi avviai al banco frigo alla ricerca del latte; quando lo trovai,soddisfatta, feci per girarmi,ma il mio pancione urtò contro qualcuno accanto a me di spalle. “Mi scusi” dissi,ma le parole mi morirono in gola quando vidi chi c’era al mio fianco.

“Bella” Come era possibile che fra tutte le persone che avessi potuto incontrare,ci fosse proprio Edward fermo davanti a me?

“Ciao” lo salutai,e feci per andar via,ma lui mi bloccò per un polso.

“Aspetta un attimo,come stai?” chiese,gentile e quasi preoccupato

“Bene,stiamo benissimo senza di te” risposi acida,e vidi un velo di tristezza offuscare i suoi occhi. Non potevo certo dirgli che quasi tutte le notti mi ritrovavo a piangere per lui:capivo che volesse non aver a che fare con me,in fondo io gli avevo detto che ero incinta solo per il piccolo,non certo per trovarmi un marito  o un compagno di vita,ma Matthew era anche figlio suo e non capivo come non gliene fregasse nulla.

Stava per dire qualcos’altro quando al suo fianco si avvicinò una ragazza bellissima:alta,con la pelle chiara,gli occhi azzurri e lunghi capelli ondulati con sfumature rosse “Eddy che fine hai fatto? Andiamo? O scusa ma lei chi è? Vi conoscete?” aveva parlato ad una tale velocità che quasi mi era stato impossibile capire tutte le domande che aveva posto. “Tanya lei è Isabella. Bella lei è Tanya” ci presentò Edward e io per educazione allungai la mia mano,ma lei rimase a guardarla e disse solo “Piacere,allora andiamo?” Ma che fretta aveva? Nessuno le aveva insegnato l’educazione? All’improvviso Matthew scalciò più forte e non riuscii a contenere una smorfia di dolore e mi appoggiai al banco frigo. “Calma piccolino,ora andiamo a casa” sussurrai:evidentemente aveva intuito il mio nervosismo e non gli piaceva più di tanto che mi agitassi. Subito Edward si avvicinò “Bella tutto bene? Stai male?” e mi prese la mano tra le sue. La ritrassi immediatamente con una smorfia di disgusto “Lasciami stare,ti ho già detto che no ho bisogno del tuo aiuto. Ho solo bisogno di tornare a casa e stendermi un po’”

“Ti accompagno io” si offrì

“Scordatelo,posso farcela benissimo da sola,come ho fatto in questi mesi. Ciao” e così dicendo mi allontanai senza aspettare che rispondesse. Perché rivederlo mi aveva fatto tanto male,soprattutto quando era comparsa al suo fianco quella donna? In cuor mio speravo ancora che si riavvicinasse a noi,ma ormai le mie speranze dopo tutto quel tempo erano morte,ed era evidente che lui adesso aveva un’altra persona di cui occuparsi;eppure oggi sembrava che guardasse il mio pancione con una luce diversa negli occhi,come se avesse voluto sfiorarlo per accettarsi che lì dentro realmente crescesse quello che era anche suo figlio.

Arrivai a casa con i dolori sempre più forti e a quel punto spaventata decisi di chiamare Rosalie. Rispose al secondo squillo “Pronto?”

“Rosalie sono Bella”

“Tesoro è successo qualcosa? Non dobbiamo vederci stasera?” mi chiese titubante

“Sì è vero,ma vedi ho dei dolori al basso ventre”

“Che tipo di dolori?” riconobbi subito il suo tono di voce mutato,era entrata in modalità dottoressa

“Sono fitte a intervalli regolari. Circa ogni dieci minutiiiii” la mia voce alla fine si alzò di tono perché una nuova fitta mi colpì.

“Bella stai calma,credo che tu abbia le contrazioni in corso. Siediti e non muoverti,ricorda di respirare come ti hanno insegnato al corso. Vengo a prenderti e andiamo subito in ospedale”

“Ma non può essere Rosalie,mancano ancora tre settimane al termine della gravidanza” cominciavo a spaventarmi.

“E’ vero,ma a volte capita,soprattutto per te che sei una primipara. Non c’è motivo di preoccuparsi,stai calma,io arrivo subito” e così dicendo riagganciò. Mi sedetti esausta sul divano:possibile che quando le cose sembravano andare per il meglio,doveva esserci sempre qualcosa a distruggerle? Cercai di tranquillizzarmi e di respirare a cagnolino,come mi avevano insegnato al corso pre-parto,che naturalmente avevo frequentato sola,tranne qualche volta che Jasper si era offerto di accompagnarmi,ma era sempre più difficile. Finalmente dopo mezz’ora sentii bussare alla porta ed andai ‘subito’ ad aprire,sostenendo dal basso il mio pancione dolorante. Solo che non c’era Rosalie ad attendermi dietro la porta. E siccome i guai non vengono mai da soli in quel momento sentii un liquido caldo e denso scorrermi lungo le gambe,e una pozza si formò ai miei piedi:si erano rotte le acque.


**“I’ve just seen a face” the beatles




Chi ci sarà dietro la porta? voglio sapere le vostre ipotesi,su! Come vedete,o meglio leggete,Bella è ancora molto confusa dal comportamento di Edward,come credo lo sarete anche voi,ma vi posso annunciare che non manca molto per scoprire il segreto che lo avvolge...Bene,vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana,e potrei ritardare di qualche giorno con il postaggio,ma non potete lamentarvi perchè stavolta sono stata velocissima ^^ 
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: pallina90