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Autore: Poisoned_Tear    17/08/2011    5 recensioni
Sophie è una donna caparbia e molto particolare.
Trasferitasi a Helsinki, decide di comprare una misteriosa torre nel quartiere di Munkkiniemi. Curiosando in soffitta, trova un baule che contiene diversi diari. A chi appartenevano?! Chi abitava nella casa prima di lei? Incontrerà mai l'autore misterioso di quei versi?
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'immagine appartiene a me (Poisoned_Tear) Do Not Steal!


«Memories will stay and find their way»

 

 


I giorni trascorsero.

La pelle di Sophie assunse di nuovo il suo naturale colorito roseo, come le pallide rose di Maggio.

Le ferite erano ormai rimarginate. Erano sparite, così come il senso di paura e angoscia che Alex aveva prepotentemente inciso nel suo cuore.

 

Ville era la cura. Il balsamo che ammorbidiva le ultime tracce aride che impedivano al cuore di Sophie, di pulsare senza freni.

D'altra parte Ville non sapeva immaginarsi in altro posto se non incastonato al corpo di Sophie. Pronto ad accoglierla e farsi accogliere.

 

Tutto aveva un senso.

Il senso era la vita stessa. La stessa vita che molte volte li aveva provati nel profondo.

Che li aveva messi più volte alla prova. Quanto sarebbero stati forti?

Per quanto avrebbero strisciato nel fango del dolore, fino a rialzarsi?

 

Qual era la chiave?

 

***

 

Ville aveva creduto erroneamente che la fuga avrebbe alleviato un po' le sue ferite.

Mollare. Quella era stata la sua soluzione.

Nella falsa convinzione che al dolore non c'era un rimedio. E se forse c'era lui non sapeva proprio quale potesse essere. E allora aveva deciso di adattarsi.

 

Ma poi aveva capito.

Migè c'era ancora. In ogni pensiero, ricordo, nelle risate. In tutto.

Era suo fratello. E un fratello è scolpito nel cuore. Per sempre lì.

 

Lasciare la musica era stato lo sbaglio più grande.

Le cose erano diverse ora. C'era ancora una ragione per scrivere, suonare, vivere.

Sophie.

 

La morte dei genitori era stata difficile da digerire. Forse non l'aveva mai fatto davvero.

Ma Sophie era forte abbastanza da sopportarlo e riuscire a trovare un posto nel cuore dove custodirli gelosamente.

Era sempre stata forte. Aveva sempre ostentato sicurezza.

Lei era bella, intelligente, determinata.

Lo sapeva e se l'era sempre ripetuto. Nessuno poteva schiacciarla

 

E in quella convinzione così irrisoria, si era fatta schiacciare da Alex.

Nel modo peggiore. Lui era entrato nella sua vita e gliel'aveva distrutta pezzo dopo pezzo.

La fuga era stata l'unica soluzione.

Sophie si era sempre comportata da cacciatrice nella vita.

Invece era una preda. Molto più debole di quanto lei stessa pensasse.

 

Tutte le sicurezze, basate su fondamenta d'argilla si erano sgretolate, quando Alex era tornato nella sua vita ancora una volta. E ancora una volta per rovinarle l'esistenza.

 

Ma tutto era diverso con Ville.

Lui era la sua ancora di salvezza, il porto sicuro dove rifugiarsi e non sentire più il malessere perenne che negli anni era lentamente filtrato nelle sue vene.

 

***

 

Ville inserì la chiave nella serratura e lasciò a Sophie lo spazio per entrare.

La casa era perfettamente in ordine.

Vedi? T'ho messo in ordine la tua casa di barbie”

Ville ruppe il silenzio, in attesa che Sophie si acclimatasse.

Ehi che casa di barbie?! E' magnifica!”

Sì...Per una coppia gay, ma sarebbe troppo anche per loro!”

Sophie schioccò la lingua e scosse la test.

Da quando ti intendi di design? Ti ricordo che hai lasciato un immondezzaio qua!” gli puntò il dito contro con fare fintamente minaccioso.

Ville sorrise sornione.

Meglio una topaia che la casa di Barbie!”

Disse colui che non compra una felpa nuova da un ventennio”

Risero entrambi. Ma poi lui le si avvicinò.

La strinse a sé e le baciò i capelli.

Si vede che ti sei ripresa, la tua lingua tagliente mi mancava”

Dovrai farci l'abitudine, non intenzione di togliermi dai piedi tanto facilmente”

Guai a te se lo fai!”

 

Sophie gli sorrise e voltò lo sguardo verso il tavolino da tè.

C'era una lampada là, suppongo che...”

Già” Ville la interruppe e la studiò.

Aveva capito che la lampada era solo un pretesto per sapere di Alex.

L'hanno preso poi. Non ha fatto molta strada, starà al fresco per un bel pezzo”

Circondò il suo polso ancora fasciato con delicatezza.

E' finita”

Le baciò le dita e poi il palmo.

Sophie sospirò. Sentì il petto scuotersi in un gemito.

E lente le lacrime proruppero sulle sue guance. Finalmente era finita.

Tutta la tensione, l'angoscia si riversarono in quel pianto liberatorio.

Pianse, scossa dai singhiozzi. Tra le braccia di Ville.

Non le importava di sembrare debole. Poteva finalmente essere semplicemente Sophie Abbott.

Una donna con le sue fragilità. Fragile non era più un aggettivo così tremendo.

 

Ville la lasciò sfogare.

Le prese il viso tra le mani e le sorrise con dolcezza.

Ora basta piangere. Devo farti ascoltare una cosa”

Sophie annuì e si sedette sul divano. Attese curiosa.

Il viso si distese in un sorriso quando lo vide arrivare con una chitarra acustica.

Questa è nuova...” premise Ville accarezzando le corde della chitarra un po' impacciato.

Sophie lo osservava rapita, mentre davanti a sé si compiva un piccolo miracolo.

Anche le ferite di Ville erano guarite. Aveva lasciato alla musica di tornare nella sua vita, e di bussare per la prima volta alla porta di Sophie.
 

 

***

Spazio dell'autrice

Allora...L'ho scritto di getto il finale anche se un'idea ce l'avevo. Ammetto che è stato divertente tenervi sulla graticola. Anche se fino alla fine non sapevo se usare questo finale o fare un casino XD Ma sono una da lieto fine, da brava adepta di Jane Austen. Che dire, credo che un finale in sospeso sia stato più adatto che un e vissero felici e contenti.
Diciamo che mi sono fermata a un "E vissero..." poi chi lo sa. Probabilmente potrò scrivere un seguito, ma non ne sono certa. Dunque questa fan fiction può essere una storia a sé come un giorno - FORSE- un primo episodio della storia di Ville e Sophie. Vi ringrazio molto molto molto per aver seguito questa storia. E' cominciata un po' in sordina, nel senso che non mi aspettavo di riuscire a finirla, visto che nel periodo in cui l'ho cominciata l'ispirazione era a zero. Adesso è intermittente, ma ci stiamo lavorando sopra.
Un ringraziamento speciale va a Infernal Offering, Marquise, CrystalRose, Villina92, VioValo, nike07, Rainbow_after_rain. Grazie a tutte per aver seguito la mia storia, ma soprattutto per avermi dato il vostro parere, spero lo farete anche in futuro.
Vi lascio qui di seguito tutti i titoli delle canzoni che capitolo per capitolo hanno ispirato la storia. Ovviamente ci sarà anche il titolo di quest'ultimo. Niente quiz per stavolta!
A presto, un bacio grande!

Credits:

  1. Quietus
  2. The Divine Conspiracy
  3. Sensorium
  4. Another Me
  5. Dance Of Fate
  6. Illusive Consensus
  7. Our Destiny
  8. Blank Infinity
  9. Play Dead *HIM*
10.The Phantom Agony
11. Trois Vierges
12. Beyond Belief
13. White Waters
14. Tides Of Time
15. Safeguard To Paradise
16. Chasing The Dragon


 

   
 
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