Grazie a chi è passato, e grazie anche a chi ha lasciato un segno (tipo i cani che pisciano sui tronchi degli alberi per dire:"Heilà, Fuffi, sono passato!" LOOL sto male ç__ç capitemi, oggi è il 17 Agosto, due mesi fa stavo davanti a quei tre coglionazzi! Chiudo la parentesi sennò continuo a scrivere, sono logorroica, I know...sono anche poliglotta :D vabbè chiudo).
Buona Lettura!!
xoxo
Mony
"Shannon sto perdendo la pezienza, te lo dico per l'ultima volta, smettila!".
Mio fratello smise di infastidire Tomo e si sedette composto sulla sedia. Brooke borbottando prese posto dietro la scrivania.
"Mi sembra di lavorare con tre poppanti!", ammise mentre tentava di sistemare dei fogli in un faldone.
"Tre? Due vorrai dire. Io che c'entro?"
"Credimi, a volte lo sei anche tu Jared!"
Mi sistemai la t-shirt indossata un po' troppo in fretta.
"Prima di essere interrotta per la milionesima volta dal vostro amico, stavo dicendo che è arrivata l'ora di lavorare sodo. Basta scampagnate in moto...", prima di finire la frase fu interrotta da mio fratello.
"Cosa? Io ho bisogno dei miei spazi e andare in moto mi aiuta a distrarmi dai problemi, soprattutto questo della causa con la EMI!", sbuffò.
La ragazza si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sembrò non avere ascoltato una sola parola detta da Shannon.
"...niente più fuitine di un giorno in Croazia dalla fidanzata...", continuò inerme.
"No ti prego, io Vicki ho bisogno di vederla. Sai cosa significa stare lontano dalla propria dolce metà?"
Brooke sospirò:"Tomo, io ti capisco. Ma non è vendendo qualche t-shirt sullo store che potete pagarvi la causa...", si alzò e passò dall'altra parte della scrivania, dove c'eravamo noi, e ci si appoggiò incrociando le braccia.
"Lo so che avete anche delle vite private, ma dal momento in cui avete firmato il contratto con la EMI sapevate che sareste potuti diventare famosi e che, una volta diventati celebri, la privacy è la prima cosa a cui si rinuncia. Ora c'è di mezzo il vostro futuro ragazzi.Poi scusatemi, senza offesa, non siete più ragazzini e quindi per voi sarà ancora più difficile provare a riscuotere grande successo in ogni parte del mondo...". Stavolta appoggiò le mani alla scrivania sempre rimanendo appoggiata di spalle.
"In europa abbiamo avuto grande successo con l'album 'A Beautiful Lie'..", commentai.
"Sì, hai ragione. Ma prova ad andare in un paese europeo e chiedere di cantarti una canzone dell'album. Non ti canteranno mai Battle Of One o A Modern Myth...ma solo i singoli più famosi..."
"Sì che lo faranno. Pochi. Ma lo faranno", dissi serio.
"Appunto. E' quel 'pochi' il problema. Vi servono soldi Jared..", fu schietta.
"A che punto vuoi arrivare?", sapevo che in quella sua testa matta, vagava una buona idea.
"Dovete completare l'album nuovo e partire per una tournèe...per una lunga tournèe, giusto per riuscire a racimolare la cifra da pagare alla EMI. Ho parlato con loro oggi. Mi hanno detto che la mia idea è perfetta. Che stavolta si aspettano più collaborazione da parte vostra. E' l'ultima chance questa ragazzi...".
Gurdai mio fratello che di conseguenza guardò me e Tomo. Immaginavo che sarebbe stata dura rimanere in viaggio e lontano da casa per molto tempo. Ma in qualche modo dovevamo sistemare quel grosso problema, e prima l'avremmo fatto, meglio sarebbe stato.
"In quanto tempo dobbiamo finire di registrare l'album?", chiesi preoccupato.
Brooke bevve un goccio d'acqua dalla bottiglia appoggiata sulla sua scrivania:
"Quattro mesi, a partire da adesso"
"Per Dicembre?"
Lei annuì:"Fareste un bel regalo di Natale agli Echelon. So che è brutto dover far pagare i vostri debiti ai fan, ma guardatela da questo lato: siete una famiglia, voi aiutate loro con la vostra musica, e non sono parole mie, ho avuto modo di parlare con alcuni di loro. E gli Echelon aiuteranno voi ad assicurarvi un futuro migliore...".
Ci fu uno sguardo intenso tra di noi, che lei distaccò subito e con freddezza ritornò a sedersi dall'altro lato della scrivania.
"Allora? Firmate l'accordo?", chiese poi a tutti noi.
"Sì!", rispose deciso Tomo.
Shannon cominciò a dondolarsi sulla sedia, aspettai prima una sua risposta.
"D'accordo...", rispose continuando a dondolarsi, poi gli sguardi furono puntati su di me.
"Prenoti tu la sala di registrazione?", chiesi a Brooke. Lei sorrise:
"L'ho già prenotata per domani. Alle 2 pm. Sapevo che di voi potevo fidarmi", sorrise di nuovo.
"Domani? No cazzo, ci sono i Simpson!", esclamò mio fratello.
"Shannon!", lo richiamai all'ordine.
"Non ti preoccupare Jared, non c'è problema...", continuò la ragazza.
"Ah no?", mio fratello rimase stupìto quanto noi.
"Dovremo fare un casting!", tutti noi la guardammo.
"In che senso scusa?", domandai confuso.
"Beh, secondo voi faremmo bella figura a dire che abbiamo ritardato con la consegna dell'album perchè uno dei componenti doveva guardare i Simpson? Scegliamo un altro batterista ed eviteremo la brutta figura..."
Shannon si ribaltò all'indietro con la sedia poi si rialzò in fretta sistemandosi gli abiti:
"Che cosa? Ma dico, ma sei pazza?!", urlò.
"Per Dio Shannon, hai 40 anni e preferisci rimanere di fronte alla tv a vedere i cartoni animati?!". Io e Tomo cominciammo a ridere.
"Senza il consenso del manager non puoi cacciarmi", rispose Shannon seccato.
Brooke si avvicinò a due centimetri dal viso di Shannon:"A me il consenso lo darebbe eccome..", rispose slacciandosi il primo bottone della camicia.
"Va bene, domani. Alle 2 pm. ci vediamo in sala di registrazione", sbuffò.
Brooke sogghignò. Quella ragazza ci sapeva fare!