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Autore: Camilla L    18/08/2011    5 recensioni
Un attimo sei felice e l'attimo dopo piangi tutte le tue lacrime tra le braccia della tua peggior nemica... ecco come posso descrivere quella sera infernale che ha cambiato per sempre la mia vita...-Bella
-Anche se, sinceramente, non so proprio come abbia fatto, se Bella non mi avesse fermato li avrei uccisi... avrei ucciso le due persone che più mi hanno deluso, tradito ed umiliato in quasi duecento anni di vita.-Jasper
Questa è la prima storia che scrivo e, anche se so di non essere una scrittrice eccezionale, spero che vi piaccia almeno un po' o che per lo meno apprezziate i miei sforzi, inoltre, ringrazio già da subito chi mi seguirà... sempre che qualcuno lo faccia!
QUESTA STORIA FA PARTE DELLA SERIE "JASPER & BELLA"
N.B: INIZIATA A RIVEDERE E CORREGGE A MAGGIO 2015, I CAPITOLI CON LO STESSO CARATTERE DEI PRIMI SONO QUELLI GIà NELLA NUOVA VERSIONE.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Isabella Swan, Jasper Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Jasper
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse, Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jasper & Bella'
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Jasper Cullen

 

Pov Jasper

 

Sono nella stanza che fino a poche ore fa condividevo con... lei (non riesco nemmeno più a chiamarla per nome!) e metto cose a caso in valigia, nonostante la mia mente spaziosa non riesco ad avere pensieri coerenti. La mia rabbia è quasi del tutto sbollita, ma ora provo altre mille cose come delusione, umiliazione, disperazione, dolore e molto, molto altro.

Se Bella non mi avesse fermato, ancora non mi capacito di come abbia fatto, credo proprio li avrei uccisi, avrei ucciso quei due essere ormai invisibili per me, avrei ucciso le due persone che più mi hanno deluso, tradito ed umiliato in quasi duecento anni di vita.

La decisione di partire mi sembra una bella idea, fuggire da loro mi sembra l'ideale al momento, anche se essere solo su un'isola deserta sperduta in mezzo al mare con lei un po' mi spaventa. Il suo profumo non mi fa più lo stesso effetto di una volta e da quando lei ed Edward sono quasi morti per colpa mia la mia sete verso di lei s'è quasi del tutto placata, ormai è una sorella per me e non posso uccidere la mia sorellina o cibarmi di lei, ma non si sa mai: i vampiri sono noti per essere imprevedibili ed in passato io lo sono stato parecchio.

 

Raccolgo le mie cose ed esco dalla stanza che spero di non rivedere mai più ed incontro Carlisle...

-Come stai?-mi chiede, squadrandomi coi suoi occhi dorati ed infinitamente paterni.

Sinceramente non so proprio cosa rispondere, sarò anche empatico, ma in questo momento non riesco a connettere molto ed ogni emozione mia o di altri mi arriva sfocata, come avvolta da una fitta nebbia.

Da bravo padre, Carlisle percepisce il mio disagio e dopo avermi fissato nuovamente negli occhi per qualche istante mi stringe tra le sue braccia nel più paterno degli abbracci ed è che così iniziano i miei singhiozzi e le mie lacrime asciutte.

Non so per quanto tempo rimaniamo così, so solo che io non vorrei più staccarmi da lui, mi fa sentire al sicuro, come un qualsiasi ragazzo di diciannove anni si sentirebbe al sicuro tra le braccia dei genitori.

-Perchè? Dimmi perchè?-urlo.

-Non lo so, Jasper. Proprio non lo so-mi dice, sempre stringendomi forte a sè.

-Grazie, Papà... ora va meglio. Avevo proprio bisogno di questo.-dico, quando mi riprendo quel poco che mi basta per riprendere lucidità.

-Questo lo so, sono qui per questo-mi dice, mentre mi sorride affettuosamente.

-Qui ci sono dei soldi, i biglietti aerei ed i tuoi documenti.-aggiunge poi, consegnandomi una busta e delle chiavi che riconosco come quelle della sua Mercedes.

Apro la busta e noto che, come al solito, m'ha dato molti più soldi di quelli che mi serviranno, ma non ci faccio molto caso. Davanti ai miei documenti, invece, rimango un po' stranito... il mio nome è leggermente diverso da quello che ho sempre usato negli ultimi anni.

-Che fine ha fato Jasper Hale?-

-E' morto oggi in quel bosco.-

Come dargli torto.

-Da ora sarai una nuova persona che si farà forza e ricomincerà tutto da capo, come hai già fatto tante altre volte nelle tua vita.E dato che sei mio figlio e che sono orgoglioso di questo, voglio che tu abbia il mio cognome. Anche se Rosalie non sarà molto d'accordo di non avere più il suo gemello preferito.-scherza, sorridendo di nuovo.

-E poi vorrei anche dirti che sono fiero di te e del fatto che non li hai attaccati, chiunque altro lo avrebbe fatto al tuo posto, compreso me.-aggiunge poi.

-Grazie, ma se non l'ho fatto è solo merito di Bella: mi si è parata davanti ed il solo pensiero di farle del male m'ha fatto fermare.-gli spiego, ancora leggermente incredulo, pensando a quel gesto coraggioso e non del tutto umano.

-Probabilmente sapeva che poi te ne saresti pentito, ma è stata comunque coraggiosa a fare quello che ha fatto. Vuol dire che si fida di te e che sapeva che ti saresti fermato.-

A queste parole mi illumino, Bella si fida di me ed io non posso deluderla, il nuovo me non può deluderla. Ora sono pronto per partire con lei, non ho più paura di farle del male e soprattutto sono pronto per la mia nuova vita.

Jasper Hale è morto,

ma Jasper Cullen ha appena visto la luce.

   
 
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